ci sono studi abbastanza complessi sulle percentuali di rottura di un hd sui raid (ne lessi al riguardo un articolo dove venivano mostrati i dati delle varie ditte che offrono servizi di hosting)... certo se ho ben capito quello che intendi tu è un semplice esperimento a basso costo più che un modo per incrementare le prestazioni del pc... sinceramente (e credo che qualcuno te l'abbia già proposto)una buona soluzione sarebbe un raid 0+1 dove vi è un buon compromesso tra prestazioni e sicurezza.
il problema della sicurezza in un raid 0 è che la possibilità che si rompa 1 solo dei 4 hd comprometterebbe i dati degli altri 3 quindi si, basterebbe formattare e gli altri 3 sarebbero apposto... vuoti ma "funzionanti".
Quello che ti consiglio è di mettere due in raid 0 (cosi' che sono ora) e gli altri due a backup di questi due quindi raid1
avresti le stesse identiche prestazioni in scrittura (se non addirittura peggiori nel caso i dischi nuovi siano più lenti di quelli che hai già) mentre avresti velocità doppia in lettura in quanto i dati nel raid 1 vengono comunque letti dai 4 hd contemporaneamente per avere un accesso più veloce ed evitare che uno stesso hd abbia troppi movimenti della testina.
Inutile dire che prima di realizzare un sistema del genere, un bel defrag è d'obbligo xD..
Dai, da smanettone disgraziato che sono dico che per 30 euro si può fare, male che vase hai problemi rivendi un bel combo di 4 hd e lasci il problema a qualcun altro.. e con i soldi che ci fai sicuramente riesci a prendere un ssd da 120gb...
quindi tu tu mi consigli un raid0+1 piuttosto che un raid5? per adesso i due in raid mi fanno 150mbs. il che non è male...
RAID livello 5
Il RAID 5 utilizza la tecnica dello
striping e per la sicurezza utilizza la tecnica del
controllo di parità.
Ha in pratica le stesse funzionalità del RAID 4: striping a blocchi con calcolo e scrittura della parità per ogni blocco.
La differenza fondamentale, che lo distingue dal RAID 4, è che in questa configurazione non esiste il disco dedicato alla scrittura della parità, ma su tutti i dischi vengono scritti indifferentemente i dati o il corrispondente calcolo di parità.
N.B.: la parità viene comunque scritta su disco diverso da quello dei dati, altrimenti il checksum non avrebbe senso; in pratica il blocco di parità viene trattato come un blocco dati qualsiasi e distribuito su un disco qualsiasi.
Non si ha vantaggio in termini di spazio occupato dalla parità, in quanto lo spazio totale “sottratto” ai dati risulta essere sempre l’equivalente di un disco, ma si ottiene un miglioramento delle prestazioni in fase di scrittura eliminando il percorso obbligato, su unico disco, per la scrittura della parità.
Per questo motivo è forse la più popolare delle configurazioni RAID in striping, tenendo anche conto che alcune MB avanzate implementano controller con il supporto RAID 5.
Per la ricostruzione dei dati in caso di guasto del disco, valgono le stesse considerazioni del RAID 3.
IN SINTESI
Dischi min.: 3
Dischi max: quanti ne può gestire il controller
Ridondanza: calcolo e scrittura della parità distribuito sugli stessi dischi su cui vengono scritti i dati
Fault tolerance: tollera il guasto di un disco, con ricostruzione del contenuto su nuovo disco
Prestazioni: ottime in lettura, medio/buone in scrittura (anche se inferiori al RAID 0)
Rendimento: variabile - dal 67% nella configurazione minima, in aumento con l’aumentare dei dischi installati
RAID livello 0+1
Si parte dalla configurazione di due o più dischi in RAID 0 e si definisce un ulteriore gruppo di dischi in RAID 0 (corrispondente a quello di partenza).
I due gruppi di dischi in RAID così configurati verranno visti dal sistema con due dischi separati, quindi sarà possibile configurarli a loro volta, in RAID 1 come se fossero due dischi fisici.
Una volta configurato il RAID annidato, ognuno dei gruppi di dischi in RAID 0 conterrà la copia speculare dell’altro gruppo.
Ne consegue che la configurazione minima per un RAID 0+1 sarà di 4 dischi e configurazioni superiori richiederanno in successione 6, 8, 10… etc. dischi.
Nella pratica, sfruttando la velocità fornita dal RAID 0, si implementa la sicurezza replicando i dati su altri dischi (sempre in RAID 0), configurandoli in RAID 1.
Ovviamente, in questo caso l’impegno di risorse, tipicamente dischi, è notevole.
Il guasto di un disco provoca l’inaccessibilità al “ramo” contenente uno dei gruppi di dischi in RAID 0, ma la copia speculare in RAID 1 consentirà il recupero dei dati o anche il funzionamento del sistema (con prestazioni limitate ovviamente).
La ricostruzione dell’array in caso di guasto di un disco può avvenire come detto per il RAID1.
NOTA: non tutti i controller integrati nelle schede madri supportano questa configurazione, quindi sarà necessario verificare prima di scegliere questa soluzione. Una verifica è consigliata anche per un eventuale controller su scheda PCI.
IN SINTESI
Dischi min.: 4 (incrementi di 2 dischi minimo)
Dischi max: quanti ne può gestire il controller
Ridondanza: duplicazione dei dati con la tecnica del mirroring
Fault tolerance: tollera il guasto di un disco, con ricostruzione del contenuto su nuovo disco
Prestazioni: ottime in lettura e scrittura basandosi sulla tecnica dello striping
Rendimento: 50% - per ogni gruppo di dischi in striping verrà utilizzato un corrispondente gruppo di dischi per il mirroring