In resistori collegati in parallelo, la corrente in ognuno è inversamente proporzionale al valore della loro resistenza (legge di Ohm)
I diodi non sono proprio resistori, in quanto la tensione ai loro capi rimane praticamente quasi costante. Alimentari con una tensione superiore a quella di giunzione significa bruciarli in breve tempo, ecco perché alcuni LED moderni hanno una loro resistenza interna in serie alla giunzione stessa. Di fatto, la corrente in una giunzione aumenta esponenzialmente con la tensione applicata.
Quindi quando si collega un diodo (incluso i LED) in un circuito bisogna conoscere sia la tensione di giunzione che la corrente di funzionamento. La tensione dipende dal tipo di giunzione (e quindi dal colore, proprio dell'elemento usato per il drogaggio) mentre la corrente dipende dalla potenza del diodo (piccoli LED richiedono correnti molto minori).
Occorre conoscere le caratteristiche dei LED, il colore non è sufficiente. In base alla tensione di giunzione e la corrente di funzionamento, devi applicare in serie ad ognuno il resistore adatto. Per esempio, supponiamo che il LED abbia una tensione di giunzione di 1,2V è una corrente di funzionamento di 50mA. Se la tensione di alimentazione è 3V, devi mettere una resistenza capace di provocare una caduta di tensione di (3-1,2)=1,8V con una corrente di 50mA, ossia 1,8/0,05 Ohm