Ciao, ho letto la vostra conversazione e l'ho trovata interessante.
C'è una cosa che però non capisco nel modello di una navicella con cilindro rotante: poiché la parte centrale non è fissata, come si fa a determinare che, all'attivarsi dei motori che permettono la rotazione, la parte che ruoti sia il cilindro esterno e non la parte centrale?
Uno dei sottosistemi fondamentali di bordo fa proprio questo, si preoccupa che il sistema-satellite (o astronave) e tutte le sue sotto componenti (bracci mobili, antenne, pannelli solari, telescopi, etc.) puntino "dove devono puntare", si usa e proprio sistema di controllo attivo in anello chiuso che in gergo viene chiamato AOCS (attitude and orbit control system).
Controllo attivo vuol dire -semplificando molto- avere un insieme di sensori -> elaboratori -> attuatori, ad esempio:
- come sensori si usano accelerometri, giroscopi, veri e propri sensori di immagine (misurano l'orientamento rispetto alla volta celeste o rispetto al sole), e anche il GPS (al massimo in orbita geostazionaria)
- un elaboratore e' ovviamente quell'oggetto che fa i calcoli
- come attuatori ci sono i semplici razzetti, le ruote di inerzia (praticamente dei volani), in alcuni casi si possono anche usare sistemi magnetici (ad esempio elettrocalamite per orientare un satellite in orbita bassa rispetto al campo magnetico terrestre).
Come dici tu, in un sistema completamente passivo vale il principio di azione e reazione:
A - B
Diciamo che "A" e' un motore, il trattino al centro e' un perno, e "B" e' il resto del tuo satellite/astronave, che supponiamo sia in una condizione di equilibrio, ad esempio:
1) non trasla rispetto alle stelle fisse
E
2) non ruota rispetto alle stelle fisse
Quando accendo il motore, B iniziera' a girare in un certo verso ma, dovendosi conservare l'equilibrio iniziale, anche A iniziera' a girare e in verso opposto proprio per il principio di azione e reazione.
E quanto velocemente girano? Ecco, qui la cosa diventa complicata, perche' bisogna iniziare a specificare "chi gira rispetto a chi"; in breve dipende dall'inerzia rotazionale di A e di B (il piu' "leggero" girera' piu' velocemente).
In un satellite o astronave invece interviene l'AOCS e fa si' che giri solo cio' che deve girare per quella fase di missione.