Salve, stavo giusto studiando il problema perché sto preparando delle lezioni su "viaggi spaziali" per l'università dell'età libera (firenze). I suggerimento sono bene accetti.
Per la gravità artificiale, credo che l'unico esperimento sia quello della gemini 11
https://it.wikipedia.org/wiki/Gemini_11: due moduli legati da un filo in rotazione, peraltro generando una gravità irrisoria. Il metodo potrebbe essere interessante, considerando i vincoli:
- Bassa velocità angolare per evitare effetti dinamici (forza di Coriolis)
- Relativamente alta velocità tangenziale per evitare che la velocità relativa degli astronauti possa cambiare la forza apparente (ovvero, non vorrei volar via se mi sposto all'indietro)
Di conseguenza si deve avere una struttura con grande raggio (che evita anche di avere grandi gradienti gravitazionali), diciamo intorno ai 100 metri. Una struttura rigida sarebbe oltremodo pesante e pericolosa, ma si potrebbe pensare invece ad una struttura flessibile: un tubone di stoffa (ovviamente isolato e coibentato) che collega un paio di moduli abitativi rotanti.
Alternativamente, per viaggi lunghi tipo quello su Marte, basta tenere i motori sempre accesi. Usando motori ionici (ormai più o meno fattibili) si potrebbe avere una spinta costante intorno a qualche milionesimo di quella della gravità terrestre ovviamente accelerando sempre per metà viaggio e decelerando per la seconda metà. Supponendo che il viaggio duri 6 mesi, ovvero 15 milioni di secondi, per coprire una distanza di 60 milioni di km c'è bisogno di una accelerazione costante - per metà distanza e metà tempo - di appena 10^-3 m/s^2 ovvero 1/10000 di quella della gravità terrestre. Sempre meglio di nulla, forse.