Manolo De Agostini
Redazione
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Star Trek, presto realtà? La nave dei cent'anni
La Nasa e la Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) hanno intenzione di realizzare un'astronave con equipaggio umano destinato a non tornare mai indietro. Gli astronauti infatti sono destinati a diventare coloni.
A confessarlo è stato Simon Worden, il direttore del centro ricerche della Nasa di Ames negli Stati Uniti. Il progetto 100-year Starship, ovvero l'astronave dei prossimi cento anni, ha già ricevuto fondi per 100 mila dollari da parte della Nasa e 1 milione di dollari da parte della Darpa. Si stanno cercando finanziatori privati.
Snodo cruciale un nuovo tipo di propulsione per rendere possibile il viaggio interstellare. Tra le idee al vaglio lo sviluppo di una propulsione termica a microonde per permettere alla nave di lasciare il suolo terrestre.
"Secondo l'idea accennata da Worden, la nave dovrebbe essere alleggerita al decollo del suo carburante che dovrebbe essere lanciato separatamente nello spazio per poi essere agganciato una volta fuori dall'orbita. Ovviamente in caso di un viaggio estremamente lungo bisognerebbe pensare a un numero sufficiente di astronauti per dare continuità alle generazioni che si succederebbero sulla nave, oltre a fornire loro le possibilità di sopravvivere una volta raggiunto il pianeta prescelto. Il primo obiettivo concreto però ipotizzato da Worden e sicuramente prima del passo verso pianeti extrasolari, sarebbero le due lune di Marte, per cui si ipotizza anche una data, il 2030 circa", riporta Corriere.it
Secondo la Darpa "il progetto 100-year Starship è più di un semplice progetto ingegneristico volto a fabbricare un nuovo tipo di nave spaziale".
Tutto questo però solleva sia problemi di carattere pubblico (come accetterà l'umanità di mandare dei suoi simili in un viaggio senza ritorno, forse incontro alla morte?), ma personalmente mi fa pensare che se ci sono progetti di questo tipo, anche se a lungo termine, iniziamo a essere alla frutta. Gli studi sullo sfruttamento del Pianeta sono un sintomo. Voi che ne pensate? È fattibile un progetto del genere? Io credo di sì. Se si usassero le stesse risorse per ogni cosa della nostra vita, in modo da ridurre il nostro impatto ambientale, forse non si dovrebbe pensare a della arche interstellari che portino l'umanità a colonizzare nuovi e sconosciuti mondi, semmai ce ne siano.