davethecipo
Utente Èlite
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Ciao a tutti,
scrivo perchè vorrei integrare le ricerche su google con qualche consiglio degli utenti del forum.
Dopo aver ripreso fiato per aver recuperato una partizione cancellata per sbaglio (con testdisk...meno male che esiste :D), i miei neuroni hanno iniziato a ragionare sul fatto che le prestazioni di lettura e scrittura vacillano un po'. A parte il fisiologico degrado prestazionale dovuto alla posizione della partizione sull'hard disk (verificato con qualche test con hdparm) IMHO c'è qualcosa che non va...da ext3 a ext3 dello stesso disco (WD5000AAKS) su Ubuntu 9.04 ho scelto di copiare 10GB...la finestrella di gnome della copia dei file ha segnalato una velocità di 3 MB/sec per passare subito dopo a un misero transfer-rate di circa 15 MB/sec...E la reattività va a quel paese...
Bah! :boh: È normale? È forse imputabile al fatto che ho sempre maltrattato Ubuntu installando di tutto e di più?
Poi non mi dispiacerebbe sapere se XFS se la cava meglio di ext3 (o anche reiser) nel trasferimento di file di circa 700MB (miriadi di ISO linux prima sbattute su macchina virtuale e a volte su hard-disk :D).
Inoltre non ho ancora capito se ext4 può portare qualche vantaggio (e se si, avevo letto che c'erano problemi con grub che non riusciva a gestire il suddetto filesystem).
Quando conoscevo solo Windows i consigli erano di limitare la partizione a poche decine di GB, per evitare una frammentazione eccessiva. Vero che il buon vecchio Linux non ha 'sti problemi? Sarebbe una caduta di stile :asd:
Per ultima cosa, ho letto che in /etc/fstab, aggiungendo come opzioni noatime,nodiratime si può ottenere un bell'incremento prestazionale con ext3...qualcuno può confermare?
scrivo perchè vorrei integrare le ricerche su google con qualche consiglio degli utenti del forum.
Dopo aver ripreso fiato per aver recuperato una partizione cancellata per sbaglio (con testdisk...meno male che esiste :D), i miei neuroni hanno iniziato a ragionare sul fatto che le prestazioni di lettura e scrittura vacillano un po'. A parte il fisiologico degrado prestazionale dovuto alla posizione della partizione sull'hard disk (verificato con qualche test con hdparm) IMHO c'è qualcosa che non va...da ext3 a ext3 dello stesso disco (WD5000AAKS) su Ubuntu 9.04 ho scelto di copiare 10GB...la finestrella di gnome della copia dei file ha segnalato una velocità di 3 MB/sec per passare subito dopo a un misero transfer-rate di circa 15 MB/sec...E la reattività va a quel paese...
Bah! :boh: È normale? È forse imputabile al fatto che ho sempre maltrattato Ubuntu installando di tutto e di più?
Poi non mi dispiacerebbe sapere se XFS se la cava meglio di ext3 (o anche reiser) nel trasferimento di file di circa 700MB (miriadi di ISO linux prima sbattute su macchina virtuale e a volte su hard-disk :D).
Inoltre non ho ancora capito se ext4 può portare qualche vantaggio (e se si, avevo letto che c'erano problemi con grub che non riusciva a gestire il suddetto filesystem).
Quando conoscevo solo Windows i consigli erano di limitare la partizione a poche decine di GB, per evitare una frammentazione eccessiva. Vero che il buon vecchio Linux non ha 'sti problemi? Sarebbe una caduta di stile :asd:
Per ultima cosa, ho letto che in /etc/fstab, aggiungendo come opzioni noatime,nodiratime si può ottenere un bell'incremento prestazionale con ext3...qualcuno può confermare?