Redbullman
Utente Attivo
- Messaggi
- 517
- Reazioni
- 88
- Punteggio
- 62
Superlux HD660
Chi più spende, meno spende?!
Devo ammettere che nonostante la mia sedicente esperienza con impianti HIFI di vario genere, anche di alto livello, per lo più ascoltati a scrocco da amici che si definiscono “audiofili”, ma soprattutto in negozi specializzati (spesso a seguito dei suddetti amici), non ho mai considerato l'uso delle così dette cuffie “HI FI” come mezzo preferenziale per l'ascolto, anche se in certe occasioni di cui mi sono reso partecipe (gente che ti viene a bussare alla porta in quanto sono le 3 di notte e ti chiede gentilmente di abbassare il volume), sarebbe stato meglio utilizzarle. Oltretutto sono uno di quelli che pensa che il mezzo con cui la si ascolta, la musica, è relativo e non essenziale nel creare l'emozione ricercata. Relativo fino ad un certo punto, naturalmente, vorrei vedervi a sentire la vostra canzone preferita attraverso il citofono condominiale. Fatta questa iniziale considerazione, passiamo a descrivere l’oggetto di questa mia personale recensione la quale non ha alcun pretesa di essere presa come verità assoluta, bensì come puramente indicativa dell’oggetto che vado a descrivervi, ovvero le Superlux HD660.
Le stesse, vi anticipo, sono state testate con la seguente catena audio:
- DAC FiiO E10
- Amplificatore (necessario per pilotarle) Pop Pulse Mini Headphone Amp
- Foobar2000 usato col FiiO E10 in modalità Kernel Streaming
Iniziamo col descrivere come si presentano:
Una volta aperta la scatola di cartone, ne viene fuori un’altra di plastica rigida contenente al suo interno le HD660 ed un adattatore jack da 6,3.
Ad una prima occhiata queste cuffie sembrano costruite in maniera piuttosto fragile, ma andandole a toccare con mano devo dire che invece risultano abbastanza resistenti alle sollecitazioni perpetrategli dalle mie mani, cosa che mi rincuora e rassicura non poco. Le HD660 si presentano come cuffie chiuse, sorrette da un’archetto metallico contenente un’imbottitura in similpelle. Stessa cosa dicasi per gli earpads in spugna i quali sono rivestiti da un materiale in similpelle nella loro circonferenza. Indossate, queste Superlux risultano piuttosto leggere e comode, non schiacciano la testa in modo fastidioso ed hanno il solo difetto di riscaldare parecchio le orecchie vista la presenza della similpelle sugli earpads. Il filo che le collega alla fonte stereo è di tipo a spirale a molla, lungo 1,3 m. ed allungabile tirandolo fino a 3 m, circa, io comunque consiglio l’utilizzo di una prolunga se si avesse la necessità di un cavo più lungo.
Questi i dati dichiarati dalla casa costruttiva:
Type Dynamic,Closed-back
Driver Φ40mm, neodymium
Sound Pressure Level 96dB SPL (1mW) at 1KHz
Frequency Response 10 – 30,000Hz
Max. Input Power 100 mW
Rated Impedance 150Ω
Ear pads leatherette
Cables 3m coiled, single-sided cable
Connector Gold plated stereo mini jack
Headphone Caliper Pressure Approx. 6N
Weight (with cable) 250g
Ora passiamo alla cosa più importante, ovvero l’ascolto:
Appena indossate e fatta partire la musica, le Superlux si rivelano subito abbastanza definite e cristalline, con alti ben definiti, bassi ben presenti senza risultare eccessivi e gamma media piuttosto arretrata. Si avete letto bene, “gamma media arretrata”. A questo primo ascolto risultavano molto fastidiose da ascoltare, quindi mi son subito detto: - sicuramente hanno bisogno di un bel rodaggio.
Detto fatto, le ho fatte suonare per circa una cinquantina di ore senza ascoltarle. Dopo questo lasso di tempo le ho re indossate ed ho fatto partire il disco di Sade dal titolo “The Best Of Sade” il quale è il mio CD di riferimento per la misura delle prestazioni delle mie catene audio oltre che uno dei miei preferiti. Che dire, la gamma media era venuta finalmente fuori in modo gradevole, il disco suonava in modo molto godibile, con una gamma bassa ben presente e gli alti sempre ben presenti senza mai risultare stridenti e fastidiosi anche se un po bilanciati in avanti. Sono quindi passato a “Black Ice” degli AC\DC il quale, al pari dell’altro disco, risultava molto piacevole da ascoltare. Da questo momento, sono passato per vari album, andando da Barry White ai Guns’n Roses, da Santana ai Coldplay e Micheal Bolton, mantenendo sempre le stesse opinioni sulle HD660: molto analitiche e davvero ben suonanti, aventi un dettaglio complessivo elevato e sicuramente superiori come qualità alla fascia di prezzo a cui vengono commercializzate. A questo punto però passiamo agli aspetti meno piacevoli di queste cuffie, i quali possono essere visti come difetti solo se si è abituati ad ascoltare in un certo modo la musica. Partiamo dai bassi, che come detto sono ben presenti, per me al punto giusto, senza eccedere nel pompare la gamma in modo eccessivo. Questa cosa purtroppo però può risultare insufficiente per chi ama ascoltare musica che fa dei bassi la sua caratteristica predominante. La gamma alta invece a volte può risultare stancante per via della sua non eccessiva ma comunque predominante brillantezza, specie se paragonata a quella media che per quanto gradevole, per via degli alti spostati in avanti risulta leggermente arretrata anche se, ripeto, udibile e godibile comunque. Altro fattore da segnalare è la poca spazialità della scena musicale, con un palcoscenico ristretto e poco individuabile nello spazio. In realtà un non difetto a mio avviso, in quanto trattasi di cuffie e non di diffusori, anche se sicuramente esisteranno altre cuffie con una spazialità superiore a queste, anche se non credo che possano fare miracoli da questo punto di vista per via delle caratteristiche intrinseche di questo genere di prodotto.
Ora voi, letto quanto sopra, vi starete chiedendo giustamente se vale la pena prendere in considerazione queste Superlux HD660 per ascoltarci la musica. La mia risposta è semplicemente si, ne vale la pena e potreste rimanere sorpresi ad ascoltarle pensando di averle pagate solo 39 euro, cifra secondo me poco più che simbolica che bisogna tirar fuori per possedere questo prodotto. Dico questo in quanto penso che la maggioranza di chi legge nemmeno noterebbe i difetti di cui ho parlato in quanto sono cose normali in qualsiasi oggetto che emetta un suono con la pretesa di essere chiamato HI FI, perché sono un criticone nato e perché sarei in grado di farvi venire dei dubbi anche sulle Grado RS1 di Turo :lol: (cuffie da 1000 euro!:shock:) oltre che sulla qualità del mio impianto stereo e su quelli che costano cifre ben superiori ai 10000 euro, ma sono consapevole anche che per apprezzare e valorizzare un impianto la cosa migliore è conoscerne anzitutto i suoi difetti, questo perchè non esiste in campo audio nulla di perfetto. Ma sono anche uno consapevole che al di la di tecnicismi e menate varie, la musica va goduta con i migliori mezzi possibili e quindi da questo punto di vista non posso far altro che elogiare queste cuffie, le quali sono davvero eccezionali in relazione al prezzo pagato.
Chi più spende, meno spende?!
Devo ammettere che nonostante la mia sedicente esperienza con impianti HIFI di vario genere, anche di alto livello, per lo più ascoltati a scrocco da amici che si definiscono “audiofili”, ma soprattutto in negozi specializzati (spesso a seguito dei suddetti amici), non ho mai considerato l'uso delle così dette cuffie “HI FI” come mezzo preferenziale per l'ascolto, anche se in certe occasioni di cui mi sono reso partecipe (gente che ti viene a bussare alla porta in quanto sono le 3 di notte e ti chiede gentilmente di abbassare il volume), sarebbe stato meglio utilizzarle. Oltretutto sono uno di quelli che pensa che il mezzo con cui la si ascolta, la musica, è relativo e non essenziale nel creare l'emozione ricercata. Relativo fino ad un certo punto, naturalmente, vorrei vedervi a sentire la vostra canzone preferita attraverso il citofono condominiale. Fatta questa iniziale considerazione, passiamo a descrivere l’oggetto di questa mia personale recensione la quale non ha alcun pretesa di essere presa come verità assoluta, bensì come puramente indicativa dell’oggetto che vado a descrivervi, ovvero le Superlux HD660.
Le stesse, vi anticipo, sono state testate con la seguente catena audio:
- DAC FiiO E10
- Amplificatore (necessario per pilotarle) Pop Pulse Mini Headphone Amp
- Foobar2000 usato col FiiO E10 in modalità Kernel Streaming
Iniziamo col descrivere come si presentano:
Una volta aperta la scatola di cartone, ne viene fuori un’altra di plastica rigida contenente al suo interno le HD660 ed un adattatore jack da 6,3.
Ad una prima occhiata queste cuffie sembrano costruite in maniera piuttosto fragile, ma andandole a toccare con mano devo dire che invece risultano abbastanza resistenti alle sollecitazioni perpetrategli dalle mie mani, cosa che mi rincuora e rassicura non poco. Le HD660 si presentano come cuffie chiuse, sorrette da un’archetto metallico contenente un’imbottitura in similpelle. Stessa cosa dicasi per gli earpads in spugna i quali sono rivestiti da un materiale in similpelle nella loro circonferenza. Indossate, queste Superlux risultano piuttosto leggere e comode, non schiacciano la testa in modo fastidioso ed hanno il solo difetto di riscaldare parecchio le orecchie vista la presenza della similpelle sugli earpads. Il filo che le collega alla fonte stereo è di tipo a spirale a molla, lungo 1,3 m. ed allungabile tirandolo fino a 3 m, circa, io comunque consiglio l’utilizzo di una prolunga se si avesse la necessità di un cavo più lungo.
Questi i dati dichiarati dalla casa costruttiva:
Type Dynamic,Closed-back
Driver Φ40mm, neodymium
Sound Pressure Level 96dB SPL (1mW) at 1KHz
Frequency Response 10 – 30,000Hz
Max. Input Power 100 mW
Rated Impedance 150Ω
Ear pads leatherette
Cables 3m coiled, single-sided cable
Connector Gold plated stereo mini jack
Headphone Caliper Pressure Approx. 6N
Weight (with cable) 250g
Ora passiamo alla cosa più importante, ovvero l’ascolto:
Appena indossate e fatta partire la musica, le Superlux si rivelano subito abbastanza definite e cristalline, con alti ben definiti, bassi ben presenti senza risultare eccessivi e gamma media piuttosto arretrata. Si avete letto bene, “gamma media arretrata”. A questo primo ascolto risultavano molto fastidiose da ascoltare, quindi mi son subito detto: - sicuramente hanno bisogno di un bel rodaggio.
Detto fatto, le ho fatte suonare per circa una cinquantina di ore senza ascoltarle. Dopo questo lasso di tempo le ho re indossate ed ho fatto partire il disco di Sade dal titolo “The Best Of Sade” il quale è il mio CD di riferimento per la misura delle prestazioni delle mie catene audio oltre che uno dei miei preferiti. Che dire, la gamma media era venuta finalmente fuori in modo gradevole, il disco suonava in modo molto godibile, con una gamma bassa ben presente e gli alti sempre ben presenti senza mai risultare stridenti e fastidiosi anche se un po bilanciati in avanti. Sono quindi passato a “Black Ice” degli AC\DC il quale, al pari dell’altro disco, risultava molto piacevole da ascoltare. Da questo momento, sono passato per vari album, andando da Barry White ai Guns’n Roses, da Santana ai Coldplay e Micheal Bolton, mantenendo sempre le stesse opinioni sulle HD660: molto analitiche e davvero ben suonanti, aventi un dettaglio complessivo elevato e sicuramente superiori come qualità alla fascia di prezzo a cui vengono commercializzate. A questo punto però passiamo agli aspetti meno piacevoli di queste cuffie, i quali possono essere visti come difetti solo se si è abituati ad ascoltare in un certo modo la musica. Partiamo dai bassi, che come detto sono ben presenti, per me al punto giusto, senza eccedere nel pompare la gamma in modo eccessivo. Questa cosa purtroppo però può risultare insufficiente per chi ama ascoltare musica che fa dei bassi la sua caratteristica predominante. La gamma alta invece a volte può risultare stancante per via della sua non eccessiva ma comunque predominante brillantezza, specie se paragonata a quella media che per quanto gradevole, per via degli alti spostati in avanti risulta leggermente arretrata anche se, ripeto, udibile e godibile comunque. Altro fattore da segnalare è la poca spazialità della scena musicale, con un palcoscenico ristretto e poco individuabile nello spazio. In realtà un non difetto a mio avviso, in quanto trattasi di cuffie e non di diffusori, anche se sicuramente esisteranno altre cuffie con una spazialità superiore a queste, anche se non credo che possano fare miracoli da questo punto di vista per via delle caratteristiche intrinseche di questo genere di prodotto.
Ora voi, letto quanto sopra, vi starete chiedendo giustamente se vale la pena prendere in considerazione queste Superlux HD660 per ascoltarci la musica. La mia risposta è semplicemente si, ne vale la pena e potreste rimanere sorpresi ad ascoltarle pensando di averle pagate solo 39 euro, cifra secondo me poco più che simbolica che bisogna tirar fuori per possedere questo prodotto. Dico questo in quanto penso che la maggioranza di chi legge nemmeno noterebbe i difetti di cui ho parlato in quanto sono cose normali in qualsiasi oggetto che emetta un suono con la pretesa di essere chiamato HI FI, perché sono un criticone nato e perché sarei in grado di farvi venire dei dubbi anche sulle Grado RS1 di Turo :lol: (cuffie da 1000 euro!:shock:) oltre che sulla qualità del mio impianto stereo e su quelli che costano cifre ben superiori ai 10000 euro, ma sono consapevole anche che per apprezzare e valorizzare un impianto la cosa migliore è conoscerne anzitutto i suoi difetti, questo perchè non esiste in campo audio nulla di perfetto. Ma sono anche uno consapevole che al di la di tecnicismi e menate varie, la musica va goduta con i migliori mezzi possibili e quindi da questo punto di vista non posso far altro che elogiare queste cuffie, le quali sono davvero eccezionali in relazione al prezzo pagato.
Ultima modifica: