Samsung Driver, Natural color e Magic Tune

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n@dir

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Ho acquistato un samsung 226tw e nel CD fornito ho trovato i software in oggetto. A parte il fatto che Natural Color ha un installazione pietosa (tipo cuna cartella "newfolder1" nel menù avvio...) e Magic tune non funziona (forse per incompatibilità con la scheda grafica Radeon HD4870), le domande sono:

1)Dopo l'installazione dei driver mi aspettavo di trovare nel menù "proprietà" (tasto destro sul desktop) almeno la possibilità di modificare la frequenza che rimane fissa a 60Hz. E' normale?
2)Ma questi 2 tool per il tuning delle impostazioni del monitor sono davvero utili?
 
il magic tune a me non dispiaeva solo che con una x1650pro andava con l'HD4870 no..:lol:
 
Il mio Acer AL1916 a 75Hz ci arriva, e di differenza ne noto.

È una forzatura che aumenta l'effetto scia, senza produrre alcun effetto migliorativo sull'immagine, a differenza di quanto accadeva coi CRT in cui un refresh alto portava a eliminare il cosiddetto "sfarfallio". Se poi tu addirittura riesci a notare dei miglioramenti, beh, complimenti.
 
È una forzatura che aumenta l'effetto scia, senza produrre alcun effetto migliorativo sull'immagine, a differenza di quanto accadeva coi CRT in cui un refresh alto portava a eliminare il cosiddetto "sfarfallio". Se poi tu addirittura riesci a notare dei miglioramenti, beh, complimenti.
Si, noto un maggior (leggero ma presente) affaticamento dei miei occhi assieme ad una immagine più (sempre leggermente) "presente".
Riguardo alle latenze, non dovrebbe essere il contrario?
 
Ultima modifica:
Riguardo alle latenze, non dovrebbe essere il contrario?

No, perché il refresh è una cosa diversa dal response time dei cristalli. Faccio un esempio: ammettiamo di avere un monitor LCD che abbia un response time full on (bianco) full off (nero) di 16ms. Ammettiamo di avere un refresh di 60Hz, corrispondenti appunto a circa un aggiornamento ogni 16ms. Questo vuol dire che in una transizione completa da bianco a nero i cristalli hanno il tempo di allinearsi per ottenere il colore desiderato. Con un refresh di 75Hz invece, lo schermo "chiede" un aggiornamento ogni circa 13ms, il che vuol dire che i cristalli non riescono a completare la transizione di colore, e di conseguenza si genera l'effetto scia.

Come sappiamo però, la transizione full on - full off è quella più "lenta" ed è un caso limite, ma in genere se il response time dei pixel supera la richiesta di refresh dello schermo, si genera effetto scia, per cui maggiore è il tempo tra un refresh e l'altro, minore è la probabilità di generare scia, soprattutto considerando che anche i pannelli TN (in genere il tipo più "veloce") di scarsa qualità possano arrivare addirittura a response time di 20-25ms!

Spero di essermi spiegato decentemente.
 
No, perché il refresh è una cosa diversa dal response time dei cristalli. Faccio un esempio: ammettiamo di avere un monitor LCD che abbia un response time full on (bianco) full off (nero) di 16ms. Ammettiamo di avere un refresh di 60Hz, corrispondenti appunto a circa un aggiornamento ogni 16ms. Questo vuol dire che in una transizione completa da bianco a nero i cristalli hanno il tempo di allinearsi per ottenere il colore desiderato. Con un refresh di 75Hz invece, lo schermo "chiede" un aggiornamento ogni circa 13ms, il che vuol dire che i cristalli non riescono a completare la transizione di colore, e di conseguenza si genera l'effetto scia.

Come sappiamo però, la transizione full on - full off è quella più "lenta" ed è un caso limite, ma in genere se il response time dei pixel supera la richiesta di refresh dello schermo, si genera effetto scia, per cui maggiore è il tempo tra un refresh e l'altro, minore è la probabilità di generare scia, soprattutto considerando che anche i pannelli TN (in genere il tipo più "veloce") di scarsa qualità possano arrivare addirittura a response time di 20-25ms!

Spero di essermi spiegato decentemente.
Si si, nella spiegazione non ci son problemi, grazie.
Una domandina: tra un refresh e l'altro lo schermo è "spento" vero?
 
Si, se per "spento" intendi che i pixel/cristalli non aggiornano il proprio colore/allineamento (forse "fermo" è un termine che rende meglio l'idea di ciò che succede). Possiamo dire che vediamo "movimento" sullo schermo grazie al refresh. E per ingannare l'occhio umano bastano 60 rinfreschi al secondo, che pare il compromesso ideale per non affaticarlo mantenendo una buona fluidità.

Mentre nei CRT l'immagine veniva disegnata continuamente e quindi gli elettroni dovevano colpire continuamente i fosfori altrimenti la loro carica esaurendosi "spegneva" i pixel, negli LCD i pixel sono sempre "accesi" dalla retroilluminazione, ma i cristalli vanno allineati per ottenere il nuovo valore cromatico richiesto, se necessario.
 
Mmm...
Se una transizione non viene completata, non si assisterebbe a delle scie "scolorite" piuttosto che più lunghe?
Inoltre, se i cristalli restassero davvero fissi tra una richiesta e l'altra, che senso avrebbe l'esistenza di un refresh svolto dal monitor a prescindere?
 
Le scie dipendono molto da quanto i cristalli impiegano a completare una data transizione di colore. Questo dipende dal monitor e dal tipo di pannello. Non tutti i cambi di colore impiegano lo stesso tempo per completarsi. In effetti sono proprio "scolorite", pensando all'effetto ghosting.

Il monitor e il driver video "concordano" il refresh secondo lo standard VESA immagino, come nei vecchi CRT. E di solito questo valore è di 60Hz perché risulta il più riposante, fluido e tecnicamente raggiungibile (oggi solo i pannelli TN riescono a mantenersi sotto i 16ms in tutte le transizioni di colore, e nemmeno tutti i pannelli/monitor).
 
Le scie dipendono molto da quanto i cristalli impiegano a completare una data transizione di colore. Questo dipende dal monitor e dal tipo di pannello. Non tutti i cambi di colore impiegano lo stesso tempo per completarsi. In effetti sono proprio "scolorite", pensando all'effetto ghosting.

Il monitor e il driver video "concordano" il refresh secondo lo standard VESA immagino, come nei vecchi CRT. E di solito questo valore è di 60Hz perché risulta il più riposante, fluido e tecnicamente raggiungibile (oggi solo i pannelli TN riescono a mantenersi sotto i 16ms in tutte le transizioni di colore, e nemmeno tutti i pannelli/monitor).
Err.. alla fine non mi hai risposto.
Quello che vorrei dire, comunque, imho, è che una transizione che si va a "sovraggiungere" a quella che "interrompe" può essere tutto... sia una scorciatoia, un prolungamento o un semplice proseguio. Quindi non credo sia vera l'affermazione che un maggior refresh sugli LCD produca scie più lunghe.
 
Non scie più lunghe, ma una maggiore probabilità di averle in quanto appunto si riduce il tempo che i cristalli hanno per allinearsi correttamente, prima che un nuovo refresh pretenda un allineamento diverso.
 
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