nxnje
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INTRODUZIONE
Ciao a tutti, oggi finalmente vi parlo di un mouse che per tempo ho bramato, date le recensioni super positive, e che ho deciso di richiedere a Dream Machine per fare una recensione da condividere qua con voi.
Max di Dream Machines mi ha risposto anche piuttosto velocemente, preparando un sample del DM1 FPS in colorazione Smoke Grey da inviarmi, e nel giro di circa 2 settimane ho ricevuto il mouse in forma del tutto gratuita.
Senza perderci in chiacchiere, andiamo a vedere com'é questo DM1 FPS.
Un ringraziamento speciale va a Maksym di Dream Machines per avermi inviato un campione gratuito del DM1 FPS.
AGGIORNAMENTO: É DA POCO USCITO IL NUOVO DM1 S2: https://dreammachines.io/en/dm1s2
PACKAGING
Il packaging é semplice, senza inutili scritte "gaming" e con un design pulito ed elegante. Sia sul front che sul lato troviamo delle caricature del mouse da varie angolazioni (laterali e frontali), un buon modo per disegnare una confezione per un mouse senza rendere la scatola troppo "tamarra".
Aprendo la scatola, troviamo un piccolo manuale informativo che ci indica come pulire ed usare il mouse, come collegarlo e qualche altra indicazione sulla sostituzione degli skates.
É incluso, infatti, un set di skates di ricambio, apprezzabile considerando anche la qualitá stessa degli skate, della quale vi parleró poco sotto.
Non é presente, invece, un cavo di ricambio, ma c'é da dire che le aziende che lo includono solitamente richiedono un sovraprezzo non indifferente, soprattutto considerando gli ottimi cavi utilizzati su mouse come questo.
QUALITÁ COSTRUTTIVA
Sono sicuramente un po' critico con ogni cosa che mi passi sotto mano, ma con i mouse cerco davvero di trovare sempre ogni piccola imperfezione.
Nel caso del DM1 FPS é davvero difficile trovarne, considerando la cura con cui é stato realizzato il mouse e la soliditá stessa del mouse.
La mia versione é quella in colorazione Smoke Grey, che sarebbe una colorazione appunto grigio fumo, di tipo "matte", ovvero opaca, al contrario invece delle versioni "glossy" che sono quelle lucide.
La scocca é solida, il peso é bilanciato ed i tasti sono di alta qualitá: una nota positiva va sicuramente ai tasti laterali, tra i migliori che io abbia provato sino ad ora, con una corsa davvero corta e con una buona tensione, cosa che invece non ho trovato in altri mouse di marchi piú blasonati (ad esempio lo Zowie S2 Divina che ho provato qualche tempo fa, appena uscito dalla scatola ed acquistato da Amazon, aveva una corsa dei tasti laterali davvero lunga, e ció faceva sembrare questi ultimi troppo poco reattivi, come se li avessi utilizzati per anni e l'usura li avesse allentati un po'). Ad alcuni piacciono i mouse con una corsa piú lunga, e di certo non ho il diritto di criticare i gusti personali, ma anche nel caso in cui non piacesse il feeling dei tasti laterali del DM1 FPS non si puó che parlarne bene, soprattutto considerando il solido click che emettono.
I tasti principali sono invece supportati dagli switch Huano, che possono piacere o meno in base alle abitudini ed alle esperienze maturate in questo settore con altre periferiche.
Essendo abituato agli Omron, gli Huano sembrano immediatamente piú duri da premere, ma ci si fa l'abitudine in pochissimo tempo. Dopo qualche giorno di gaming infatti mi sono abituato alla pressione richiesta per l'attuazione, e devo dire che mi trovo piuttosto bene, nonostante io continui comunque a preferire gli Omron.
C'è da dire che, in questi termini, tutto è soggettivo, è un po' come scegliere gli switch per la propria tastiera meccanica: se avete paura di cliccare per sbaglio o se siete "poco delicati" con la pressione, gli Huano possono essere una buona idea.
Non ho inserito nel comparison gli switch Kailh (sì, Kailh produce anche switch per i mouse) perchè sono solitamente meno facili da trovare, ma alcuni switch Kailh come i GM 4.0 sono sicuramente tra i migliori che io abbia mai provato su un mouse, e nel mio caso il mio mouse di prova con i GM 4.0 è stato un G403 moddato appunto con gli switch appena menzionati.
Parlando della rotellina, non é la migliore provata sul mercato, ma fa meglio di alcune rotelline montate da altri brands sui loro mouse. La mia rotellina ha un leggerissimo rattle, quasi inudibile, che non mi dá fastidio ma potrebbe di certo far storcere il naso a qualcuno. Se dovessi essere molto pignolo, gli step si sentono, ma a mio avviso dovrebbero essere piú marcati, e considerando anche il lievissimo rattle appena menzionato diciamo che riguardo la scrollwheel Dream Machines puó ancora migliorare perché ha tutte le carte per farlo. Alcuni potrebbero rimproverarmi il fatto che per avere degli step piú marcati dovrei essere pronto a sacrificare invece la leggerezza della rotellina, ma nel mio caso sarebbe una rinuncia che sarei disposto a fare. Tengo a precisare che la rotellina possiede un LED RGB configurabile a piacimento attraverso il software scaricabile dal sito ufficiale Dream Machines.
Il tasto dei DPI é solido e presenta tensione identica a quella dei tasti laterali. É comodo da premere, ma ammetto che personalmente non credo di utilizzarlo in quanto non cambio quasi mai DPI, se non per eseguire dei test con il mouse (solitamente lo tengo a 400 DPI).
Per quanto riguarda gli skates, c'é davvero da leccarsi le dita, in quanto si tratta davvero di skates con qualitá sopra la media. Producono leggermente piú attrito degli Hyperglide, che montai tempo addietro sul mio Kana V2 e che ho ancora qui con me, ma la differenza é davvero minima: la scorrevolezza é ottima e devo dire che si vedono pochi mouse in giro con skates di questa qualitá giá montati "di serie". Se consideriamo che ci viene anche fornito un set di ricambio, c'é davvero da complimentarsi con Dream Machine.
Per terminare la parte sulla qualitá costruttiva, scuotendo il mouse si sente davvero un leggerissimo rattle, quasi inavvertibile e direi nulla di preoccupante.
FORMA E DIMENSIONI
La forma é ormai un classico, allungata con un hump leggero in mezzo, ed il mouse é decisamente progettato con l'idea di essere il perfetto compagno di giochi per giocatori con prese Fingertip e Claw Grip. Ció non toglie che alcuni giocatori con presa Palm riescano ad usarlo, ma ne ho sentiti davvero pochi finora, ed attualmente ricordo solo qualcuno con mani veramente piccole o donne (che solitamente tendono ad avere delle mani di dimensioni ridotte). Anche gli ibridi Claw-Palm potrebbero trovarsi comodi, considerando che l'hump fornisce un supporto non indifferente al palmo (sempre che non si tratti di mani molto grandi) con i suoi 5,5cm di altezza nel punto piú alto.
Con un peso poco superiore agli 80gr, il DM1 FPS ha le seguenti dimensioni: 1,26cm x 6,8cm x 5,5cm. Non un mouse adatto a quelli che, come me, hanno delle mani piccine, ma neanche una proposta per chi ha delle palette al posto delle mani: direi si posizioni correttamente su una dimensione della mano media, sui 18cm in media.
Dovessi scegliere una modifica da apportare a questo mouse, proporrei senz'altro il pattern honeycomb sulla scocca in maniera da eliminare qualche grammo ancora, magari facendolo arrivare a pesare sui 60-65gr: sarebbe un ottimo compromesso tra peso e qualitá costruttiva.
CAVO
Un altro punto a favore del DM1 FPS é il cavo: questo é probabilmente il cavo migliore che si possa trovare di serie su un mouse da gioco al momento (a parte ovviamente che sui Finalmouse che peró sono in edizione limitata e si possono comprare ormai solo tramite resell). Si tratta di un cavo davvero ottimo, non al livello di un custom cable in paracord ma che comunque fa la differenza durante le sessioni di gioco. Non tende ad annodarsi, non ostacola i movimenti ed assomiglia proprio ad un laccio delle scarpe.
A mio avviso, tutte le aziende che vendono mouse top di gamma dovrebbero adottare soluzioni simili, si tratta di un'aggiunta che incide tantissimo sull'esperienza d'uso del mouse stesso.
Il cavo termina, ovviamente, con un connettore USB placcato in oro, che durante il trasporto nella confezione originale viene "protetto" da una cover in plastica, utilizzata dall'azienda per evitare spiacevoli inconvenienti durante il trasporto.
SENSORE
Il sensore é posizionato centralmente e parliamo di un PMW3389, versione particolare del PMW3360, utilizzata in principio sui mouse Razer ed ora montata anche su mouse di altri brands, che riesce a raggiungere 16000 CPI ed ovviamente i 1000Hz di polling rate ai quali ormai siamo piú che abituati. Preciso che la casa, insieme ai dati appena forniti, dichiara una lift-off distance (LOD) di 1.8mm (all'incirca 1CD).
Le differenze rispetto al 3389 sono davvero infinitesimali se si parla di uso pratico, mentre alcuni online, attraverso misurazioni e test, riescono a trovare delle differenze. Molti altri, invece, rammentano di riuscire a sentire differenze rispetto ad un 3360, ma bisogna considerare che ognuno ha esperienze diverse con i mouse, differenti modi di utilizzare il mouse, bisogna considerare ancora poi l'effetto placebo ed un sacco di altre variabili.
Principalmente, rispetto al 3360 "di serie" il 3389 ha due vantaggi:
- IPS maggiore (che sarebbe, detto "terra terra" la massima velocitá di funzionamento del sensore, che in questo caso é di 400 IPS, circa 10m/s, praticamente impossibile da raggiungere)
- Possibilitá di aumentare o diminuire i CPI attraverso step piú piccoli (es. 50 CPI, come i 3366 di Logitech). Alcuni brand come Corsair ad esempio, con i 3361, permettono anche di modificare con unitá di misura di 1 CPI, ma sono caratteristiche davvero trascurabili, almeno a mio avviso. Nel nostro caso, purtroppo, attraverso il software del DM1 FPS, non sono riuscito a modificare i CPI a step di 50CPI, ma con step da 200CPI. Nel mio caso non é assolutamente una mancanza importante, ma capisco che alcuni potrebbero essere piú "fissati" e pretendere la massima personalizzazione possibile anche dal punto di vista del sensore.
Rimanendo in tema di CPI, considerando anche una parte di errore umano che é ovviamente impossibile da eliminare in test come questi, ho utilizzato MouseTester come strumento per testare, un po' rudimentalmente, i CPI reali e quelli effettivi.
L'immagine che segue mostra i 6 step CPI da me scelti (400, 800, 1600, 2400, 3200, 6000 CPI): nella casella affianco al tasto Measure trovate i CPI misurati, mentre in rosso trovate in alto i CPI "settati" dal mouse e tra parentesi, in rosso, nella casella dei CPI misurati, lo scostamento dal valore dichiarato. Sappiate che ho fatto il mio meglio per misurare al meglio, ma é piuttosto difficile misurare in maniera millimetrica.
La precisione dei CPI quindi poteva essere leggermente migliore, ma sapere che comunque ci sia questa "deviazione" rispetto al dichiarato puó aiutare ad effettuare le dovute compensazioni attraverso la sensibilitá in-game (basta una semplice proporzione in fin dei conti).
Per quanto riguarda il polling rate, di seguito trovate i grafici dei vari polling rate, da 125Hz fino a 1000Hz, che appaiono abbastanza puliti (ovviamente i valori estremi sul grafico vanno visti considerando anche gli errori di misurazione).
Di seguito allego sia il classico test su paint, che mostra come il sensore non abbia alcun tipo di correzione o angle snapping, e sembra non esserci alcun tipo di jitter da rilevare.
Per testare lo smoothing a step piú alti mi servirebbe un parametro di confronto: nella recensione del Lioncast LM50 non ho avuto bisogno di un confronto per lo smoothing perché i grafici mostravano alcuni picchi un po' troppo appuntiti lungo la curva di misurazione, mentre in questo caso la curva é lineare, per cui dovrei avere come paragone un mouse esente da smoothing (come ad esempio un mouse con un 3366 di Logitech) ma al momento non ne ho uno sotto mano.
Mi limito peró a dirvi che trovate degli ottimi confronti con il G403, in questo senso, sul Web, da fonti piú che affidabili e con annesse misurazioni. Ció che posso dirvi é che il sensore funziona molto bene, ma alcuni consigliano comunque di utilizzarlo senza salire molto con i CPI per evitare di andare incontro ad alcuni piccoli episodi di smoothing che sono stati misurati. Altri invece rammentano di non vedere alcun tipo di smoothing.
Nel mio caso, preferisco rimanere nella neutralitá, e non avendo i mezzi per misurare PRECISAMENTE input lag e smoothing preferisco astenermi dal dare misurazioni poco precise, dato che giá parlando dei DPI ho eseguito dei test che prevedono, comunque, di essere presi con le pinze data la misurazione molto "barbara".
SOFTWARE
Per concludere la recensione, non posso non parlarvi del software fornito dalla casa per personalizzare il mouse. Recandovi sul sito Dream Machine potrete infatti scaricare i drivers, peraltro piuttosto leggeri, che consistono in un'interfaccia molto intuitiva attraverso cui si possono personalizzare i 6 step dei DPI, il colore e l'effetto della rotellina, il polling rate, le macro e le funzioni assegnate ad ogni pulsante del mouse. É possibile, inoltre, salvare le diverse configurazioni dei parametri sotto dei preset e rinominarli a piacimento attraverso il pulsante in basso "config.". Non é presente, purtroppo, una funzione per regolare la LOD, ovvero la lift-off distance, feature per la quale non nutro particolare interesse soprattutto considerando che, come detto giá parlando del sensore, il DM1 FPS ha una LOD ottimale di circa 1,8mm, poco piú dello spessore di 1CD (che solitamente arriva ad un massimo di 1.5mm).
CONCLUSIONI
Dream Machines propone un prodotto ben costruito, con una shape ormai collaudata e che negli anni é piaciuta molto a tutti coloro che si sono lanciati via via negli FPS competitivi e non. Il cavo eccellente, l'ottimo sensore e la qualitá costruttiva sopra la media, nonché il prezzo molto competitivo, lo rendono un mouse dal buonissimo rapporto qualitá prezzo che, di certo, un hardcore gamer alla ricerca di un mouse per Claw e Fingertip grip non dovrebbero farsi scappare.
Si ringrazia nuovamente Dream Machines per il sample gratuito del DM1 FPS.
Ciao a tutti, oggi finalmente vi parlo di un mouse che per tempo ho bramato, date le recensioni super positive, e che ho deciso di richiedere a Dream Machine per fare una recensione da condividere qua con voi.
Max di Dream Machines mi ha risposto anche piuttosto velocemente, preparando un sample del DM1 FPS in colorazione Smoke Grey da inviarmi, e nel giro di circa 2 settimane ho ricevuto il mouse in forma del tutto gratuita.
Senza perderci in chiacchiere, andiamo a vedere com'é questo DM1 FPS.
Un ringraziamento speciale va a Maksym di Dream Machines per avermi inviato un campione gratuito del DM1 FPS.
AGGIORNAMENTO: É DA POCO USCITO IL NUOVO DM1 S2: https://dreammachines.io/en/dm1s2
PACKAGING
Il packaging é semplice, senza inutili scritte "gaming" e con un design pulito ed elegante. Sia sul front che sul lato troviamo delle caricature del mouse da varie angolazioni (laterali e frontali), un buon modo per disegnare una confezione per un mouse senza rendere la scatola troppo "tamarra".
Aprendo la scatola, troviamo un piccolo manuale informativo che ci indica come pulire ed usare il mouse, come collegarlo e qualche altra indicazione sulla sostituzione degli skates.
É incluso, infatti, un set di skates di ricambio, apprezzabile considerando anche la qualitá stessa degli skate, della quale vi parleró poco sotto.
Non é presente, invece, un cavo di ricambio, ma c'é da dire che le aziende che lo includono solitamente richiedono un sovraprezzo non indifferente, soprattutto considerando gli ottimi cavi utilizzati su mouse come questo.
QUALITÁ COSTRUTTIVA
Sono sicuramente un po' critico con ogni cosa che mi passi sotto mano, ma con i mouse cerco davvero di trovare sempre ogni piccola imperfezione.
Nel caso del DM1 FPS é davvero difficile trovarne, considerando la cura con cui é stato realizzato il mouse e la soliditá stessa del mouse.
La mia versione é quella in colorazione Smoke Grey, che sarebbe una colorazione appunto grigio fumo, di tipo "matte", ovvero opaca, al contrario invece delle versioni "glossy" che sono quelle lucide.
La scocca é solida, il peso é bilanciato ed i tasti sono di alta qualitá: una nota positiva va sicuramente ai tasti laterali, tra i migliori che io abbia provato sino ad ora, con una corsa davvero corta e con una buona tensione, cosa che invece non ho trovato in altri mouse di marchi piú blasonati (ad esempio lo Zowie S2 Divina che ho provato qualche tempo fa, appena uscito dalla scatola ed acquistato da Amazon, aveva una corsa dei tasti laterali davvero lunga, e ció faceva sembrare questi ultimi troppo poco reattivi, come se li avessi utilizzati per anni e l'usura li avesse allentati un po'). Ad alcuni piacciono i mouse con una corsa piú lunga, e di certo non ho il diritto di criticare i gusti personali, ma anche nel caso in cui non piacesse il feeling dei tasti laterali del DM1 FPS non si puó che parlarne bene, soprattutto considerando il solido click che emettono.
I tasti principali sono invece supportati dagli switch Huano, che possono piacere o meno in base alle abitudini ed alle esperienze maturate in questo settore con altre periferiche.
Essendo abituato agli Omron, gli Huano sembrano immediatamente piú duri da premere, ma ci si fa l'abitudine in pochissimo tempo. Dopo qualche giorno di gaming infatti mi sono abituato alla pressione richiesta per l'attuazione, e devo dire che mi trovo piuttosto bene, nonostante io continui comunque a preferire gli Omron.
C'è da dire che, in questi termini, tutto è soggettivo, è un po' come scegliere gli switch per la propria tastiera meccanica: se avete paura di cliccare per sbaglio o se siete "poco delicati" con la pressione, gli Huano possono essere una buona idea.
Non ho inserito nel comparison gli switch Kailh (sì, Kailh produce anche switch per i mouse) perchè sono solitamente meno facili da trovare, ma alcuni switch Kailh come i GM 4.0 sono sicuramente tra i migliori che io abbia mai provato su un mouse, e nel mio caso il mio mouse di prova con i GM 4.0 è stato un G403 moddato appunto con gli switch appena menzionati.
Parlando della rotellina, non é la migliore provata sul mercato, ma fa meglio di alcune rotelline montate da altri brands sui loro mouse. La mia rotellina ha un leggerissimo rattle, quasi inudibile, che non mi dá fastidio ma potrebbe di certo far storcere il naso a qualcuno. Se dovessi essere molto pignolo, gli step si sentono, ma a mio avviso dovrebbero essere piú marcati, e considerando anche il lievissimo rattle appena menzionato diciamo che riguardo la scrollwheel Dream Machines puó ancora migliorare perché ha tutte le carte per farlo. Alcuni potrebbero rimproverarmi il fatto che per avere degli step piú marcati dovrei essere pronto a sacrificare invece la leggerezza della rotellina, ma nel mio caso sarebbe una rinuncia che sarei disposto a fare. Tengo a precisare che la rotellina possiede un LED RGB configurabile a piacimento attraverso il software scaricabile dal sito ufficiale Dream Machines.
Il tasto dei DPI é solido e presenta tensione identica a quella dei tasti laterali. É comodo da premere, ma ammetto che personalmente non credo di utilizzarlo in quanto non cambio quasi mai DPI, se non per eseguire dei test con il mouse (solitamente lo tengo a 400 DPI).
Per quanto riguarda gli skates, c'é davvero da leccarsi le dita, in quanto si tratta davvero di skates con qualitá sopra la media. Producono leggermente piú attrito degli Hyperglide, che montai tempo addietro sul mio Kana V2 e che ho ancora qui con me, ma la differenza é davvero minima: la scorrevolezza é ottima e devo dire che si vedono pochi mouse in giro con skates di questa qualitá giá montati "di serie". Se consideriamo che ci viene anche fornito un set di ricambio, c'é davvero da complimentarsi con Dream Machine.
Per terminare la parte sulla qualitá costruttiva, scuotendo il mouse si sente davvero un leggerissimo rattle, quasi inavvertibile e direi nulla di preoccupante.
FORMA E DIMENSIONI
La forma é ormai un classico, allungata con un hump leggero in mezzo, ed il mouse é decisamente progettato con l'idea di essere il perfetto compagno di giochi per giocatori con prese Fingertip e Claw Grip. Ció non toglie che alcuni giocatori con presa Palm riescano ad usarlo, ma ne ho sentiti davvero pochi finora, ed attualmente ricordo solo qualcuno con mani veramente piccole o donne (che solitamente tendono ad avere delle mani di dimensioni ridotte). Anche gli ibridi Claw-Palm potrebbero trovarsi comodi, considerando che l'hump fornisce un supporto non indifferente al palmo (sempre che non si tratti di mani molto grandi) con i suoi 5,5cm di altezza nel punto piú alto.
Con un peso poco superiore agli 80gr, il DM1 FPS ha le seguenti dimensioni: 1,26cm x 6,8cm x 5,5cm. Non un mouse adatto a quelli che, come me, hanno delle mani piccine, ma neanche una proposta per chi ha delle palette al posto delle mani: direi si posizioni correttamente su una dimensione della mano media, sui 18cm in media.
Dovessi scegliere una modifica da apportare a questo mouse, proporrei senz'altro il pattern honeycomb sulla scocca in maniera da eliminare qualche grammo ancora, magari facendolo arrivare a pesare sui 60-65gr: sarebbe un ottimo compromesso tra peso e qualitá costruttiva.
CAVO
Un altro punto a favore del DM1 FPS é il cavo: questo é probabilmente il cavo migliore che si possa trovare di serie su un mouse da gioco al momento (a parte ovviamente che sui Finalmouse che peró sono in edizione limitata e si possono comprare ormai solo tramite resell). Si tratta di un cavo davvero ottimo, non al livello di un custom cable in paracord ma che comunque fa la differenza durante le sessioni di gioco. Non tende ad annodarsi, non ostacola i movimenti ed assomiglia proprio ad un laccio delle scarpe.
A mio avviso, tutte le aziende che vendono mouse top di gamma dovrebbero adottare soluzioni simili, si tratta di un'aggiunta che incide tantissimo sull'esperienza d'uso del mouse stesso.
Il cavo termina, ovviamente, con un connettore USB placcato in oro, che durante il trasporto nella confezione originale viene "protetto" da una cover in plastica, utilizzata dall'azienda per evitare spiacevoli inconvenienti durante il trasporto.
SENSORE
Il sensore é posizionato centralmente e parliamo di un PMW3389, versione particolare del PMW3360, utilizzata in principio sui mouse Razer ed ora montata anche su mouse di altri brands, che riesce a raggiungere 16000 CPI ed ovviamente i 1000Hz di polling rate ai quali ormai siamo piú che abituati. Preciso che la casa, insieme ai dati appena forniti, dichiara una lift-off distance (LOD) di 1.8mm (all'incirca 1CD).
Le differenze rispetto al 3389 sono davvero infinitesimali se si parla di uso pratico, mentre alcuni online, attraverso misurazioni e test, riescono a trovare delle differenze. Molti altri, invece, rammentano di riuscire a sentire differenze rispetto ad un 3360, ma bisogna considerare che ognuno ha esperienze diverse con i mouse, differenti modi di utilizzare il mouse, bisogna considerare ancora poi l'effetto placebo ed un sacco di altre variabili.
Principalmente, rispetto al 3360 "di serie" il 3389 ha due vantaggi:
- IPS maggiore (che sarebbe, detto "terra terra" la massima velocitá di funzionamento del sensore, che in questo caso é di 400 IPS, circa 10m/s, praticamente impossibile da raggiungere)
- Possibilitá di aumentare o diminuire i CPI attraverso step piú piccoli (es. 50 CPI, come i 3366 di Logitech). Alcuni brand come Corsair ad esempio, con i 3361, permettono anche di modificare con unitá di misura di 1 CPI, ma sono caratteristiche davvero trascurabili, almeno a mio avviso. Nel nostro caso, purtroppo, attraverso il software del DM1 FPS, non sono riuscito a modificare i CPI a step di 50CPI, ma con step da 200CPI. Nel mio caso non é assolutamente una mancanza importante, ma capisco che alcuni potrebbero essere piú "fissati" e pretendere la massima personalizzazione possibile anche dal punto di vista del sensore.
Rimanendo in tema di CPI, considerando anche una parte di errore umano che é ovviamente impossibile da eliminare in test come questi, ho utilizzato MouseTester come strumento per testare, un po' rudimentalmente, i CPI reali e quelli effettivi.
L'immagine che segue mostra i 6 step CPI da me scelti (400, 800, 1600, 2400, 3200, 6000 CPI): nella casella affianco al tasto Measure trovate i CPI misurati, mentre in rosso trovate in alto i CPI "settati" dal mouse e tra parentesi, in rosso, nella casella dei CPI misurati, lo scostamento dal valore dichiarato. Sappiate che ho fatto il mio meglio per misurare al meglio, ma é piuttosto difficile misurare in maniera millimetrica.
La precisione dei CPI quindi poteva essere leggermente migliore, ma sapere che comunque ci sia questa "deviazione" rispetto al dichiarato puó aiutare ad effettuare le dovute compensazioni attraverso la sensibilitá in-game (basta una semplice proporzione in fin dei conti).
Per quanto riguarda il polling rate, di seguito trovate i grafici dei vari polling rate, da 125Hz fino a 1000Hz, che appaiono abbastanza puliti (ovviamente i valori estremi sul grafico vanno visti considerando anche gli errori di misurazione).
Di seguito allego sia il classico test su paint, che mostra come il sensore non abbia alcun tipo di correzione o angle snapping, e sembra non esserci alcun tipo di jitter da rilevare.
Per testare lo smoothing a step piú alti mi servirebbe un parametro di confronto: nella recensione del Lioncast LM50 non ho avuto bisogno di un confronto per lo smoothing perché i grafici mostravano alcuni picchi un po' troppo appuntiti lungo la curva di misurazione, mentre in questo caso la curva é lineare, per cui dovrei avere come paragone un mouse esente da smoothing (come ad esempio un mouse con un 3366 di Logitech) ma al momento non ne ho uno sotto mano.
Mi limito peró a dirvi che trovate degli ottimi confronti con il G403, in questo senso, sul Web, da fonti piú che affidabili e con annesse misurazioni. Ció che posso dirvi é che il sensore funziona molto bene, ma alcuni consigliano comunque di utilizzarlo senza salire molto con i CPI per evitare di andare incontro ad alcuni piccoli episodi di smoothing che sono stati misurati. Altri invece rammentano di non vedere alcun tipo di smoothing.
Nel mio caso, preferisco rimanere nella neutralitá, e non avendo i mezzi per misurare PRECISAMENTE input lag e smoothing preferisco astenermi dal dare misurazioni poco precise, dato che giá parlando dei DPI ho eseguito dei test che prevedono, comunque, di essere presi con le pinze data la misurazione molto "barbara".
SOFTWARE
Per concludere la recensione, non posso non parlarvi del software fornito dalla casa per personalizzare il mouse. Recandovi sul sito Dream Machine potrete infatti scaricare i drivers, peraltro piuttosto leggeri, che consistono in un'interfaccia molto intuitiva attraverso cui si possono personalizzare i 6 step dei DPI, il colore e l'effetto della rotellina, il polling rate, le macro e le funzioni assegnate ad ogni pulsante del mouse. É possibile, inoltre, salvare le diverse configurazioni dei parametri sotto dei preset e rinominarli a piacimento attraverso il pulsante in basso "config.". Non é presente, purtroppo, una funzione per regolare la LOD, ovvero la lift-off distance, feature per la quale non nutro particolare interesse soprattutto considerando che, come detto giá parlando del sensore, il DM1 FPS ha una LOD ottimale di circa 1,8mm, poco piú dello spessore di 1CD (che solitamente arriva ad un massimo di 1.5mm).
CONCLUSIONI
Dream Machines propone un prodotto ben costruito, con una shape ormai collaudata e che negli anni é piaciuta molto a tutti coloro che si sono lanciati via via negli FPS competitivi e non. Il cavo eccellente, l'ottimo sensore e la qualitá costruttiva sopra la media, nonché il prezzo molto competitivo, lo rendono un mouse dal buonissimo rapporto qualitá prezzo che, di certo, un hardcore gamer alla ricerca di un mouse per Claw e Fingertip grip non dovrebbero farsi scappare.
Si ringrazia nuovamente Dream Machines per il sample gratuito del DM1 FPS.