Sei vaccinato? [sondaggio anonimo, si può cambiare risposta, ricorda di aggiornare il tuo status vaccinale]

Sei vaccinato?

  • Primo ciclo vaccinale completo (1-2 dosi)

    Voti: 625 67.3%
  • Fatta 1a dose, in attesa della 2a

    Voti: 26 2.8%
  • Sono prenotato per la 1a dose

    Voti: 10 1.1%
  • Non so se vaccinarmi

    Voti: 24 2.6%
  • Non ho intenzione di vaccinarmi

    Voti: 98 10.5%
  • Fatto anche il richiamo booster

    Voti: 146 15.7%

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Ale3Mac

Utente Èlite
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Ci sarebbe da vedere se sono in ospedale e in terapia intensiva perché malati di covid o semplicemente positivi al covid

Anche l'età al solito conta molto


Tanta, tanta, tanta narrazione falsa giusto per impaurire le persone e giustificare l'uso del mezzo discriminatorio non sanitario chiamato green pass
Ok, ma al di la di tutta la questione "narrazione", tanto per ribadire che il vaccino è efficace dallo stesso articolo:

Tra i soggetti che hanno sviluppato la malattia polmonare da virus risulta vaccinato con un ciclo completo di tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi solo il 14% di contro tra coloro che sono positivi al Sars-Cov-2 ma sono ricoverati per altre patologie è vaccinato con tre dosi o con due dosi da meno di 4 mesi il 27%. In entrambi i gruppi c’è una preponderanza di soggetti non vaccinati o che non hanno ancora fatto la dose booster.
 

r3dl4nce

Utente Èlite
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Ma infatti per la fascia d'età più a rischio, da 60 anni in su, purché non sia un obbligo, è corretto che se una persona voglia proteggersi faccia bene a vaccinarsi. Purché non sia un obbligo, è bene ribadirlo, perché è una protezione puramente personale. Su fasce d'età con rischio bassissimo, il vaccino serve a poco, perché il covid stesso è ben poco rischio, quindi nessun mezzucci da dittatorelli improvvisati dovrebbe mai essere stato anche solo pensato
 

saimon_

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Sarà una protezione persone, ma gli ospedali sono di tutti.
Tutti paghiamo le tasse, e tutti hanno il diritto di andarci, ma in condizioni critiche come queste, dove i reparti vengono saturati e quindi viene meno questo diritto a tutti perché non rendere obbligatorio il vaccino agli over 60 e cercare di offrire questo diritto a tutti?

Perché sennò è facile dire che è un diritto non farsi il vaccino e poi io non posso andare in ospedale perché pieno di gente ricoverata per covid.
E non diciamo che senza i tagli alla sanità non avremmo questo problema, sicuramente la situazione sarebbe diversa, anzi, molto diversa, ma senza vaccini gli ospedali sarebbero collassati, anche con il doppio dei posti in terapia intensiva.
 

r3dl4nce

Utente Èlite
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Gli ospedali hanno in cura pazienti che sono semplicemente positivi al covid ma sono in ospedale per altri motivi, ti ho anche messo link all'articolo.
E se gli ospedali già in tempo di semplice influenza erano troppo pieni, beh, forse ci si doveva pensare prima. Quindi no, chi non si vaccina non ha nessuna colpa, né ha nessun senso imporre un vaccino, tanto più che se vogliamo dirla tutta basterebbe riconoscere e spingere di più su terapie domiciliari e ci sarebbe molta meno occupazione degli ospedali

Ma al ministro della salute sai che gliene frega della salute pubblica o dell'occupazione degli ospedali? Zero. Deve solo rispettare gli accordi con le varie case farmaceutiche e comprare e quindi usare dosi di vaccino, altrimenti non si spiegherebbe questa insulsa corsa a vaccinare il più possibile, con stronXXte quali green pass o obblighi del cavolo
 

saimon_

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Perché continuo la discussione con persone che porta radioradio come fonte di informazione?
Come sono tornato, me ne vado dalla discussione.?
 
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r3dl4nce

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Basterebbe leggere gli studi...

 

crimescene

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mi domando sempre di più se almeno lo leggi te quello che posti
 

Apocalysse

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Basterebbe leggere gli studi...

Quello non è uno studio, questo è uno studio :
Studi clinici
Un’analisi retrospettiva su 408 pazienti con batteriemia da pneumococco identificati nel corso di 10 anni a partire dall’isolamento microbiologico ha evidenziato una riduzione della mortalità ospedaliera nei pazienti in cui ad un beta lattamico è stato associato un macrolide (non sono note via di somministrazione, dosaggio e durata del trattamento) rispetto ai trattati senza macrolide. Gli autori evidenziano i numerosi limiti metodologici del confronto e concludono sulla necessità di uno studio prospettico. Nessuna conclusione può essere tratta rispetto al motivo di questa differenza; la possibilità che esista un effetto che va al di là di quello antibatterico è una delle tante ipotesi perseguibili. In un RCT versus placebo, la claritromicina somministrata per via endovenosa per 3 giorni, in aggiunta alla restante terapia antibiotica, in 200 pazienti con polmonite e sepsi associata al ventilatore meccanico ha ridotto il tempo di ventilazione meccanica, ma non ha avuto alcun impatto sulla mortalità. Un'analisi post hoc dei dati di uno RCT (LARMA trial) su 235 pazienti in ARDs con Acute Lung Injury (ALI) ha permesso di osservare che i 47 pazienti che avevano assunto un macrolide (non è noto per quale via, a quale dose e per quanto tempo) presentavano una riduzione della mortalità a 3 mesi rispetto a coloro che assumevano altri antibiotici. Anche in questo caso si tratta di dati preliminari associati ad un elevato numero di confondenti che non consentono di trarre alcuna conclusione. I macrolidi, a causa di possibili effetti antinfiammatori e forse antivirali, sono stati studiati in pazienti con gravi infezioni respiratorie virali (RVI), ma con risultati incoerenti. In un RCT in aperto di pazienti ospedalizzati con influenza (n=107), la terapia di associazione precoce con claritromicina, naprossene e oseltamivir è stata associata alla riduzione della mortalità e della durata del ricovero in ospedale rispetto alla monoterapia con oseltamivir. D'altra parte, in uno studio osservazionale multicentrico (n=733), i macrolidi non sono stati associati a una migliore sopravvivenza in pazienti in condizioni critiche con influenza A (H1N1) pdm09. In un RCT, in cui 50 pazienti adulti ricoverati in ospedale per una infezione da virus influenzale sono stati randomizzati a ricevere oseltamivir e azitromicina o solo oseltamivir, entrambi per 5 giorni, le citochine pro-infiammatorie sono diminuite più rapidamente nel gruppo oseltamivir-azitromicina, ma senza alcuna differenza fra i due gruppi nella clearance virale. In uno studio osservazionale retrospettivo condotto in Arabia Saudita su 349 pazienti con MERS non si è osservata alcuna differenza in termini di mortalità a 90 giorni e di clearance virale fra coloro che hanno assunto macrolidi durante il ricovero rispetto a coloro che non li hanno assunti. Anche in questo caso i dati sono da considerare preliminari per i limiti metodologici del tipo di studio. Per quanto riguarda la COVID-19, l’unica evidenza attualmente disponibile riguarda i risultati preliminari di un recentissimo studio, condotto in Francia su pazienti ricoverati affetti da COVID-19 asintomatici, sintomatici con disturbi a carico delle alte vie respiratorie o sintomatici con disturbi alle basse vie respiratorie con caratteristiche non meglio precisate. Si tratta di uno studio a braccio singolo in cui a 20 pazienti è stata somministrata idrossiclorochina in confronto a una coorte controllo costituita da 16 pazienti che non assumevano il farmaco. In alcuni pazienti del gruppo che ha assunto idrossiclorochina, a giudizio clinico, è stata aggiunta azitromicina (6/20 pazienti) per la prevenzione delle sovrainfezioni batteriche. In tale analisi preliminare, gli autori hanno osservato una percentuale più elevata di clearance virale (esito primario dello studio) nei pazienti che avevano assunto azitromicina e idrossiclorochina rispetto a quelli trattati con la sola idrossiclorochina. La forza e l’attendibilità del dato tuttavia vengono messe in discussione da importanti criticità metodologiche: studio non randomizzato, bassa numerosità campionaria complessiva (n=36), numero estremamente piccolo dei soggetti esposti ad azitromicina (n=6), numero relativamente elevato - 6/26 - di persi al follow-up ). Infine, un recentissimo report relativo ad un piccolo studio francese, ha mostrato che su 11 pazienti con COVID-19 ricoverati consecutivamente e trattati con idrossiclorochina più azitromicina secondo lo stesso schema posologico usato da Gautret et al., uno è deceduto, 2 sono stati trasferiti in terapia intensiva, in uno il trattamento è stato interrotto per l’allungamento dell’intervallo QT. Dei 10 pazienti sopravvissuti, 8 erano ancora positivi per SARS-CoV2 5-6 giorni dopo l’inizio del trattamento.
A fronte delle suddette incertezze in termini di beneficio, si ritiene utile sottolineare il rischio potenziale del prolungamento dell'intervallo QT indotto dall'associazione dei due farmaci (in particolare in presenza di fattori di rischio noti).
 

r3dl4nce

Utente Èlite
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Hospitalized patients with COVID-19 in seven participating hospitals in Turkey were screened for eligibility and randomly allocated to receive either HCQ, AZM, and zinc (group 1) or HCQ, AZM, zinc plus IV vitamin C treatment (group 2) for 14 days. The patients also received nontherapeutic levels of vitamin D3.

The trial is registered on the Australian and New Zealand Clinical Trial Registry ACTRN12620000557932 and has been approved by the Australian Therapeutic Goods Administration (TGA).




Our study suggests that the treatment protocol of HCQ, AZM, and zinc with or without vitamin C is safe and effective in the treatment of COVID-19, with high dose IV vitamin C leading to a significantly quicker recovery.

Importantly, our study confirms vitamin D deficiency to be a high-risk factor of severe COVID-19 disease and hospitalization, with 97% of our study’s patient cohort being vitamin D deficient, 55% of these being severely vitamin D deficient, and none had optimal levels.


Vai di tachipirina e vigile attesa dei miei cogXXXni. Forza ministro della salute italiano, avanti così e chissà ancora quante morti si sarebbero potute evitare, anche in considerazione di meno pressione sugli ospedali.
Una strategia sicuramente funzionante, per evitare di continuare a pagare la pensione a anziani o a liberare posti di lavoro.
 

saimon_

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Cioè, ha detto che la vitamina D è importante per il sistema immunitario? Lo sapevo ma grazie lo stesso.
Comunque più della metà delle persone in Italia soffre di carenza di vitamina D, giusto per informazione.
A proposito, fatevi un'analisi e vedete quanta vitamina D avete, molto probabilmente l'avrete bassa. Chiedete al vostro medico se siete interessati.
 

giack97

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Vai di tachipirina e vigile attesa dei miei cogXXXni. Forza ministro della salute italiano, avanti così e chissà ancora quante morti si sarebbero potute evitare, anche in considerazione di meno pressione sugli ospedali.
Una strategia sicuramente funzionante, per evitare di continuare a pagare la pensione a anziani o a liberare posti di lavoro.
Ti spiego solo una cosa che esula completamente dai vaccini. Le cure domiciliari non esistono per il covid, quello che si fa è trattare i sintomi. Banalmente, se una persona è positiva e ha la febbre prende la tachipirina, se ha problemi respiratori lievi, magari a causa dei muchi, si fa l'aereosol. Ma non stai trattando l'infezione virale, quella la combatte il sistema immunitario da solo. Al momento ci sono 2 farmaci specifici per il covid, le pillole antivirali prodotte da Merck e da Pfizer. La prima ha dimostrato un'efficacia molto minore rispetto ai risultati preliminari e la seconda è ancora al vaglio delle osservazioni, ma dovrebbe essere un po' più efficace nel prevenire l'insorgenza della malattia grave. Questi antivirali agiscono sul meccanismo di replicazione virale, la RNA-polimerasi, uno degli enzimi più complessi finora scoperti. Pensa che dopo la scoperta di questo enzima è stato riscritto il dogma centrale della biologia: DNA-RNA-Proteine. Giusto per farti capire la complessità del meccanismo in gioco.
Somministrare un antibiotico come l'azitromicina e derivati è stata una mossa completamente sbagliata e molto pericolosa per il futuro prossimo. Gli antibiotici hanno effetto esclusivamente sui batteri, e a seconda della tipologia di antibiotico sono efficace su gruppi più o meno eterogenei di microrganismi. I virus non vengono assolutamente colpiti dagli antibiotici, per questo esiste una categoria di farmaci nota come antivirali. Il problema principale è che il virus, una volta contagiato un ospite, usa le cellule di questo per potersi replicare, di conseguenza bersagliare esclusivamente le cellule infette lasciando inalterate quelle sane è un'operazione estremamente complessa e delicata. Dobbiamo ricordare infatti che ogni farmaco ha una tossicità residua e una determinata selettività.
In Italia l'azitromicina è stata usata come trattamento standard per curare le persone a casa, in questo modo si favorisce l'insorgenza di gruppi di batteri resistenti agli antibiotici. Questi sono i maggiori indiziati per la prossima epidemia in quanto con la somministrazione selvaggia di antibiotici non abbiamo fatto altro che selezionare i microrganismi più forti e resistenti.
Al momento i due indiziati principali sono l'enterobatterio New Delhi e il fungo Candida Auris.

Ripeto, non sono un medico, ma un biotecnologo industriale, tra i progetti che ho seguito all'università c'è quello di sviluppo di un software in grado di poter sintetizzare nuove molecole ad attività antimicrobica o quantomeno selezionare un bersaglio non ancora usato per poter attaccare i microrganismi.
 

r3dl4nce

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E intanto con questa terapie hanno evitato ospedalizzazioni. Ma scusate, il motivo principale del fare il vaccino, visto che non protegge al 100%,non blocca il contagio, ecc, non era proprio quello di evitare saturazione ospedali? Se ci sono terapie che la possono ugualmente evitare, che non richiedono di obbligare a trattamenti sanitari persone sane perché non usarli? Ah già perché si vede che ci sono accordi economici da rispettare con le case farmaceutiche per la quantità di somministrazione di vaccini...
 

pribolo

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Ragioni ci sono, ciò che non aiuta è la mancanza dell'accettazione di queste ragioni da chi vuole imporre solamente la propria visione come unica e corretta

No guarda, quella che hai citato non è una mia opinione: sono i dati a dirlo. Se fossimo tutti vaccinati (a parte quei pochi che non possono per ragioni mediche) ci sarebbe grossomodo la metà della gente in ospedale con il covid.

Nessuno ha detto che tu debba chiedere scusa, tanto meno io. Se hai visto (e sentito) il video ci sono cose che si sono gia' avverate:
la trasmissione del virus anche da parte dei vaccinati (vero)
questo vaccino non immunizza (perche' non e' un vaccino altrimenti immunizzerebbe per definizione) (vero)
La verifica della mutazione del genoma, al momento e' ancora presto per dirlo ..... si vedra', pero' non so se avete notato l'aumento delle morti improvvise di persone giovani che fanno sport, questo mi fa pensare e mi pongo delle domande...
Io e dico io personalmente, se lo avessi trattato come hanno fatto Telese, Bassetti, Giletti.... e compagnia bella, IO mi sarei scusato.
Sono poi d'accordo con te, che il video non deve passare in secondo piano.

Ok, non sono io che devo chiedere scusa, sono Telese, Bassetti, etc... Ma la questione non cambia: non c'è nulla di cui scusarsi.
Questo "medico" sostiene che il vaccino non è un vaccino ma un "farmaco geneticamente modificato". Anche interpretando la frase con un po' di fantasia (perchè messa così è priva di senso) e volendo riconoscergli il fatto che stesse insinuando possibili modifiche del DNA a seguito dei vaccini, rimane una affermazione gravissima perchè non sta nè in cielo nè in terra che un vaccino modifichi il DNA: il vaccino non entra nemmeno nel nucleo cellulare, quindi no, non serve nessun test per dire che non modifica il DNA. Il fatto che un dottore non sappia questa cosa lo rende automaticamente inaffidabile nell'esercizio della sua professione.

Poi, ugualmente grave il fatto di insinuare che gli individui vaccinati possano contagiare persone sane solo per il fatto di aver ricevuto una dose di vaccino. Perchè questo ha detto. Non ha detto che gli indivuidui vaccinati si possono ammalare e quindi possono contagiare, che è vero contestualizzando adeguatamente l'affermazione (hanno comunque una probabilità più bassa): per lui ti fai il vaccino e solo per questo contagi gli altri.
Non esiste. Non ti iniettano nemmeno il virus, ma solo un pezzetto di proteina spike o le istruzioni perchè le tue cellule la sintetizzino: ma è tutto materiale inerte, non può replicarsi, non può provocare un infezione e non può assolutamente uscire dal tuo organismo e contagiare.
Queste sono cose elementari, le so pure io che tutto sono tranne che un medico: quindi, lui semplicemente non può non saperle. E' un ignorante e siccome evidentemente non sa fare il suo lavoro non dovrebbe più esercitare. Dopodiché, magari è bravissimo a disegnare o fare vasi di terracotta (o altro): che si dedichi a quello e lasci fare il medico a chi ne sa davvero.

Invece per quanto riguarda te, se non sei un medico non sei certo tenuto a sapere come funziona un vaccino o che effetti abbia. Ma a questo punto, se non li sai, invece di parlarne a vanvera, dovresti chiedere indicazioni a chi ne sa di più (possibilmente un medico, serio) e rimetterti alle sue indicazioni: se come è probabile ti dice di vaccinarti, tu segui le sue istruzioni e ti vaccini.
 
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giack97

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E intanto con questa terapie hanno evitato ospedalizzazioni.
Non hai colto il significato, in molti casi, fortunatamente, il covid è trattabile come un'influenza, specialmente nei soggetti vaccinati.
La terapia a base di azitromicina e cortisone non è una terapia specifica per il covid. Il vaccino sì, ed è stato questo ad evitare le ospedalizzazioni, non l'antibiotico, la tachipirina e la vitamina D.
Ma scusate, il motivo principale del fare il vaccino, visto che non protegge al 100%,non blocca il contagio, ecc, non era proprio quello di evitare saturazione ospedali? Se ci sono terapie che la possono ugualmente evitare, che non richiedono di obbligare a trattamenti sanitari persone sane perché non usarli?
Ti ho spiegato il perchè, l'antibiotico non ha nulla a che vedere col virus. Si dà alle persone che possono aver contratto un'infezione batterica in concomitanza del virus, visto che il loro sistema immunitario è già stressato dal dover combattere il covid. Ma prima di somministrare l'antibiotico andrebbe accertata la presenza di infezione batterica.
Ah già perché si vede che ci sono accordi economici da rispettare con le case farmaceutiche per la quantità di somministrazione di vaccini...
E l'azitromicina chi la produce? E il cortisone?
Le compagnie farmaceutiche guadagnano a prescindere dai vaccini
 
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r3dl4nce

Utente Èlite
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Invece per quanto riguarda te, se non sei un medico non sei certo tenuto a sapere come funziona un vaccino o che effetti abbia. Ma a questo punto, se non li sai, invece di parlarne a vanvera, dovresti chiedere indicazioni a chi ne sa di più (possibilmente un medico, serio) e rimetterti alle sue indicazioni: se come è probabile ti dice di vaccinarti, tu segui le sue istruzioni e ti vaccini.

Vale anche per me, mi rimetto alle indicazioni di medici che sanno trattare il covid in caso uno si ammali e che sconsigliano, visti anche i dati statistici, i vaccini nella mia fascia d'età.
Oppure bisogna fidarsi solo dei medici e degli studi che piacciono a te?
 
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