[GUIDA] Guida al root Samsung Galaxy S3 e Galaxy S3 Neo [4.4.2]

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Ciao a tutti, oggi volevo fare una guida su Come ottenere i permessi di root sui Samsung Galaxy s3 e Galaxy s3 Neo con versione android 4.4.2.

Il nostro caro S3 Neo:
Il Samsung Galaxy S3 Neo è una variante del noto Galaxy S3 rilasciata a febbraio del 2014. Le differenze sono: l’introduzione del processore Qualcomm Snapdragon 400 Cortex-A7, la GPU Adreno 305 ed 1.5GB di RAM a favore del Galaxy S3 Neo

Vantaggi del root:
1. Un mondo di app in più

Android offre un gran numero di applicazioni per ogni evenienza, ma quando si vuole qualcosa che offre una funzione un po’ più avanzata, ecco che vengono richiesti i permessi di root. D’altronde avere i permessi di root significa essere amministratori del proprio dispositivo, potendo quindi far interagire più in profondità le app col sistema. Questo ci permette di usare disinstallatori di bloatware (app precaricate), firewall, sistemi di gestione multitouch per controllare a fondo il dispositivo con i gesti e tanto altro. Esistono inoltre applicazioni che funzionano anche senza i permessi di root, ma danno il massimo del loro potenziale solo con essi, ad esempio gli antivirus, con i loro sistemi di blocco/localizzazione a distanza, e anche il famoso CleanMaster, con la funzione di eliminare i bloatware. Per finire potremo usare anche tutte le app e i giochi che prima ci venivano nascosti in quanto “incompatibili” col nostro telefono, ovviamente dovremo essere pronti a possibili bug.

2. Personalizzare come non mai

I dispositivi Android sono famosi per la loro possibilità di cambiare launcher, icon pack, sfondi live, suonerie, suoni della tastiera e tanto altro. Tuttavia questa personalizzazione è limitata ad un cambiamento estetico superficiale. Grazie ai permessi di root possiamo modificare i file di sistema a nostro piacimento, compresi i suoni di sistema e l’animazione di avvio.

3. Prestazioni oltre ogni limite

Esistono già molte app in grado di liberare la RAM e di velocizzare il telefono, tuttavia con i metodi normali non è possibile superare i limiti imposti dall’hardware, ma “solo” portare il telefono alla massima velocità. Ancora una volta i permessi di root ci vengono in soccorso, permettendo di superare e anche di molto la velocità della CPU tramite overclocking. Per fare questo è però necessario flashare anche un kernel che lo permetta, ma il procedimento è molto semplice, ancora di più usando l’app Rom Manager.

4. Mai più problemi con la batteria

Gli smartphone continuano ad evolversi, ma il tallone d’Achille della batteria non è ancora stato risolto. Nonostante che i telefoni, anche quelli più performanti, ci garantiscano 24 ore di utilizzo (e oltre grazie alle funzioni di risparmio energetico), molti di noi riusciamo a fatica ad arrivare a fine serata. Soluzione? Ottenete i permessi di root. Grazie ad essi potremo accedere a diverse funzioni che ci permetteranno di scegliere il governor della CPU, facendo andare il processore sempre al minimo, impostando un limite massimo inferiore e tanto altro ancora (comprese procedure di undervolt). Anche in questo caso dovremo affidarci ad un kernel diverso da quello stock.

5. Automatizzare tutto

Molti di voi conosceranno già l’applicazione Tasker, che ci permette di automatizzare praticamente ogni funzione del nostro smartphone. Per chi non lo sapesse, in base ad un evento (come l’attacco delle cuffie, la nostra posizione, un determinato orario, …) possiamo far corrispondere un’azione (lanciare un’app, mandare sms, riprodurre una canzone, …) il tutto gestito da questa applicazione. Funziona anche senza i permessi di root, ma con essi potremo accedere alla lista completa delle possibili interazioni, come l’attivazione di internet, GPS, accensione dello schermo, velocità della CPU e tanto altro ancora.
[h=2]6. Flashare Custom ROM[/h]Questo è sicuramente il motivo per il quale la maggior parte degli utenti Android decidono di ottenere i permessi di root. Oltre alla loro caratteristica di personalizzare radicalmente uno smartphone, i maggiori produttori di ROM Custom ci hanno più volte dimostrato come spesso superino le ROM stock, per funzionalità, fluidità e performance; un esempio è OmniROM, che sta lavorando a una ROM completamente integrata ai comandi vocali, permettendo di comandare ogni funzione dello smartphone pronunciano frasi personalizzabili. Un’altra importante caratteristica è quella di poter aggiornare il nostro vecchio ed abbandonato smartphone con le ultime versioni di Android.

7. Bloccare pubblicità in ogni app

Siamo chiari, come programmatore difendo a spada tratta l’uso delle pubblicità nelle app, per molti l’unica fonte di guadagno e che permette l’uso di applicazioni magnifiche senza dover spendere personalmente un centesimo. Tuttavia, diverse app contengono pubblicità invasive che non solo consumano un gran numero di dati (incidendo negativamente sul piano internet), ma che spesso attivano abbonamenti senza il nostro consenso. E’ qui che approvo l’utilizzo di app come AdBlock Plus, che permettono di visualizzare solo i normali ad, bloccando quelli che penalizzano l’esperienza d’uso delle applicazioni. Se proprio non potete farne a meno, c’è anche la possibilità di disattivare qualsiasi pubblicità. L’utilizzo di questa applicazione e di quelle simili è possibile solo per chi ha ottenuto i permessi di root.
8. Effettuare backup completi

Ogni dispositivo Android ha la possibilità di fare un backup delle applicazioni e di alcuni dati, all’interno delle impostazioni o tramite l’utilizzo di software gestionali come Kies. Anche se assieme a questo decidessimo di utilizzare i vari servizi cloud, nulla potrà competere con le funzioni offerte dai permessi di root. Prime tra tutte, l’utilizzo dell’app Titanium Backup, con la quale potremo effettuare copie dell’intera immagine di sistema del nostro dispositivo e spostarle su SD o computer, oltre alla possibilità di automatizzare il procedimento.


9. Ottenere funzioni nascoste o di altri telefoni

Una delle migliori (o peggiori, dal punto di vista dei programmatori) caratteristiche dei dispositivi Android, è l’incredibile varietà di telefoni e tablet che lo utilizzano, per non parlare delle modifiche delle case produttrici sul sistema Android montato. Questo ci permette di avere sempre un dispositivo diverso da quello degli altri, ma anche di non poter godere delle fantastiche caratteristiche esclusive o relegate ad un gruppo di smartphone top di gamma. Online potremo trovare e flashare tantissime caratteristiche rese disponibili per il nostro smartphone. Inoltre potremo abilitare funzioni limitate dai produttori, come il multitouch su alcuni dispositivi, o usare funzioni come il tethering e condividere la connessione del telefono tramite usb, bluetooth e Wi-Fi.


10. Diventa il padrone assoluto del tuo dispositivo

Android, per sua natura, è un sistema libero, nato dall’idea di creare un ecosistema software indipendente quanto più possibile dall’hardware ed aperto a tutti. Ottenere i permessi di root, oltre ai benefici elencati e a tutti gli altri che non ho potuto menzionare, ti renderà davvero proprietario del tuo smartphone, dandoti la possibilità, seppure con qualche rischio, di andare a personalizzare qualsiasi cosa come più ti pare.


Iniziamo con i pre-requisiti principali:


  1. Batteria carica almeno al 70/80%.
  2. Backup di tutti i dati sensibili da utilizzare in caso di problemi.
  3. Un PC con Windows installato.


Passiamo subito alla guida


  • Installiamo i driver del nostro device da QUI e installiamoli sul PC (se avete usato Kies non è necessario scaricarli di nuovo perchè si sono installati automaticamente)
  • Scarichiamo il pacchetto zip contenente i file e programmi che utilizzeremo da Questo Link o in alternativa da Qui. Estraete il contenuto utilizzando un archivio RAR. Ci ritroveremo con questi file:
Schermata-2015-01-31-alle-12.35.34.png

  • Spegnete lo smartphone
  • Avviatelo in Download Mode. Per farlo basta tenere premuti i tasti Volume Giù + Tasto Home + Tasto Power fino all'avvio del dispositivo. Apparirà una schermata con un triangolo giallo, noi dobbiamo premere il tasto Volume Su per entrare in download mode.
  • Ora dal pc, apriamo la cartella estratta in precedenza e avviamo l'applcazione Odin3
  • Collegate lo smartphone al PC e attendiamo che venga riconosciuto da Odin (comparirà il messaggio Added nel box in basso a sinistra)
  • Dopo che il Galaxy S3 Neo è stato riconosciuto, clicchiamo sul bottone PDA e dalla finestra che si aprirà dobbiamo selezionare il file CF-Auto-Root.tar (si trova nella cartella in cui ci sono i file estratti che abbiamo scaricato)
  • Clicchiamo sul bottone Start e attendiamo che l'operazione giunga al termine.

Quando comparirà il messaggio Pass nel box in basso a sinistra possiamo disconnettere lo smartphone dal PC. Per verificare che i permessi di root siano presenti e installati correttamente, scarichiamo l'app Roor Checker dal Play Store.


Ne Io e ne Tom's Hardware ci assumiamo la responsabilità per eventuali danni riportati al dispositivo.
 
Ultima modifica:

Jarren

UTENTE LEGGENDARIO
Utente Èlite
15,782
6,983
CPU
i5 3570
Dissipatore
Arctic Freezer 33
Scheda Madre
Asrock H61M-S
HDD
Western Digital Green 500GB + SSD Noua 500GB + 850 Evo 256GB
RAM
Corsair Vengeance 8GB DDR3 1600Mhz C9
GPU
MSI Ventus GTX 1660 Super
Audio
integrata nella mobo
Monitor
Samsung LS22SF350
PSU
Cooler Master Masterwatt 450w
Case
Fractal Design 1500
Net
Fibra wind 3 100/10
OS
Windows 10 64bit
Ciao a tutti, oggi volevo fare una guida su Come ottenere i permessi di root sui Samsung Galaxy s3 e Galaxy s3 Neo con versione android 4.4.2.

Il nostro caro S3 Neo:
Il Samsung Galaxy S3 Neo è una variante del noto Galaxy S3 rilasciata a febbraio del 2014. Le differenze sono: l’introduzione del processore Qualcomm Snapdragon 400 Cortex-A7, la GPU Adreno 305 ed 1.5GB di RAM a favore del Galaxy S3 Neo

Vantaggi del root:
1. Un mondo di app in più

Android offre un gran numero di applicazioni per ogni evenienza, ma quando si vuole qualcosa che offre una funzione un po’ più avanzata, ecco che vengono richiesti i permessi di root. D’altronde avere i permessi di root significa essere amministratori del proprio dispositivo, potendo quindi far interagire più in profondità le app col sistema. Questo ci permette di usare disinstallatori di bloatware (app precaricate), firewall, sistemi di gestione multitouch per controllare a fondo il dispositivo con i gesti e tanto altro. Esistono inoltre applicazioni che funzionano anche senza i permessi di root, ma danno il massimo del loro potenziale solo con essi, ad esempio gli antivirus, con i loro sistemi di blocco/localizzazione a distanza, e anche il famoso CleanMaster, con la funzione di eliminare i bloatware. Per finire potremo usare anche tutte le app e i giochi che prima ci venivano nascosti in quanto “incompatibili” col nostro telefono, ovviamente dovremo essere pronti a possibili bug.

2. Personalizzare come non mai

I dispositivi Android sono famosi per la loro possibilità di cambiare launcher, icon pack, sfondi live, suonerie, suoni della tastiera e tanto altro. Tuttavia questa personalizzazione è limitata ad un cambiamento estetico superficiale. Grazie ai permessi di root possiamo modificare i file di sistema a nostro piacimento, compresi i suoni di sistema e l’animazione di avvio.

3. Prestazioni oltre ogni limite

Esistono già molte app in grado di liberare la RAM e di velocizzare il telefono, tuttavia con i metodi normali non è possibile superare i limiti imposti dall’hardware, ma “solo” portare il telefono alla massima velocità. Ancora una volta i permessi di root ci vengono in soccorso, permettendo di superare e anche di molto la velocità della CPU tramite overclocking. Per fare questo è però necessario flashare anche un kernel che lo permetta, ma il procedimento è molto semplice, ancora di più usando l’app Rom Manager.

4. Mai più problemi con la batteria

Gli smartphone continuano ad evolversi, ma il tallone d’Achille della batteria non è ancora stato risolto. Nonostante che i telefoni, anche quelli più performanti, ci garantiscano 24 ore di utilizzo (e oltre grazie alle funzioni di risparmio energetico), molti di noi riusciamo a fatica ad arrivare a fine serata. Soluzione? Ottenete i permessi di root. Grazie ad essi potremo accedere a diverse funzioni che ci permetteranno di scegliere il governor della CPU, facendo andare il processore sempre al minimo, impostando un limite massimo inferiore e tanto altro ancora (comprese procedure di undervolt). Anche in questo caso dovremo affidarci ad un kernel diverso da quello stock.

5. Automatizzare tutto

Molti di voi conosceranno già l’applicazione Tasker, che ci permette di automatizzare praticamente ogni funzione del nostro smartphone. Per chi non lo sapesse, in base ad un evento (come l’attacco delle cuffie, la nostra posizione, un determinato orario, …) possiamo far corrispondere un’azione (lanciare un’app, mandare sms, riprodurre una canzone, …) il tutto gestito da questa applicazione. Funziona anche senza i permessi di root, ma con essi potremo accedere alla lista completa delle possibili interazioni, come l’attivazione di internet, GPS, accensione dello schermo, velocità della CPU e tanto altro ancora.

Questo è sicuramente il motivo per il quale la maggior parte degli utenti Android decidono di ottenere i permessi di root. Oltre alla loro caratteristica di personalizzare radicalmente uno smartphone, i maggiori produttori di ROM Custom ci hanno più volte dimostrato come spesso superino le ROM stock, per funzionalità, fluidità e performance; un esempio è OmniROM, che sta lavorando a una ROM completamente integrata ai comandi vocali, permettendo di comandare ogni funzione dello smartphone pronunciano frasi personalizzabili. Un’altra importante caratteristica è quella di poter aggiornare il nostro vecchio ed abbandonato smartphone con le ultime versioni di Android.

7. Bloccare pubblicità in ogni app

Siamo chiari, come programmatore difendo a spada tratta l’uso delle pubblicità nelle app, per molti l’unica fonte di guadagno e che permette l’uso di applicazioni magnifiche senza dover spendere personalmente un centesimo. Tuttavia, diverse app contengono pubblicità invasive che non solo consumano un gran numero di dati (incidendo negativamente sul piano internet), ma che spesso attivano abbonamenti senza il nostro consenso. E’ qui che approvo l’utilizzo di app come AdBlock Plus, che permettono di visualizzare solo i normali ad, bloccando quelli che penalizzano l’esperienza d’uso delle applicazioni. Se proprio non potete farne a meno, c’è anche la possibilità di disattivare qualsiasi pubblicità. L’utilizzo di questa applicazione e di quelle simili è possibile solo per chi ha ottenuto i permessi di root.
8. Effettuare backup completi

Ogni dispositivo Android ha la possibilità di fare un backup delle applicazioni e di alcuni dati, all’interno delle impostazioni o tramite l’utilizzo di software gestionali come Kies. Anche se assieme a questo decidessimo di utilizzare i vari servizi cloud, nulla potrà competere con le funzioni offerte dai permessi di root. Prime tra tutte, l’utilizzo dell’app Titanium Backup, con la quale potremo effettuare copie dell’intera immagine di sistema del nostro dispositivo e spostarle su SD o computer, oltre alla possibilità di automatizzare il procedimento.


9. Ottenere funzioni nascoste o di altri telefoni

Una delle migliori (o peggiori, dal punto di vista dei programmatori) caratteristiche dei dispositivi Android, è l’incredibile varietà di telefoni e tablet che lo utilizzano, per non parlare delle modifiche delle case produttrici sul sistema Android montato. Questo ci permette di avere sempre un dispositivo diverso da quello degli altri, ma anche di non poter godere delle fantastiche caratteristiche esclusive o relegate ad un gruppo di smartphone top di gamma. Online potremo trovare e flashare tantissime caratteristiche rese disponibili per il nostro smartphone. Inoltre potremo abilitare funzioni limitate dai produttori, come il multitouch su alcuni dispositivi, o usare funzioni come il tethering e condividere la connessione del telefono tramite usb, bluetooth e Wi-Fi.


10. Diventa il padrone assoluto del tuo dispositivo

Android, per sua natura, è un sistema libero, nato dall’idea di creare un ecosistema software indipendente quanto più possibile dall’hardware ed aperto a tutti. Ottenere i permessi di root, oltre ai benefici elencati e a tutti gli altri che non ho potuto menzionare, ti renderà davvero proprietario del tuo smartphone, dandoti la possibilità, seppure con qualche rischio, di andare a personalizzare qualsiasi cosa come più ti pare.


Iniziamo con i pre-requisiti principali:


  1. Batteria carica almeno al 70/80%.
  2. Backup di tutti i dati sensibili da utilizzare in caso di problemi.
  3. Un PC con Windows installato.


Passiamo subito alla guida


  • Installiamo i driver del nostro device da QUI e installiamoli sul PC (se avete usato Kies non è necessario scaricarli di nuovo perchè si sono installati automaticamente)
  • Scarichiamo il pacchetto zip contenente i file e programmi che utilizzeremo da Questo Link o in alternativa da Qui. Estraete il contenuto utilizzando un archivio RAR. Ci ritroveremo con questi file:

  • Spegnete lo smartphone
  • Avviatelo in Download Mode. Per farlo basta tenere premuti i tasti Volume Giù + Tasto Home + Tasto Power fino all'avvio del dispositivo. Apparirà una schermata con un triangolo giallo, noi dobbiamo premere il tasto Volume Su per entrare in download mode.
  • Ora dal pc, apriamo la cartella estratta in precedenza e avviamo l'applcazione Odin3
  • Collegate lo smartphone al PC e attendiamo che venga riconosciuto da Odin (comparirà il messaggio Added nel box in basso a sinistra)
  • Dopo che il Galaxy S3 Neo è stato riconosciuto, clicchiamo sul bottone PDA e dalla finestra che si aprirà dobbiamo selezionare il file CF-Auto-Root.tar (si trova nella cartella in cui ci sono i file estratti che abbiamo scaricato)
  • Clicchiamo sul bottone Start e attendiamo che l'operazione giunga al termine.

Quando comparirà il messaggio Pass nel box in basso a sinistra possiamo disconnettere lo smartphone dal PC. Per verificare che i permessi di root siano presenti e installati correttamente, scarichiamo l'app Roor Checker dal Play Store.


Ne Io e ne Tom's Hardware ci assumiamo la responsabilità per eventuali danni riportati al dispositivo.

Ma sblocca anche il bootloader sto metodo ? Perchè se no potrebbero installare anche semplicemente Kingroot (così li possono levare quando gli pare) :)
 

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