DOMANDA Soria, Città di Pompei

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Seba 91

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E una bella domanda, ho visitato tante volte la città antica di Pompei purtroppo senza una guida.
La cosa veramente affascinante e che anche un angolino poco famoso in una stradina con case comuni non necessariamente ville famose ti dà sensazione di mistero e meraviglia.

La mia domanda è:
Leventi piroclastci del Vesuvio hanno scatenato temperature che partivano da 400 gradi centigradi fino a 700 c°.
Sono a conoscenza che questa sabbia rovente mista a gas a alta pressione e pietre ha spappolato interi corpi umani tranciato colonne e teste spostando oggetti pesanti e bruciato tuto quello che poteva e trasformando cervelli in vetro o facendo esplodere corpi viventi.
Tuttavia qualcosa non mi quadra.
Tetti erano in legno ok ma alcune colonne o marmi su alcuni archi statue in marmo dove sono?
Come in un incidente stradale si dovrebbe avere pezzi sparsi della colonna ma non fusa...
Penso che pezzi sono in un magazzino o stati rubati nei secoli da chi scavava abusivamente.
Vi mando alne immagini.
La mia logica e, in teoria marmi a alte temperature resistono, stucco probabilmente ha subito un effetto corrosivo come nella sabbiatrice.
 
ma a Pompei che io sappia sono stati raccolti moltissimi reperti storici che hanno dato al possibilità di avere uno spaccarto di vita piuttosto fedele dell'epoca

Pensa che sono rimaste anche le forme di pane di un panettiere che oltretutto metteva la "firma" con il pollice sulle pagnotte

non si riesce a capire cosa cerchi perchè gran parte delle strutture sono rimaste intatte, strade, colonne, case affreschi sono visitabili, quindi di che cosa parli esattamente?
 
Tieni presente che molti dei reperti preziosi e statue ritrovate sono al museo nazionale archeologico di Napoli e conservate lì.
 
226106169.webp Per esempio nella foto si vedono colonne mancati presumibilmente tranciate che fine ha fatto la parte superiore del edificio ?
Pprendiamo come riferimento posizione del Vesuvio e la foto ...
La valanga piroclastica avrebbe dovuto ribaltare colonne e far rimanere resti per terra , ovviamente tetti hanno bruciato .
Quando hanno scoperto Pompei , avrebbero dovuto scoprire colonne in marmo per terra .
Al di la se una colonna può essere ricostruita o danneggiata a tal punto da non esserlo da qualche parte questi resti di marmi e pietre sono finiti....
Giustamente mi chiedo dove >?
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Pompei.webpQui invece abbiamo un bellissimo arco almeno quello che ne rimane , Dove sono finite le statue e marmi ...
Invece l edifici presentano mattoni spogli dove finito stucco ???
Io presumo che per quanto riguarda rivestimento esterno fu spaziato via dalla forza abrasiva della furia Piroclastica
 
ti hanno già risposto sopra una parte dei reperti e conservata nel museo, altri non sono accessibili al pubblico

Non li potevano certo lasciare in mezzo di strada
 
Tieni presente che molti dei reperti preziosi e statue ritrovate sono al museo nazionale archeologico di Napoli e conservate lì.
Si e molto probabile , io penso più a un magazzino , pero sono davvero curioso vorrei avere una risposta certa perche va bene Altissime temperature , e da come uno interpreta immagini o resti senza una diretta spiegazione , sembra che mancano pezzi e gli stessi pezzi furono tranciati addirittura disintegrati , la vera domanda e se l edifici nelle foto hanno subito razzie da parte dei ladri dei tesori ..
Cercavo in rete una risposta certa anche ho scritto al sito di scavi Pompei , del resto si pubblicizzano sul fatto che se si ha domande sul antica città li si può fare non ho avuto nessuna risposta .
Infatti volevo avere una risposta chiara se edifici e loro pezzi erano talmente sottoposti alla distruzione da avere alcuni pezzi di marmi vaporizzati al di la dei musei , oppure semplicemente fu deciso di portare resti nei magazzini ma mai rimetterli insieme per ricostruire una colonna per esempio
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ti hanno già risposto sopra una parte dei reperti e conservata nel museo, altri non sono accessibili al pubblico

Non li potevano certo lasciare in mezzo di strada
aaaaaaa ok perfetto ho capito allora hanno portato al museo o nei magazzini senza intenzione almeno per adesso di ricostruire alcune sessioni del edificio o del monumento in se
 
a Pompei nei musei e nei magazzini ci sono tantissimi reperti, oltre persino ai calchi dei cadaveri addirittura ritrovati esattamente come sono morti, e hanno lasciato un "vuoto"

Hanno torvato persino una culla intatta, gli strumenti di un artigiano che tingeva ancora con i colori dentro le ciotole e tantissima altra roba
 
unnamed.webpPoi ho ultima domanda A Pompei o altre città come Ercolano abbiamo solo questa e lucina testimonianza come affresco che rappresenta Vesuvio prima della eruzione , oppure esistono anche altre raffigurazioni , dipinti ? O e l'unico dipinto ritrovato fino a oggi ??
 
Hai presente il nome delle case che è stato dato ad ognuna delle abitazioni presenti a Pompei ed Ercolano? Ebbene nella maggior parte dei casi si riferisce ad un affresco presente nella casa. Il famoso rosso pompeiano è la colorazione tipica degli ambienti di Pompei ed è una colorazione che deriva dalla polverizzazione dell'ossido di ferro usato come pigmento di colorazione. La tipica architettura pompeiana e romana in generale del primo secolo dopo Cristo è caratterizzata dalla decorazione a quadri murali in affresco dipinti direttamente sui muri. Capirai che è stato molto difficile la conservazione di quel tipo di reperto ma testimonianze varie sono giunte fino a noi, perfino quelle di un lupanare (bordello) a sfondo pornografico con vari quadretti dipinti sui muri delle varie stanze che lo componevano. La casa del chirurgo, dei dioscuri, del fauno ed altre sono chiamate così per i relativi dipinti o statue presenti o attrezzature di lavoro.
Le caratteristiche dei fenomeni che interessarono Pompei e la vicina Stabia furono differenti rispetto ad Ercolano: le prime furono sommerse da una pioggia di pomici, cenere e lapilli che, salvo un intervallo di alcune ore che si rivelò una trappola mortale per tanti che rientrarono alla ricerca di persone care e oggetti preziosi, cadde ininterrotta. Ercolano invece non fu investita nella prima fase, ma quasi dodici ore dopo e, sino alle recenti scoperte degli anni '80, si era pensato che tutti gli abitanti si fossero posti in salvo. La natura dei fenomeni che interessarono Ercolano, fu invece molto diversa. Infatti, ciò che accadde fu che la gigantesca nube di materiali eruttivi prese a collassare e, per effetto del vento, un'infernale mistura di gas roventi, ceneri e vapore acqueo, il cosiddetto flusso piroclastico, investì l'area di Ercolano. Coloro che si trovavano all'aperto ebbero forse miglior sorte, vaporizzati all'istante, di chi trovandosi al riparo ha lasciato tracce di una morte che, seppur rapida, ebbe caratteristiche tremende. Centinaia di corpi ammassati l'uno sull'altro sono stati ritrovati nella zona dove c'era l'ex porto prospicente il mare nelle strutture di ricovero delle barche e delle reti dei pescatori e sono ancora oggi visibili a testimonianza della tragedia che si compì quando la nube piroclastica rovente li raggiunse senza che riuscissero a mettersi in salvo e rimasta fino ad allora ignota.
Al calar della sera del secondo giorno, l'attività eruttiva iniziò a calare rapidamente fino a cessare del tutto. L'eruzione deve essere durata non più di due giorni e mezzo durante le quali il vulcano aveva espulso circa 4 km³ di materiale ricoprendo la zona di metri e metri di materiale vulcanico che ha preservato le città fino alla loro riscoperta avvenuta in epoca borbonica a seguito dello scavo di un pozzo.
Dai un'occhiata qui per saperne di più perchè da ciò che dici mi pare di aver capito che la tua non è stata una visita consapevole ed informata perchè di dipinti, statue e testimonianze architettoniche a Pompei ed Ercolano ce ne sono a bizzeffe.
 
Ultima modifica:
Hai presente il nome delle case che è stato dato ad ognuna delle abitazioni presenti a Pompei ed Ercolano? Ebbene nella maggior parte dei casi si riferisce ad un affresco presente nella casa. Il famoso rosso pompeiano è la colorazione tipica degli ambienti di Pompei ed è una colorazione che deriva dalla polverizzazione dell'ossido di ferro usato come pigmento di colorazione. La tipica architettura pompeiana e romana in generale del primo secolo dopo Cristo è caratterizzata dalla decorazione a quadri murali in affresco dipinti direttamente sui muri. Capirai che è stato molto difficile la conservazione di quel tipo di reperto ma testimonianze varie sono giunte fino a noi, perfino quelle di un lupanare (bordello) a sfondo pornografico con vari quadretti dipinti sui muri delle varie stanze che lo componevano. La casa del chirurgo, dei dioscuri, del fauno ed altre sono chiamate così per i relativi dipinti o statue presenti o attrezzature di lavoro.
Le caratteristiche dei fenomeni che interessarono Pompei e la vicina Stabia furono differenti rispetto ad Ercolano: le prime furono sommerse da una pioggia di pomici, cenere e lapilli che, salvo un intervallo di alcune ore che si rivelò una trappola mortale per tanti che rientrarono alla ricerca di persone care e oggetti preziosi, cadde ininterrotta. Ercolano invece non fu investita nella prima fase, ma quasi dodici ore dopo e, sino alle recenti scoperte degli anni '80, si era pensato che tutti gli abitanti si fossero posti in salvo. La natura dei fenomeni che interessarono Ercolano, fu invece molto diversa. Infatti, ciò che accadde fu che la gigantesca nube di materiali eruttivi prese a collassare e, per effetto del vento, un'infernale mistura di gas roventi, ceneri e vapore acqueo, il cosiddetto flusso piroclastico, investì l'area di Ercolano. Coloro che si trovavano all'aperto ebbero forse miglior sorte, vaporizzati all'istante, di chi trovandosi al riparo ha lasciato tracce di una morte che, seppur rapida, ebbe caratteristiche tremende. Centinaia di corpi ammassati l'uno sull'altro sono stati ritrovati nella zona dove c'era l'ex porto prospicente il mare nelle strutture di ricovero delle barche e delle reti dei pescatori e sono ancora oggi visibili a testimonianza della tragedia che si compì quando la nube piroclastica rovente li raggiunse senza che riuscissero a mettersi in salvo e rimasta fino ad allora ignota.
Al calar della sera del secondo giorno, l'attività eruttiva iniziò a calare rapidamente fino a cessare del tutto. L'eruzione deve essere durata non più di due giorni e mezzo durante le quali il vulcano aveva espulso circa 4 km³ di materiale ricoprendo la zona di metri e metri di materiale vulcanico che ha preservato le città fino alla loro riscoperta avvenuta in epoca borbonica a seguito dello scavo di un pozzo.
Dai un'occhiata qui per saperne di più perchè da ciò che dici mi pare di aver capito che la tua non è stata una visita consapevole ed informata perchè di dipinti, statue e testimonianze architettoniche a Pompei ed Ercolano ce ne sono a bizzeffe.
Si in effetti al epoca era come andare in un parco, e per risparmiare la mia famiglia non afittava guide...
Abitando vicino era come andare in un parco...
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Erano lontani anni 90
 
Si in effetti al epoca era come andare in un parco, e per risparmiare la mia famiglia non afittava guide...
Abitando vicino era come andare in un parco...
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Erano lontani anni 90
A maggior ragione se abiti vicino informandoti di più prima puoi anche fare una visita mirata e vedere da vicino ciò che trovi sui libri che è un'altra cosa. Col cellulare android poi è possibile scaricare un'app misconosciuta ai più ma fatta decentemente che propone vari itinerari utilizzando il GPS del telefono con audioguida chiamata Pompeii Sites che puoi scaricare dal google store
 
di pitture e affreschi ne esistono molti ma credo che il sito di pompei sia unico al mondo


Quello che colpisce di più sono i calchi delle persone, tutto a pompei è rimasto esattamente come era nel 74 d.c. è incredibile

 
Ultima modifica:
A maggior ragione se abiti vicino informandoti di più prima puoi anche fare una visita mirata e vedere da vicino ciò che trovi sui libri che è un'altra cosa. Col cellulare android poi è possibile scaricare un'app misconosciuta ai più ma fatta decentemente che propone vari itinerari utilizzando il GPS del telefono con audioguida chiamata Pompeii Sites che puoi scaricare dal google store
Al epoca erano anni 90 adesso abito a Nord Italia.
Non so esattamente neanch'io l'arcano motivo per quale miei non hanno preso la guida al epoca decidevano loro.
Presumo per risparmio e per loro era come andare nel parco.
Se un giorno mi ricapiterà visitare Pompei e Ercolano di sicuro farò domande mirate a una guida .
Ovviamente dovrei prendermi da massimo una settimana a 3 giorni per sta volta, anche per avere tempo a visitare musei.
 
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