Dubbio frammentazione

leptone

Nuovo Utente
2
0
Salve a tutti.
Allora, come da premessa ho il seguente dubbio : facendo partire l'utility Perfectdisk 8.64 ( programma per la deframmentazione )alla fine ottengo nel report una percentuale di frammentazione pari a zero.
Ma se faccio la stessa cosa per es. con un'altra utility tipo O&O defrag 10.1634, per quante volte e con modalità diverse ripeta il defrag, ottengo sempre una percentuale residua di frammentazione sul 10-12 % relativa a tre file che risultano ancora frammentati.
Da qui il dubbio. Come devo interpretare questi risultati ? E' possibile che solo l'utility Perfectdisk riesca a deframmentare completamente il disco ?
Ho Windows Vista Ultimate come sistema operativo.
Grazie a tutti per la collaborazione .
Adriano.
 

vista

Utente Attivo
302
4
CPU
Athlon XP 1700+
HDD
Maxtor 160GB 7200rpm
RAM
768 MB
GPU
Geforce 6200 AGP 256MB
OS
Windows Vista Home Premium SP1
Ogni programma di defrag usa un proprio criterio per deframmentare i file e quindi se lo confronti con un altro puoi avere una diversa indicazione.
Come mai che non lasci attivo il deframmentatore automatico incluso in Windows Vista? Quello di Windows Vista lavora solo quando non stai utilizzando il PC :ok:
 

bukuku

Utente Attivo
97
0
PerfectDisk 8

Salve, ne approfitto anche io per fare una domanda su questa utility di defrag visto che proprio oggi la stò usando per la prima volta e spero di postare nel posto giusto. :sisi:

Stò effettuando il defrag di alcuni hard disk che non sono utilizzati dal sistema operativo ma dopo devo passare al disco C: e cioè dove è posizionato il mio sistema operativo (XP pro) la mia domanda è la seguente: posso deframmentare il suddetto hard disk con windows in esecuzione? Oppure bisogna avviare una procedura per far ripartire il pc e avviare il defrag senza far partire il SO? Poi un'altra cosa. Posso deframmentare anche tenendo emule in esecuzione e quindi gli hard disk su cui emule mi va a registrare i vari file temporanei e non?

Aspetto vostre info

Grazie

Ciao

:ok:
 

Togix

Utente Èlite
10,281
41
La partizione C: la puoi formattare anche con dei programmi in esecuzione, ma è consigliabile chiuderne il più possibile (eMule compreso) perchè altrimenti tengono bloccati dei files che non potranno essere deframmentati... ;)

Se il programma lo consente la cosa migliore sarebbe fare una deframmentazione dopo il riavvio, prima che carichi il desktop e i vari processi in esecuzione automatica.

ciaoo
 

bukuku

Utente Attivo
97
0
In effetti immaginavo che sarebbe meglio tenere tutti i processi del SO chiusi per fare una buona cosa, era solo per non riavviare il PC e tenerlo senza utilizzare per parecchio visto che gli hard disk da deframmentare poi sarebbero 5 per un totale di ben 1 Terabyte circa :asd: quindi significherebbe PC fermo per parecchio :(

Comunque credo che la cosa si debba fare visto che non deframmento da parecchio e oltretutto ho visto che il programma ha una opzione del tipo Offline che credo faccia partire il defrag di quei file che non può muovere, al riavvio del computer.

Grazie amico per la risposta

Ciao

:ok:
 

Togix

Utente Èlite
10,281
41
Alicon ha detto:
scusate la stupidità della domanda
ma in linea generale la deframmentazione a cosa serve?
Ti rimando ad alcune letture, tra cui questo ottimo articolo (prso dal sito Vialattea.net) e la "solita" Wiki: http://it.wikipedia.org/wiki/Deframmentazione :D

In che cosa consiste la "deframmentazione" dell'hard disk?

(risponde Luca Fini)

La deframmentazione di un hard disk e' un'operazione che serve ad eliminare un fenomeno fisiologico detto "frammentazione". Per capire di cosa si tratta occorre spiegare brevemente come avviene la gestione di un hard disk in generale.

Lo spazio di memorizzazione dell'hard disk e' costituito fisicamente da un insieme di blocchi di lunghezza fissa identificati con numeri. Poiche' sarebbe assai complicato utilizzarlo direttamente sotto questa forma il Sistema Operativo "maschera" questa struttura sovrapponendoci un "file system", ovvero consente all'utente di vedere il disco come se fosse composto da un certo numero di zone di lunghezza variabile identificate con un nome (i files); una struttura che risulta assai piu' comoda di quella di base.

Quando un utente o un'applicazione scrive dati sul disco, ossia crea un file il Sistema Operativo assegna al file un certo numero di blocchi di disco e mediante opportune tabelle, fa in modo che tali blocchi vengano segnati come occupati in modo che non possano essere assegnati ad altri files. Quando il file viene cancellato i blocchi vengon segnati come liberi per una successiva assegnazione. E' evidente che in questo modo sul disco vengono a crearsi delle zone occupate inframmezzate da zone libere via via che si creano e cancellano files. Questo fenomeno e' detto appunto "frammentazione".

Inoltre, il Sistema Operativo consente che i blocchi assegnati ad un file non siano necessariamente "contigui", ovvero in sostanza i dati relativi ad un file possono essere contenuti in varie zone sparse arbitrariamente sul disco. Cio' consente una migliore utilizzazione del disco in quanto permette di riutilizzare frammenti di varia dimensione indipendentemente dalla lunghezza del file, facilita le operazioni di estensione dei files, etc., ma accentua il fenomeno della frammentazione.

In definitiva nel corso del tempo i files che vengono via via creati e cancellati tendono ad essere sempre maggiormente frammentati perche' le aree libere tendono a rimpicciolire (ogni volta che e' richiesta l'assegnazione di un'area minore della piu' piccola disponibile) e solo raramente possono ingrandirsi (quando casualmente viene liberata un'area contigua ad un'area gia' libera).

Questo tipo di gestione del disco (che, ripeto, e' comune a tutti i sistemi operativi moderni) rende ovviamente piu' complessa l'operazione di rilettura dei dati: infatti e' necessario andare a ricercare i vari "pezzi" del file in zone diverse del disco diminuendo cosi' la velocita' di lettura in quanto la struttura meccanica dei dischi magnetici e' tale da ottimizzare la velocita' di accesso ai dati quando questo avviene in modo "sequenziale".

Col passare del tempo quindi le operazioni di lettura sequenziale (tipiche, ad esempio, nel caricamento in memoria dei programmi) tendono a rallentare a causa della frammentazione e si rende necessario quindi adottare misure per minimizzare la frammentazione dei dischi.

In generale cio' si puo' fare in due modi: rendendo piu' complesso l'algoritmo di assegnazione dei blocchi liberi in modo da minimizzare il fenomeno, oppure lasciando che il disco si frammenti e procedendo saltuariamente ad una operazione di "deframmentazione". I sistemi operativi Microsoft (DOS, Windows) seguono questa seconda via.

La deframmentazione consiste quindi nello spostare i vari pezzi dei files sul disco riscrivendoli in modo che i pezzi appartenenti allo stesso file risultino fisicamente contigui sul disco.
 

Entra

oppure Accedi utilizzando
Discord Ufficiale Entra ora!