Com'è la vita del programmatore? (domanda da universitario)

Pubblicità
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Manuel.UazUaz

Utente Attivo
Messaggi
177
Reazioni
2
Punteggio
38
Ciao a tutti, sono al terzo anno della facoltà di informatica musicale (milano), e verso settembre dovrò fare lo stage. Anche se faccio informatica musicale, in realtà non mi sarebbe dispiaciuto lavorare nell'ambito dello sviluppo software anche di altro genere. Adesso sto seguendo un corso di programmazione android e iphone e mi sto accorgendo che come campo mi piace parecchio, e mi pare di aver capito che anche nel mondo del lavoro ultimamente sta prendendo sempre più piede. Se non ho capito male anche la progettazione web è molto gettonata, però sento di essere un po' più ferrato nel lato logico della programmazione, quindi l'idea di dover avere a che fare principalmente con la grafica delle pagine web non mi ispirava granchè. Avrei un po' di domande per chi fa questo lavoro... Com'è effettivamente la vita del programmatore? E' davvero così alienante/stressante come si può immaginare o, se a uno piace, è più o meno come un qualsiasi altro lavoro? Si finisce davvero per lavorare un sacco anche a casa, o si lavora solo in azienda? In genere se uno è laureato, si trova lavoro così facilmente come continuano a dire i miei professori (il professore del corso che ho citato, mi ha detto che ogni anno lo contattano un sacco di aziende per mandargli stagisti)? Più o meno come stipendio, di quali cifre si parla? Se per caso io trovassi un buon lavoro già dopo la triennale, dite che mi converrebbe comunque fare anche la specialistica in informatica? Io pensavo quasi di no, un po' per voglia, un po' perchè sarebbe un costo per i miei, un po' perchè l'idea di rimandare la mia indipendenza economica di altri 2-3 anni non mi piaceva granchè... Poi, io sono di bergamo: dite che mi converrebbe cercare direttamente a milano per aziende informatiche, o anche a bergamo potrebbe esserci qualcosa di interessante? Infine, se uno volesse intraprendere la strada dell'insegnamento, che tappe deve seguire? So che per la cattedra universitaria serve la specialistica, un dottorato di ricerca, e un po' di altre cose... ma per le scuole superiori invece? (so che lo stipendio da professore non sarebbe un granchè, se lo facessi sarebbe solo per passione)
Vi ringrazio di cuore per le eventuali risposte :)
 
La risposta, per quanto non sia laureato, potrà sembrarti banale ma la tua domanda è molto relativa.. nel senso che può capitarti il lavoro dallo stipendio alto come quello dal livello basso, il lavoro stressante o quello meno stressante.. l'unica cosa che può portarti in un posto rispetto all'altro è la passione credo.. nel senso che se una cosa ti piace la fai a prescindere da molti aspetti, tra questi la fatica.
Se per caso io trovassi un buon lavoro già dopo la triennale, dite che mi converrebbe comunque fare anche la specialistica in informatica?
Questa è una bella domanda..! Una laurea specialistica è sicuramente più apprezzata di una di base, tuttavia un offerta di lavoro, con i tempi che corrono, è un offerta molto allettante! Oppure punti sulla speranza di trovare un lavoro del genere se non migliore dopo la specialistica :asd: Ma questo è un parere molto personale! :sisi:
 
La risposta, per quanto non sia laureato, potrà sembrarti banale ma la tua domanda è molto relativa.. nel senso che può capitarti il lavoro dallo stipendio alto come quello dal livello basso, il lavoro stressante o quello meno stressante.. l'unica cosa che può portarti in un posto rispetto all'altro è la passione credo.. nel senso che se una cosa ti piace la fai a prescindere da molti aspetti, tra questi la fatica.

Questa è una bella domanda..! Una laurea specialistica è sicuramente più apprezzata di una di base, tuttavia un offerta di lavoro, con i tempi che corrono, è un offerta molto allettante! Oppure punti sulla speranza di trovare un lavoro del genere se non migliore dopo la specialistica :asd: Ma questo è un parere molto personale! :sisi:
Eh infatti.. magari non c'è anche il rischio che se sei specializzato poi ti assumono meno volentieri perchè hanno paura di doverti pagare di più? Grazie :)
 
Concordo sul fatto che è relativa. Ci sono tanti tipi di programmatori :D

1805003.webp

programmer.webp

fat-guy-stuck-in-internet-4.webp

c'è pure questa, ma è rara

a-sexy-russian-hacker-kristina-0.webp
 
Ciao, non sono uno scienziato della materia, ma qualcosina la so sul mestiere. Innanzi tutto ci sono due tipi di attività. Analista programmatore e programmatore. La differenza è quella che passa tra il violinista, pur anche il primo violino, e il direttore d'orchestra.
L'analista concepisce applicazioni e servizi e li dà in pasto ai programmatori; può esserlo a sua volta, cosa che accade nella maggior parte delle realtà più piccole.

Lavorare da casa o in ufficio dipende molto dal tipo di lavoro che trovi. Chi lavora in free lancing lavora da dove gli pare, basta che alla data di scadenza rispetta gli obiettivi. Ai dipendenti il lavoro da casa è concesso più raramente. Nella mia esperienza capita più spesso con le grandi aziende, le piccole hanno la carogna addosso e ti vogliono vedere sempre con piegato sul computer.

Lo stipendio varia. L'analista dovrebbe prendere di più perché ha più esperienza. Nella realtà dei fatti però, ci sono molte possibilità che la tua carriera da programmatore ti vedrà imprenditore di te stesso, con partiva iva, per intenderci.

Ultima risposta: ti toccherà andare a Milano molto spesso perché lì troverai la maggior parte dei clienti :)
 
  • Mi piace
Reazioni: Sep
Eh infatti mi sa che forse cercherò lavoro direttamente a milano... Quindi ho capito, mi sa che conterà parecchio anche il "fattore C"... xD
Grazie a tutti
 
Ciao, non sono uno scienziato della materia, ma qualcosina la so sul mestiere. Innanzi tutto ci sono due tipi di attività. Analista programmatore e programmatore. La differenza è quella che passa tra il violinista, pur anche il primo violino, e il direttore d'orchestra.
L'analista concepisce applicazioni e servizi e li dà in pasto ai programmatori; può esserlo a sua volta, cosa che accade nella maggior parte delle realtà più piccole.

Lavorare da casa o in ufficio dipende molto dal tipo di lavoro che trovi. Chi lavora in free lancing lavora da dove gli pare, basta che alla data di scadenza rispetta gli obiettivi. Ai dipendenti il lavoro da casa è concesso più raramente. Nella mia esperienza capita più spesso con le grandi aziende, le piccole hanno la carogna addosso e ti vogliono vedere sempre con piegato sul computer.

Lo stipendio varia. L'analista dovrebbe prendere di più perché ha più esperienza. Nella realtà dei fatti però, ci sono molte possibilità che la tua carriera da programmatore ti vedrà imprenditore di te stesso, con partiva iva, per intenderci.

Ultima risposta: ti toccherà andare a Milano molto spesso perché lì troverai la maggior parte dei clienti :)

Quoto e provo completare:

Sconsiglio in un certo senso il lavoro da "programmatore assunto" nelle grosse software house (50+ impiegati) ed è preferibile sempre trovare il lavoro presso piccoli studi (max. 10-15 persone, capi e segretarie comprese) per due semplici motivi: stipendio e vivibilità. In quelle grosse si lavora con un livellamento imposto degli stipendi a fronte di lotte continue di supremazia nello stesso team di sviluppo e quindi dopo un po' di tempo stai sicuro che vorrai dimetterti prima possibile anche se su un curriculum "da molto bene" (parlo per esperienza personale vissuta in un ambiente - anche se bello e permissivo - di oltre 150 programmatori) mentre nei piccoli studi, se sei bravo e sicuro delle tue capacità, lo stipendio viene trattato in modo personale (direi per merito, anche se in Italia è una grossa parola) e per di più si creano certi legami nella squadra che assicurano una certa convivenza più tranquilla (anche dal semplice fatto che l'interazione tra i "vertici" e "la plebe" è più diretta e più umana).

Poi, come sempre, si finisce ad andare sulle proprie gambe come "evasore a partita iva" (scherzo, eh! ;) io pago allo stato il 72% del mio fatturato)...ed in questo caso - come in tutti i casi di chi lavora per se stesso - o sei bravo a gestire il tuo lavoro per 5 gg a settimana con 8h/gg ed i tuoi progetti ti rendono almeno 1500 euro netti / mese (ovvero tolte le tasse, perché di fornitori ne avrai poco) oppure, come me, ti fai il mazzo a volte anche di domenica lavorando 12h/gg nei giorni meno carichi... Una volta mi è successo di dover fare un bel progetto da giovedì a lunedì senza dormire e m'incavolavo se dovevo andare in bagno per bisogni fisiologici... Però alla fine di ogni progetto dirai: "Cacchio! questa roba l'ho fatta IO!!!"... ti senti gratificato ad ogni lavoro concluso, c'è il TUO nome sul progetto e non quello dell'azienda "pippo srl" (ti assicuro che ti da una bella carica).

Quindi, non per spaventare...ma solo per rendere in chiaro dal mio punto di vista personale come stanno le cose (esperienze realmente vissute, partendo da programmatore per BitDefender, passando per F-Secure, andando in qualche studio a Milano per poi finire a lavorare come mi pare e scelgo se domandi voglio stare a casa od andare in ufficio dove ho 2 soci e qualche collaboratore).

Direi che la strada giusta che un giovane programmatore possa sognare è quella di lavorare prima nelle grosse software-house per apprendere ritmi e problematiche, nonché arricchirsi di "tips & tricks" del mestiere dai più anziani, per poi passare da qualche studio indipendente dove gusta il piacere di lavorare in un ambiente rilassato, anche se centrato su obiettivi come il primo, per poi decidere se continuare così o mettersi in proprio (fiscalità e burocrazia future permettendo) e perché no, fondare una software-house che parte da poco ed arriva ad essere come quella dove lavoravi all'inizio...

Spero sia stato d'aiuto nel presentare qualche medaglia ed il suo rovescio per quello che riguarda questo mestiere... :)
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top