albertomattogno
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Per ammazzare il tempo in attesa della consegna del rad. e di un altro paio di fittings, tanto per usare lo slang
, inizio col presentare la mia build che consta di alcune componenti che per il mercato italiano sono alquanto ignote... ahimè. Nell'ottica della cavia, non vogliatemene male se ho fatto/scritto castronerie ma ricordo che si tratta della mia prima vera e propria build e giustamente, perché non fare pure un po' di sleeve dei cavi e custom loop. Le componenti base sono:
CPU: Ryzen 5 1600x.
RAM: 32 gb G.skill trident z rgb 3200 mhz (beh i 3200... lasciamo stare ho già un thread apposito)
MOBO: Asus Crosshair VI hero
PSU: Corsair Rm750i
VGA: beh una splendida HD54... boh non ricordo bene ma fa talmente tanto... si l'avete capito, che manco ricordo con esattezza il nome. Ovviamente è una soluzione temporanea low cost (30€) in quanto la nuova piattaforma amd non ha grafica integrata cosa ormai risaputa.
MONITOR: Samsung U28E570D 1ms 60hz 4k freesync, beh per meno di 300€ difficile trovare di meglio.
STORAGE: 1 Samsung 850 evo da 500gb + raid di 3 wd blue 1tb cad. Dovrei aggiungere un m.2 Samsung 960 pro da 500gb ma a breve, si sa che il mondo dell'hw è fatto di attese, Samsung dovrebbe lanciare la serie 970 e 980 quindi ovviamente.. .. attendiamo!!!.
CASE: Termaltake Core p5. Voi di solito la roba la infilate nei vostri case beh, io nel mio ce la spargo attorno
.
Fatte le doverose presentazioni sperando di non aver lasciato nulla eccetto il raffreddamento a liquido e la modesta masterkey lite L (inutile soffermarsi sulle periferiche), iniziamo..
FASE 1: Il tragico esordio.
Come Wb per la cpu, dopo svariate ricerche che avessero come parametri performance ed estetica ho puntato sul Phantecks Glacier c350a
... scherzo non sapevo na cippa circa le specifiche ma mi piaceva. Sincronizzazione rgb con l'aura della mobo, forma abbastanza regolare, placcatura in nickel e prezzo in linea con la concorrenza. Il pezzo è di grandi dimensioni e bello pesante, presenta due pin sullo stesso lato (1 sopra 1 sotto) per l'alimentazione dei due led. Il top, ove sono presenti i due ovvii raccordi da 1/4g è di plastica trasparente molto spessa che consente di vedere bene le lamelle sottostanti ed il futuro liquido che vi scorrerà . Sempre nella parte superiore vi sono due clip magnetiche di colore nero di cui una riportante il nome del produttore e sotto queste vi si trova il S/N, a scelta ma non incluse nella confezione, si possono prendere le lamelle cromate. La parte sottostante invece mi risulta la parte dolente.. la cromatura a specchio del fondo mi appare un po' grossolana, nulla di grave ovviamente, ma si potrebbe fare di meglio visto che risulta un po' pesante e poco rifinita.
Nel complesso, almeno per il momento visto che il loop è ancora in lavorazione, il prodotto non sembrerebbe male. Nella confezione stile gioielleria, oltre ad una siringa classica di pasta di cui parlerò a breve, vi sono vari cavetti per il collegamento dei led ed una mini userguide.
Nel rimuovere il vecchio Artic Alpine 64 plus ad aria ( vecchio si fa per dire vista la breve carriera di 1 mesetto circa), quasi non deliddo la cpu
così...
Si la state vedendo bene, bella incollata sul fondo del dissipatore. Con un po' di pazienza e facendola ruotare piano piano, daje e daje riesco a sfilarla. Mi ritrovo così con le mani inchiappate di pasta ed alquanto intimorito con la cpu che quasi mi svirgola verso il pavimento. Passati gli attimi di panico e verificato che tutti i pin erano dritti e presenti nonché puliti dagli ipotetici residui di pasta che si sarebbero potuti depositare nella maldestra manovra, ricolloco con aria titubante la cpu al suo posto ed inizio a pulirla. Per la pulizia, non avendo alcool isopropilico a disposizione utilizzo un noto kit composto da due soluzioni acquistato presso el pejor venditore di caracas in Amazzonia.
Il kit fa il suo lavoro alla perfezione. Un paio di strofinate di cotton fioc ed una pulita finale con la soluzione nr°2 e la cpu torna come nuova.
Bene fatte le pulizie di primavera veniamo alla pasta termica già su menzionata.
Inizialmente stavo per acquistare la Noctua NT-1H, recensita come uno dei migliori prodotti ma poi, cercando qua e là, in un forum straniero ho visto che la pasta termica fornita col dissipatore di cui sopra, la PHNDC
, è la stessa identica di noctua, prodotta dalla stessa casa ma rimarchiata differentemente pertanto... me so tenuto in tasca sta decina de scudi.
Bene, saldato al suo posto il wb la tragica fase uno completa di giri loschi per occultare il cavetto rgb è completa.
FASE 2: INGEGNERI SI NASCE.
Nella fase 2 vi parlerò della combo tanica/ pompa da ma acquistata la Enermax neochanger rgb da 300ml.
Anche in questo caso ed in maniera del tutto fortuita direi
, l'oggetto si integra con il sistema Asus aura. Come suggerito più spesso da altri utenti, l'ideale sarebbe stato optare più per una soluzione scomposta ma, vuoi per l'inesperienza, vuoi per la strana allocazione delle componenti nel case, ho preferito puntare sul prodotto in questione.
I tagli della tanica vanno dai 200 ml sino ai canonici 400 ml solo che per la mancata disponibilità di quest'ultimo, ho dovuto optare per la soluzione intermedia. Anche qui il prodotto è bello massiccio. Top in alluminio nero con i due fori da 1/4 G per il rabbocco e l'affluenza del loop, corpo della tanica in plastica trasparente spessa un paio di millimetri se non anche di più (scusate ma non ho il calibro a portata di mano) ed alla base di questa, subito sopra la pompa, si trova l'anello bianco rgb. La pompa naturalmente è sottostante e presenta un mini display dove viene segnata la velocità con i classici rpm che, manovrabili da telecomando così come anche l'illuminazione, variano dai 1500 ai 4000... insomma, dovrebbe trattarsi della turbina di una centrale elettrica. La prevalenza massima così come riportato dal fabbricatore dovrebbe essere di 5,2 mt e la portata di 900 lt/h. Sotto il corpo della pompa si trova un mini sensore per il telecomando che, a corredo di viteria, guaine insonorizzanti etc etc, tutte facenti parte della confezione... é inserito all'interno di una comoda custodia di silicone con calamite. Al momento ricordando sempre che il loop non è pronto, di più non posso dirvi. Ah si quasi dimenticavo... l'acqua da qualche parte dovrà uscire da sta pompa. E qui entrano in campo gli ingegneri Enermax. Nella pompa è presente 1 solo foro di uscita che, ovviamente, ndo l'hanno collocato?!? Dietro il display certo!!! Si mi spiego meglio prima che venga la visione distorta di un non so cosa che sputa acqua e ti dice a che velocità lo fà. La base della pompa è esagonale e le due facce interessate, display ed uscita g1/4, sono quelle diametralmente opposte.
Ciò, in casi tipo il mio in cui il sostegno o lo spazio non sono ampi, porta a due sole soluzioni: #1# ruoti la pompa in maniera tale da far stare più comodo lo sbocco dell'acqua a discapito del display e li ti domandi che ce l'hanno messo a fà?!? #2# ti dai al modding o al fai da te e qualcosa ti inventi. Io ho optato per la soluzione nr°2 andando a costruirmi un sostegno in plexy da 5mm più lungo di quello che già avevo. Così facendo ho distanziato il tutto dai cavi dell'ali ed ho creato lo spazio necessario per il raccordo a Y ed il rubinetto per lo svuotamento dell'impianto, cosa che prima mi sarebbe invece stata impossibile. Dimenticavo di dire che la combo ha solo due cavi. Il primo che è quello l'alimentazione ed è di tipo sata ed il secondo, lungo tipo 1 micron, che è quello del led. Ovviamente ci sono le prolunghe di quest'ultimo e la soluzione sarà stata dettata dal fatto che se non vuoi rgb è non attacchi il filo, quel coso corto da qualche parte lo nascondi meglio. Sinceramente mi lascia un po' perplessa sta storia del solo telecomando e di un solo cavo do alimentazione.. in media ci sono 30000 porte per le pompe... boh indagherò meglio e vi farò sapere ad ogni modo, se prima non testo il prodotto non mi esprimo al riguardo quindi... andiamo avanti.
FASE 3: L' agognato radiatore.
Se scrivo anziché cazzegiare al pc è proprio perché manca ancora qualcosa... qualcosa di importante direi. Quando progettiamo gli impianti, i primi due parametri che andiamo a guardare sono lo spazio a disposizione e cosa dobbiamo raffreddarci. Valutate queste prime condizioni iniziamo con la ricerca del miglior radiatore al miglior prezzo. Nel mio caso ho optato per un radiatore da 480 mm che è la misura massima supportata restando allineata alle misure del case poi, per chi ha inventiva e sa cimentarsi in tagli col dremmel, non ci sono limiti di spazio e si può andare verso l'infinito e oltre.
Tornando al mio caso più standard e sempre con i due punti di sopra in mente, durante le ricerche noto subito una cosa... radiatori con misure in L uguali a prezzi con differenze di un certo valore. Beh subito mi rendo conto che esistono molti altri fattori da prendere in considerazione se si vuole fare un impianto di tutto rispetto e che da quelli si può arrivare alla fantascienza. Nel radiatore bisogna anche guardare la profondità, bisogna evitare di inserirne uno composto di materiali diversi da tutti gli altri componenti del loop per via della corrosione... vedasi l'alluminio e bisogna guardare gli FPI o misura delle alette per pollice. Per farla breve, i nostri radiatori variano da misure slim a misure extra fat ed in media va considerato che i radiatori migliori hanno un minor numero di FPI. Sostanzialmente il discorso è alquanto riduttivo e se prima ho scritto che si può arrivare alla fantascienza
è proprio in virtù di questo fattore. Meno FPI si hanno e più si possono abbassare gli rpm a vantaggio della silenziosità viceversa.... si lo sapevate già.
Bene dopo un tira e molla e qualche ricerca ho scelto di andare sul classico, un bell' EK Coolstream XE 480 spessore di 6 cm, 16 FPI e soprattutto una linea classica!! Si il mio case ha tutto a vista e non posso/voglio non tenere in considerazione l'estetica. Il diretto rivale preso in considerazione era era il nexxxos monsta... 10 FPI e 8+ cm di spessore, na bestia insomma. Il prezzo si assomigliava e le caratteristiche da fuoriclasse farebbero storcere il naso per la scelta che ho fatto ma vi invito a leggere qui: http://thermalbench.com/2015/06/07/ek-coolstream-xe-480mm-radiator/5/
Dai grafici si può notare che la bestiolina non si comporta male se abbinata a ventole degne di esser chiamate tali pertanto possiamo passare al #4.
FASE 4: Prima centrale eolica Homemade.
In relazione alle necessità del radiatore, dopo una serie di problematiche che mi hanno fatto desistere dall'acquisto delle Akasa Apache "fortunamente", ho puntato sul classico e sicuro set di 4 Noctua NF-f12 industrial da 2000 rpm pwm.
Le ventole grazie al cielo sono nere anche se quel marrone cagherella
nei gommini ce lo hanno dovuto infilare per forza
. Il problema si risolve subito rimuovendoli del tutto ( quelli a vista) o cambiandoli con altri colorati acquistabili e prodotti sempre dalla casa. Non si tratta del prodotto migliore creato da questa, ma viste le necessità e considerato che non è neanche il prodotto peggiore mi sono detto perché no. Le 3000 consentivano sicuramente prestazioni superiori ma li, accendendo il pc, avrei dovuto chiedere l'autorizzazione a Ciampino
ed i db sarebbero stati veramente troppo alti invece puntando sulle 2000... non potrò certamente dire di avere un pc silenziosissimo ma un drone poco rumoroso. Scherzi a parte ovviamente giocando sùi regimi di rotazione saprò trovare il giusto compromesso, tanto del resto, voglio si performance ma non devo certo farci i record del mondo. Beh sul prodotto null'altro da dire, la ventola dal peso stesso fa comprendere la qualità con cui è costruita tipica del marchio, ed osservandola meglio, si possono notare diversi accorgimenti anche nella trama interna volti a migliorarne il flusso. In rete, troverete certamente video esplicativi al riguardo ed in alcuni casi mediante l'uso del fumo, non quello che penseranno in molti
, si potrà vedere meglio la potenza e la concertazione del flusso. Il cavo è sleevato e se vogliamo trovare un neo, possiamo attaccarci alla scarsa dotazione. Nella confezione della ventola singola, probabilmente perché avranno pensato all'installazione nel case e non su radiatore, vi troverete solo 4 mini vitarelle cromate e neanche nere. Vabbè anche li la cosa è facilmente superabile visto che il rad. arriva/arriverà con le viti lunghe adatte per ospitare anche le ventole sino a 25mm.
In conclusione delle doverose presentazioni non mi soffermo per quanto riguarda i tubi rigidi petg ed i relativi raccordi da 12mm o circa il solito liquido Mayhems.
Che dire... la papagna è lunghetta e forse al momento poco interessante vista l'assenza di dati, ma sin tanto che non ho tutti i pezzi avevo ben poco da fare pertanto, lasciandovi la foto del lavoro fatto sin ora dopo il cable managemet, spero di non avervi annoiati troppo. Gli ulteriori aggiornamenti arriveranno a loop finito, intanto sentitevi liberi di commentare
circa eventuali altre scelte che avrei potuto fare etc... un saluto e a presto.
Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

CPU: Ryzen 5 1600x.
RAM: 32 gb G.skill trident z rgb 3200 mhz (beh i 3200... lasciamo stare ho già un thread apposito)
MOBO: Asus Crosshair VI hero
PSU: Corsair Rm750i
VGA: beh una splendida HD54... boh non ricordo bene ma fa talmente tanto... si l'avete capito, che manco ricordo con esattezza il nome. Ovviamente è una soluzione temporanea low cost (30€) in quanto la nuova piattaforma amd non ha grafica integrata cosa ormai risaputa.
MONITOR: Samsung U28E570D 1ms 60hz 4k freesync, beh per meno di 300€ difficile trovare di meglio.
STORAGE: 1 Samsung 850 evo da 500gb + raid di 3 wd blue 1tb cad. Dovrei aggiungere un m.2 Samsung 960 pro da 500gb ma a breve, si sa che il mondo dell'hw è fatto di attese, Samsung dovrebbe lanciare la serie 970 e 980 quindi ovviamente.. .. attendiamo!!!.
CASE: Termaltake Core p5. Voi di solito la roba la infilate nei vostri case beh, io nel mio ce la spargo attorno




Fatte le doverose presentazioni sperando di non aver lasciato nulla eccetto il raffreddamento a liquido e la modesta masterkey lite L (inutile soffermarsi sulle periferiche), iniziamo..
FASE 1: Il tragico esordio.
Come Wb per la cpu, dopo svariate ricerche che avessero come parametri performance ed estetica ho puntato sul Phantecks Glacier c350a

... scherzo non sapevo na cippa circa le specifiche ma mi piaceva. Sincronizzazione rgb con l'aura della mobo, forma abbastanza regolare, placcatura in nickel e prezzo in linea con la concorrenza. Il pezzo è di grandi dimensioni e bello pesante, presenta due pin sullo stesso lato (1 sopra 1 sotto) per l'alimentazione dei due led. Il top, ove sono presenti i due ovvii raccordi da 1/4g è di plastica trasparente molto spessa che consente di vedere bene le lamelle sottostanti ed il futuro liquido che vi scorrerà . Sempre nella parte superiore vi sono due clip magnetiche di colore nero di cui una riportante il nome del produttore e sotto queste vi si trova il S/N, a scelta ma non incluse nella confezione, si possono prendere le lamelle cromate. La parte sottostante invece mi risulta la parte dolente.. la cromatura a specchio del fondo mi appare un po' grossolana, nulla di grave ovviamente, ma si potrebbe fare di meglio visto che risulta un po' pesante e poco rifinita.

Nel complesso, almeno per il momento visto che il loop è ancora in lavorazione, il prodotto non sembrerebbe male. Nella confezione stile gioielleria, oltre ad una siringa classica di pasta di cui parlerò a breve, vi sono vari cavetti per il collegamento dei led ed una mini userguide.
Nel rimuovere il vecchio Artic Alpine 64 plus ad aria ( vecchio si fa per dire vista la breve carriera di 1 mesetto circa), quasi non deliddo la cpu





Si la state vedendo bene, bella incollata sul fondo del dissipatore. Con un po' di pazienza e facendola ruotare piano piano, daje e daje riesco a sfilarla. Mi ritrovo così con le mani inchiappate di pasta ed alquanto intimorito con la cpu che quasi mi svirgola verso il pavimento. Passati gli attimi di panico e verificato che tutti i pin erano dritti e presenti nonché puliti dagli ipotetici residui di pasta che si sarebbero potuti depositare nella maldestra manovra, ricolloco con aria titubante la cpu al suo posto ed inizio a pulirla. Per la pulizia, non avendo alcool isopropilico a disposizione utilizzo un noto kit composto da due soluzioni acquistato presso el pejor venditore di caracas in Amazzonia.

Il kit fa il suo lavoro alla perfezione. Un paio di strofinate di cotton fioc ed una pulita finale con la soluzione nr°2 e la cpu torna come nuova.

Bene fatte le pulizie di primavera veniamo alla pasta termica già su menzionata.
Inizialmente stavo per acquistare la Noctua NT-1H, recensita come uno dei migliori prodotti ma poi, cercando qua e là, in un forum straniero ho visto che la pasta termica fornita col dissipatore di cui sopra, la PHNDC

, è la stessa identica di noctua, prodotta dalla stessa casa ma rimarchiata differentemente pertanto... me so tenuto in tasca sta decina de scudi.
Bene, saldato al suo posto il wb la tragica fase uno completa di giri loschi per occultare il cavetto rgb è completa.
FASE 2: INGEGNERI SI NASCE.
Nella fase 2 vi parlerò della combo tanica/ pompa da ma acquistata la Enermax neochanger rgb da 300ml.

Anche in questo caso ed in maniera del tutto fortuita direi



I tagli della tanica vanno dai 200 ml sino ai canonici 400 ml solo che per la mancata disponibilità di quest'ultimo, ho dovuto optare per la soluzione intermedia. Anche qui il prodotto è bello massiccio. Top in alluminio nero con i due fori da 1/4 G per il rabbocco e l'affluenza del loop, corpo della tanica in plastica trasparente spessa un paio di millimetri se non anche di più (scusate ma non ho il calibro a portata di mano) ed alla base di questa, subito sopra la pompa, si trova l'anello bianco rgb. La pompa naturalmente è sottostante e presenta un mini display dove viene segnata la velocità con i classici rpm che, manovrabili da telecomando così come anche l'illuminazione, variano dai 1500 ai 4000... insomma, dovrebbe trattarsi della turbina di una centrale elettrica. La prevalenza massima così come riportato dal fabbricatore dovrebbe essere di 5,2 mt e la portata di 900 lt/h. Sotto il corpo della pompa si trova un mini sensore per il telecomando che, a corredo di viteria, guaine insonorizzanti etc etc, tutte facenti parte della confezione... é inserito all'interno di una comoda custodia di silicone con calamite. Al momento ricordando sempre che il loop non è pronto, di più non posso dirvi. Ah si quasi dimenticavo... l'acqua da qualche parte dovrà uscire da sta pompa. E qui entrano in campo gli ingegneri Enermax. Nella pompa è presente 1 solo foro di uscita che, ovviamente, ndo l'hanno collocato?!? Dietro il display certo!!! Si mi spiego meglio prima che venga la visione distorta di un non so cosa che sputa acqua e ti dice a che velocità lo fà. La base della pompa è esagonale e le due facce interessate, display ed uscita g1/4, sono quelle diametralmente opposte.

Ciò, in casi tipo il mio in cui il sostegno o lo spazio non sono ampi, porta a due sole soluzioni: #1# ruoti la pompa in maniera tale da far stare più comodo lo sbocco dell'acqua a discapito del display e li ti domandi che ce l'hanno messo a fà?!? #2# ti dai al modding o al fai da te e qualcosa ti inventi. Io ho optato per la soluzione nr°2 andando a costruirmi un sostegno in plexy da 5mm più lungo di quello che già avevo. Così facendo ho distanziato il tutto dai cavi dell'ali ed ho creato lo spazio necessario per il raccordo a Y ed il rubinetto per lo svuotamento dell'impianto, cosa che prima mi sarebbe invece stata impossibile. Dimenticavo di dire che la combo ha solo due cavi. Il primo che è quello l'alimentazione ed è di tipo sata ed il secondo, lungo tipo 1 micron, che è quello del led. Ovviamente ci sono le prolunghe di quest'ultimo e la soluzione sarà stata dettata dal fatto che se non vuoi rgb è non attacchi il filo, quel coso corto da qualche parte lo nascondi meglio. Sinceramente mi lascia un po' perplessa sta storia del solo telecomando e di un solo cavo do alimentazione.. in media ci sono 30000 porte per le pompe... boh indagherò meglio e vi farò sapere ad ogni modo, se prima non testo il prodotto non mi esprimo al riguardo quindi... andiamo avanti.
FASE 3: L' agognato radiatore.
Se scrivo anziché cazzegiare al pc è proprio perché manca ancora qualcosa... qualcosa di importante direi. Quando progettiamo gli impianti, i primi due parametri che andiamo a guardare sono lo spazio a disposizione e cosa dobbiamo raffreddarci. Valutate queste prime condizioni iniziamo con la ricerca del miglior radiatore al miglior prezzo. Nel mio caso ho optato per un radiatore da 480 mm che è la misura massima supportata restando allineata alle misure del case poi, per chi ha inventiva e sa cimentarsi in tagli col dremmel, non ci sono limiti di spazio e si può andare verso l'infinito e oltre.
Tornando al mio caso più standard e sempre con i due punti di sopra in mente, durante le ricerche noto subito una cosa... radiatori con misure in L uguali a prezzi con differenze di un certo valore. Beh subito mi rendo conto che esistono molti altri fattori da prendere in considerazione se si vuole fare un impianto di tutto rispetto e che da quelli si può arrivare alla fantascienza. Nel radiatore bisogna anche guardare la profondità, bisogna evitare di inserirne uno composto di materiali diversi da tutti gli altri componenti del loop per via della corrosione... vedasi l'alluminio e bisogna guardare gli FPI o misura delle alette per pollice. Per farla breve, i nostri radiatori variano da misure slim a misure extra fat ed in media va considerato che i radiatori migliori hanno un minor numero di FPI. Sostanzialmente il discorso è alquanto riduttivo e se prima ho scritto che si può arrivare alla fantascienza



è proprio in virtù di questo fattore. Meno FPI si hanno e più si possono abbassare gli rpm a vantaggio della silenziosità viceversa.... si lo sapevate già.
Bene dopo un tira e molla e qualche ricerca ho scelto di andare sul classico, un bell' EK Coolstream XE 480 spessore di 6 cm, 16 FPI e soprattutto una linea classica!! Si il mio case ha tutto a vista e non posso/voglio non tenere in considerazione l'estetica. Il diretto rivale preso in considerazione era era il nexxxos monsta... 10 FPI e 8+ cm di spessore, na bestia insomma. Il prezzo si assomigliava e le caratteristiche da fuoriclasse farebbero storcere il naso per la scelta che ho fatto ma vi invito a leggere qui: http://thermalbench.com/2015/06/07/ek-coolstream-xe-480mm-radiator/5/
Dai grafici si può notare che la bestiolina non si comporta male se abbinata a ventole degne di esser chiamate tali pertanto possiamo passare al #4.
FASE 4: Prima centrale eolica Homemade.
In relazione alle necessità del radiatore, dopo una serie di problematiche che mi hanno fatto desistere dall'acquisto delle Akasa Apache "fortunamente", ho puntato sul classico e sicuro set di 4 Noctua NF-f12 industrial da 2000 rpm pwm.

Le ventole grazie al cielo sono nere anche se quel marrone cagherella










In conclusione delle doverose presentazioni non mi soffermo per quanto riguarda i tubi rigidi petg ed i relativi raccordi da 12mm o circa il solito liquido Mayhems.
Che dire... la papagna è lunghetta e forse al momento poco interessante vista l'assenza di dati, ma sin tanto che non ho tutti i pezzi avevo ben poco da fare pertanto, lasciandovi la foto del lavoro fatto sin ora dopo il cable managemet, spero di non avervi annoiati troppo. Gli ulteriori aggiornamenti arriveranno a loop finito, intanto sentitevi liberi di commentare





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