DOMANDA Ha senso installare una distro linux su un ssd portatile?

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manuel_ottani

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mi è sempre bazzicata in testa questa idea, ancor prima di essere costretto a cambiare pc il mese scorso.

Per ciò che ho chiesto nel titolo intendo proprio un ssd portatile (ad esempio della sandisk) da 1tb dove sopra ci ficco, ad esempio, Fedora o Debian e quell'ssd portatile lo inserisco in qualsiasi pc io voglia e booto il pc in quell'ssd.

Solo che dietro a tutto ciò ci sono un paio di dilemmi tecnici... ha davvero senso a livello di driver (anche open source) o passando l'ssd di pc in pc rischio che prima o poi si rompa qualcosa (nell'os installato)? e in secondo luogo... c'è ancora qualche distro linux che installandola regolarmente ma selezionando un ssd diverso da quello interno al pc mette la efi nell'ssd del pc e non in quello portatile?

riguardo l'ultima cosa leggevo che ubuntu anni fa lo faceva con ubiquity, poi hanno cambiato l'installer e non ho mai avuto ne voglia ne tempo di sperimentare questa cosa in una vm. Però per dire... le distro linux con installer calamares o con anaconda (mi pare si chiami cosi quello di fedora/red hat) e compagnia non sfasano l'installazione e mettono da una parte l'efi e il resto dell'os dall'altro come accadeva ai tempi di ubiquity?
 
mi è sempre bazzicata in testa questa idea, ancor prima di essere costretto a cambiare pc il mese scorso.

Per ciò che ho chiesto nel titolo intendo proprio un ssd portatile (ad esempio della sandisk) da 1tb dove sopra ci ficco, ad esempio, Fedora o Debian e quell'ssd portatile lo inserisco in qualsiasi pc io voglia e booto il pc in quell'ssd.

Solo che dietro a tutto ciò ci sono un paio di dilemmi tecnici... ha davvero senso a livello di driver (anche open source) o passando l'ssd di pc in pc rischio che prima o poi si rompa qualcosa (nell'os installato)? e in secondo luogo... c'è ancora qualche distro linux che installandola regolarmente ma selezionando un ssd diverso da quello interno al pc mette la efi nell'ssd del pc e non in quello portatile?

riguardo l'ultima cosa leggevo che ubuntu anni fa lo faceva con ubiquity, poi hanno cambiato l'installer e non ho mai avuto ne voglia ne tempo di sperimentare questa cosa in una vm. Però per dire... le distro linux con installer calamares o con anaconda (mi pare si chiami cosi quello di fedora/red hat) e compagnia non sfasano l'installazione e mettono da una parte l'efi e il resto dell'os dall'altro come accadeva ai tempi di ubiquity?
Ciao. Ho il mio PC principale ed un laptop con dual boot windows 11 pro / Fedora 43 ws e Windows 10 pro / fc 43ws e tutti cifrati bitlocker/luks2. Ormai è semplice avere un dual boot affidabile! L’unica accortezza, in base alla mia limitata esperienza, è che Windows 11 tende a sovrascrivere la efi: quindi conviene sempre creare una efi dedicata. Da quel momento grub si occupa del timer di boot. In windows 10 pro, meno aggressivo, l’unica efi regge da molto tempo senza problemi.
Spero di essere utile con i suggerimenti.
Ciao
 
L’unica accortezza, in base alla mia limitata esperienza, è che Windows 11 tende a sovrascrivere la efi: quindi conviene sempre creare una efi dedicata
quindi si, di base il concetto è fare le partizioni a mano e non con il "Installa al fianco di Windows Boot Manager"

adesso vabbè... non faccio un dualboot da anni, quindi mi sono anche un po' scordato come si partiziona a mano. Ma eventualmente potrei riprenderci la mano
 
quindi si, di base il concetto è fare le partizioni a mano e non con il "Installa al fianco di Windows Boot Manager"

adesso vabbè... non faccio un dualboot da anni, quindi mi sono anche un po' scordato come si partiziona a mano. Ma eventualmente potrei riprenderci la mano
il programma Fedora 43 è l'unico che conosco. Utilizzo solo la iso netinstall perché non mi trovo con la webui anaconda di fedora (l'età che avanza). Se vuoi puoi intanto dare un'occhiata, sempre se sei interessato a Fedora! La netinstall si basa su blivet-gui e li potrai fare di tutto. L'importante è creare prima lo spazio in windows gestione disco. Poi se sei interessato posso darti qualche consiglio
 
quando usavo ubuntu molti anni fa per installare avviavo da live, usavo gparted e poi installavo

comunque si gparted è un ottimo tool di partizionamento che funziona da live usb
Con il mio pc non c’è verso di avviare uefi senza shim. Iso Windows, Fedora o ubuntu si avviano. Ma le altre vengono ignorate completamente. Per fortuna che rescuezilla si basa su ubuntu e si avvia perfettamente! Per gparted uso infatti la rescuezilla oppure Fedora 43 mate che lo integra. Windows 11 pro 25H2 ancora si ostina a creare efi da 100mb e recovery da 650mb. Con gparted si crea una bella efi da 1gb e si modifica (in live) la recovery per ingrandire almeno a 1,5gb. Senza queste partizioni ho sempre avuto problemi ogni 3/4 mesi con Windows update.
 
il programma Fedora 43 è l'unico che conosco. Utilizzo solo la iso netinstall perché non mi trovo con la webui anaconda di fedora (l'età che avanza). Se vuoi puoi intanto dare un'occhiata, sempre se sei interessato a Fedora! La netinstall si basa su blivet-gui e li potrai fare di tutto. L'importante è creare prima lo spazio in windows gestione disco. Poi se sei interessato posso darti qualche consiglio
eh ma se tipo installo fedora, che non usa gparted di suo, come li dico "queste sono le partizioni vuote fatte per te, ora installati usando queste partizioni"

ti parlo di anni e anni fa... ai tempi facevo dualboot su dei pc secondari di cui non mi importava niente e sono praticamente sempre riuscito a fare tutto via tool nell'installer. Poi concordo sul fatto che gparted sia 300 volte meglio dei tool predefiniti negli installer delle varie distro, ma essendo stato fermo un po' di tempo con i dualboot (e avendo proseguito facendo esclusivamente formattazioni dei pc), probabilmente ora come ora non saprei come fare le partizioni con gparted e dire poi a tale distro che ho fatto tutto con gparted e lui si deve installare li

Non so se adesso la situazione è cambiata, ma ai tempi ricordo che gparted e i tool di partizionamento degli installer avevano due modi di far vedere le informazioni totalmente diverse
 
Non so se adesso la situazione è cambiata, ma ai tempi ricordo che gparted e i tool di partizionamento degli installer avevano due modi di far vedere le informazioni totalmente diverse
da quello che ricordo, se non usi manualmente le funzioni di gparted ma lasci carta bianca al installer ti crea di default una partizione per lo swap che spesso è inutile
 
eh ma se tipo installo fedora, che non usa gparted di suo, come li dico "queste sono le partizioni vuote fatte per te, ora installati usando queste partizioni"
Potresti usare la versione NON grafica "parted" (senza interfaccia grafica), ma diventa complicato, o piu' semplicemente da terminal installi gparted:

Bash:
sudo dnf install gparted

cosi' da poterlo utilizzare.

N.B.
E' un'installazione "volatile" sul RAM-disk dal quale attualmente viene eseguito Fedora (boot via ISO / dongle USB), ossia nulla viene modificato nella ISO e nell'USB, per cui se riavvi il PC ti tocca reinstallarlo.
 
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