DOMANDA Come non rischiare inversione fase-neutro con lampadine LED

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supermassiveblack

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Dal periodo del covid ho ricominciato a utilizzare la casa in campagna dove, d'estate, praticamente ci abito. Ho solo lampadine LED E27 15watt, una per ogni stanza. Qualcuna di queste lampadine è morta prematuramente dal 2020 e quindi, in questi anni, mi sono informato online arrivando a scoprire che le lampadine LED sono sensibili al verso dei poli nonostante funzionino, ovviamente, a corrente alternata.

Circa 3 anni fa, quindi, ho chiamato l'elettricista per verificare che dal contatore, fino a tutto l'impianto, fase e neutro fossero collegati correttamente... praticamente ha verificato che non ci fossero inversioni di fase in nessun punto... questo per essere sicuro che a tutti i portalampade arrivassero fase e neutro nel modo corretto alle varie lampadine LED.

Adesso, sulla postazione computer, ho messo un portalampada con lampadina LED E27 5Watt per avere una luce più riposante (tenendo spenta la lampadina della stanza).
Il portalampada ha una spina che ho infilato in una delle prese della ciabatta multipresa.
Ovviamente (come ho dimenticato di dire, ma chi saprà rispondermi non ha bisogno di questo particolare) una lampadina LED collegata a fase e neutro invertiti funziona lo stesso... ma avrà una vita dimezzata, senza dare nessuna avvisaglia.

Quindi la domanda è: visto che la lampadina in quest'ultimo caso è collegata alla rete di casa tramite presa/spina, collegamento che ovviamente è facilmente invertibile (senza saperlo), come posso essere sicuro di avere inserito la spina del portalampada nel verso giusto affinchè fase e neutro arrivino correttamente alla lampadina LED?
 
Il modo più semplice, è che inoltre probabilmente hai già in casa è quello di usare un cacciavite cercafase.
 
Ovviamente (come ho dimenticato di dire, ma chi saprà rispondermi non ha bisogno di questo particolare) una lampadina LED collegata a fase e neutro invertiti funziona lo stesso... ma avrà una vita dimezzata, senza dare nessuna avvisaglia.
Guarda un qualsiasi video di BigClive sulle lampadine e capirai che questa tua teoria è una boiata. Dopo la resistenza fusibile per l'inrush current e l'eventuale condensatore per limitare la corrente di lavoro trovi un FULLBRIDGERECTIFIER che raddrizza l'onda qualsiasi modo la lampadina è alimentata. Le lampadine alcuni anni fa si bruciavano con niente perchè semplicemente facevano schifo e i soliti cinesi vendevano gli scarti.
Il problema che si può/poteva generare quando all'interruttore interrompi il neutro invece della fase o quando si usano interruttori con la lampadina spia è che la piccola corrente che passa nella spia o per accoppiamento capacitivo è sufficiente ad accendere appena appena la lampadina led, soprattutto quelle a 12V che sostituiscono le alogene.
 
Il modo più semplice, è che inoltre probabilmente hai già in casa è quello di usare un cacciavite cercafase.
Ok, ma anche sapendo quale è la fase e neutro nella presa, come posso saperlo nella spina senza smontarla?

Modifica:
scusa Brazorf non avevo aggiornato la pagina e il tuo post non c'era. Non c'ho capito molto sul motivo ma sapevo il fatto dell'interruzione del neutro invece che la fase. Ricordo anche che, comunque, quando c'è un problema (cioè quando una lampadina è alimentata perchè viene aperto il neutro invece che la fase), a lampadina spenta, rimane cmq poco poco accesa (si nota la buio totale)... e devo dire che a me non succede...

Quindi, non c'è pericolo avvenga con una lampadina attuale? E' solo un problema delle lampadine di qualche anno fa?
 
Ultima modifica:
Probabilmente, dove avviene ci sono piccole dispersioni di terra che causano l'accensione dei led.

L'interruttore va messo sulla fase per questione di sicurezza, a luce spenta non rischi di prendere la scossa cambiando la lampadina, la fase nel caso delle lampadine a vite tipo E14 E27 andrebbe al centrale del portalampada che è più lontano da contatti accidentali.

Il cercafase nel portalampade per controllare.

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@supermassiveblack
come già ti ha spiegato @Dumah Brazorf essendoci un ponte rettificatore le semionde risulteranno tutte portate al "positivo" ed essendo il led un diodo che conduce in maniera unidirezionale ossia solo se polarizzato correttamente il problema dello sfarlfallio lo troviamo solo su prodotti di vecchia costruzione e con solo una resistenza limitatrice di corrente e un condensatore, che sfruttando la sua reattanza, porta il potenziale al livello corretto per il led, ma questo in vecchi sistemi adesso c'è molta più elettronica che controlla la tensione applicata
 
Direi che sono pessime circuiterie, la caduta di tensione sul condensatore si faceva 40 anni fa quando non si poteva fare altro.
 
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