PROBLEMA Migrazione Bloccata Ad Altro Operatore

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portobic

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Ciao a tutti
Mi ritrovo con un procedimento di migrazione in stallo. Il nuovo operatore mi dice che è in atto una "trasformazione sulla linea" e che quindi non è in grado di prendere in carico ll procedimento di migrazione fino a quando non è conclusa.
Il vecchio operatore mi dice che loro non sanno nulla e che deve fare tutto il nuovo operatore.
Dato che vorrei cominciare ad inviare raccomandate e fare esposti, volevo capire se ciò che afferma il nuovo operatore può corrispondere alla realtà... cioè se un'operazione in corso (secondo il vecchio non c'è nulla e loro non sanno nulla) può bloccare il procedimento di migrazione.
Avete mai avuto esperienze in merito analoghe?
 
Sì, purtroppo.
E non c'era alcuna operazione in corso, ma il mio vecchio gestore aveva cessato la linea, avendo frainteso la mia richiesta (migrazione senza costi a causa della variazione dei termini contrattuali, comunicata come previsto dallo stesso gestore).
Ti consiglio di rivolgerti al Corecom della tua regione e chiedere il ripristino del servizio (oltre ad un indennizzo in denaro), perché altrimenti i due gestori non faranno altro che scaricarsi la colpa a vicenda.
 
Ciao
No in realtà la linea funziona, cioè ora sto utilizzando la linea del vecchio operatore. Al vecchio operatore non avevo comunicato nulla in merito alla migrazione.
Il nuovo operatore mi dice che a loro, a terminale risulta una "linea in trasformazione tecnica".
Ho l'impressione che si tratti di una manovra di ostruzionismo, ma volevo però capire se è vero quello che dice il nuovo operatore... cioè che loro non possono migrare se risulta un'operazione in corso sulla linea.
 
Sì, mi sembra di rivivere la mia situazione, al 100%; i miei problemi sono iniziati con le stesse parole (nel mio caso era una migrazione da TIM a Wind/Infostrada). Alla fine ho scoperto che la "trasformazione tecnica" altro non era la cessazione da parte di TIM, dunque Infostrada non poteva migrare il numero perché, tecnicamente, non esisteva; per questo ti invito a provvedere il prima possibile, perché ammesso che vi sia effettivamente una trasformazione tecnica, deve essere risolta in tempi brevi per completare il cambio di operatore.
Se invece non c'è alcuna trasformazione, è probabile che uno dei due gestori (il vecchio, a questo punto) faccia ostruzionismo; rifletti su una cosa: che motivazione avrebbe il nuovo gestore nel non attivare la linea, visto che da quel momento inizia a fatturare? ;) Loro sono i primi ad avere l'interesse affinché la migrazione sia completata.
 
Ma la procedura con il CoReCom come ti è andata? Più o meno so come funziona, cioè ho letto qualcosa, ma nella pratica quali sono i passaggi e le tempistiche?
Ma tu nel frattempo continuavi a navigare e a ricevere fatture da TIM ? Cioè non capisco come possa essere cessata una linea e continuare comunque ad utilizzarla.

PS.
Si pure io in linea di principio ritengo che non abbiano senso ostacoli da parte del nuovo operatore, ma vorrei capire se sta facendo tutto quello che deve fare per...
 
Ultima modifica:
La conciliazione con il CoReCom si è conclusa con un indennizzo di 400 € a mio favore, per il disagio causatomi; nel mio caso, avevano del tutto cessato la linea, mi hanno inviato l'ultima fattura con i costi di disattivazione e gli importi fino alla data della cessazione (lasciandomi nel frattempo senza telefono e ADSL).

Sto guardando i documenti con le date; vedo che la linea mi è stata cessata il 12 Agosto, ho atteso una decina di giorni che la migrazione si completasse (pensando che i rallentamenti fossero dovuti alle ferie di ferragosto, e concedendo il beneficio del dubbio ad entrambi i gestori), poi il 23 Agosto ho inviato il fax con i moduli UG e GU5 con la richiesta di conciliazione congiunta, citando entrambi i gestori (non sapendo chi dei due fosse colpevole).

Nel giro di 5 giorni, grazie al modulo GU5, mi è stata ripristinata la linea (ed il numero) con il mio vecchio gestore, mentre dall'invio del modulo UG passano al massimo 40 giorni lavorativi per l'udienza, che nel mio caso ha avuto luogo il 27 ottobre; l'udienza funziona così: sono presenti le parti in causa (tu, uno o più rappresentanti per il/i gestore/i ed un addetto super-partes del CoReCom), si espongono i fatti e viene emesso un verdetto; in questa sede dovrai fare tutte le richieste del caso (richiedere un indennizzo, ad esempio).

Questo, almeno nel mio caso, è stato l'unico modo per ottenere risposte precise, visto che prima entrambi i gestori se ne sono lavati le mani.
 
Grazie innanzitutto per le preziose informazioni.
Spero di non dover arrivare a tanto.
Ora ho chiesto al nuovo gestore di ripetere la procedura, sperando che qualcosa si sia sbloccato... se la cosa si protrae credo che sarò costretto a fare come dici.
L'udienza è una cosa "informale" come dicono sul sito CoReCom?
Ma c'è "discussione" o l'altra parte è ragionevole?
 
L'altra parte in realtà è già informata dei fatti, perché chiaramente la tua richiesta di conciliazione serve per fare degli accertamenti (tu interpelli il CoReCom, l'ente chiederà chiarimenti in merito al gestore, questo delega un conciliatore che faccia luce sulla vicenda); dunque tu dovrai andare lì ad esporre i fatti giusto per ricapitolare la situazione, perché venga messo a verbale, ma comunque si tratta di una cosa molto informale.
Non c'è un giudice e degli avvocati tipo tribunale, ecco; il conciliatore delegato dal gestore si occuperà di "limitare i danni" e offrire una soluzione equa che soddisfi tutti. Per questo ti consiglio di iniziare già da adesso a riassumere le fasi salienti della vicenda, segnando le date delle tue richieste al gestore e le relative segnalazioni (segna anche il codice dell'operatore che ti risponde o della chiamata, e raccogli tutti i documenti e le fatture in tuo possesso).

Nel mio caso, ad esempio, l'udienza si è conclusa in circa mezz'ora; ho esposto i fatti, e il conciliatore non ha potuto far altro che ammettere l'errore da parte di TIM, chiedendomi di quantificare l'indennizzo. A questo punto sta all'istante farsi furbo: bisogna calcolare l'ammontare dell'indennizzo sulla base della carta dei servizi del tuo gestore; se chiedi, ad esempio, solo il rimborso di eventuali fatture, stai sicuro che accetteranno di corsa la tua richiesta, mentre è evidente che il disservizio è ben più grave e si protrae da giorni.

Poi magari non offriranno il massimo, ma si arriverà ad un accordo; per darti un'idea, ecco come ho calcolato l'indennizzo:
https://www.tim.it/assistenza/i-con...tori-fisso/carta-dei-servizi-i-nostri-impegni
Al totale, ho aggiunto i rimborsi richiesti per costi non dovuti, il conciliatore non ha potuto fare altro che approvare la mia richiesta; ti do un altro consiglio: eventualmente, chiedi l'indennizzo su IBAN, e non come accredito sulle fatture, soprattutto se c'è di mezzo una migrazione. Capita spesso che il tuo nuovo gestore non sia a conoscenza della tua situazione, dunque i costi non saranno defalcati dal credito pregresso; la cosa migliore è dunque l'accredito su conto, tramite il quale continuare a pagare le future fatture.
 
Purtropo la situazione non si sblocca... il vecchio gestore continua a bloccare la migrazione.
Ma tu avevi effettuato reclamo ufficiale o inviata diffida con raccomandata prima di rivolgerti al CoReCom?
Ma la sede è quella regionale? Perché mi seccherebbe molto farmi 200km e perdere una giornata di lavoro per l'udienza... ma immagino che poi mi rimborserebbero tutte le spese.
Non capisco il senso di questo ostruzionismo, anche perché poi farò pubblicità negativissima al vecchio operatore fino alla fine dei miei giorni per tutto il tempo che mi stanno facendo perdere. Comunque leggendo in giro mi sono reso conto di non essere l'unico con questo tipo di problematica.

Eppure sarebbe semplicissimo da risolvere... quando il codice di migrazione è corretto, il nuovo operatore dovrebbe poter staccare il vecchio senza necessità di alcuna "conferma" da parte del vecchio. Il codice è corretto? Stacchi e me ne frego se ci sono "lavorazioni" o trasformazioni sulla linea o chissà cosa.

Cercando in rete ho trovato un documento dell'AgCOM dove si spiega più o meno la procedura... il nuovo comunica al vecchio la procedura di migrazione e questo ha 5 giorni lavoratori per rispondere, se non lo fa è un silenzio-assenso e il nuovo procede... il vecchio però può bloccare con una lunga lista di motivazioni, tra le quali quella usata nel mio caso... ma la cosa è assurda. A che serve il codice migrazione se poi è il vecchio che deve confermare la cosa? Dovrebbe esserci un soggetto terzo che verifica il codice e poi dà il via al nuovo.
 
No, non avevo mandato diffida ufficiale via raccomandata, ma avevo segnalato la cosa più volte al call center (appuntando ora e giorno delle segnalazione e codice operatore), oltre che via fax.
Non ricevendo risposta, ho contattato la sede regionale del CoReCom, telefonicamente mi hanno spiegato tutto (ho trovato un'operatrice davvero gentile); nel modulo che dovrai compilare troverai uno spazio per descrivere i fatti.
Compilalo in tutte le sue parti ed invialo via fax o raccomandata alla sede del CoReCom, entro pochi giorni si procederà al ripristino del servizio (con uno dei due gestori, ma almeno non resti fuori dal mondo), mentre in sede di udienza ci sarà modo di stabilire cosa sia successo e le motivazioni del ritardo nella migrazione.
Hai tutte le carte in regola per vincere la causa ed ottenere un indennizzo adeguato al disagio che ti hanno causato, se non vuoi/puoi perdere una giornata di lavoro hai la possibilità di delegare qualcuno (trovi tutte le indicazioni sul modulo), ma è bene che questa persona conosca i fatti per filo e per segno, in modo da far valere i vostri diritti.
 
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