Guarda io non sono un lavoratore, per fortuna o sfortuna sono ancora studente, seppur non propriamente "in corso" xD
Ho diversi amici che hanno smesso chi dopo il diploma tecnico informatico e altri dopo la triennale in informatica o ingegneria informatica.
Posso risponderti in relazione a quello che mi dicono:
1- programmare? xD
A parte gli scherzi... il programmatore è una delle tante figure nell'informatica, se ti capita di lavorare proprio come programmatore allora programmerai... se ti va bene l'azienda ha degli uffici decenti con strumentazione software e hardware adeguata. Ma ho amici che per un periodo hanno lavorato in condizioni disastrose in piccole aziende locali che sviluppano app: software datati o addirittura privi di licenza, pretese assurde del tipo "questo progetto è da consegnare entro ieri", software che "funziona, speriamo che non venga fuori quel bug...". Si insomma...
Un altro mio amico lavora in una azienda più grossa, con anche sedi all'estero... ma sottopagato da 3 anni come apprendista, e lavora più delle ore che lo pagano. Almeno qui la dotazione è discreta e il lavoro non malaccio, ma mal retribuito, con supervisori che mettono il naso nei progetti dei sottoposti senza manco sapere su che cosa lavorano. Clima non dei migliori... infatti quando l'ho sentito l'ultima volta mi sembrava deciso a trovare un altro lavoro in un'altra azienda...
2- Quelli che conosco io non molto, in Italia la figura dell'informatico spesso non viene valorizzata, anche nelle aziende medie che lavorano nel terziario riescono a farti contratti iniqui sapendo che tanto non troveresti lavori tanto migliori. Alcune agenzie interinali prendono laureati (per lo più ingegneri) e li assegnano alle varie aziende, quando non lavori sei tenuto a frequentare corsi formativi aggiuntivi, pagati dall'agenzia. Alla fine non è male, quantomeno ti prendi certificazioni quasi aggratis pagate da altri. Ma sono casi fortunati, e parliamo di laureati e la paga, seppur in diversi casi buona, è comunque tagliata dall'agenzia interinale che trattiene una percentuale.
Ah e le mansioni migliori, come detto anche da @
Tinwor, non sono relative alla pura programmazione, ma a progettazione, ricerca & sviluppo, ingegneria, amministrazione... il punto è che anche il ragazzino sbarbatello sa farti un programma che "funziona" dopo essersi letto un paio di libri sul Java, e quello basta, perchè spesso non c'è la valorizzazione del programma "Buono", basta che funzioni. Ci sono di certo le eccezioni, ma non contarci molto...
Anche l'esempio dell'agenzia interinale di prima, il ragazzo è stato assegnato a un ruolo amministrativo, è un ing elettronico ma di fatto non programma ne' tocca circuiti di alcun tipo, lavora con excel e word (lol!) e il suo compito è assicurarsi che il team informatico che supervisiona faccia il proprio lavoro correttamente. E lo pagano anche bene...
3- La domanda non è molto chiara, confronti Italia vs estero per quanto riguarda lo studio o il lavoro? Per quanto riguarda lo studio, la differenza non è così grande, molti atenei italiani offrono una buona preparazione, anche se lavorano in costante precarietà di finanziamenti e personale... certo l'ideale sarebbe farsi un erasmus/tesi all'estero, quantomeno per farsi un po' di amicizie in giro e avere agganci utili per il futuro...
Per il lavoro, purtroppo temo che l'estero sia nettamente superiore... anche in Italia ci sono aziende serie del settore, ma difficilmente lavorerai vicino a casa, a meno che non abiti in una grande città come Roma o Milano. E ovviamente le liste di candidati sono infinite, devi saperti vendere bene... all'estero trovi più facilmente, non serve andare agli antipodi, ma è d'obbligo una conoscenza delle lingue (inglese) ben più elevata di quella scolastica (magari con qualche certificazione, tipo la TOEFL o la IELTS)...
Puoi trovare lavoro come informatico anche in Italia, senza troppa difficoltà, ma vale quanto detto nei punti 1 e 2.