Hmmm... Groening è un autore che spesso delude in termini etici, visto il modo in cui rappresenta l'etica stessa nei suoi cartoni. E' un personaggio (Groening) del suo stesso universo, che fa sembrare il suo universo "reale" (o realistico) solo perchè egli stesso ne è parte (o meglio: Groening usa la sua produzione come arma ideologica o come "bunker ideologico", a dirla tutta, secondo me, per meglio insinuarsi nella definizione dello status quo culturale, una tecnica di manipolazione mentale altrimenti nota sotto il nome di mimesi). In poche parole Groening è spesso deprimente in ciò che fa (o meglio: fa fare, dato che, per sua stessa ammissione, penso siano dei minorenni Coreani a realizzare i suoi cartoons). Che poi vi sia del profetico e del vero in ciò che dice, è comunque corrotto dal nonsense della sua fantasia e dai cospicui profitti.
Il mio discorso era appunto questo: riconoscimento ed "importanza". Poco vale sapere se gli stessi Grammy sono poco autorevoli, tra tutte le categorie di premi che giudicano l'autorevolezza di una produzione artistica.
Ci sarebbe, ironicamente, da chiedersi quale premio merita un premio, ossia quale tra Oscar, Grammy, MTV, Nobel, Pulitzer, etc. sia il più "autorevole"... e sotto quale criterio.
Il mio discorso era questo, in soldoni: non può esserci "autorevolezza" nell'arte, perchè la bellezza è un parametro soggettivo: per alcuni la bellezza è un'intera orchestra, per altri è un neonato che usa per la prima volta uno strumento musicale. Di conseguenza chiunque dica "questo merita più dell'altro" lo dice soltanto per imposizione e per imposizione ogni premio viene riconosciuto: così che la gente si abitui a scegliere secondo determinati schemi (determinati... da chi? da chi dirige tali assegnazioni, ovviamente) e diventi, ovviamente, più competitiva ed esclusiva nei suoi ragionamenti (di conseguenza: più affetta da complessi di inferiorità nei confronti dello star-system).
Non è un caso che Family Guy, suo primo "competitor", getti le basi della competizione proprio sul livello di cinismo.