L'articolo dice una cosa giusta: il rischio di ospedalizzazione epr COVID19 tra i bambini è basso, quello di ricovero in TI è bassissimo e quello di morte è ancora inferiore (non zero, quello mai).
Lo fa riportando dati in studi in preprint che non ho voglia di verificare (non ho così tanto tempo da perdere) ma ad ogni modo una tendenza simile si riscontra ovunque a livello mondiale e anche i dati collezionati dal monitoraggio ISS forniscono informazioni in tal senso. Anche in questo caso noto la bellissima abitudine di riportare dati falsi tipica degli articoli spazzatura che si trovano su certe testate, perchè quando dice che le morti in iItalia secondo i dati ISTAT sono 3 per milione nella fascia 0-19 anni dice una menzogna: sono 41 per milione, si calcola facilmente con i dati disponibili in questo report (tabella a pagina 11):
https://www.epicentro.iss.it/corona...lianza-integrata-COVID-19_1-dicembre-2021.pdf
Non escludo che simili furbate siano state adoperate per gli altri dati riportati, ma in ogni caso siamo tutti d'accordo che i giovani di COVDI19 raramente muoiono (per fortuna), ok.
L'errore qual è? Beh innanzitutto dire che non si sa se i vaccini attuali siano sicuri per i bambini. Si sa benissimo che i vaccini attuali sono più che sicuri per i bambini e ce lo mostrano, ad esempio, i dati in uscita dagli stati uniti che ormai hanno vaccinato oltre 3 milioni di persone nella fascia 5-11 anni senza riscontrare gravi complicazioni (comprese le temute miocarditi):
https://www.fondazioneveronesi.it/m...ovid-19-nei-bambini-quali-effetti-collaterali
La frase evidenziata nel documento di approvazione del vaccino Pfizer da parte della FDA secondo la quale non si può determinare se ci sia rischio di miocarditi e pericarditi perchè il numero di partecipanti al trial è troppo basso non ha niente di strano: è sempre così!
In qualsiasi trial che per forza di cose coinvolge al massimo qualche decina di migliaia di persone, non si possono avere dati statistici affidabili per effetti che si verificano con frequenza di "qualche unità su per 100.000 somministrazioni o per milione": è proprio impossibile dal punto di vista matematico.
Però due note:
1) Abbiamo dati in uscita dagli USA o da Israele più che rassicuranti. Ad esempio su oltre 3 milioni di bambini vaccinati non ci sono stati casi di miocarditi negli stati uniti (vedi articolo sopra).
2) Quando si fa uno studio per approvare un farmaco si va oltre alla semplice analisi statistica degli effetti avversi riscontrati durante i trial. In particolare si fanno delle valutazioni "di plausibilità biologica", ovvero, partendo dalla conscenza del farmaco e del suo meccanismo di azione, si fanno delle ipotesi (fondate) su quello che potrebbe succedere. In questo caso, in particolare, non c'era alcune plausibilità biologica per il quale si sarebbero dovute riscontrare miocarditi con frequenza superiore rispetto a quanto avveniva nelle fasce d'età più alte (tra l'altro tutte le miocarditi da vaccino si sono risolte, nessuno è morto di quello). I dati uscenti dalla farmaco vigilanza (che si fa apposta) addirittura ci dicono che la frequenza di questi eventi nei bambini è ancora inferiore.
Quindi il vaccino si sa già, per certo, che è sicuro in qualsiasi fascia d'età.
Ora la domanda successiva può essere: ma se i bambini rararissimamente finiscono in TI o muoiono, perchè li vacciniamo?
Per tante ottime ragioni:
1) I bambini non muoiono di COVID, ma la morte non è l'unico rischio quando ci si ammala di COVID. Si parla molto dei cosiddetti "effetti a lungo termine dei vaccini", che non hanno alcuna plausibilità biologica, ma non si parla mai, tra i no vax, degli effetti a lungo termiche, sicuri, che stiamo già osservando del COVID.
E in particolare "si stima che un bambini su 7 sviluppi forme di long covid" (
fonte) e che 2 su 100.000 in particolare sviluppino la MIS-C (vedi articolo sopra), una forma infiammatoria sistemica particolarmente aggressiva e debilitante che causa "febbre elevata, sintomi gastrointestinali, sofferenza miocardica con insufficienza cardiaca, ipotensione e shock e alterazioni neurologiche".
2) I bambini si stanno ammalando e contagiando con incidenza superiore a tutte le altre fascie d'età. Questo oltre ad essere un problema per la loro salute, perchè le complicanze gravi comunque sono rrare ma sui grandi numeri ci sono, è un problema di tutta la comunità perchè costituiscono un bacino dove il virus si diffonde e possono contagiare anche altri, ad esempio i nonni, che pur se vaccinati hanno rischi non certo trascurabile di ammalarsi gravemente e morire.
3) Quando 3 bambini nella stessa classe si ammalano, l'intera classe va in DAD, con fastidi per le famiglie (sono piccoli, vanno curati) e conseguenza negative per i bambini stessi sia a livello di istruzione (ho fatto ripetizioni a una ragazzina delle medie in DAD, so come stanno messi), sia a livello di interazione sociale.
Ma tanto so che probabilmente sto parlando per niente, quindi direi che ho perso abbastanza tempo e mi taccio.
Torno a fare "la pecora belante" come ci definisci (noi, 85% degli italiani vaccinati) molto simpaticamente tu.