DOMANDA Dove si salva il bootloader se installo win11 in un secondo SSD in un computer che ha win10 sul primo SSD?

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Si la mia preoccupazione era più che altro, dopo il clone, di non poter fare il boot nè dal nuovo nè dal vecchio ssd essendo entrambi collegati insieme e con lo stesso UUID, ma non dovrebbe essere questo il caso giusto? Grazie!
Ricorda (come ho gia' detto) che se/quando risolvessi/risolverai il conflitto UUID attraverso il Disk Manager, questo verra' risolto SOLO sul disco e NON dall' OS.
Questo comporta il fatto che l'OS non trovera' piu' lUUID di riferimento e non potra' piu' fare il boot.
Perche' a quel punto la partizione UEFI fara' (sempre) riferimento al vecchio UUID, ed entrambi i dischi faranno partire (o almeno tenteranno di far partire) un OS dall'UUID di riferimento.

Ti faccio un esempio:
- Fai il boot con W11 e risolvi il conflitto dell'UUID (modifica/cambio UUID) del disco W10 (che e' offline)
- disco W11 fa e continuera' a fare il boot senza problemi (UUID non modificato)
- disco W10 (la partizione UEFI) fara' (sempre) riferimento al vecchio UUID (che ora e' SOLO il disco W11), cercando W10 in quel disco (disco W11).

Se cloni il disco (per poi installare W11) e pretendi che entrambi possano fare il boot, lo puoi fare SOLO connettendo/utilizzando un disco alla volta (e NON risolvendo il conflitto con Disk Manager).
Come gia' detto puoi disabilitare i dischi da BIOS (le MB recenti lo permettono), non necessariamente li devi staccare fisicamente.

Aggiungo
Personalmente non penso avrai problematiche nell'upgrade di W11, rendendo praticamente il (vecchio) disco W10, inutile, da subito.

In ogno caso personalmente procederei cosi':
- Salvare l'Immagine del'intero disco W10 su un supporto esterno (e.g. disco USB)... questo ti serve (anche) come BACKUP per qualsiasi problema possa presentarsi in fututo
- Clonare W10 sul nuovo disco
- rimuovere/staccare/disabilitare vecchio disco W10
- dal W10 del nuovo disco, lanciare l'upgrade a W11

P.S.
Personalmente per clonare dischi e/o produrre l'immagine dell'inero disco uso RescueZilla (freeware)
(Rescuezilla in pratica e' Clonezilla con interfaccia grafica)
 
Ultima modifica:
Ricorda (come ho gia' detto) che se/quando risolvessi/risolverai il conflitto UUID attraverso il Disk Manager, questo verra' risolto SOLO sul disco e NON dall' OS.
Questo comporta il fatto che l'OS non trovera' piu' lUUID di riferimento e non potra' piu' fare il boot.
Perche' a quel punto la partizione UEFI fara' (sempre) riferimento al vecchio UUID, ed entrambi i dischi faranno partire (o almeno tenteranno di far partire) un OS dall'UUID di riferimento.

Ti faccio un esempio:
- Fai il boot con W11 e risolvi il conflitto dell'UUID (modifica/cambio UUID) del disco W10 (che e' offline)
- disco W11 fa e continuera' a fare il boot senza problemi (UUID non modificato)
- disco W10 (la partizione UEFI) fara' (sempre) riferimento al vecchio UUID (che ora e' SOLO il disco W11), cercando W10 in quel disco (disco W11).

Se cloni il disco (per poi installare W11) e pretendi che entrambi possano fare il boot, lo puoi fare SOLO connettendo/utilizzando un disco alla volta (e NON risolvendo il conflitto con Disk Manager).
Come gia' detto puoi disabilitare i dischi da BIOS (le MB recenti lo permettono), non necessariamente li devi staccare fisicamente.

Aggiungo
Personalmente non penso avrai problematiche nell'upgrade di W11, rendendo praticamente il (vecchio) disco W10, inutile, da subito.

In ogno caso personalmente procederei cosi':
- Salvare l'Immagine del'intero disco W10 su un supporto esterno (e.g. disco USB)... questo ti serve (anche) come BACKUP per qualsiasi problema possa presentarsi in fututo
- Clonare W10 sul nuovo disco
- rimuovere/staccare/disabilitare vecchio disco W10
- dal W10 del nuovo disco, lanciare l'upgrade a W11

P.S.
Personalmente per clonare dischi e/o produrre l'immagine dell'inero disco uso RescueZilla (freeware)
(Rescuezilla in pratica e' Clonezilla con interfaccia grafica)

Prima di tutto grazie per la risposta! Purtroppo questa mobo non permette di disabilitare un sata da bios, ha ormai qualche anno.
Quello che dici sull'UUID l'avevo capito, o almeno credo, quindi dimmi se quello che dico è corretto.
Se clono w10 sul nuovo ssd, poi da bios potrò selezionare il vecchio ssd (e mi carica l'os sul vecchio ssd ma poi non posso accedere all'ssd nuovo da windows perchè ha lo stesso UUID ed è nascosto), idem se invece dico al bios di fare il boot dal nuovo ssd, mi caricherà l'os sul nuovo ssd ma poi non potrò vedere l'ssd vecchio da windows, è corretto?
Se è così andrebbe bene perchè la mia unica preoccupazione sarebbe che con la clonazione poi non funzioni nessun boot, ma se è come credo di aver capito, avrei la possibiltà di sistemare l'os sul nuovo ssd ed in caso anche ricaricare quello vecchio, e quando vedo che è tutto a posto semplicemente da disk management sveglio il vecchio ssd e se poi anche non posso più bootare il vecchio ssd non ci sarebbero problemi.

E' corretto? :) Intanto ne approfitto per ringraziarti ancora e buon Natale.
 
In realtà è come dice @BrutPitt , se cambi GUID il disco non si avvia.
Però non bisogna essere precipitosi ed estremamente pessimisti, in informatica c'è soluzione più o meno a tutto.
Basta ricostruire l'avvio con bcdboot dopo aver cambiato il GUID al disco.
Si avvia il pc con unità USB di win10/win11 e nelle prime fasi del setup, tipo quando si arriva all'elenco dei dischi, o anche prima, si preme shift +f10 e si apre il prompt, si assegna la lettera alla partizione ESP e si lancia il comando bcdboot, indicando sorgente e destinazione che devono essere rispettivamente la lettera della partizione e la lettera della ESP assegnata, casomai ( meglio ) la si può cancellare e ricreare una partizione fat32 da 100MB o direttamente una partizione EFI.

Il comando è bcdboot C:\windows /s K: /f UEFI se le lettere sono rispettivamente C e K , può capitare che non siano assegnate, nel caso da diskpart si assegnano e poi si usano.

Dovrebbe essere anche possibile farlo dal windows che si è avviato, non mi è capitato di farlo ma non mi vengono in mente impedimenti, potrenbbe essere impossibile assegnare la lettera alla partizione ESP o casomai eliminarla , ma per la seconda opzione credo si può risolvere con un tool di disk management.

Certo letto quì sembra chissàchè di complicato ma è una roba da circa 30 secondi - 1 minuto , la seconda-terza volta che lo si fa sarà più verso i 30". Poi quando sarà vedremo nel dettaglio le operazioni.

Comunque su un disco di comodo ho provato l'operazione, ed è riuscita, quindi lo si può fare anche dal windows avviato.

Questo semprechè sei interessato ad avviare l'uno o l'altro, se devi accedere solo per prelevare i dati non è necessario, basta solo metterlo online.

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In realtà è come dice @BrutPitt , se cambi GUID il disco non si avvia.
Però non bisogna essere precipitosi ed estremamente pessimisti, in informatica c'è soluzione più o meno a tutto.
Basta ricostruire l'avvio con bcdboot dopo aver cambiato il GUID al disco.
Si avvia il pc con unità USB di win10/win11 e nelle prime fasi del setup, tipo quando si arriva all'elenco dei dischi, o anche prima, si preme shift +f10 e si apre il prompt, si assegna la lettera alla partizione ESP e si lancia il comando bcdboot, indicando sorgente e destinazione che devono essere rispettivamente la lettera della partizione e la lettera della ESP assegnata, casomai ( meglio ) la si può cancellare e ricreare una partizione fat32 da 100MB o direttamente una partizione EFI.

Il comando è bcdboot C:\windows /s K: /f UEFI se le lettere sono rispettivamente C e K , può capitare che non siano assegnate, nel caso da diskpart si assegnano e poi si usano.

Dovrebbe essere anche possibile farlo dal windows che si è avviato, non mi è capitato di farlo ma non mi vengono in mente impedimenti, potrenbbe essere impossibile assegnare la lettera alla partizione ESP o casomai eliminarla , ma per la seconda opzione credo si può risolvere con un tool di disk management.

Certo letto quì sembra chissàchè di complicato ma è una roba da circa 30 secondi - 1 minuto , la seconda-terza volta che lo si fa sarà più verso i 30". Poi quando sarà vedremo nel dettaglio le operazioni.

Comunque su un disco di comodo ho provato l'operazione, ed è riuscita, quindi lo si può fare anche dal windows avviato.

Questo semprechè sei interessato ad avviare l'uno o l'altro, se devi accedere solo per prelevare i dati non è necessario, basta solo metterlo online.

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Si infatti in teoria se si cambia l'UUID al disco poi con un nuovo bcdboot dovrebbero tornare funzionanti i files per il boot visto che li va a creare con il nuovo ID del disco.

Quello che mi domandavo era un'altra cosa, e cioè, finchè entrambi gli SSD hanno lo stesso UUID, posso comunque fare il boot da entrambi giusto? Basta che dica al bios da qualche ssd fare il boot e dovrebbe andare giusto? (ovviamente poi una volta dentro in windows non si vedrebbe l'altro ssd ma quello non è un problema).

Grazie. :)
 
Si, ma uno dei 2 sarà offline, e non potrai metterlo online altrimenti ti cambia il GUID e non si avvia più, quindi non puoi accedere ad esso dall'altro. Indipendentemente da quale avvii la situazione sarà la stessa.

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Si, ma uno dei 2 sarà offline, e non potrai metterlo online altrimenti ti cambia il GUID e non si avvia più, quindi non puoi accedere ad esso dall'altro. Indipendentemente da quale avvii la situazione sarà la stessa.

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Ci stiamo ingarbugliando. :) Vediamo se intendiamo la stessa cosa.
Clono, da bios faccio il boot dal nuovo ssd, ed in windows non vedo il il vecchio ssd. Poi faccio un restart, da bios faccio il boot dal vecchio ssd, ed in windows non vedo il nuovo ssd. Giusto?
Ma posso sempre bootare da entrambi si? Quello che intendo dire, dopo la clonazione, non è che mi fa fare il boot solo dal primo ssd ca cui decido di bootare, e poi l'altro non me lo fa bootare (ovviamente non cambio l'ID).
 
Ma perché in fase di clonazione i dischi dovrebbero avere stesso GUID? Io ho clonato centinaia di installazioni Windows con Macrium e i GUID GPT li randomizza nella disco destinazione, poi ovviamente aggiorna il BCD.
Credo che altri software di clonazione facciano lo stesso...
 
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