DOMANDA Come spieghi le stimmate?

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Non è facile, certe situazioni ti spingono proprio al limite.
Io non credo ma devo ammettere che in certi momenti ho invidiato chi crede perchè almeno ha una compagnia accanto.
No, non ce l'ha, è pura illusione che non cambia di una virgola la realtà dei fatti...

Allora meglio sarebbe seguire un qualche tipo di religione o filosofia o spiritualità animista, se non altro è basata su esseri o oggetti reali.
 
Mi è capitato di conoscere una persona che a suo dire aveva le stimmate alle mani, forse ai polsi non ricordo più dato che sono passati circa venti anni e non c'è più, ma quelli che vedevo secondo me erano cedimenti della pelle a forma di croce probabilmente divuti alla pelle molto secca. Erano molto superficiali e senza sanguinamento, più che altro qualche strato della pelle.
Non era comunque un personaggio riconosciuto come dotato di dono del signore, o simile.
Sono d'accordo sulla questione che la religione in generale coglie "i deboli" o gli "interessati" in qualche modo per poter fare qualche affare tipo qualche politico.
Conosco anche persone, molto colte e intelligenti, e neanche anziane, che comunque sono molto religiose ma più verso Dio che verso la chiesa.

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Io ho ricevuto una educazione cattolica, come tanti in Italia.

Tuttavia da anni non vado più in chiesa e penso di non essere più credente, anche per aver avuto una istruzione e formazione nel ramo scientifico.

L’unica cosa a cui non trovo spiegazione e che potrebbe farmi vacillare sono le stimmate.

Chi non è credente, come le spiega?

Grazie.

Sono semplicemente ciarlatani, come le madonne che piangono, il volto di Gesù sui toast, la Sindone, il sangue di San Gennaro ecc...

C'è stato un periodo che la Chiesa era in crisi come numero di credenti e si è creata la corsa alle reliquie.
Il fanatismo porta le persone a credere di essere posseduti, di avere le ferite di Cristo (autoinflitte).

Purtroppo la percentuale di "boccaloni" è talmente alta che la Chiesa è sempre piena... o quasi.
 
Penso di aver capito dove tu voglia andar a parare (mi riferisco a "la burocrazia uccide").
Semplicemente, tu stai cercando qualcosa che lasci ancora la porta aperta ad una possibile esistenza di Dio, di conseguenza ad vita ultraterrena: perchè se sono vere le stimmate, se sono vere le apparizioni, se sono veri gli esorcismi vuol dire che allora oltre la morte qualcosa esiste.
E secondo me fai bene a porti queste domande andando più a fondo possibile, anche perchè sapere che dopo la morte non c'è nulla rende tutto automaticamente più triste e privo di significato.
Io non sono di quelli che affermano che Dio esiste solo perchè una mattina alzando gli occhi al cielo ho visto una nuvola a forma di croce, ma nemmeno uno di quelli che riduce tutto in "Dio non esiste perchè altrimenti non farebbe morire persone innocenti". Ho preso i due esempi più estremi, totalmente privi di spiegazionie, ma che puntualmente escono fuori durante le discussioni.
Certo, essere atei è moooolto più facile che essere credenti, dopo tutto i primi si appoggiano alla scienza (o almeno si spera che lo facciano, anche se la stragrande maggioranza fa uscite da bar), i secondi invece a qualcosa di estremamente astratto e che non potranno mai portare come una concreta testimonianza. Se la mettiamo così nessun credente riuscirebbe a "vincere" una discussione contro un ateo, e se anche ci provasse, verrebbe burlato.
La cosa che comunque non va mai dimenticata è che la scienza è vero che non ha (e mai potrà) certificare l'esistenza di Dio, ma allo stesso tempo non ha (e mai potrà) certificare la non esistenza.
Fosse solo questione di basarsi sulla teorie scientifiche, come si spiega il fatto che molti scienziati sono credenti? E stiamo parlando di persone che hanno dedicato una vita intera sui libri, alcuni addirittura salvano vite umane, il credere in Dio non farebbe altro che sminuire il loro impegno e i loro sacrifici.
Se l'uomo più intelligente che sia mai esistono era un fervente credente, nonostante abbia avuto mille motivi per detestare ogni forma di divinità visto ciò che gli era successo, vorrà significare qualcosa? O almeno tenere accesa quella flebile speranza? Secondo me sì.

Parlando di Padre Pio.
Padre Pio è un caso molto particolare, il personaggio ha creato controversie addirittura all'interno della Chiesa stessa (quindi parliamo comunque di credenti), figuriamoci tra gli atei.
E' stato visitato da molti medici, chi ha affermato una cosa e chi un'altra, e chiaramente non sono mancati gli spettegolezzi e le invidie.
Addirittura si parla di farmacisti corrotti che hanno testimoniato il suo acquisto di prodotti chimici.
D'altro canto parliamo anche di medici che hanno affermato di aver toccato le stimmate e di aver sentito un "vuoto", come se in quello stesso punto non fossero presenti ossa, muscoli, legamenti. Nulla di nulla. Quale prodotto chimico potrebbe ricreare questo effetto?
E se anche Padre Pio avesse utilizzato dei prodotti chimici per così tanto, si sarebbe creato delle cancrene o comunque messo a repentaglio la funzione di mani e piedi.
Ricordo poi che lui venne chiamato a fare il militare, e i medici lo rispedirono a casa dopo pochissimi giorni perchè, facendo una lastra al torace, venne fuori che avesse dei polmoni talmente mal ridotti che non sapevano nemmeno se sarebbe sopravvissuto al viaggio di ritorno (e questo perchè era consuetidine che la febbre a Padre Pio andasse ben oltre i 40°C tanto da spaccare i termometri).
Insomma, nemmeno il più abile dei prestigiatori riuscirebbe a fare tanto.

Per quanto riguarda gli esorcismi, anche qui l'argomento penso vada ben oltre che un semplice "disturbo psichiatrico".
Non parliamo di 200 anni fa quando un malato mentale veniva automaticamente etichettato come indemoniato, ma di fatti che accadono tutt'oggi.
Padre Amorth, nonostante facesse spesso delle uscite abbastanza forti e discutibili, raccontava come molti pazienti psichiatrici venivano portati da lui quando nemmeno le terapie farmacologiche riuscivano a portare i loro benefici, addirittura i medici stessi si confidavano con lui. E stiamo parlando di un uomo morto 7 anni con testimonianze di persone del mondo d'oggi, non certo di racconti tramandati di generazione in generazione e quindi facilmente raggirabili.

Insomma, io penso che questo sia un argomento che vada ben oltre alle nostre stesse riflessioni, che non va banalizzato sia da una parte che dall'altra, anche se capisco che alla fine uno una scelta deve pur farla...
 
Io vi ringrazio del tempo speso, ma non capisco sto indagare su “dove andare a parare”.

È una semplice domanda già spiegata, non voglio convertire nessuno o far rinunciare a dio qualcuno.

Era una domanda di uno che si è trovato a interrogarsi.

Buona giornata
 
Molte persone che si interrogano sull'esistenza di Dio non lo fanno per amore di Dio stesso o per iniziare una vita devota e spirituale, ma perchè hanno una curiosità morbosa su cosa ci possa essere dopo la morte, ecco perchè ho ipotizzato che dietro alla tua domanda si celasse questo dilemma. Non era assolutamente un'accusa.

Fatta questa premessa, secondo me le risposte che cerchi non te le può dare nessuno. Personalmente non ho gli strumenti e la presunzione per poterti dare una risposta certa, anche perchè io stesso sono su un 50 e 50, ma vedendo le risposte a senso unico che ti hanno dato, ho voluto mostrarti l'altro 50. Mi sembrava giusto chiarire determinate cose che ti erano state dette, dandoti altri spunti per questa tua riflessione.
Però ripeto, questo è un percorso che devi fare tutto da solo traendo le tue conclusioni. Ma le conclusioni devono essere tue, non di "mimmo85" conosciuto su un qualsiasi forum del web.
 
La vita è una malattia mortale e la fede può essere un giubbotto salvagente per alcune persone. Spesso coesistono un lato razionale, preponderante, e un piccolo angolo per l'irrazionale.
L'importante è che questo lato irrazionale non prenda il sopravvento e non mi riferisco esclusivamente alla religione.
 
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