No. Vediamo un po' il perché. Le prestazioni di un hard disk sono definite dal tempo di accesso, che è il tempo che intercorre tra una richiesta di accesso ai dati e l'istante in cui questi sono disponibili. Questo tempo è determinato da tre fattori: il seek time, che è il tempo che il braccio delle testine impiega per posizionarsi sulla traccia corretta (immaginalo come quando si posiziona il braccio di un giradischi sul disco), la rotational latency, che è il tempo necessario affinché il primo settore da leggere/scrivere vada a trovarsi sotto la testina, a seguito della rotazione del disco, e il transfer time, che è il tempo necessario al trasferimento dei dati tra hard disk e cpu/ram/periferiche. Nessuno di questi fattori è modificabile, perché il primo dipende dalla velocità del motorino del braccio delle testine, il secondo dalla velocità di rotazione del disco (tipicamente 5400 o 7200 rpm), e il terzo dal bus utilizzato (oggi sata). Sono tutti parametri fissi. L'unico modo per cercare di ottimizzare le prestazioni del disco è deframmentarlo periodicamente (o impostare la deframmentazione automatica da Windows), ma non si può parlare di overclock, si tratta di manutenzione.