Marco Picchi
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Ciao a tutti, vi lascio la mia recensione dello Xiaomi Redmi Note 2 Prime, qua ne trovate una breve con la video recensione (primo video, perciò perdonate gli errori e l'agitazione
) mentre vi incollo qui quella scritta completa. Spero vi piaccia! Per foto, bench etc vi rimando qui!
Recensione Xiaomi Redmi Note 2 Prime
Box di vendita
La confezione di vendita è tipica dei prodotti Xiaomi ed è realizzata in cartone riciclato compresso. All’interno è presente solamente il carica batterie da 2A, l’apposito cavetto ed un breve manuale utente in cinese.
Specifiche tecniche
Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime è dotato di un processore Mediatek Helio X10 MT6795T, costituito da 8 core Cortex A53 ad un clock di 2.2GHz. La GPU installata è la Power VR G6200 a 700 MHz, la RAM ammonta a 2GB, mentre lo storage interno è di 32GB, di cui poco meno di 26GB disponibili all’utente.
Presente il DualSIM e la possibilità di inserire una microSD fino a 32GB, oltre alla connettività alle reti 4G LTE e 3G WCDMA. Sono presenti tutte le frequenze di rete utilizzate in europa, eccetto la banda 20 in LTE, ovvero quella ad 800 MHz, un difetto presente su molti device cinesi che va a limitare la ricezione delle reti veloci con Tim e Vodafone ma in particolare con Wind, che si appoggia quasi completamente su questa rete.
Il display è un pannello FullHD IPS da 5.5 pollici e le dimensione dello smartphone sono di 152 x 76 x 8.3 millimetri, per un peso di 160 grammi. Il comparto fotografico punta su un sensore posteriore da 13 Mega-pixel con PDAF (messa a fuoco a detenzione di fase), una tecnologia che permette di mettere a fuoco in circa 0.1 secondi. Presente un Flash LED ed una fotocamera frontale da 5 Mega-pixel.
Infine, la batteria ha una capacità di 3060 mAh ed è removibile, mentre la versione Android è la 5.0 personalizzata da Xiaomi con l’ultima MIUI 7.
Completano le specifiche il Bluetooth 4.0, il WiFi b/g/n a 2.4 e 5GHz, la porta ad infrarossi (IrDA), il GPS ed il supporto OTG.
Design e qualità costruttiva
Il design ricalca le line del Mi4i, un prodotto di fascia media annunciato pochi mesi fa da Xiaomi. La scocca è realizzata in plastica liscia e scivolosa, che va a ridurre sensibilmente il grip e la presa del device, complice poi le dimensioni abbastanza importanti, il dispositivo potrebbe facilmente scapparvi di mano.
La cover posteriore non presenta scricchiolii, ma dopo averla rimossa un paio di volte ho notato qualche flessione di troppo sul lato destro, dove un gancino sembra essersi danneggiato.
Nella parte frontale troviamo il display e nella parte inferiore, i tre tasti soft-touch retroilluminati da una luce di colorazione rosso. Nella parte superiore sono presenti la fotocamera anteriore, la capsula audio anteriore, il LED di notifica ed i sensori di luminosità e prossimità.
Nella parte posteriore, invece, troviamo il logo di Xiaomi e lo speaker nella parte inferiore, mentre nella parte superiore è presente la fotocamera ed il singolo Flash LED. Sotto la cover troviamo la batteria removibile da 3060 mAh, i due slot per due SIM in formato micro ed uno slot per le schede microSD.
Sul profilo sinistro non ci sono tasti, su quello destro, invece, troviamo il bilanciere del volume ed il tasto power. Nel profilo inferiore troviamo la porta microUSB per la ricarica ed il microfono di sistema, mentre in quella superiore troviamo il jack da 3.5 millimetri, il microfono secondario e la porta IrDA.
Buona la qualità costruttiva, anche se le plastiche adottate per la cover posteriore risultano particolarmente economiche. Nel complesso il design è sicuramente semplice e piacevole, anche se Xiaomi avrebbe potuto ottimizzare ulteriormente i bordi e la qualità delle plastiche.
Voto 8.5/10
Display
Il pannello installato è di tipo IPS LCD ed ha una diagonale di 5.5 pollici per una risoluzione FullHD di 1920 x 1080 pixel. La resa cromatica è molto buona, i colori restitituiti sono fedeli alla realtà, sia per quanto riguarda i neri, che sono abbastanza profondi, che per i bianchi. Sulla mia unità non ho riscontrato aloni gialli, mentre su altri smartphone alcuni utenti han segnalato una colorazione giallognola dei display.
Molto buona la definizione e la nitidezza dell’immagine, così come il touch screen, che risulta essere molto preciso e fin troppo sensibile. Il vetro di copertura è di tipo Gorilla Glass 2 e presenta un trattamento particolarmente oleofobico, visto che tende a trattenere difficilmente le impronte, anche se purtroppo non posso dire la stessa cosa per la polvere, che viene attratta facilmente dal pannello. Molto buoni anche gli angoli di visione, dovuti appunto alla natura IPS dello schermo. La luminosità si è dimostrata più che buona in tutte le situazioni, anche sotto la luce del sole, dove, complice anche il contrasto automatico, sono riuscito tranquillamente a leggere dal dispositivo senza fatica. Abbastanza veloce il sensore per la luminosità automatica, anche se purtroppo tende a settare il valore un po’ troppo in basso.
Un display davvero ottimo dunque, non il migliore della categoria ma sicuramente più che buono per questa fascia di prezzo.
Voto 9/10
Prestazioni
Le performance garantite dall’Helio X10 sono di alto livello in tutti i contesti, visto che stiamo parlando di un chipset in grado di competere con gli ex top di gamma di Qualcomm, come, ad esempio, lo Snapdragon 800 ed 801 e persino 805 in certe situazioni, fino a superare tali soluzioni in altri contesti per avvicinarsi alle soluzioni di fascia alta odierne, come lo Snapdragon 808. Il chipset installato è basato su 8 core Cortex-A53 a 64-bit a 2.2 GHz, affiancato dalla GPU PowerVR G6200 a 700MHz, anch’essa molto prestante nei giochi più spinti.
Il SoC di fascia alta abbinato ai 2GB di RAM e alla memoria interna abbastanza veloce in lettura (circa 150 MB/s), permette di avere un sistema sempre fluido e reattivo in tutti i contesti, anche con un utilizzo spinto del multi-tasking. Solamente usando lo smartphone durante l’installazione di App pesanti e con varie activity in background ci si può imbattere in qualche rallentamento temporaneo.
Anche nei principali videogame non ho riscontrato problemi di fluidità, visto che la GPU riesce a gestire correttamente tutti i giochi più recenti, anche quelli più impegnativi, fra cui Real Racing 3, che funziona alla massima fluidità. Promosso a pieni voti l’aspetto delle performance, soprattuto se relazionato alla fascia di prezzo a cui questo smartphone viene proposto.
Voto 9.5/10
Calore e temperature
Avere un processore molto potente, come abbiamo ben imparato quest’anno con i nuovi SoC di Qualcomm, significa spesso incorrere in consumi più elevati e dunque in un maggiore sviluppo di calore. Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime non è da meno con il suo Helio X10, visto che utilizzando lo smartphone con continuità ma senza stressarlo a fondo la parte alta posteriore della scocca diventa leggermente tiepida al tocco; un difetto dovuto non solo al processore ma forse anche al software non ancora ottimizzato alla perfezione e che potrebbe ulteriormente migliorare la situazione. Sotto un uso intensivo, come ad esempio la navigazione Web in 3G/4G le temperature salgono fino a farsi sentire, mentre è proprio durante il gaming prolungato che si raggiungono i valori termici più elevati, visto che dopo quasi 15 minuti di Asphalt 8 Airborne la scocca posteriore aveva una temperatura in prossimità della fotocamera di ben 48°, mentre la parte frontale si è fermata a circa 45°C. Valori alti ma non estremi, visto che alcuni smartphone riescono a raggiungere temperature ben più elevate, anche se questi valori potrebbero comunque dar fastidio alle persone più sensibili, specie durante una sessione di gioco molto spinto e prolungata. Nonostante i valori registrati non ho notato un calo delle prestazioni, segno che non abbiamo fenomeni di thermal throttling. Da migliorare quindi, magari tramite futuri update, il controllo termico del processore, che tuttavia scalda in maniera “normale” e non preoccupante, viste le frequenze operative assai elevate.
Voto 7.5/10
Autonomia
L’autonomia è un punto che non si può definire debole ma sotto le aspettative, vista la capacità della cella installata, pari a 3060 mAh. Con un utilizzo molto intenso riuscirete ad arrivare a sera “al pelo”. In particolare, con 5 account email in push, molti messaggi su WhatsApp, Facebook ed i vari social, WiFi sempre attivo ma perennemente sotto 3G/4G con due sim inserite, sono riuscito a coprire 12 ore di utilizzo con quasi 4 ore di schermo attivo, il tutto abbinato alla luminosità automatica settata al 50% e a una copertura del segnale buona ma non eccezionale, visto il continuo switch tra 3G e 4G.
Con un utilizzo più blando si arriva alle 5 ore di schermo attivo, ma in generale l’autonomia non si è rivelata eccezionale, complice il SoC molto energivoro ed il software ancora acerbo. Autonomia solo nella media dunque, sperando che con futuri aggiornamenti possa migliorare sensibilmente, vista l’abbondante capacità.
Voto 7.5/10
Ricezione
Molto buona la ricezione dell’antenna, sia in 2G che in 3G/4G, visto che ho notato una qualità del segnale molto superiore ad altri telefoni negli stessi punti. Solo il modem a volte è un po’ lentino nel passare da una rete all’altra, specie dal 2G alle reti veloci, ma comunque non è un difetto preoccupante visto che capita solo occasionalmente. Molto buono l’audio in chiamata, sia in entrata che in uscita, che risulta pulito ed abbastanza alto sia in vivavoce che in capsula.
Molto veloce e stabile il GPS, sia da fermo che in navigazione in macchina con Google Maps ed App simili.
Nessun problema per con il Bluetooth, anche se alcuni utenti lamentano diverse difficoltà nel connettersi ad autoradio, auricolari e dispositivi simili, un problema che sarà sicuramente risolto con i prossimi aggiornamenti. Comoda la presenta di una porta IrDA, che tramite l’App di sistema Mi Remote vi permetterà di utilizzare lo smartphone come telecomando per il controllo di TV e tanti altri dispositivi.
Decisamente completo e performante il comparto legato alle antenne dunque, peccato solo per l’assenza degli 800MHz in LTE, molto usati da Wind ma anche da TIM e Vodafone. Manca anche l’NFC, una feature poco diffusa sugli smartphone cinesi.
Voto 9/10
Fotocamera
La fotocamera è il vero punto debole di questo smartphone, visto che le foto realizzate risultano essere di scarsa qualità, vista la notevole presenza di rumore digitale e la perdità di definizione. Nonostante ciò però, la velocità di scatto è davvero alta, prossima ai top di gamma, mentre la messa a fuoco a detenzione di fase non sempre risulta essere rapida come dichiarato da Xiaomi, visto che con poca luce o superfici lucide è spesso necessario mettere a fuoco manualmente, data la poca precisione della messa a fuoco automatica in questi contesti.
Il sensore sul mio device è realizzato da Samsung, anche se su alcuni dispositivi è installato un sensore prodotto da OmniVision. Nella descrizione del video trovate il link alla galleria con alcuni scatti e video a piena risoluzione.
La qualità degli scatti è direttamente proporzionale alla quantità di luce, ovvero con molta luce le foto risulteranno abbastanza definite, mentre in condizioni di scarsa luminosità si ha una notevole perdita di dettaglio e qualità, un po’ come accade su tanti device di questa fascia di prezzo. Buone le foto realizzate dalla fotocamera frontale, adatte alla condivisione sui social o con gli amici. Anche i video, che vengono girati in FullHD a 30FPS, non sono nulla di eccezionale, vista l’assenza di uno stabilizzatore e la qualità mediocre. Ottima la possibilità di realizzare slow-motion a 120FPS. L’interfaccia è la tipica di Xiaomi, con poche ma semplici impostazioni ed alcuni modalità e filtri da applicare al volo. Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime, quindi, non è un dispositivo con delle ottime doti fotografiche, visto che proprio questo aspetto risulta essere decisamente sottotono rispetto alle restanti specifiche e capacità del telefono. Tuttavia, per condividere qualche scatto sui vari social network o con gli amici, le fotocamere dello Redmi Note 2 Prime risultano essere più che adeguate.
Voto 7/10
Multimedia
La parte mutimediale di questo smartphone funziona egregiamente, visto che sono riuscito tranquillamente a riprodurre video in FullHD ed in 2K, sia con codec H264 che H265, mentre con i filmati in 4K ho notato alcuni rallentamenti e lag durante la riproduzione, un problema dovuto quasi sicuramente alla parte software ancora poco ottimizzata, visto che in teoria il SoC dovrebbe riuscire tranquillamente a reggere la riproduzione video in UHD.
L’audio in uscita dallo speaker posteriore ha un volume adeguato ed abbastanza potente, inoltre, anche con volume massimo non ho notato una perdita di qualità sonora, anche se il suono in uscita tende ad essere leggermente metallico. Purtroppo la collocazione dello speaker fa si che il device soffra di soffocamento dell’audio quando viene appoggiato su una superficie piana.
Molto buona anche la qualità in cuffia, dove è inoltre possibile equalizzare il suono tramite l’apposita opzione software della MIUI nella voce audio. Nel complesso la parte multimediale è pienamente promossa, peccato solo per lo speaker messo nel posto sbagliato e per i video in 4K un po’ problematici, ma su quest’ultimo inconveniente potrebbero arrivare migliorie tramite un player esterno o un update software.
Voto 8.5/10
Software
Il software dei prodotti Xiaomi è, a mio parere, uno dei punti di forza di questo smartphone, vista l’infinita personalizzazione della MIUI, oltre ai continui aggiornamenti settimanali che portano spesso novità e correzioni importanti.
La versione installata è la MIUI 7 5.9.24 basata su Android 5.0 Lollipop. La fluidità è davvero di alto livello, non ci sono lag o impuntamenti, la reattività è sempre ai massimi livelli in tutti i contesti.
Le impostazioni sono quasi infinite oserei dire, visto che è possibile personalizzare l’UI a proprio piacimento, partendo dagli sfondi fino al font dei caratteri. Purtroppo sono assenti alcune gesture ormai diffuse su tanti altri smartphone, come, ad esempio, il doppio tap per il risveglio dello smartphone, una feature che speriamo possa venir implementata con i futuri aggiornamenti software e che secondo me è un mancanza che si fa sentire, viste anche le dimensioni del display.
Presente la modalità a mano singola, molto comoda e funzionale, dato che vi permetterà di ridurre l’area del display.
Speriamo che lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime possa ricevere presto Android MarshMallow o almeno la 5.1 Lollipop, visto la migliore gestine della RAM e della batterie di quest’ultime release. Sul fronte custom ROM, complice l’assenza dei sorgenti, si inizia a vedere qualche timida ROM custom, che però in realtà sono solamente dei porting ancora molto acerbi e buggati.
La MIUI si mostra sempre curata fino nei dettagli e ben ottimizzata su ogni smartphone marchiato Xiaomi, un pregio molto importante, così come i continui aggiornamenti (ROM Settmanali), un plus notevole che ritroviamo su pochi prodotti di questa categoria, peccato solo l’assenza di gesture e la versione Android non recentissima.
Voto 9/10
Conclusioni
Un ottimo smartphone in grado di offrire delle prestazioni di fascia alta ad un prezzo da entry level, questo è sicuramente l’obbiettivo di Xiaomi, visto il prezzo lancio molto aggressivo.
Promosse a pieno le prestazioni, il display (nessun alone giallo sul mio pannello), il reparto multimediale ed il software, così come la ricezione, davvero ottima.
Sottotono la fotocamera ed il reparto video, sperando che con un aggiornamento l’azienda possa andare a migliorare la qualità degli scatti, nella media invece la gestione termica e l’autonomia, due aspetti che potrebbero anch’essi migliorare con qualche nuova release software.
Sotto i 200 euro è sicuramente uno dei migliori smartphone in circolazione, superiore per certi aspetti anche al concorrente Meizu M2 Note, che però vanta una autonomia sensibilmente migliore ed un display Sharp.
Voto finale ⇒ 8.4/10
Recensione Xiaomi Redmi Note 2 Prime
Box di vendita
La confezione di vendita è tipica dei prodotti Xiaomi ed è realizzata in cartone riciclato compresso. All’interno è presente solamente il carica batterie da 2A, l’apposito cavetto ed un breve manuale utente in cinese.
Specifiche tecniche
Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime è dotato di un processore Mediatek Helio X10 MT6795T, costituito da 8 core Cortex A53 ad un clock di 2.2GHz. La GPU installata è la Power VR G6200 a 700 MHz, la RAM ammonta a 2GB, mentre lo storage interno è di 32GB, di cui poco meno di 26GB disponibili all’utente.
Presente il DualSIM e la possibilità di inserire una microSD fino a 32GB, oltre alla connettività alle reti 4G LTE e 3G WCDMA. Sono presenti tutte le frequenze di rete utilizzate in europa, eccetto la banda 20 in LTE, ovvero quella ad 800 MHz, un difetto presente su molti device cinesi che va a limitare la ricezione delle reti veloci con Tim e Vodafone ma in particolare con Wind, che si appoggia quasi completamente su questa rete.
Il display è un pannello FullHD IPS da 5.5 pollici e le dimensione dello smartphone sono di 152 x 76 x 8.3 millimetri, per un peso di 160 grammi. Il comparto fotografico punta su un sensore posteriore da 13 Mega-pixel con PDAF (messa a fuoco a detenzione di fase), una tecnologia che permette di mettere a fuoco in circa 0.1 secondi. Presente un Flash LED ed una fotocamera frontale da 5 Mega-pixel.
Infine, la batteria ha una capacità di 3060 mAh ed è removibile, mentre la versione Android è la 5.0 personalizzata da Xiaomi con l’ultima MIUI 7.
Completano le specifiche il Bluetooth 4.0, il WiFi b/g/n a 2.4 e 5GHz, la porta ad infrarossi (IrDA), il GPS ed il supporto OTG.
Design e qualità costruttiva
Il design ricalca le line del Mi4i, un prodotto di fascia media annunciato pochi mesi fa da Xiaomi. La scocca è realizzata in plastica liscia e scivolosa, che va a ridurre sensibilmente il grip e la presa del device, complice poi le dimensioni abbastanza importanti, il dispositivo potrebbe facilmente scapparvi di mano.
La cover posteriore non presenta scricchiolii, ma dopo averla rimossa un paio di volte ho notato qualche flessione di troppo sul lato destro, dove un gancino sembra essersi danneggiato.
Nella parte frontale troviamo il display e nella parte inferiore, i tre tasti soft-touch retroilluminati da una luce di colorazione rosso. Nella parte superiore sono presenti la fotocamera anteriore, la capsula audio anteriore, il LED di notifica ed i sensori di luminosità e prossimità.
Nella parte posteriore, invece, troviamo il logo di Xiaomi e lo speaker nella parte inferiore, mentre nella parte superiore è presente la fotocamera ed il singolo Flash LED. Sotto la cover troviamo la batteria removibile da 3060 mAh, i due slot per due SIM in formato micro ed uno slot per le schede microSD.
Sul profilo sinistro non ci sono tasti, su quello destro, invece, troviamo il bilanciere del volume ed il tasto power. Nel profilo inferiore troviamo la porta microUSB per la ricarica ed il microfono di sistema, mentre in quella superiore troviamo il jack da 3.5 millimetri, il microfono secondario e la porta IrDA.
Buona la qualità costruttiva, anche se le plastiche adottate per la cover posteriore risultano particolarmente economiche. Nel complesso il design è sicuramente semplice e piacevole, anche se Xiaomi avrebbe potuto ottimizzare ulteriormente i bordi e la qualità delle plastiche.
Voto 8.5/10
Display
Il pannello installato è di tipo IPS LCD ed ha una diagonale di 5.5 pollici per una risoluzione FullHD di 1920 x 1080 pixel. La resa cromatica è molto buona, i colori restitituiti sono fedeli alla realtà, sia per quanto riguarda i neri, che sono abbastanza profondi, che per i bianchi. Sulla mia unità non ho riscontrato aloni gialli, mentre su altri smartphone alcuni utenti han segnalato una colorazione giallognola dei display.
Molto buona la definizione e la nitidezza dell’immagine, così come il touch screen, che risulta essere molto preciso e fin troppo sensibile. Il vetro di copertura è di tipo Gorilla Glass 2 e presenta un trattamento particolarmente oleofobico, visto che tende a trattenere difficilmente le impronte, anche se purtroppo non posso dire la stessa cosa per la polvere, che viene attratta facilmente dal pannello. Molto buoni anche gli angoli di visione, dovuti appunto alla natura IPS dello schermo. La luminosità si è dimostrata più che buona in tutte le situazioni, anche sotto la luce del sole, dove, complice anche il contrasto automatico, sono riuscito tranquillamente a leggere dal dispositivo senza fatica. Abbastanza veloce il sensore per la luminosità automatica, anche se purtroppo tende a settare il valore un po’ troppo in basso.
Un display davvero ottimo dunque, non il migliore della categoria ma sicuramente più che buono per questa fascia di prezzo.
Voto 9/10
Prestazioni
Le performance garantite dall’Helio X10 sono di alto livello in tutti i contesti, visto che stiamo parlando di un chipset in grado di competere con gli ex top di gamma di Qualcomm, come, ad esempio, lo Snapdragon 800 ed 801 e persino 805 in certe situazioni, fino a superare tali soluzioni in altri contesti per avvicinarsi alle soluzioni di fascia alta odierne, come lo Snapdragon 808. Il chipset installato è basato su 8 core Cortex-A53 a 64-bit a 2.2 GHz, affiancato dalla GPU PowerVR G6200 a 700MHz, anch’essa molto prestante nei giochi più spinti.
Il SoC di fascia alta abbinato ai 2GB di RAM e alla memoria interna abbastanza veloce in lettura (circa 150 MB/s), permette di avere un sistema sempre fluido e reattivo in tutti i contesti, anche con un utilizzo spinto del multi-tasking. Solamente usando lo smartphone durante l’installazione di App pesanti e con varie activity in background ci si può imbattere in qualche rallentamento temporaneo.
Anche nei principali videogame non ho riscontrato problemi di fluidità, visto che la GPU riesce a gestire correttamente tutti i giochi più recenti, anche quelli più impegnativi, fra cui Real Racing 3, che funziona alla massima fluidità. Promosso a pieni voti l’aspetto delle performance, soprattuto se relazionato alla fascia di prezzo a cui questo smartphone viene proposto.
Voto 9.5/10
Calore e temperature
Avere un processore molto potente, come abbiamo ben imparato quest’anno con i nuovi SoC di Qualcomm, significa spesso incorrere in consumi più elevati e dunque in un maggiore sviluppo di calore. Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime non è da meno con il suo Helio X10, visto che utilizzando lo smartphone con continuità ma senza stressarlo a fondo la parte alta posteriore della scocca diventa leggermente tiepida al tocco; un difetto dovuto non solo al processore ma forse anche al software non ancora ottimizzato alla perfezione e che potrebbe ulteriormente migliorare la situazione. Sotto un uso intensivo, come ad esempio la navigazione Web in 3G/4G le temperature salgono fino a farsi sentire, mentre è proprio durante il gaming prolungato che si raggiungono i valori termici più elevati, visto che dopo quasi 15 minuti di Asphalt 8 Airborne la scocca posteriore aveva una temperatura in prossimità della fotocamera di ben 48°, mentre la parte frontale si è fermata a circa 45°C. Valori alti ma non estremi, visto che alcuni smartphone riescono a raggiungere temperature ben più elevate, anche se questi valori potrebbero comunque dar fastidio alle persone più sensibili, specie durante una sessione di gioco molto spinto e prolungata. Nonostante i valori registrati non ho notato un calo delle prestazioni, segno che non abbiamo fenomeni di thermal throttling. Da migliorare quindi, magari tramite futuri update, il controllo termico del processore, che tuttavia scalda in maniera “normale” e non preoccupante, viste le frequenze operative assai elevate.
Voto 7.5/10
Autonomia
L’autonomia è un punto che non si può definire debole ma sotto le aspettative, vista la capacità della cella installata, pari a 3060 mAh. Con un utilizzo molto intenso riuscirete ad arrivare a sera “al pelo”. In particolare, con 5 account email in push, molti messaggi su WhatsApp, Facebook ed i vari social, WiFi sempre attivo ma perennemente sotto 3G/4G con due sim inserite, sono riuscito a coprire 12 ore di utilizzo con quasi 4 ore di schermo attivo, il tutto abbinato alla luminosità automatica settata al 50% e a una copertura del segnale buona ma non eccezionale, visto il continuo switch tra 3G e 4G.
Con un utilizzo più blando si arriva alle 5 ore di schermo attivo, ma in generale l’autonomia non si è rivelata eccezionale, complice il SoC molto energivoro ed il software ancora acerbo. Autonomia solo nella media dunque, sperando che con futuri aggiornamenti possa migliorare sensibilmente, vista l’abbondante capacità.
Voto 7.5/10
Ricezione
Molto buona la ricezione dell’antenna, sia in 2G che in 3G/4G, visto che ho notato una qualità del segnale molto superiore ad altri telefoni negli stessi punti. Solo il modem a volte è un po’ lentino nel passare da una rete all’altra, specie dal 2G alle reti veloci, ma comunque non è un difetto preoccupante visto che capita solo occasionalmente. Molto buono l’audio in chiamata, sia in entrata che in uscita, che risulta pulito ed abbastanza alto sia in vivavoce che in capsula.
Molto veloce e stabile il GPS, sia da fermo che in navigazione in macchina con Google Maps ed App simili.
Nessun problema per con il Bluetooth, anche se alcuni utenti lamentano diverse difficoltà nel connettersi ad autoradio, auricolari e dispositivi simili, un problema che sarà sicuramente risolto con i prossimi aggiornamenti. Comoda la presenta di una porta IrDA, che tramite l’App di sistema Mi Remote vi permetterà di utilizzare lo smartphone come telecomando per il controllo di TV e tanti altri dispositivi.
Decisamente completo e performante il comparto legato alle antenne dunque, peccato solo per l’assenza degli 800MHz in LTE, molto usati da Wind ma anche da TIM e Vodafone. Manca anche l’NFC, una feature poco diffusa sugli smartphone cinesi.
Voto 9/10
Fotocamera
La fotocamera è il vero punto debole di questo smartphone, visto che le foto realizzate risultano essere di scarsa qualità, vista la notevole presenza di rumore digitale e la perdità di definizione. Nonostante ciò però, la velocità di scatto è davvero alta, prossima ai top di gamma, mentre la messa a fuoco a detenzione di fase non sempre risulta essere rapida come dichiarato da Xiaomi, visto che con poca luce o superfici lucide è spesso necessario mettere a fuoco manualmente, data la poca precisione della messa a fuoco automatica in questi contesti.
Il sensore sul mio device è realizzato da Samsung, anche se su alcuni dispositivi è installato un sensore prodotto da OmniVision. Nella descrizione del video trovate il link alla galleria con alcuni scatti e video a piena risoluzione.
La qualità degli scatti è direttamente proporzionale alla quantità di luce, ovvero con molta luce le foto risulteranno abbastanza definite, mentre in condizioni di scarsa luminosità si ha una notevole perdita di dettaglio e qualità, un po’ come accade su tanti device di questa fascia di prezzo. Buone le foto realizzate dalla fotocamera frontale, adatte alla condivisione sui social o con gli amici. Anche i video, che vengono girati in FullHD a 30FPS, non sono nulla di eccezionale, vista l’assenza di uno stabilizzatore e la qualità mediocre. Ottima la possibilità di realizzare slow-motion a 120FPS. L’interfaccia è la tipica di Xiaomi, con poche ma semplici impostazioni ed alcuni modalità e filtri da applicare al volo. Lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime, quindi, non è un dispositivo con delle ottime doti fotografiche, visto che proprio questo aspetto risulta essere decisamente sottotono rispetto alle restanti specifiche e capacità del telefono. Tuttavia, per condividere qualche scatto sui vari social network o con gli amici, le fotocamere dello Redmi Note 2 Prime risultano essere più che adeguate.
Voto 7/10
Multimedia
La parte mutimediale di questo smartphone funziona egregiamente, visto che sono riuscito tranquillamente a riprodurre video in FullHD ed in 2K, sia con codec H264 che H265, mentre con i filmati in 4K ho notato alcuni rallentamenti e lag durante la riproduzione, un problema dovuto quasi sicuramente alla parte software ancora poco ottimizzata, visto che in teoria il SoC dovrebbe riuscire tranquillamente a reggere la riproduzione video in UHD.
L’audio in uscita dallo speaker posteriore ha un volume adeguato ed abbastanza potente, inoltre, anche con volume massimo non ho notato una perdita di qualità sonora, anche se il suono in uscita tende ad essere leggermente metallico. Purtroppo la collocazione dello speaker fa si che il device soffra di soffocamento dell’audio quando viene appoggiato su una superficie piana.
Molto buona anche la qualità in cuffia, dove è inoltre possibile equalizzare il suono tramite l’apposita opzione software della MIUI nella voce audio. Nel complesso la parte multimediale è pienamente promossa, peccato solo per lo speaker messo nel posto sbagliato e per i video in 4K un po’ problematici, ma su quest’ultimo inconveniente potrebbero arrivare migliorie tramite un player esterno o un update software.
Voto 8.5/10
Software
Il software dei prodotti Xiaomi è, a mio parere, uno dei punti di forza di questo smartphone, vista l’infinita personalizzazione della MIUI, oltre ai continui aggiornamenti settimanali che portano spesso novità e correzioni importanti.
La versione installata è la MIUI 7 5.9.24 basata su Android 5.0 Lollipop. La fluidità è davvero di alto livello, non ci sono lag o impuntamenti, la reattività è sempre ai massimi livelli in tutti i contesti.
Le impostazioni sono quasi infinite oserei dire, visto che è possibile personalizzare l’UI a proprio piacimento, partendo dagli sfondi fino al font dei caratteri. Purtroppo sono assenti alcune gesture ormai diffuse su tanti altri smartphone, come, ad esempio, il doppio tap per il risveglio dello smartphone, una feature che speriamo possa venir implementata con i futuri aggiornamenti software e che secondo me è un mancanza che si fa sentire, viste anche le dimensioni del display.
Presente la modalità a mano singola, molto comoda e funzionale, dato che vi permetterà di ridurre l’area del display.
Speriamo che lo Xiaomi Redmi Note 2 Prime possa ricevere presto Android MarshMallow o almeno la 5.1 Lollipop, visto la migliore gestine della RAM e della batterie di quest’ultime release. Sul fronte custom ROM, complice l’assenza dei sorgenti, si inizia a vedere qualche timida ROM custom, che però in realtà sono solamente dei porting ancora molto acerbi e buggati.
La MIUI si mostra sempre curata fino nei dettagli e ben ottimizzata su ogni smartphone marchiato Xiaomi, un pregio molto importante, così come i continui aggiornamenti (ROM Settmanali), un plus notevole che ritroviamo su pochi prodotti di questa categoria, peccato solo l’assenza di gesture e la versione Android non recentissima.
Voto 9/10
Conclusioni
Un ottimo smartphone in grado di offrire delle prestazioni di fascia alta ad un prezzo da entry level, questo è sicuramente l’obbiettivo di Xiaomi, visto il prezzo lancio molto aggressivo.
Promosse a pieno le prestazioni, il display (nessun alone giallo sul mio pannello), il reparto multimediale ed il software, così come la ricezione, davvero ottima.
Sottotono la fotocamera ed il reparto video, sperando che con un aggiornamento l’azienda possa andare a migliorare la qualità degli scatti, nella media invece la gestione termica e l’autonomia, due aspetti che potrebbero anch’essi migliorare con qualche nuova release software.
Sotto i 200 euro è sicuramente uno dei migliori smartphone in circolazione, superiore per certi aspetti anche al concorrente Meizu M2 Note, che però vanta una autonomia sensibilmente migliore ed un display Sharp.
Voto finale ⇒ 8.4/10