DOMANDA Se non si vuole pagare una fattura e la si contesta solo verbalmente dopo 30 giorni la fattura si intende accettata?

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Lepre

Utente Èlite
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Se non si vuole pagare una fattura e la si contesta solo verbalmente dopo 30 giorni la fattura si intende accettata?
E' obbligatorio far scrivere una lettera da un avvocato?
Basta una semplice email?
grazie
 
Se non si vuole pagare una fattura e la si contesta solo verbalmente dopo 30 giorni la fattura si intende accettata?
E' obbligatorio far scrivere una lettera da un avvocato?
Basta una semplice email?
grazie
Meglio una contestazione formale con PEC come minimo.
 
Secondo te se non si invia una pec la fattura si intende accettata e quindi si è costretti a pagarla?
 
Secondo te se non si invia una pec la fattura si intende accettata e quindi si è costretti a pagarla?
Dipende dal tipo di fattura e che rapporto sottostante sottende. Se pagamento di una prestazione, di un bene o di un servizio e quindi dalle condizioni contrattuali sottoscritte
 

"non esiste un termine massimo per contestarla.

Bisogna tuttavia tenere conto che, proprio sulla base della sola fattura, il creditore potrebbe rivolgersi al giudice e chiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo, ossia di un ordine di pagamento nei confronti del debitore, senza che quest’ultimo venga “citato” in tribunale. Il debitore riceverà l’ingiunzione del giudice attraverso la notifica dell’ufficiale giudiziario. E di lì potrà scegliere se pagare o se contestarla avviando una causa.

Dunque, chi intende opporsi alla fattura, farà bene a contattare il creditore al più presto, prima cioè che questi avvii le pratiche di recupero credito. Non perché ciò renderebbe più difficile la difesa, ma certamente sarebbe più oneroso, dovendosi poi ricorrere a un avvocato affinché, come detto, presenti opposizione al decreto ingiuntivo. Opposizione che va effettuata entro massimo 40 giorni dalla notifica del decreto stesso
 

"non esiste un termine massimo per contestarla.

Bisogna tuttavia tenere conto che, proprio sulla base della sola fattura, il creditore potrebbe rivolgersi al giudice e chiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo, ossia di un ordine di pagamento nei confronti del debitore, senza che quest’ultimo venga “citato” in tribunale. Il debitore riceverà l’ingiunzione del giudice attraverso la notifica dell’ufficiale giudiziario. E di lì potrà scegliere se pagare o se contestarla avviando una causa.

Dunque, chi intende opporsi alla fattura, farà bene a contattare il creditore al più presto, prima cioè che questi avvii le pratiche di recupero credito. Non perché ciò renderebbe più difficile la difesa, ma certamente sarebbe più oneroso, dovendosi poi ricorrere a un avvocato affinché, come detto, presenti opposizione al decreto ingiuntivo. Opposizione che va effettuata entro massimo 40 giorni dalla notifica del decreto stesso
Funziona esattamente così, non c'è una virgola fuori posto.
 
Grazie, quindi ha ragione @Kelion, bisogna come minimo inviare una PEC.
Dovrebbe bastare anche una contestazione "normale", senza PEC. Tu esponi i tuoi motivi, l'altra parte espone i suoi. Poi ci sono due strade:

1. L'altra parte accetta / riconosce le tue motivazioni / ragioni ed emette nota credito / storna la fattura (parzialmente o totalmente, in base all'accordo raggiunto)

2. L'altra parte non accetta / riconosce le tue motivazioni e la fattura resta insoluta. Se non paghi, si va al Decreto Ingiuntivo (come da post di Massimo 2967).

Almeno, dove lavoro io funziona così, da altre parti non so.
 
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