kRel
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Sono i giocatori mediocri come il sottoscritto che sperano di colmare la differenza con i migliori con prodotti di fascia alta. I giocatori bravi, continuano ad esserlo anche col mouse rotto…
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Il marketing - oltre al sito Scyrox che presenta il v8 con dettagli approfonditi, foto in alta risoluzione manco fosse un'astronave - lo propone in un contenitore con "estrusione" ad effetto col mouse che emerge progressivamente all'apertura combinata dei due lati della scatola ben ingegnerizzata - destinata, nonostante l'effetto scenografico e relativo costo, a finire in qualche cassetto e successivamente nella discarica. Traduzione: un inutile costo e spreco di risorse ed inquinamento addebitato ad acquirenti e comunità. (Vedi l'attuale packaging degli smartphone da mille euro ed oltre)
A corredo, un cavo USB A/C, una ricevente wireless, un set di minuti pattini bianchi e microscopiche essenziali istruzioni pluri-lingua in cui manca l'italiano.
In mano emerge la leggerezza del prodotto (41 gr. pesati) che non è sinonimo di fragilità, ma certamente di maggiore accelerazione. Le misure: 118mm lunghezza x 63/57 mm larghezza x 38/22 altezza.
Nel mio caso di un accattivante colore giallo acceso, finitura opaca. Le piccole dimensioni combinate con la curvatura superiore impongono una presa più tipicamente ad "artiglio" (*) come peraltro riportato sulla scatola.
Simmetrico, essenziale per la sola presenza della rotellina sul lato superiore che risponde unicamente a rotazione e pressione (che oppone particolare resistenza) e che non dispone di switch trasversali. Sul lato sinistro del guscio i due soliti pulsanti programmabili, in basso una microscopica fessura con una spia che - quando accesa - informa col colore variabile il numero dei DPI impostati. Sensore Pixart 3950 a 30.000 DPI, velocità di tracciamento di 750 IPS e accelerazione di 50 G.
Incassati nel lato inferiore il piccolissimo, delicato, scorrevole interruttore di accensione e il selettore sequenziale a pressione del DPI. Comunicazione col ricevitore WiFi a 8000 Hz con dichiarato azzeramento dello shuttering (movimento a scatti). Per onestà non è possibile dare un giudizio sulla durata della batteria perché dipende dall'uso.
Download del driver, semplice nella configurazione, privo di lingua italiana, e di un secondo software di ottimizzazione "V8 Update Tool" il cui download è bloccato prima dal browser e immediatamente dopo da Windows Defender che non consente in alcun modo il download salvo disattivazione, accettando il rischio di caricare quello che è definito un trojan. Magicamente il giorno successivo nessun problema con browser e Windows, anche se 4 motori di VirusTotal tra cui McAfee Scanner segnalano positività. Un falso positivo?
Accettando caratteristiche, limitazioni, specificità essenzialità tipiche di un gaming mouse, sintonia ed intesa sono immediate. Dopo la selezione della velocità impostata a 4500 DPI - EDIT: 5000 (al momento) su monitor da 32" 3840x2160 è come averlo sempre avuto. La leggerezza favorisce accelerazione e immediatezza venendo meno l'inerzia causata dal peso.
Con sensore Pixart 3950 non rilevabili differenze significative con mouse a cavo per velocità, accelerazione, latenza (ritardo nella risposta), intermittenze nel movimento.
Recensione completa e maggiori informazioni tecniche qui: https://www.rtings.com/mouse/reviews/scyrox/v8
Interessante su eloshapes.com il confronto col quasi gemello v6 (e altri mouse) - sigla che non esprime inferiorità rispetto al V8, ma un diverso profilo della gobba, appena migliorativa per palm grip.
Obiettivamente, è un dispositivo da quaranta euro, ma che costa il doppio (come tutto l'hardware da gioco). Più eventuali spese di spedizione.
Per due volte avrete notato la segnalazione apparentemente inutile sulla mancanza della lingua italiana nella guida e nel software. Per noi perfetti anglofoni è infatti inutile la sua presenza, ma è doverosa a mio parere per rispetto di un popolo, di un mercato e non secondariamente per la facilità d'attuazione priva di costi aggiuntivi...
(*) Considerazione: sono passato in un giorno da un mouse decisamente palm che ho usato per anni ad un mouse decisamente claw senza soluzione di continuità. Ovvero, non me ne sono quasi accorto.
Ciò a dire che a di un giocatore di media abilità, il tipo di presa non è così determinante.
Escludendo le teste di serie degli FPS per cui il tipo di presa è determinante quantomeno per l'immediato, il mio parere è che ad un utente medio il tipo di presa cambia poco. La grandezza dell'essere umano è l'adattabilità.
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Il marketing - oltre al sito Scyrox che presenta il v8 con dettagli approfonditi, foto in alta risoluzione manco fosse un'astronave - lo propone in un contenitore con "estrusione" ad effetto col mouse che emerge progressivamente all'apertura combinata dei due lati della scatola ben ingegnerizzata - destinata, nonostante l'effetto scenografico e relativo costo, a finire in qualche cassetto e successivamente nella discarica. Traduzione: un inutile costo e spreco di risorse ed inquinamento addebitato ad acquirenti e comunità. (Vedi l'attuale packaging degli smartphone da mille euro ed oltre)
A corredo, un cavo USB A/C, una ricevente wireless, un set di minuti pattini bianchi e microscopiche essenziali istruzioni pluri-lingua in cui manca l'italiano.
In mano emerge la leggerezza del prodotto (41 gr. pesati) che non è sinonimo di fragilità, ma certamente di maggiore accelerazione. Le misure: 118mm lunghezza x 63/57 mm larghezza x 38/22 altezza.
Nel mio caso di un accattivante colore giallo acceso, finitura opaca. Le piccole dimensioni combinate con la curvatura superiore impongono una presa più tipicamente ad "artiglio" (*) come peraltro riportato sulla scatola.
Simmetrico, essenziale per la sola presenza della rotellina sul lato superiore che risponde unicamente a rotazione e pressione (che oppone particolare resistenza) e che non dispone di switch trasversali. Sul lato sinistro del guscio i due soliti pulsanti programmabili, in basso una microscopica fessura con una spia che - quando accesa - informa col colore variabile il numero dei DPI impostati. Sensore Pixart 3950 a 30.000 DPI, velocità di tracciamento di 750 IPS e accelerazione di 50 G.
Incassati nel lato inferiore il piccolissimo, delicato, scorrevole interruttore di accensione e il selettore sequenziale a pressione del DPI. Comunicazione col ricevitore WiFi a 8000 Hz con dichiarato azzeramento dello shuttering (movimento a scatti). Per onestà non è possibile dare un giudizio sulla durata della batteria perché dipende dall'uso.
Download del driver, semplice nella configurazione, privo di lingua italiana, e di un secondo software di ottimizzazione "V8 Update Tool" il cui download è bloccato prima dal browser e immediatamente dopo da Windows Defender che non consente in alcun modo il download salvo disattivazione, accettando il rischio di caricare quello che è definito un trojan. Magicamente il giorno successivo nessun problema con browser e Windows, anche se 4 motori di VirusTotal tra cui McAfee Scanner segnalano positività. Un falso positivo?
Accettando caratteristiche, limitazioni, specificità essenzialità tipiche di un gaming mouse, sintonia ed intesa sono immediate. Dopo la selezione della velocità impostata a 4500 DPI - EDIT: 5000 (al momento) su monitor da 32" 3840x2160 è come averlo sempre avuto. La leggerezza favorisce accelerazione e immediatezza venendo meno l'inerzia causata dal peso.
Con sensore Pixart 3950 non rilevabili differenze significative con mouse a cavo per velocità, accelerazione, latenza (ritardo nella risposta), intermittenze nel movimento.
Recensione completa e maggiori informazioni tecniche qui: https://www.rtings.com/mouse/reviews/scyrox/v8
Interessante su eloshapes.com il confronto col quasi gemello v6 (e altri mouse) - sigla che non esprime inferiorità rispetto al V8, ma un diverso profilo della gobba, appena migliorativa per palm grip.
Obiettivamente, è un dispositivo da quaranta euro, ma che costa il doppio (come tutto l'hardware da gioco). Più eventuali spese di spedizione.
Per due volte avrete notato la segnalazione apparentemente inutile sulla mancanza della lingua italiana nella guida e nel software. Per noi perfetti anglofoni è infatti inutile la sua presenza, ma è doverosa a mio parere per rispetto di un popolo, di un mercato e non secondariamente per la facilità d'attuazione priva di costi aggiuntivi...
(*) Considerazione: sono passato in un giorno da un mouse decisamente palm che ho usato per anni ad un mouse decisamente claw senza soluzione di continuità. Ovvero, non me ne sono quasi accorto.
Ciò a dire che a di un giocatore di media abilità, il tipo di presa non è così determinante.
Escludendo le teste di serie degli FPS per cui il tipo di presa è determinante quantomeno per l'immediato, il mio parere è che ad un utente medio il tipo di presa cambia poco. La grandezza dell'essere umano è l'adattabilità.
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