Giove è una stella mancata? Parliamone.

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@Alfiere84 in passato mi é capitato di osservare ad occhio nudo Giove al massimo dello splendore, si vedeva che non era puntiforme come le stelle, pur non essendo possibile osservare le striature e la macchia, mi ero accorto che in giorni diversi il colore apparente cambiava, dipendeva da quale faccia mostrava verso la Terra, i colori andavano dal bianco-giallo al giallo-arancio. Gan De osservò perfino il satellite Ganimede, secondo voci non confermate. Teniamo conto che all'epoca, con un cielo così buio, un osservatore con ottima vista poteva scorgere stelle fino all'ottava magnitudine scarsa nelle notti senza Luna, coprendo il disco del pianeta Giove con qualche ostacolo, secondo me é plausibile che ce l'abbia fatta, d'altronde Ganimede ha magnitudine + 4.5 e anche se si trova vicino ad un corpo con magnitudine - 2.85 chi ha ottima vista per me può farcela.

Probabilmente il pianeta Giove viene descritto come stella mancata, perché tra le stelle si possono contare anche le nane brune, visto che ne hanno scoperte alcune con temperature "terrestri" in superficie, andando avanti con la classificazione, magari ne scoprono alcune con temperature "gioviane", oppure siamo arrivati ad un limite ormai invalicabile secondo voi? Giove, se "vagasse" nello spazio lontano dalle stelle, avrebbe una temperatura di circa 42 K, circa - 231 ° C, lo avevo letto tempo fa, non ho però il link a portata di mano.
 
@Alfiere84 in passato mi é capitato di osservare ad occhio nudo Giove al massimo dello splendore, si vedeva che non era puntiforme come le stelle, pur non essendo possibile osservare le striature e la macchia, mi ero accorto che in giorni diversi il colore apparente cambiava, dipendeva da quale faccia mostrava verso la Terra, i colori andavano dal bianco-giallo al giallo-arancio. Gan De osservò perfino il satellite Ganimede, secondo voci non confermate. Teniamo conto che all'epoca, con un cielo così buio, un osservatore con ottima vista poteva scorgere stelle fino all'ottava magnitudine scarsa nelle notti senza Luna, coprendo il disco del pianeta Giove con qualche ostacolo, secondo me é plausibile che ce l'abbia fatta, d'altronde Ganimede ha magnitudine + 4.5 e anche se si trova vicino ad un corpo con magnitudine - 2.85 chi ha ottima vista per me può farcela.

Probabilmente il pianeta Giove viene descritto come stella mancata, perché tra le stelle si possono contare anche le nane brune, visto che ne hanno scoperte alcune con temperature "terrestri" in superficie, andando avanti con la classificazione, magari ne scoprono alcune con temperature "gioviane", oppure siamo arrivati ad un limite ormai invalicabile secondo voi? Giove, se "vagasse" nello spazio lontano dalle stelle, avrebbe una temperatura di circa 42 K, circa - 231 ° C, lo avevo letto tempo fa, non ho però il link a portata di mano.

Piu che altro viene descritto come stella mancata perchè possiede tutti gli ingredienti per esserlo..stella.. A mancare sono state le reazioni fisiche (pressione e calore) necessarie ad avviare la fusione, che come sappiamo si autoalimenta.

Giove al telescopio (ho un maktusov-cassegrain da 127mm) è favoloso. Col mio setup, giusto un gradino sopra l'entry level, le bande equatoriali e la grande macchia rossa (quando visibile in base alla rotazione del pianeta) sono nitide e distinte, ma chi regala le migliori immagini è Saturno. Impareggiabile.
 
Probabilmente il pianeta Giove viene descritto come stella mancata, perché tra le stelle si possono contare anche le nane brune

:cav: Ancora con questa storia di Giove...

Per diventare come una Nana bruna, Giove dovrebbe avere 70 volte la sua massa, non è solo una questione di temperature :doh:
E' proprio una stella mancata sisi :nono:
 
:cav: Ancora con questa storia di Giove...

Per diventare come una Nana bruna, Giove dovrebbe avere 70 volte la sua massa, non è solo una questione di temperature :doh:
E' proprio una stella mancata sisi :nono:

Non mi riferisco alla massa di Giove, ma alla sua composizione, per il resto sono solo speculazioni affascinanti. List of least massive stars - Wikipedia, the free encyclopedia La nana bruna meno massiccia ha una massa pari a 15 volte quella del pianeta Giove e la stella meno massiccia poco più di 70 volte.

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[h=4]Tratto da Wikipedia in inglese, nane brune di classe Y:

Class Y[edit][/h]See also: Sub-brown dwarf and Substellar object

Artist's impression of a Y-dwarf​

The spectral class Y are brown dwarfs that are cooler than T dwarfs and have qualitatively different spectra from them. As of Aug 2013 17 objects have been placed in class Y.[SUP][54][/SUP] Although such dwarfs have been modelled[SUP][55][/SUP] and detected within forty light years by the Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE)[SUP][45][/SUP][SUP][56][/SUP][SUP][57][/SUP][SUP][58][/SUP][SUP][59][/SUP] there is no well-defined spectral sequence yet with prototypes. Nevertheless, several objects have been assigned spectral classes Y0, Y1, and Y2.[SUP][60][/SUP] The spectra of these objects display absorption around 1.55 micrometers.[SUP][61][/SUP] Delorme et al. has suggested that this feature is due to absorption from ammonia and that this should be taken as indicating the T–Y transition, making these objects of type Y0.[SUP][61][/SUP][SUP][62][/SUP] In fact, this ammonia-absorption feature is the main criterion that has been adopted to define this class.[SUP][60][/SUP] However, this feature is difficult to distinguish from absorption by water and methane,[SUP][61][/SUP] and other authors have stated that the assignment of class Y0 is premature.[SUP][63][/SUP]

  • Y: < 600 K, ultra-cool brown dwarfs
Example: WISE 0410+1502, class Y0Example: WISE 0350-5658, class Y1Example: WISE 1405+5534, class Y1The brown dwarf with the latest assigned spectral type, WISE 1828+2650, is a >Y2 dwarf with an effective temperature originally estimated around 300 K, the temperature of the human body.[SUP][56][/SUP][SUP][57][/SUP][SUP][64][/SUP] Parallaxmeasurements have however since shown, that its luminosity is inconsistent with it being colder than ~400 K; the likely coolest Y dwarf currently known is WD 0806−661B with approximately 350 K.[SUP][9][/SUP]
The mass range for Y dwarfs is 9–25 Jupiter masses, but for young objects might reach below one Jupiter mass, which means that Y class objects straddle the 13-Jupiter mass deuterium-fusion limit that marks the division between brown dwarfs and planets.[SUP][60][/SUP]
 
Forse non avete letto quello che ho postato, per oggetti giovani può scendere al di sotto della massa di Giove, lo dice Wikipedia. Giove é quindi classificabile (o era) come nana Y?
 
No LS1987,
Giove è composto di circa il 90% di H, al limite potrebbe trasformarsi in una proto-stella se avesse la massa critica di 75-80 volte quella attuale :sisilui:
La percentuale di D (deuterio) è molto bassa (0.003%): con tale percentuale, Giove potrebbe "accendersi" solo se avesse una massa critica di circa 13-15 volte quella attuale ed evolversi come una nana bruna :asd:
In assenza, quindi, della necessaria massa critica, anche se su Giove avvenisse una reazione energetica come quella scatenata nel 1994 dall'impatto della cometa Shoemaker-Levy (6 milioni di megatoni di energia), tale energia provocherebbe solo un po' di FUMO sulla sua superficie e nient'altro hi hi hi :hihi:
Puoi stare tranquillo che Giove rimarrà il "pacioccone" gassoso che è ora ancora per parecchi miliardi di anni ha ha ha ha :asd:
A presto LS1987 :)
 
Quindi tutto dipende dalla percentuale di deuterio bassa? Ovviamente so che Giove é un pianeta, ma volevo sapere se la classificazione di nane Y può comprendere anche dei pianeti giganti, anche se non possono fondere deuterio.
 
Le nane brune hanno approssimativamente le stesse dimensioni di Giove ma sono molto più dense, pesano molto di più :sisilui:
Inoltre, a differenza dei giganti gassosi, esse irradiano nello spettro dell'infrarosso e dei raggi X.
Le classi spettrali sono una proprietà delle stelle, nane brune incluse, e non dei pianeti.
Diversi sono i criteri per classificare le nane brune: la fusione del deuterio, il limite di massa inferiore, le modalità di formazione, la presenza di ammoniaca, ecc.
I pianeti giganti non rientrano nella maggior parte di questi criteri e quindi ad essi non si applicano le "classi spettrali" :asd:
Stellar classification - Wikipedia, the free encyclopedia
 
Le nane brune hanno approssimativamente le stesse dimensioni di Giove ma sono molto più dense, pesano molto di più :sisilui:
Inoltre, a differenza dei giganti gassosi, esse irradiano nello spettro dell'infrarosso e dei raggi X.
Le classi spettrali sono una proprietà delle stelle, nane brune incluse, e non dei pianeti.
Diversi sono i criteri per classificare le nane brune: la fusione del deuterio, il limite di massa inferiore, le modalità di formazione, la presenza di ammoniaca, ecc.
I pianeti giganti non rientrano nella maggior parte di questi criteri e quindi ad essi non si applicano le "classi spettrali" :asd:
Stellar classification - Wikipedia, the free encyclopedia

Avevo già postato la classe Y di quella pagina in un post precedente :)
 
E' una cavolata, ma lo posto lo stesso, c'é gente convinta che Giove poteva accendersi per colpa della NASA con soli 48 kg di Plutonio: forum.nexusedizioni.it/il_famoso_buco_su_giove_del_2003-t6679.0.html
 
Il primo stadio della formazione dei pianeti del nostro Sistema Solare si è avuto con la frantumazione della nebulosa proto-planetaria in vortici e turbolenze di varie dimensioni, cioè in strutture dinamiche formate da particelle che ruotano in modo vorticoso, automantenendosi per mezzo del proprio momento angolare.
Tali vortici, nella loro veloce rotazione e in determinate condizioni, hanno "inglobato" sempre più materia, aumentando le loro dimensioni.
Ora, dato che l'idrogeno e l'elio, elementi molto leggeri, non possono "condensare" in agglomerati di polvere, è evidente che l'aumento di dimensioni delle turbolenze ha coinvolto solo gli elementi pesanti del protosole.
C'è da notare, però, che soltanto alcune di queste turbolenze hanno condotto alla formazione dei planetesimi, le altre sono state distrutte dall'azione di marea dello stesso protosole.
Quindi i planetesimi si sono aggregati per formare i pianeti.
In genere quando due planetesimi di massa all'incirca uguale si scontrano, tendono a polverizzarsi reciprocamente, ma un planetesimo che ha una massa piccola tende a fondersi con uno più grande.
Col tempo alcuni di questi piccoli corpi acquisirono una massa tale da attrarre per gravitazione le particelle che ruotavano attorno al sole e ciò contribuì molto al processo di aggregazione, portando alla formazione dei pianeti più o meno come li vediamo oggi.
Per concludere, in origine i pianeti devono essere stati chimicamente omogenei come i planetesimi, solo in seguito ci fu la netta separazione tra i silicati e i componenti del ferro-nickel.
Grazie e a presto ;)

Parli come un libro stampato; o come se fossi stato testimone degli eventi di cui parli, ma non credo tu ci fossi, e infatti la tua è conoscenza di seconda mano dedotta da quel poco che sappiamo o che ci viene dato sapere. Più che altro per questo la tua parlantina non m'impressiona granché. Che fai, leggi un libro entri nel forum e cominci a dare lezioni?

Poniamo invece la possibilità (molto concreta) che la NASA si tenga per sé - e non condivida col grande pubblico - le scoperte che ha fatto, che fa e continua a fare per proprio conto... Ipotizziamo per un attimo che Giove non sia per niente quello che ci è sempre stato detto che è, cioè un gigante gassoso o una stella mancata (propio come Saturno); bensì, semplicemente, un gigantesco pianeta roccioso bello compatto come per esempio Urano, ma avvolto da una spessa coltre di detriti e miasmi gassosi di varia composizione, come anche Saturno potrebbe essere...

Ricordo di aver letto teorie molto ragionevoli, e speculazioni persuasive di eminenti e pomposi scienziati, sulla natura della grande macchia rossa e sulle ragioni della sua persistenza - nonostante appunto la presunta natura gassosa del pianeta, in base alla quale una macchia simile dovrebbe teoricamente muoversi sulla superfice di un gigante gassoso, anche in considerazione delle forti correnti che è possibile osservare; mentre in effetti lei se ne sta là, e non si muove. Possono mutare le sue dimensioni, il colore, la forma, etc... Ma longitudine e latitudine non variano. Perché mai dovrebbe essere sballato speculare che si tratti - per esempio - della nube creata dall'eruzione di un gigantesco vulcano in condizioni di costante attività?!... Solo perché Carl Sagan non l'ha scritto nei suoi libri?... O perché Piero Angela, dal suo pulpito, non ce l'ha rivelato!?
 
Parli come un libro stampato; o come se fossi stato testimone degli eventi di cui parli, ma non credo tu ci fossi, e infatti la tua è conoscenza di seconda mano dedotta da quel poco che sappiamo o che ci viene dato sapere. Più che altro per questo la tua parlantina non m'impressiona granché. Che fai, leggi un libro entri nel forum e cominci a dare lezioni?
Probabilmente sì. Come chiunque non voglia fare la figura dell'ignorante.
Poniamo invece la possibilità (molto concreta) che la NASA si tenga per sé - e non condivida col grande pubblico - le scoperte che ha fatto, che fa e continua a fare per proprio conto... Ipotizziamo per un attimo che Giove non sia per niente quello che ci è sempre stato detto che è, cioè un gigante gassoso o una stella mancata (propio come Saturno); bensì, semplicemente, un gigantesco pianeta roccioso bello compatto come per esempio Urano, ma avvolto da una spessa coltre di detriti e miasmi gassosi di varia composizione, come anche Saturno potrebbe essere...
Questo andrebbe contro le osservazioni non solo della NASA (che è comandata dai rettiliani del gruppo bilderberg provenienti dal pianeta nascosto), ma anche contro a quelle che puoi fare tu con un buon telescopio, massa e periodo di rivoluzione in primis.
Quindi, o esiste un mega complotto dei possessori di telescopi a partire da Newton fino ai giorni nostri, oppure -nei margini di incertezza che qualunque misura ha- l'idea di un Giove roccioso quanto la Terra o Marte o Mercurio è incompatibile con le osservazioni sperimentali.

Ricordo di aver letto teorie molto ragionevoli, e speculazioni persuasive di eminenti e pomposi scienziati, sulla natura della grande macchia rossa e sulle ragioni della sua persistenza - nonostante appunto la presunta natura gassosa del pianeta, in base alla quale una macchia simile dovrebbe teoricamente muoversi sulla superfice di un gigante gassoso, anche in considerazione delle forti correnti che è possibile osservare; mentre in effetti lei se ne sta là, e non si muove. Possono mutare le sue dimensioni, il colore, la forma, etc... Ma longitudine e latitudine non variano. Perché mai dovrebbe essere sballato speculare che si tratti - per esempio - della nube creata dall'eruzione di un gigantesco vulcano in condizioni di costante attività?!... Solo perché Carl Sagan non l'ha scritto nei suoi libri?... O perché Piero Angela, dal suo pulpito, non ce l'ha rivelato!?
Finché non lo tocchi con mano quella macchia può essere anche un gigantesco schizzo di pomodoro... Ma tra non avere una spiegazione e prenderne per buona una a caso c'è differenza. E per inciso, parlando di macchia rossa, si muove molto poco in latitudine ma scorre tranquillamente lungo il pianeta in longitudine, come sembra ragionevole aspettarsi per un vortice gassoso. Ergo...
 
Le sonde Voyager 1 e Voyager 2 hanno mostrato in modo inequivocabile che la GMR è un gigantesco vortice anticiclonico :sisilui:
Non oggi ma trentacinque anni fa, nel 1979 :asd:


(Foto del 1 Marzo 1979 del Voyager 1, distanza circa 4300000 km, si nota anche l'ovale bianco)

P.S. Su Io c'è una notevole attività vulcanica, circa 100 volte maggiore di quella terrestre, non su Giove :asd:
 
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