La tecnologia corre un pò troppo, non credete?

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Padron Frodo

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Salve a tutti, leggendo in giro mi sono documentato sulle future architetture dei CPU e delle GPU e ho visto che i cambiamenti saranno notevoli! Penso davvero che la tecnologia stia correndo troppo velocemente, non lasciando spazio per sfruttare a pieno i componenti delle varie generazioni, mi spiego meglio, è come se ogni componente facesse la sua fase ALPHA e BETA e poi venisse scartata per un altra generazione senza avere l'occasione di essere sfruttata pienamente. Chiaramente parlo da appassionato, non sono ne esperto di elettronica ne dei processi che sfruttano queste componenti, ma la mia sensazione è questa. Ad esempio io con un 2700k sotto liquido e una 690 che aspettativa di vita gli posso dare se sono un gamer a cui piace giocare al massimo dei dettagli? Io da inesperto penserei subito, 1 massimo 2 anni! Perchè vedo l'avvento di DDR4 PCie 4.0, GPU che non avranno bisogno dell'aiuto della CPU, e tutto questo nell'arco appunto di 1, massimo 2 anni, per non parlare delle DirectX 12 che stanno tenendo tutti sulle spine. Credo che essendo nuove tecnologie non retrocompatili, programmeranno le cose in base alle nuove componenti, ma forse sono troppo pessimista, non so, qualche esperto faccia luce su questo mio dubbio! :asd:

"I nostri cervelli corrono più velocemente dei nostri cuori. La scienza si lancia in avanti e le anime restano indietro, forse dovremmo ricominciare tutto da capo." (Lee "Apollo" Adamo, Battlestar Galactica)
 
Nemmeno per idea, dal 1993 al 1996 si passò dal Pentium 60 al Pentium 200 MHz, le prestazioni si moltiplicarono per più di tre volte, prima di vedere un salto simile (dall' i 7 3970x uscito quest'anno) ci vorranno minimo 6 anni, dal 1993 al 2000 le prestazioni si moltiplicarono almeno 17 volte (Pentium 3 1000 MHz) un salto simile sarà possibile solo con il grafene secondo me, ormai l'IPC sale poco, anche Intel fa fatica, credete per davvero che la colpa é della poca concorrenza? Secondo me no, Intel si farebbe concorrenza da sola, per uso gaming non intensivo e quotidiano é praticamente impossibile vedere la differenza tra un i 5 750 e un i 7 4770k, forse si vede solo a livello di consumi, conviene cambiare solo se hai socket 775/AM2+ o precedenti.

Se proprio si vuole parlare di progresso, parliamo di smartphone.
 
Ad essere più precisi, i fullereni costituiranno la "vera" prossima rivoluzione nel campo delle nano-tecnologie, manipolando strutture fisiche a livello molecolare. Nel grafene gli atomi di carbonio si dispongono a formare esagoni con angoli di 120°.
Se la struttura è deformata, si vengono a formare, anziché esagoni, altri poligoni come, ad esempio, pentagoni o ottagoni.
Il fullerene è formato da 12 pentagoni.
La caratteristica principale delle cosiddette bucky-balls è quella di comportarsi da semiconduttori a basse temperature.
Voi sapete che, nei semiconduttori, la trasmissione della corrente avviene, al di sotto di una certa temperatura, a resistenza praticamente nulla. Ebbene, sono state prodotte delle bucky-ball che si comportano come superconduttori alla temperatura di -156°C :asd:
Dai Bell Labs di Lucent un superconduttore organico - News - The Daily Bit - rivista di tecnologie e new media
A differenza di altri tipi di molecole in grado di funzionare come semiconduttori e di cui non è possibile prevedere con certezza il comportamento fisico, le leggi fisiche del fullerene sono note e, inoltre, i costi sono molto contenuti poiché si tratta di materiali organici.
La IBM ha reso noto di avere recentemente messo a punto un vero e proprio circuito logico basato su nanotubi di carbonio, molecole 500 volte più piccole di quelle del Silicio.
La tensione di uscita di un transistor realizzato in nanotubi di carbonio è sufficiente a pilotare altri Gate e formare quindi strutture logiche più complesse.
Credo che, allo stato attuale, la tecnologia basata sul Silicio non sia ancora arrivata al capolinea (forse tra una decina d'anni verrà completamente abbandonata) anche se sta mostrando i suoi limiti fisici.
Ad ogni modo queste nuove tecnologie, in particolare i fullereni e i chip "ibridi" in Si-Ge (Silicio-Germanio), non saranno le uniche a "soppiantare" il Silicio al termine del suo ciclo di vita: studi importanti si stanno compiendo anche nel campo del quantum-computing (cioè dei computer quantici), basato sulla gestione diretta degli atomi.
A presto e grazie :)

P.S. Fullereni - Wikipedia ;)
 
Gordon Moore, uno dei fondatori di Intel, nel 1964 predisse che la capacitá di elaborazione dei computer raddoppiasse ogni anno, basandosi sul progresso tecnologico di quei tempi, che erano l'inizio dell'era dei semiconduttori. La cosa interessante è che fino a pochi anni fa lo sviluppo tecnologico gli ha dato ragione, al punto che la sua osservazione adesso viene conosciuta come la "legge di Moore". Ho detto "fino ad ora", perché al momento le predizioni sono più vicine al raddoppio ogni tre anni.
Non sono in accordo che adesso la tecnologia corra troppo in fretta, piuttosto che tutto il progresso, non solo quello tecnologico derivato dai processori, corre "assai" velocemente dai tempi della rivoluzione industriale di due secoli fa. Vedi per esempio le macchine fotografiche digitali, dieci anni fa la regola era "cento euro per mega pixel", adesso con duecento euro è possibile comprare macchine fotografiche decenti, con cinquecento euro macchine ottime. Il progresso arriva anche sotto forma di abbassamento di prezzi per parità di prestazioni, e questo è un vantaggio per noi.

Quello che il progresso genera piuttosto è che rende il lavoro di noi sviluppatori sempre più complesso, in quanto dobbiamo continuamente tenerci aggiornati sulle tecnologie che viaggiano a velocità relativistiche. Quando iniziai a programmare in C un compilatore per pc costava una ventina di dollari, con pochissime librerie e debugger molto primitivi, adesso le "suite" di sviluppo a livello professionale costano migliaia di euro e occorre rinnovarle ogni anno, si spende quasi tanto tempo a imparare i nuovi mezzi che per poi usarli, costringendoci ad imparare e produrre allo stesso tempo, e questo va a scapito della qualità dei prodotti. Ma qui il discorso diverge.
 
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