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Bannato a Vita
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Benjamn Otte, ex sviluppatore della GNOME Foundation, ha scritto sul suo blog delle considerazioni su ciò che. al momento, sembra essere la ragione di vita della fondazione finanziata da Red Hat.
Comincia dicendo che alcuni sviluppatori fondamentali di GNOME hanno deciso di lasciare la fondazione perchè credono che sia necessario pensare ad altro.
Come se ciò non bastasse, Otto era l'UNICO ad occuparsi a tempo pieno dello sviluppo delle GTK+ (NDR: sono le librerie grafiche alla base di GNOME, XFCE, LXDE e praticamente tutti i WM tranne E17), mentre GLIB non ne ha nemmeno uno. Evolution (il client mail) è in una situazione simile.
In tutto la fondazione deve mantenere 131 pacchetti, quando il numero di sviluppatori di rilievo possono essere considerati una 20ina, ciò segna uno scarsissimo interesse da parte dei programmatori. Qui potete vedere il numero di commit inviati negli ultimi 12 mesi e il trend dell'ultimo lustro : https://www.ohloh.net/p/gnome/contributors?query=&sort=commits_12_mo .
Inoltre, togliendo (dai 20 di cui sopra) 3 sviluppatori che si occupano di GStreamer, la libreria multimediale, e altri 2 che si occupano delle traduzioni, hai solo 5 sviluppatori esterni e ben 10 pagati da Red Hat. In pratica, GNOME è un progetto dell'azienda dal cappello rosso.
Otto già nel 2005 si accorse che qualcosa non andava, quando la GNOME Foundation si pose l'obiettivo di ottenere il 10% del market share globale ( https://live.gnome.org/10x10), quando nel 2005 la stima era tra lo 0,0073% e lo 0,013%.
Stiamo parlando di un DE che nasce per essere funzionale ed usabile, questi non sono obiettivi che la fondazione dovrebbe prendere, un DE valido otterrà automaticamente un marlet share superiore.
In pratica, dal 2005 in poi, quando GNOME 2 si poteva considerare funzionale (successivamente sono state fatte introduzioni ma non rivoluzioni).
Dice infatti, che ad oggi sul sito di GNOME si solo come "una comunità che fa gran software".
Ovviamente, dice (e concorda con me), che non c'è un metro di misura empirico per dire che GNOME2 sia migliore di GNOME3, ciò porta a tante guerre "di religione" ovunque.
Conclude dicendo:
- Gnome perde share perchè tutte le maggiori distro lo stanno abbandoando (es. Canonical usa Unity come WM, e quando ha provato ad inviare patch alla GF sono state rifiutate);
- I contributori di GNOME stanno diminuendo il loro supporto o l'hanno del tutto abbandonato;
- Le più grandi app desktop basate sulle GTK non hanno effettuato il passaggio a GNOME3 perchè non necessario;
- GNOME perde utenza perchè punta ad un'interfaccia da tablet e smartphone.
Voi cosa ne pensate?
Comincia dicendo che alcuni sviluppatori fondamentali di GNOME hanno deciso di lasciare la fondazione perchè credono che sia necessario pensare ad altro.
Come se ciò non bastasse, Otto era l'UNICO ad occuparsi a tempo pieno dello sviluppo delle GTK+ (NDR: sono le librerie grafiche alla base di GNOME, XFCE, LXDE e praticamente tutti i WM tranne E17), mentre GLIB non ne ha nemmeno uno. Evolution (il client mail) è in una situazione simile.
In tutto la fondazione deve mantenere 131 pacchetti, quando il numero di sviluppatori di rilievo possono essere considerati una 20ina, ciò segna uno scarsissimo interesse da parte dei programmatori. Qui potete vedere il numero di commit inviati negli ultimi 12 mesi e il trend dell'ultimo lustro : https://www.ohloh.net/p/gnome/contributors?query=&sort=commits_12_mo .
Inoltre, togliendo (dai 20 di cui sopra) 3 sviluppatori che si occupano di GStreamer, la libreria multimediale, e altri 2 che si occupano delle traduzioni, hai solo 5 sviluppatori esterni e ben 10 pagati da Red Hat. In pratica, GNOME è un progetto dell'azienda dal cappello rosso.
Otto già nel 2005 si accorse che qualcosa non andava, quando la GNOME Foundation si pose l'obiettivo di ottenere il 10% del market share globale ( https://live.gnome.org/10x10), quando nel 2005 la stima era tra lo 0,0073% e lo 0,013%.
Stiamo parlando di un DE che nasce per essere funzionale ed usabile, questi non sono obiettivi che la fondazione dovrebbe prendere, un DE valido otterrà automaticamente un marlet share superiore.
In pratica, dal 2005 in poi, quando GNOME 2 si poteva considerare funzionale (successivamente sono state fatte introduzioni ma non rivoluzioni).
Dice infatti, che ad oggi sul sito di GNOME si solo come "una comunità che fa gran software".
Ovviamente, dice (e concorda con me), che non c'è un metro di misura empirico per dire che GNOME2 sia migliore di GNOME3, ciò porta a tante guerre "di religione" ovunque.
Conclude dicendo:
- Gnome perde share perchè tutte le maggiori distro lo stanno abbandoando (es. Canonical usa Unity come WM, e quando ha provato ad inviare patch alla GF sono state rifiutate);
- I contributori di GNOME stanno diminuendo il loro supporto o l'hanno del tutto abbandonato;
- Le più grandi app desktop basate sulle GTK non hanno effettuato il passaggio a GNOME3 perchè non necessario;
- GNOME perde utenza perchè punta ad un'interfaccia da tablet e smartphone.
Voi cosa ne pensate?