Questo il testo della mail che ho inviato a quei buffoni di asus e in esso riassumo tutte le vicissitudini che ho avuto con sti tizi, decisamente no comprerò mai più nulla da loro, li considero una sottomarca scadentissima.
V'invito a leggere la mia missiva e quindi pensarci bene se destinare il vostro denaro per acquistare prodotti di costoro, uomo avvisato mezzo salvato.
Ovviamente non si degnano di replicare alle mail probabilmente sperano di lucrare con il numero a tariffazione maggiorata, prassi vietata, cosa sancita da un'ulteriore sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Stante la conversazione avuta ieri con il vs. Sig. Giovanni, peraltro raccolta in un file audio che unitamente agli ulteriori documenti e files entrerà a far parte del corredo probatorio circa la vostra condotta scorretta e irregolare, ho deciso d’inviarvi la presente cosicché possiate avere un’immagine chiara di quanto da me subito a causa della difettosità dei vostri prodotti, e per conseguenza del vostro biasimevole comportamento quanto irregolare comportamento e quindi delle ragioni per cui di certo non sono così sprovveduto da inviarvi il prodotto difettoso in assenza di adeguiate garanzie.
Auspico che l’analisi di quanto riportato, unitamente alla consapevolezza circa la dimostrabile fondatezza delle mie affermazioni v’inducano a cessare simili comportamenti e quindi proporre un’accettabile intesa extragiudiziaria.
Il 28/02 la carabattola arriva a quella parodi di centro assistenza (una mail lo conferma).
Vale considerare che “gl’ineffabili” tecnici segnalano nella mail dei danni estetici inesistenti, presumibilmente per coprirsi anticipatamente da danni che potrebbero loro stessi provocare, un primo segno della pochissima correttezza.
Il 18/03 la carabattola viene me restituita dopo 20 giorni in cui, dimostrabilmente grazie al sigillo, la carabattola ha stazionato inutilmente dal momento che nessuno l’ha presa in mano per almeno capire quale fosse il difetto, totale 20 gg. certo non definibili tempo congruo.
Vale considerare che la restituzione è avvenuta solo dopo forti insistenze da parte mia e la minaccia per cui se non aveste operato il reso avrei opposto querela per appropriazione indebita, diversamente chissà quanto altro tempo la carabattola sarebbe stata lasciata a stagionare inutilmente.
Vero il 16/03 mi proponete il rimborso secondo le vostre modalità che trovo francamente farraginose.
Anche volendo tenere per buona tale data come il termine delle febbrili attività dei vostri ineffabili tecnici si determina un periodo pari a 18 giorni in cui questi alacri e attenti lavoratori non hanno fatto assolutamente nulla a dimostrazione di quale sia il riguardo che riservate verso i consumatori che incappano nei vostri prodotti difettosi immessi in commercio.
Lungo i 16 giorni mi avete narrato di fantomatici pezzi in arrivo dal lontano oriente, evidentemente una enorme menzogna atta a giustificare l’assenza di un servizio di assistenza propriamente detto: sedici giorni non sono certo un tempo compatibile con i moderni mezzi di trasporto ma solamente con le antiche carovane di cammelli, la dimostrazione più evidente e tangibile è comunque il sigillo apposto all’ingresso del prodotto al centro assistenza ancora presente oggi applicato in tutte le parti dello stesso a dimostrazione del fatto che non è stato minimamente toccato per tutto il periodo.
Vi è una palese incongruenza tra la necessità di un pezzo di ricambio in arrivo e la non riparabilità, se la carabattola fosse stata realmente esaminata da un tecnico la non riparabilità sarebbe emersa immediatamente e non dopo 18 giorni.
Evidente come il mentire sia per voi divisa e segno di aperta malafede nei confronti dei malcapitati clienti.
Vale considerare come nonostante il dilungarsi dei tempi ben oltre termini accettabili non abbiate assunto l’iniziativa di sostituire il prodotto a dimostrazione del vostro menefreghismo e del totale spregio nei confronti dei consumatori.
Non volendo perdere tempo ulteriore rivolgendomi al Giudice di Pace decido di aderire al rimborso, benché ritenga il meccanismo farraginoso, lento, ingiustificatamente burocratizzato.
Detto meccanismo prevede che entro massimo 14 giorni dalla data d’invio della documentazione, spedita il 26/06 in mattinata, dovrei ricevere la conferma dell’entità del rimborso e quindi le indicazioni relative alla spedizione.
La banale scusa per cui i 14 giorni devono essere conteggiati come lavorativi non trova suffragio, stante la convenzione europea e le diverse norme del Codice Civile che sanciscono come in assenza di specifica dicitura i termini temporali siano per definizione indicati in giorni solari.
Scaduto detto termine, stante la vostra consuetudine di non replicare alle mail dei clienti e l’inconsistenza all’atto pratico del servizio chat, decido di contattare telefonicamente la vostra sede, ovviamente non utilizzando la numerazione a costo maggiorato che voi furbescamente utilizzate benché ciò sia vietato.
Trovo una vostra collega decisamente indisponente la quale asserisce che io DEBBO!! Aspettare, evidentemente per voi i contratti sono impegnativi solo da parte del cliente mentre voi ve ne potete infischiare bellamente, altra dimostrazione di quali siano i principi di correttezza e professionalità che vi animano.
Solo dopo notevole insistenza, numerose mail incluse PEC cui non vi degnate di replicare dimostrando una volta di più quale sia la pasta di cui siete fatti, giunge la famosa comunicazione relativa alle modalità di spedizione, senza che vi sia alcuna conferma circa il prezzo di riacquisto con buona pace di quanto voi stessi dichiarate, vedasi l’allegato coni punti salienti ben evidenziati per facilitare la vostra comprensione.
Possiamo notare quanto segue.
A) Il termine di 14 giorni è stato ampiamente travalicato, solo a fronte della mia insistenza avete provveduto a inviarmi le indicazioni per la spedizione della carabattola.
B) Assolutamente nelle vostre comunicazioni non confermate quale sia il valore che intendete riconoscere e pertanto dovrei riporre fiducia in voi, va da sé che a tutt’oggi non avendo confermato tale valore non avete adempiuto agl’impegni assunti.
C) Notare come già mettetele mani avanti indicando quali canali interpellare nel caso in cui vi “dimenticaste” di pagare quanto dovuto, circa il fatto che ignorate le mail dei clienti non credo vi sia da specificare altro.
D) Il contratto concluso e da me sottoscritto è da considerarsi rescisso in ragione della vostra inadempienza.
Stanti i pregressi e il persistere dell’evidente condizione d’inadempienza da parte vostra è evidente come offrirvi fiducia sarebbe decisamente un atto sconsiderato.
Stanti le premesse, tutto lascia supporre che non appena vi sarete appropriati della carabattola e quindi avrete modo di eliminare la “pistola fumante” restituirete nella migliore delle ipotesi una cifra decisamente minore rispetto al prezzo per intero o più probabilmente non restituirete nulla.
Ho già avuto modo constatare come le “dimenticanze” e l’ignorare gl’impegni siano per voi cosa normale.
Concludendo: non ho intenzione d’inviarvi nulla in sifatte condizioni, le inadempienze contrattuali, la totale mancanza di etica e correttezza, dimostrate finora lasciano presumere un’assai probabile truffa da parte vostra.
In assenza di una conferma e reali garanzie circa importi tempi di pagamento non intendo inviarvi alcunché, preferendo adire alle opportune iniziative nelle sedi adeguate, attribuendovi ogni onere danno e spesa.
Ribadisco la nullità del contratto sottoscritto a fronte della vostra palese ed esclusiva inadempienza e quindi colpa e responsabilità.
L’esservi voi rivolti sempre alla mia persona indica come foste consapevoli che il proprietario del prodotto sono io e non altri a fronte di una compravendita tra privati e come ciò sia stato da voi pacificamente accettato e acclarato.
Tale condizione rende priva di forza l’obbiezione relativa alla ricevuta fiscale intestata al Sig. Cipolla, il quale in ogni caso è ben disponibile ad agire e sottoscrivere le diverse iniziative di concerto con me.
Ovviamente le mie azioni saranno tese ad ottenere, oltre al ristoro di quanto esborsato per l’acquisto di un prodotto manifestamente difettoso all’origine e privo di adeguata assistenza, un equo ristoro dei danni causati dalla vostra condotta assolutamente scorretta e irregolare.
Con i migliori saluti.