No scusa, ci sono un sacco di errori fatti in quel video.
Prima di tutto, la potenza espressa in tensione al quadrato divisa per la resistenza è valida solo in caso di corrente continua o in corrente sinusoidale con un carico puramente resistivo (fase nulla) che non è assolutamente il caso di audio musicale. Secondo, quando mai si usa un multimetro da dieci euro usato semplicemente per corrente alternata, terzo la impedenza degli altoparlanti è solo nominale, la impedenza reale varia (tantissimo con la frequenza), quella reale può benissimo variare da 6 a 16 ohm, quindi tutti i valori di wattaggio riferiti nel video non hanno senso alcuno. Del resto nel video non si fa alcun riferimento se gli strumenti di misura siano calibrati o meno.
Ed è vero che la cosa importante di un amplificatore sia di potere rispondere velocemente alla richiesta di corrente, ma è anche vero che sia importante con quale distorsione un amplificatore sia in grado di erogare tale potenza. Un amplificatore sottodimensionato tenuto a volumi alti (o anche medio alti) produrrà un sacco di “clipping”, che si traducono in alti valori ad alte frequenze, che finiscono con il friggere o tweeter degli altoparlanti. Senza contare che la potenza sonora cade con il quadrato della distanza: chi ascolta musica a un metro lo fa solo seduto davanti a un computer. Ecco perché anche in ambienti di ascolto “normali” si trovano amplificatori da almeno 60W a canale (come me per esempio)
Comunque, la sensibilità di un diffusore, come quasi tutti i parametri, è difficilissimo da misurare. Prima di tutto occorre definirla, dire che sia la pressione acustica misurata in decibel a un metro di distanza quando ai diffusori viene inviato un watt di potenza non vuole dire nulla, infatti non dice a che altezza il microfono vada posizionato, quanto distante siano i diffusori tra loro, quanto “anecoica” la sala di misura sia, quale frequenza sia usata per il segnale. Il video sembra un pugno in faccia a chi spende un sacco di soldi, energia e risorse per avere un buona attrezzatura di misurazione (e anche a chi come me ha passato anni di scuola per imparare misure, seguiti da infinite ore in laboratorio). Ormai le misurazioni sono fatte assistite da un computer che prende dozzine o centinaia di misure, che vengono poi rappresentate in grafici, tali misure possono durare ore e ore.