Beato te, io più invecchio più la mia soglia dell'attenzione è bassa.
Vero , ma io a 48 anni non penso proprio che potrei stupirmi con gioco tipo "no may sky".
Sempre piu' open word survival, la morte dei giochi.
Credo che dipenda da cosa si vuole ottenere: ad esempio i "recenti" Thimbleweed Park o Octopath Traveler della stessa Square Enix hanno dimostrato che il comparto grafico è difatti spesso troppo sopravvalutato rispetto a ben altri valori che si possono ritrovare nei videogiochi. Anche lo stesso Papers Please!, che di grafica ha qualche pixel qua e là, può soddisfare e regalare centinaia di ore di gioco.
Chiaro, per un titolo come Watch Dogs il fotorealismo è quasi d'obbligo, ma qui l'obbligo l'ha deciso la software house: si possono fare titoli decenti in chiave open come Saints Row o a tema "hacking" alla Tron, purtroppo definita la linea di sviluppo non puoi permetterti di cambiare le carte in tavola e trasformarlo in un cartoon, però credo che la regola di reshade e giochi di luce funziona se ben bilanciata (es: Borderlands o Fallout, basta guardare una qualunque texture).
Reshade: necessari ? si se fatti bene : da soffermarsi pero' la differenza tra' i vari giochi, tipo un fallout 4 carica migliaia di dettagli constantemente e quindi se graficamente viene meno e' giustificabile.
Ah una nota sul modding : se prendiamo fallout 4 come cavia : le mod lo migliorano vero, ma i pre-combinati vengono inevitabilmente alterati e da qui' i vari scatti ecc..
Questo porta ad un semplice fatto :i limiti del motore grafico.(poca voglia di investire).
Detto cio' rimango del parere che le console limitano i pc :ora semplificando i giochi vengono tarati per pc medi , prendendo come esempio ff15 rilasciate le textures 4k , sono semplicemente addons da evitare o si appesantisce tutto , per pochi poligoni in piu che nemmeno si notano.
Partendo da watch dogs , il fotorealismo e' necessario, poi :
Ubisoft e' obbligata a gestire sia grafica che storia (vista la ricreazione dei luoghi storici) ad alti livelli , :ma non ottimizza bene e le meccaniche in gameplay solitamente copiate dai giochi precedenti, ne rovinano l'imaptto complessivo in game.
Stradaccordo, purché non si snaturi il messaggio cardine del gioco, altrimenti cadiamo nella critica alla Wow e dei troll napoletani.
Personalmente potrebbero sviluppare giochi di qualsiasi genere ("Il coyote revenge" magari ne prendono spunto) non penso che i programmatori debbano cambiare qualcosa, (come bioware con mass 3 che a furor di popolo si chinarono a un video demenziale cambiando il finale , ritengo assurdo un tale comportamento ) i giochi sono creativita'e quindi: quel finale non e' quello pensato da loro .
Beh, il DLC si scarica, difatti è acronimo di DownloadabLe Content, quindi forse forse ci può stare. E il problema non credo sia neanche lì: ad oggi si stanno preferendo i rilasci a stagione, prima con l'online (Rainbow Six Siege caso lampante), ora con l'offline (Hitman prima, FF 7 poi). Il risultato è che, mentre prima un gioco - e anche un film - te lo godevi in quel range di tempo, ora un gioco - e anche una serie tv - può essere spolpata nel corso del tempo per garantire un fatturato più elevato. D'altronde prototipare un gioco, dai chars alle ambientazioni e via dicendo, richiede mesi se non anni di lavoro, e dunque ci sta che vuoi sfruttare tutto ciò che di buono hai fatto.
Totalmente contro perche' : se un dlc e' rateificato e' anche peggio, ora se prendiamo come esempio da serie tv hitman 6 (2016), ne consegue che per giocare bisogna aspettare che lo programmino su ordinazione..inaccettabile.
Io lo voglio comprare completo per questo dico no ai dlc, preferisco farmi una scorpacciata e che duri 10 o 20 ore e' uguale , preferisco un ritmo incalzante e non l'apatia dei vari open word..inutili.
Ci sono tanti giochi indie che meritano di essere giocati, aldilà dell'essere hipster, lì ci sono idee talvolta rivoluzionarie. Gli sviluppatori vogliono far divertire, non ingrossare le tasche del publisher.