Aumentare la corrente in un circuito DC?

LightSoul94

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Salve a tutti.
Ho letto tempo fa, un articolo che spiegava come aumentare la corrente in un circuito. Diceva che in pratica nei circuiti AC basta applicare un trasformatore riduttore che diminuirà la tensione ma aumenterà la corrente alternata.
Nei circuiti DC invece c'era scritto che basta usare un circuito RC dove maggiore sarà la capacità del condensatore, maggiore sarà la corrente in uscita.
In oltre diceva che mettere uno o più diodi aumentava sensibilmente la corrente (sempre in DC ovviamente).
Riguardo il diodo, è tutto vero? Può un diodo al silicio anche aumentare la corrente?
 

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@LightSoul94, qualcosa del genere l' ho letto anche io (naturalmente senza capirci granchè).
Però per quel che mi ricordo venivano usati un diodo zener+un diodo al silicio , per compensare la caduta di tensione di un transistor.
Infatti così si aumenta la tensione (per essere chiari la differenza di potenziale), non la corrente.
Mi sa che più che risponderti ti ho confuso ulteriormente. :asd: Se trovo gli schemi te li posto.
 

LightSoul94

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Questo è l'articolo che ho letto: Come aumentare L'Amperaggio con condensatori e diodi - Notizie.it

Dice espressamente "Aumentando amperaggio con diodi" Volevo sapere se era una bufala o meno datosi che non ho trovato un video illustrativo e con tutte le bufale scientifiche che si trovano sulla rete.

Per esempio avete mai sentito parlare della bufala della cipolla che carica il telefono? :D

Comunque adesso che leggo più attentamente, il metodo con i diodi funziona in un circuito AC
Vi lascio la fonte principale: How to Increase Amperage With Capacitors & Diodes | eHow
 
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@LightSoul94, ho letto l' articolo.
Non so che dirti, non è certamente il caso di cui ti ho parlato.

Per quanto riguarda la cipolla, sicuramente se mettiamo i puntali di un tester si noterà una differenza di potenziale di pochi millivolt come accade anche con per esempio mele, arance, patate etc. Ma certamente non può caricare un telefono che richiederà i classici 5 volt!!!
 

LightSoul94

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Fosse solo la poca tensione il problema, è anche la poca corrente, e poi non si tratta di una vera e propria fonte elettrica, si tratta di utilizzare il succo della frutta o dell'ortaggio come liquido dielettrico.
Stiamo parlando di energia elettrolitica e non elettrica apro e chiudo parentesi.
Comunque riguardo al tema principale della discussione dopo gli esami farò degli esperimenti sull'incremento della corrente continua, e vi farò sapere.
 
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@LightSoul94, questo è quello che intendevo io:
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Le immagini sono tratte da Nuova Elettronica.
E' chiaro che non ha nulla a che vedere col tuo quesito.
In ogni caso seguirò la discussione. :ok:!
 
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LightSoul94

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Con i condensatori che possono fare accumulo di energia si può avere uno spunto di corrente istantanea maggiore di quella massima erogabile dall' alimentatore.
Ovvio che la media va rispettata, se posso avere 1 Ampere massimo e ci carico dei condensatori, ne posso prelevare anche dieci, ma per un decimo del tempo totale, e sorge anche il problema che i condensatori non si possono caricare istantaneamente, serve un limite alla corrente che si preleva dall' alimentatore.
Se questo è un trasformatore seguito da ponte di diodi sopporta un abuso per qualche secondo e va bene, se è un circuito elettronico non è proprio così.
Diodi, lo avevo già letto e riproposto recentemente, se ho un carico alimentato in AC posso mettere prima del carico un ponte di diodi seguito da condensatore, il carico non viene più alimentato dalla tensione efficace in AC ma da una tensione più vicina a quella di picco, quanto dipende dalla capacità del condensatore di filtro, ovvio che alimentando il carico on tensione più alta scorrerà anche una corrente maggiore.
Sempre che la tensione più alta non faccia danni e che il carico abbia bocca buona passando da AC a CC.
 
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Salve a tutti.
Ho letto tempo fa, un articolo che spiegava come aumentare la corrente in un circuito. Diceva che in pratica nei circuiti AC basta applicare un trasformatore riduttore che diminuirà la tensione ma aumenterà la corrente alternata.
Nei circuiti DC invece c'era scritto che basta usare un circuito RC dove maggiore sarà la capacità del condensatore, maggiore sarà la corrente in uscita.
In oltre diceva che mettere uno o più diodi aumentava sensibilmente la corrente (sempre in DC ovviamente).
Riguardo il diodo, è tutto vero? Può un diodo al silicio anche aumentare la corrente?

La 1^ legge di Ohm dice che in un conduttore ohmico la corrente è direttamente proporzionale alla d.d.p. ai suoi capi: I=V/R :sisilui:
Quindi, volendo incrementare l'intensità della corrente in un circuito in corrente continua, dovrai incrementare la tensione oppure diminuire la resistenza oppure entrambe le cose :asd:
Nel caso del transitorio di carica di un condensatore inserito in un circuito RC serie avviene che, dopo un picco iniziale, la corrente istantanea i(t) tende a 0 esponenzialmente man mano che la tensione ai capi del condensatore si approssima a quella del generatore.
A regime il condensatore si comporta come un circuito aperto :asd:
Il diodo è una "valvola" di corrente, non un amplificatore di corrente :nunu:
Se vuoi incrementare la corrente, puoi utilizzare un transistor, ad es. un BJT, in configurazione ad EC (emettitore comune) o a CC (collettore comune), in cui la corrente d'uscita sul collettore sarà un multiplo della corrente di base, sempre che il circuito te lo consenta (il limite è dato sempre dalla legge di Ohm, non potrai mai prelevare una corrente maggiore di quella che la sorgente di alimentazione ti consente di prelevare :asd:) :ciaociao:
 
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Utente 16812

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Con i condensatori che possono fare accumulo di energia si può avere uno spunto di corrente istantanea maggiore di quella massima erogabile dall' alimentatore.
Ovvio che la media va rispettata, se posso avere 1 Ampere massimo e ci carico dei condensatori, ne posso prelevare anche dieci, ma per un decimo del tempo totale, e sorge anche il problema che i condensatori non si possono caricare istantaneamente, serve un limite alla corrente che si preleva dall' alimentatore.
Se questo è un trasformatore seguito da ponte di diodi sopporta un abuso per qualche secondo e va bene, se è un circuito elettronico non è proprio così.
Diodi, lo avevo già letto e riproposto recentemente, se ho un carico alimentato in AC posso mettere prima del carico un ponte di diodi seguito da condensatore, il carico non viene più alimentato dalla tensione efficace in AC ma da una tensione più vicina a quella di picco, quanto dipende dalla capacità del condensatore di filtro, ovvio che alimentando il carico on tensione più alta scorrerà anche una corrente maggiore.
Sempre che la tensione più alta non faccia danni e che il carico abbia bocca buona passando da AC a CC.

Un condensatore che viene alimentato in continua assorbe, all'inizio del processo di carica (supponendolo inizialmente scarico), una corrente iniziale pari a V/R, come sappiamo dalla legge di Ohm, in cui R è la resistenza del circuito di carica.
D'altronde nei circuiti in corrente continua, ricordo, entrano in gioco soltanto resistenze e non reattanze (in continua la reattanza capacitiva è infinita mentre quella induttiva è nulla) mentre in alternata la situazione è differente (la somma delle cadute di tensione è sempre maggiore del valore della tensione applicata al circuito) :sisi:
Quindi di quale "spunto" stai parlando ? :grat:
Per quanto riguarda il diodo raddrizzatore ad una semionda (lasciando stare, per ora, quello a doppia semionda), ho già spiegato, parlando degli alimentatori, che, nella fase di raddrizzamento della tensione/corrente, la tensione e la corrente sul carico hanno un aspetto sempre variabile ma "unidirezionale", ossia esse sono pulsanti, in quanto la semionda negativa risulta "tagliata" e ciò comporta la presenza di un valore medio non nullo (la tensione alternata sinusoidale ha un valore medio nullo nel periodo, quindi anche la componente continua è nulla), che è il valore della continua che si vuole ottenere: Vcc=Vmax/pi= 0.318*Vmax (pi è il pi-greco, cioè 3.14) :sisilui:
http://www.tomshw.it/forum/elettron...enti-elettronici-post4685586.html#post4685586
Saluti :ciaociao:

P.S. Lascia stare le fregnacce che scrivono su Internet sull'aumento della corrente in un circuito in continua: se prendessi un ramo ohmico, che ha una certa resistenza, e "derivassi" un altro ramo ohmico, a resistenza più bassa (in pratica due resistori in parallelo, per capirci), ecco che sul ramo ohmico a resistenza minore andrei a prelevare una corrente più alta ma ci sono due piccoli "inconvenienti": innanzitutto il generatore deve erogare una corrente maggiore, che dovrà essere assorbita dal ramo ohmico aggiunto, e poi quella parte di corrente prelevata, o dissipata dal resistore più piccolo se preferisci, è una frazione della corrente totale erogata in più dal generatore :asd:
Che razza di ragionamento è questo ? :look:
 
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LightSoul94

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Mi sono informato e mi hanno detto che è fisicamente impossibile aumentare e stabilizzare la corrente... In effetti, se fosse così avremmo risolto tutti i problemi energetici... oppure sono stato malinformato?
 
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Utente 16812

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Mi sono informato e mi hanno detto che è fisicamente impossibile aumentare e stabilizzare la corrente... In effetti, se fosse così avremmo risolto tutti i problemi energetici... oppure sono stato malinformato?

Supponiamo di avere una corrente I=2mA ad una tensione V=5V, la resistenza è R=5/2*10^(-3)=2.5kOhm :sisilui:
Volendo aumentare la corrente, posso aumentare la tensione: V=50V e R=2.5kOhm, avrò I=50/2.5*10^3=20mA, oppure posso ridurre la resistenza, quindi avrò V=5V e R=250 Ohm, da cui I=5/250=20mA :asd:

Passiamo ora alla stabilizzazione della corrente: sappiamo che c'è bisogno di un diodo Zener, posto in parallelo al carico Rl, e di una resistenza R (come limitatore di corrente nello Zener) messa in serie alla batteria di fem E (che in pratica rappresenta la tensione continua d'uscita dal filtro di livellamento).
Vediamo brevemente come funziona: all'aumentare, ad esempio, di E, aumenta la corrente totale I, aumenta anche la corrente di Zener Iz, la quale "assorbe" la variazione in aumento di I, mantenendo invariata la corrente sul carico Rl.
Viceversa se cambia il carico facendo, ad esempio, aumentare la corrente Il, la corrente di Zener Iz diminuisce della stessa quantità, facendo mantenere costante la corrente totale I :asd:
In parole semplici, lo Zener, mantenendo costante la tensione, è in grado di "regolare" la propria corrente in maniera tale da "compensare" le variazioni che possono avvenire nel circuito :sisilui:

Secondo te, questi esempi che ho descritto sopra sono fisicamente impossibili ? :asd:
 

LightSoul94

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Supponiamo di avere una corrente I=2mA ad una tensione V=5V, la resistenza è R=5/2*10^(-3)=2.5kOhm :sisilui:
Volendo aumentare la corrente, posso aumentare la tensione: V=50V e R=2.5kOhm, avrò I=50/2.5*10^3=20mA, oppure posso ridurre la resistenza, quindi avrò V=5V e R=250 Ohm, da cui I=5/250=20mA :asd:

Passiamo ora alla stabilizzazione della corrente: sappiamo che c'è bisogno di un diodo Zener, posto in parallelo al carico Rl, e di una resistenza R (come limitatore di corrente nello Zener) messa in serie alla batteria di fem E (che in pratica rappresenta la tensione continua d'uscita dal filtro di livellamento).
Vediamo brevemente come funziona: all'aumentare, ad esempio, di E, aumenta la corrente totale I, aumenta anche la corrente di Zener Iz, la quale "assorbe" la variazione in aumento di I, mantenendo invariata la corrente sul carico Rl.
Viceversa se cambia il carico facendo, ad esempio, aumentare la corrente Il, la corrente di Zener Iz diminuisce della stessa quantità, facendo mantenere costante la corrente totale I :asd:
In parole semplici, lo Zener, mantenendo costante la tensione, è in grado di "regolare" la propria corrente in maniera tale da "compensare" le variazioni che possono avvenire nel circuito :sisilui:

Secondo te, questi esempi che ho descritto sopra sono fisicamente impossibili ? :asd:

Questo va bene lo so, ma io intendevo dire cambiare la corrente in un altro caso:

Supponiamo che abbiamo una batteria di 9V @ 300mA, collegata direttamente al carico che per lavorare ha bisogno di 9V @ 500mA...
In quel caso devo semplicemente comprare un filo più sottile?
 
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Anatra di Gomma

The squawking hammer
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Questo va bene lo so, ma io intendevo dire cambiare la corrente in un altro caso:

Supponiamo che abbiamo una batteria di 9V @ 300mA, collegata direttamente al carico che per lavorare ha bisogno di 9V @ 500mA...
In quel caso devo semplicemente comprare un filo più sottile?

Se la tua batteria fornisce solo 300 mA non puoi alimentare correttamente il carico che ne richiede 500. Il filo è ininfluente a meno che non si parli di tensioni molto basse e in ogni caso non dovresti comprarlo più sottile ma più largo. Maggior diametro = minor caduta di tensione ergo più potenza in arrivo al carico e minori perdite per effetto joule.

Semplicemente se a monte non hai una potenza utile adeguata alle tue esigenze non la puoi creare dal vuoto come se nulla fosse. Nel tuo caso dovresti mettere 2 batterie in parallelo per avere così sempre 9 V ma 600 mA.
 
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Utente 16812

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Questo va bene lo so, ma io intendevo dire cambiare la corrente in un altro caso:

Supponiamo che abbiamo una batteria di 9V @ 300mA, collegata direttamente al carico che per lavorare ha bisogno di 9V @ 500mA...
In quel caso devo semplicemente comprare un filo più sottile?

La 2^ legge di Ohm dice che la resistenza di un conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza, inversamente proporzionale all'area della sua sezione e dipende dalla resistività del materiale, che è una costante caratteristica che ciascun materiale conduttore ha.
Quindi semmai dovresti comprare un filo più "spesso", per diminuire la resistenza, non più sottile :asd:
Ad ogni modo se il carico è alimentato da un generatore di fem E=9V e, ai suoi capi, fluisce una corrente di intensità I=500mA, la sua resistenza è, secondo la 1^ legge di Ohm, R=V/I=9/500*10^(-3)=18 Ohm.
Ora però che succede ?
Il generatore di tensione (e di corrente) "reale", che tu hai indicato, ha una fem a vuoto di 9V e una corrente di corto-circuito di 300mA, per cui la potenza massima fornita dal generatore stesso è P=V*I=9*300*10^(-3)=2.7W.
Ma come ha giustamente fatto notare @Anatra di Gomma, il carico che assorbe 500mA di corrente avrebbe bisogno, a parità di tensione di alimentazione, di una potenza P=9*500*10^(-3)=4.5W :asd:
Ciao :ciaociao:
 

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