DOMANDA Acquisto scacchiera? Consigli?

IoSonoLeggenda

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Auricolari VE Monk - Tastiera Logitech G513 - Mouse Logitech G Pro Wireless
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Salve.

Da qualche giorno mi sono riavvicinato agli scacchi. Imparai a giochicchiare qualche annetto fa ed ora sto riprendendo la mano studiando qua e là qualcosina.
Vorrei comprare una scacchiera full legno (compresi i pezzi) ma non ho idea di cosa guardare esattamente. Mi consigliate qualcosina?

Grazie.
 
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Utente 16812

Ospite

Ci sono anche le scacchiere elettroniche, alcune hanno un ELO che supera 2000 di punteggio, giocano a livello di un buon Maestro FIDE.
Come programma ti suggerisco Fritz 17 e Komodo Dragon 2:

Come data-base c'è ChessBase:

Ciao ?
 
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Ci sono anche le scacchiere elettroniche, alcune hanno un ELO che supera 2000 di punteggio, giocano a livello di un buon Maestro FIDE.
Come programma ti suggerisco Fritz 17 e Komodo Dragon 2:

Come data-base c'è ChessBase:

Ciao ?
Grazie per il suggerimento.

Avevo visto queste scacchiere elettroniche molto avanzate e sono una bellissima idea ma credo che opterò per una classica in legno da usare (ovviamente) e da tenere come esposizione in salotto ?

Per il resto mi sono iscritto a chess.com e gioco lì. Inoltre offre numerose lezioni gratuite per principianti e non... è fatto veramente bene!
 
U

Utente 16812

Ospite
Benissimo, per qualsiasi delucidazione sul gioco sono a tua disposizione, quando vuoi ... ?

P.S. Una buona scacchiera di legno pregiato costa parecchio ... e pure i pezzi di legno ?
 

IoSonoLeggenda

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Benissimo, per qualsiasi delucidazione sul gioco sono a tua disposizione, quando vuoi ... ?

P.S. Una buona scacchiera di legno pregiato costa parecchio ... e pure i pezzi di legno ?
Eh si ... Con 140€ si trova roba caruccia anche se ovviamente salendo si nota (tanto) la differenza con un set più economico.

Magari per iniziare prendo una combo tipo quelle da 80/90€ e via...poi in futuro chissà.
 
U

Utente 16812

Ospite
Sì, fai così, vedrai che farà la sua bella figura, ne sono certo ?

P.S. Sapevi che ho partecipato a diversi tornei internazionali (Roma, Latina, Salsomaggiore, ecc.) ?
Sono arrivato ad essere CM (Candidato Maestro) e sicuramente se avessi continuato sarei diventato un bravo Maestro ma ho smesso l'attività agonistica (più di trent'anni fa) per mancanza di stimoli, ora partecipo esclusivamente a tornei amatoriali di Bridge, gioco/sport molto più "cervellotico" degli scacchi ma molto più stimolante per me (e molto più "stancante", dopo alcune smazzate il cervello va in fumo) ?
 
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Sì, fai così, vedrai che farà la sua bella figura, ne sono certo ?

P.S. Sapevi che ho partecipato a diversi tornei internazionali (Roma, Latina, Salsomaggiore, ecc.) ?
Sono arrivato ad essere CM (Candidato Maestro) e sicuramente se avessi continuato sarei diventato un bravo Maestro ma ho smesso l'attività agonistica (più di trent'anni fa) per mancanza di stimoli, ora partecipo esclusivamente a tornei amatoriali di Bridge, gioco/sport molto più "cervellotico" degli scacchi ma molto più stimolante per me (e molto più "stancante", dopo alcune smazzate il cervello va in fumo) ?

Cavolo complimenti!

Io sono proprio un principiante in realtà però adoro gli scacchi. Imparai a giocare al liceo (pensa npo'! Eheheh) ed in 3 mesetti scarsi vinsi la mia prima partita in torneo provinciale come 4^ scacchiera (la più scarsa ?). È stata una bellissima esperienza.

Mo ho ripreso appunto a rigiocare ma non ricordo assolutamente nulla.
 
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Utente 16812

Ospite
Salve caro,
mi limiterò a fornirti alcune nozioni generali sull'andamento di una partita a scacchi, semmai in seguito potremo, se vorrai, analizzare più a fondo alcuni aspetti importanti del gioco.
Il fattore più importante, seppure ovvio, da tenere sempre presente è il seguente: per poter dare lo scacco matto è necessario il buon coordinamento dell'azione dei pezzi, soprattutto nella fase iniziale della partita, la cosiddetta fase di "apertura" (sulle varie aperture tornerò a parlare in seguito).
Pertanto le prime mosse servono a disporre i pezzi (non a caso si parla di fase di "sviluppo" dei pezzi) in quelle "case" (le caselle) da cui sono in grado di esercitare l'azione più efficace ma al tempo stesso occorre pensare a mettere in sicurezza il proprio Re, arroccandolo (ricorda che l'avversario farà di tutto per intralciare il nostro sviluppo e altrettanto facciamo noi).
Il "dispiegamento" dei pezzi, sempre compatibilmente con lo sviluppo dell'avversario, dovrà essere il più idoneo per il successivo attacco.
Qui entra in gioco il secondo punto fondamentale: il fattore "tempo" in apertura.
Solitamente chi dà inizio al piano d'attacco è colui che per primo ha concluso lo sviluppo dei propri pezzi, vale a dire colui che si è sviluppato nel minor tempo possibile.
Legato al fattore "tempo" è il terzo elemento determinante: lo "spazio".
E' inutile ribadire l'importanza della conquista di maggiore spazio sulla scacchiera e quindi, in sintesi, dirò che l'obiettivo primario, in apertura, è quello di conquistare il maggior spazio possibile nel minor tempo possibile.
Con l'inizio delle operazioni di attacco si passa alla fase di "medio-gioco" (o di "centro-partita"), in cui uno dei due avversari cercherà di sfruttare la propria superiorità di spazio e di tempo in modo da trasformarla in un vantaggio duraturo (non necessariamente di natura "materiale", un vantaggio può essere anche "posizionale"), tale da condurlo alla vittoria (non sempre possibile).
Il vantaggio conseguito nel medio-gioco spesso si concretizza nella fase "finale" della partita, non sempre concludendosi con lo scacco matto (spesso mi è capitato di vedere giocatori in vantaggio nel centro-partita perdere rovinosamente nel finale perché non conoscono la teoria dei finali): una partita di scacchi si può anche "pattare".
Per concludere queste brevi note, vale la pena evidenziare che una partita a scacchi consiste nello svolgimento di un piano strategico logico che si delinea in base alle nostre mosse e a quelle dell'avversario e la cui attuazione dipende non soltanto dal senso strategico e tattico (sulla differenza tra strategia e tattica negli scacchi tornerò a parlare) dei giocatori ma anche dalla loro fantasia e genialità.
A presto e buon fine settimana ?
 
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Salve caro,
mi limiterò a fornirti alcune nozioni generali sull'andamento di una partita a scacchi, semmai in seguito potremo, se vorrai, analizzare più a fondo alcuni aspetti importanti del gioco.
Il fattore più importante, seppure ovvio, da tenere sempre presente è il seguente: per poter dare lo scacco matto è necessario il buon coordinamento dell'azione dei pezzi, soprattutto nella fase iniziale della partita, la cosiddetta fase di "apertura" (sulle varie aperture tornerò a parlare in seguito).
Pertanto le prime mosse servono a disporre i pezzi (non a caso si parla di fase di "sviluppo" dei pezzi) in quelle "case" (le caselle) da cui sono in grado di esercitare l'azione più efficace ma al tempo stesso occorre pensare a mettere in sicurezza il proprio Re, arroccandolo (ricorda che l'avversario farà di tutto per intralciare il nostro sviluppo e altrettanto facciamo noi).
Il "dispiegamento" dei pezzi, sempre compatibilmente con lo sviluppo dell'avversario, dovrà essere il più idoneo per il successivo attacco.
Qui entra in gioco il secondo punto fondamentale: il fattore "tempo" in apertura.
Solitamente chi dà inizio al piano d'attacco è colui che per primo ha concluso lo sviluppo dei propri pezzi, vale a dire colui che si è sviluppato nel minor tempo possibile.
Legato al fattore "tempo" è il terzo elemento determinante: lo "spazio".
E' inutile ribadire l'importanza della conquista di maggiore spazio sulla scacchiera e quindi, in sintesi, dirò che l'obiettivo primario, in apertura, è quello di conquistare il maggior spazio possibile nel minor tempo possibile.
Con l'inizio delle operazioni di attacco si passa alla fase di "medio-gioco" (o di "centro-partita"), in cui uno dei due avversari cercherà di sfruttare la propria superiorità di spazio e di tempo in modo da trasformarla in un vantaggio duraturo (non necessariamente di natura "materiale", un vantaggio può essere anche "posizionale"), tale da condurlo alla vittoria (non sempre possibile).
Il vantaggio conseguito nel medio-gioco spesso si concretizza nella fase "finale" della partita, non sempre concludendosi con lo scacco matto (spesso mi è capitato di vedere giocatori in vantaggio nel centro-partita perdere rovinosamente nel finale perché non conoscono la teoria dei finali): una partita di scacchi si può anche "pattare".
Per concludere queste brevi note, vale la pena evidenziare che una partita a scacchi consiste nello svolgimento di un piano strategico logico che si delinea in base alle nostre mosse e a quelle dell'avversario e la cui attuazione dipende non soltanto dal senso strategico e tattico (sulla differenza tra strategia e tattica negli scacchi tornerò a parlare) dei giocatori ma anche dalla loro fantasia e genialità.
A presto e buon fine settimana ?

Limpido come l'acqua.

Al momento infatti non mi sto concentrando tanto ad imparare le varie aperture (a parte quelle classiche e4/d4, Cavallo ecc ecc) ma quanto nello sviluppo dei pezzi per il controllo della parte centrale della scacchiera. Più in là poi quando avrò maggiore consapevolezza mi dedicherò magari a qualche apertura nello specifico.
La mia unica pecca al momento è che non conosco bene i pattern dei finali, a volte mi ritrovo in vantaggio di 2 o 3 pezzi e non riesco a dare matto perchè perdo troppo tempo a muovere non sapendo esattamente le tattiche di posizionamento finali per l'appunto. ?

Buon week-end anche a te ☺️
 
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@gronag alla fine ho acquistato questa scacchiera qui : https://www.scacco.it/it/prod/scacchiera-da-torneo-in-mogano-e-acero-con-lettere-e-numeri-746mba

e questo set di scacchi qui : https://www.scacco.it/it/prod/scacchi-in-legno-da-torneo-340

Ho speso più di quanto avevo previsto ? ma come combo era quella che mi piaceva di più rimanendo comunque abbastanza ragionevole in termini di costo.

P.S.: quella di cui mi sono innamorato però è questa https://www.scacco.it/it/prod/scacchiera-da-torneo-in-ebano-e-acero-691l
peccato solo non fosse disponibile ?
 
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Utente 16812

Ospite
Hai speso un po' di più ma in compenso hai un prodotto di ottima fattura e di sicuro impatto: ti manca solo il doppio orologio digitale (si trovano anche quelli analogici con la bandierina rossa che si usavano ai miei tempi) per organizzare tornei "lampo" (a 5-10 minuti a partita) o "semi-lampo" (10-15 minuti a partita) casalinghi con gli amici e sei a posto ?
https://www.amazon.it/s?k=orologio+...ologio++sc,aps,192&ref=nb_sb_ss_ts-doa-p_3_11

P.S. Hai posto l'accento su tre elementi cruciali del gioco: vediamo brevemente di cosa si tratta. Il "dominio" del centro (che non è solo "conquista", ossia occupazione "fisica" delle case d4, d5, e4, e5, ma può essere anche "controllo", effettuato da lontano coi propri pezzi, il Cavallo, l'Alfiere, ecc.) è fondamentale, può non essere decisivo ai fini della vittoria ma spesso si rivela tale in quanto è evidente che il giocatore che domina il centro ha maggiore libertà di movimento e quindi dispone di maggiore spazio (e ostacola lo sviluppo dell'avversario).
Per quanto riguarda i finali, innanzitutto occorre ricordare che il Re assume un'importanza primaria (quanto la Donna nel medio-gioco) in quanto, essendo pochi i pezzi in gioco, le possibilità di prendere lo scacco matto sono scarse.
Come hai ricordato tu, ci sono degli "schemi" base di finali elementari da conoscere bene, questa è la playlist completa:
Lo studio dello svolgimento di questi finali fondamentali è vivamente raccomandato ma tieni presente che la "casistica" dei finali, in generale, è infinita (basta che pensi a quanti tipi di "strutture" di pedoni si possono configurare sulla scacchiera, senza contare i pezzi, non ce n'è una uguale a un'altra) e la stessa letteratura sui finali è sterminata (veri e propri "mattoni" dedicati solo ai finali), intendo dirti che conta molto l'esperienza di gioco, più finali giocherai (e in generale partite complete di scacchi) e prima migliorerai la tua tecnica (i "pattern" di base li devi conoscere bene comunque).
Infine, per quanto riguarda le aperture, esse vengono tradizionalmente suddivise in 3 gruppi: 1) aperture di "gioco aperto" (1. e4, e5), in cui l'idea base è quella di occupare immediatamente il centro; 2) aperture di "gioco semi-aperto", in cui il Bianco gioca 1. e4 e il Nero non risponde in modo simmetrico (cioè gioca una mossa diversa da 1. ... e5); 3) aperture di "gioco chiuso" (1. d4), che contemplano tutte le aperture di Donna.
Il mio suggerimento è quello di non imparare le aperture a memoria, perlomeno finché non si partecipa a qualche torneo "serio", meglio è comprendere i principi strategici che sono alla base delle varie mosse.
Buona serata ?
 

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