Originariamente postato da Ennio
Che culo :)
Io ero uno di quelli che manifestava a Caorso per la chiusura delle centrali, e sono ancora convinto. Abbiamo montagne, fiumi a non finire, vento che si perde, vulcani attivi, e dobbiamo per forza rompere il culetto agli atomi?
Ma vi pare il caso?
Non adagiatevi sulle comodità svendute a quattro soldi!
Che il nostro "gestore" (ma un tempo non si chiamava ENEL????) si sbatta a costruire centrali più costose ma senza impatto sull'ambiente, invece di farci credere che il nucleare sarebbe la scelta giusta.
Ciao Ennio.
Innanzitutto, volevo precisare che la mia non era una presa di posizione ma solo una constatazione dei fatti. A parte il dettaglio che a creare il disagio sembra essere stato un guasto in Svizzera, l'Italia, nonostante si sia dichiarata contraria al nucleare, compra energia elettrica da paesi come la Francia (di cui è il primo importatore, con una percentuale attorno al 16% del fabbisogno, se non sbaglio....).
Premetto che ho il massimo rispetto per chi, come te, si batte per una causa che ritiene giusta. Se fossimo tutti dei "caproni", probabilmente finiremmo per dare ragione al primo scellerato che passa e la nostra civiltà non durerebbe a lungo...
Personalmente sono pienamente d'accordo sulla necessità di potenziare ricerca e sviluppo relativamente alle fonti di energia rinnovabile, se non altro per il fatto che combustibili come quello fossile, ad esempio, stanno inesorabilmente per finire.
Sulla vicenda "nucleare" ammetto di non essere una voce autorevole... sono mediamente documentato e probabilmente ci sono ancora parecchi punti che ignoro.
Tuttavia, visto l'aumento della popolazione e l'incremento esponenziale di bisogno energetico, bisogna tirar fuori dal cilindro magico qualche soluzione, a breve termine.
Lo sfruttamento delle risorse naturali esistenti sarebbe sicuramente già un bel passo avanti.
C'è da dire, però, che il nucleare non è la fonte di energia "malvagia" che ci vogliono far credere. La fregatura sta nel fatto che, purtroppo, come in ogni situazione, c'è chi si comporta con pressapochismo e incoscienza. Se cede una diga, si distrugge un paese, se fonde un nocciolo, si contamina un'intera regione (e le conseguenze si estendono molto oltre).
Lo sfruttamento del potenziale contenuto negli atomi "pesanti" è molto delicato e va affidato a gente competente, con studi precisi d'impatto e di gestione. Ricordiamo che il problema principale rimane lo stoccaggio delle scorie, quindi dei "prodotti di scarto", non la produzione in sè.
Certo, se consideriamo che in Italia c'è emergenza anche solo per i rifiuti urbani, è difficile credere che si possa gestire materiale radioattivo.
...mi rendo conto che è un discorso molto complicato e che non si può esaurire in un 3d, però credo ci sia margine per una discussione costruttiva...
Ciao!
FuGu