Feren OS

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Manjaro è rolling, spesso dopo un update si ha problemi, soprattutto perché mettono molte personalizzazione e software preinstallato.

Sono molto conservativi sugli update. Il mese scorso sono stato costretto a passare al canale testing, proprio perchè i repo stabili non avevano l'ultima versione di Cuda. E pensa che nei repo Arch c'era da oltre 2 settimane.
 
Attualmente cerco un compromesso. Da un lato, ho voglia di avventurarmi, esplorare Linux e cercare di sfruttarlo al meglio. Allo stesso tempo, mi servirebbe qualcosa di stabile, perché dovendolo utilizzare anche per l'università, non posso ritrovarmi ad affrontare dei bug il giorno dell'esame (cosa che quasi mi capitò due mesi fa, mentre sviluppavo un software gestionale per una tesina d'esame in Programmazione ad Oggetti, ma questa è un'altra storia).

Per i motivi sopracitati, scelsi Ubuntu (a marzo di quest'anno), ma fu proprio quest'ultimo a lasciarmi a piedi, ahimè.

Assumendomi il rischio a prescindere (i dual boot, per quanto ben fatti, hanno sempre una piccola percentuale di rischio, e a me andò male), vorrei optare per un'altra distribuzione. L'idea di Feren OS è dovuta all'ambiente grafico piacevole ed all'idea di avere comunque un discreto supporto, che magari faccia da "filtro".
Manjaro era invece un'alternativa, un filo più rischiosa, ma forse più interessante.
 
Attualmente cerco un compromesso. Da un lato, ho voglia di avventurarmi, esplorare Linux e cercare di sfruttarlo al meglio. Allo stesso tempo, mi servirebbe qualcosa di stabile, perché dovendolo utilizzare anche per l'università, non posso ritrovarmi ad affrontare dei bug il giorno dell'esame (cosa che quasi mi capitò due mesi fa, mentre sviluppavo un software gestionale per una tesina d'esame in Programmazione ad Oggetti, ma questa è un'altra storia).

Per i motivi sopracitati, scelsi Ubuntu (a marzo di quest'anno), ma fu proprio quest'ultimo a lasciarmi a piedi, ahimè.

Assumendomi il rischio a prescindere (i dual boot, per quanto ben fatti, hanno sempre una piccola percentuale di rischio, e a me andò male), vorrei optare per un'altra distribuzione. L'idea di Feren OS è dovuta all'ambiente grafico piacevole ed all'idea di avere comunque un discreto supporto, che magari faccia da "filtro".
Manjaro era invece un'alternativa, un filo più rischiosa, ma forse più interessante.
In qualsiasi versione o LTS o rolling, dopo un update la probabilità di regressione c'è, certo più su quelle rolling. Per evitare di rimanere a piedi dopo un update con il rischio di perdere tempo quando non lo si ha, la soluzione sono gli snapshot. Gli snapshot ad oggi li puoi fare in modo efficiente con Btrfs + Timeshift o manualmente o con altri software. openSUSE che usa btrfs di default usa snapper, Fedora userà snapper o qualcosa di simile dalla 34 o 35.
 
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Attualmente cerco un compromesso. Da un lato, ho voglia di avventurarmi, esplorare Linux e cercare di sfruttarlo al meglio. Allo stesso tempo, mi servirebbe qualcosa di stabile, perché dovendolo utilizzare anche per l'università

Penso che Manjaro sia una buona scelta allora.

Se vuoi maggiore stabilità, concordo con EmanueleC che openSuSE è la scelta migliore. Ricordo quando lo usavo negli anni '90. E all'epoca era made in Germany ed era l'unico Linux davvero usabile. Accanto a Mandrake, che però era più orientato all'apparenza grafica che alla sostanza sotto il cofano.
 
In qualsiasi versione o LTS o rolling, dopo un update la probabilità di regressione c'è, certo più su quelle rolling. Per evitare di rimanere a piedi dopo un update con il rischio di perdere tempo quando non lo si ha, la soluzione sono gli snapshot. Gli snapshot ad oggi li puoi fare in modo efficiente con Btrfs + Timeshift o manualmente o con altri software. openSUSE che usa btrfs di default usa snapper, Fedora userà snapper o qualcosa di simile dalla 34 o 35.
L'idea degli snapshot non è male, effettivamente potrei provare ad utilizzare una soluzione di questo tipo. Grazie del suggerimento ;)
 
Penso che Manjaro sia una buona scelta allora.

Se vuoi maggiore stabilità, concordo con EmanueleC che openSuSE è la scelta migliore. Ricordo quando lo usavo negli anni '90. E all'epoca era made in Germany ed era l'unico Linux davvero usabile. Accanto a Mandrake, che però era più orientato all'apparenza grafica che alla sostanza sotto il cofano.
Probabilmente installerò Manjaro, ma darò un'occhiata anche ad openSUSE (non la sento nominare quasi mai, ma sicuramente potrebbe essere un'alternativa).
Ora non mi resta che aspettare un'offerta valida per un SSD nvme (da 256gb o 512gb) da installare sul mio notebook accanto a quello con Windows 10...spero nel balck friday ;)
 
Probabilmente installerò Manjaro, ma darò un'occhiata anche ad openSUSE (non la sento nominare quasi mai, ma sicuramente potrebbe essere un'alternativa).

openSuSE è abbastanza diffusa in ambito enterprise, sotto il nome di SLES ( server ) e SLED ( desktop/workstation ). In ambito domestico e hobbistico Ubuntu è la più diffusa.

Comunque sia, gli snapshot sono una soluzione a molti problemi, accanto ad altre soluzioni più complicate. Nel qual caso potresti dare un'occhiata a NixOS ( quello con la soluzione più complicata ) oppure farti un giro sulle distro basate su concetti nuovi. Mi riferisco a Fedora Silverblue e SuSE microOS. In soldoni, sono distro che separano nettamente il sistema di base ( che viene fornito come immagine monolitica e aggiornato allo stesso modo ) dai software applicativi e dai dati. Nel caso di microOS, la root è read-only, per cui il sistema base è protetto contro il tampering ( anche da parte di malware ). Gli aggiornamenti sfruttano gli snapshot, in modo da poter ritornare al punto precedente se un aggiornamento andasse male. In genere sono più leggere delle controparti normali e più stabili negli aggiornamenti.
 
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