Non ho la verità in tasca e non sono un informatico, per cui preferisco fare delle considerazioni insieme a te; stiamo parlando di Data Rate cioè “quantità di informazioni” per “unità di tempo” (MB/s) e teoricamente ogni device ha delle caratteristiche di lettura e scrittura.
In questo caso un ssd Samsung 850 PRO legge a ca 550 MB/s in lettura sequenziale ovvero una velocità data dalla lettura de:
blocco A -> blocco B -> ecc
senza considerare la raccolta di dati (dalla table cioè l'indice dei file nel file system) su blocchi diversi necessari ad esempio quando si dice all'ssd: trova e leggi il file "pincopallo". Risultato? La lettura non sarà mai quella teorica sequenziale (quella da bench).
La scrittura adesso.. è un WD Red da 1Tb che ha una capacità teorica di scrittura di ca 150 MB/sec, anche in questo caso, per scrittura teorica si intende la scrittura sequenziale nelle condizioni più favorevoli: disco vuoto e primi settori esterni*; solitamente con disco frammentato la velocità cala, spesso meno di 100 MB/s.
Visto che nel trasferimento della tua prova 1, la velocità che limita è quella di scrittura dell'hdd ecco che in media si attesta sotto i 100MB/s, con il gap di disco frammentato, disco a basso regime (5400rpm), posizione della traccia (è un disco) e naturalmente dipendente anche dal tipo di file trasferito (grandezza, decodifica).
Ora, il comportamento di iniziare a scrivere ad una velocità e subire un calo dopo qualche secondo - cosa che succede per tutti i trasferimenti su hdd.
C'è, da cosa ho capito, un solo livello in cui si prevede che la velocità dei dati scritti sia costante. Ciò si verifica quando vengono scritti un gruppo di blocchi contigui su una singola traccia. Quindi la velocità dipende semplicemente dalla densità del bit *(e dalla velocità di rotazione per quella traccia, ovvero in quale parte, più interna o più esterna, vengono memorizzate le informazioni).
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Lo so, sono po Wiki, ma terra, terra, dipende dal fatto che quando inizia a scrivere userà una serie di blocchi liberi e se la scrittura supera la quantità di blocchi liberi a disposizione ricadrà su spazi che il disco dovrà cercare, abbassando la velocità di trasferimento (che non è puntuale ma una stima di windows). A proposito di Windows.. anche a livello basso questi bit vengono di solito trasferiti da un buffer RAM nel disco rigido. Quindi il computer non vede mai la velocità del disco grezzo. Vede la velocità del buffer.
Dopo di che, tutti i tipi di cose interagiscono per renderlo imprevedibile. Possono esistere più processi simultaneamente in concorrenza per l'accesso al dispositivo, prestazioni visualizzate da un determinato processo variano anche a seconda del carico complessivo e come il sistema operativo privilegi le richieste di accesso al disco.
Passando invece al trasferimento su USB, avendo sia USB 2.0 che 3.0, è palese che hai un problema hardware (delle porte o della pannetta USB) o software (driver?)