Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni

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Njoy

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Sono nuovo del Forum, mi sono presentato proprio oggi http://www.tomshw.it/forum/presentati-alla-community/358429-presentazione.html#post3613465 .
Ho deciso di scrivere a Voi perchè credo che su questo Forum possa trovare gente compentente che sicuramente è più informata di me e di tante altre persone che si possono trovare in giro.
Premesso che ogni esperienza scolastica e universitaria viene vissuta da ognuno in modo personale, mi piacerebbe sentire il parere di un ingegnere elettronico o comunque di qualcuno che frequenta/ha frequentato ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni.
Più in dettaglio:
com'è rispetto alla scuola media superiore?
quali difficoltà ha trovato?
aspetti negativi e aspetti positivi
dove è stata frequentata?
come si rapporta con il mondo del lavoro? (laurea triennale e magistrale)

Insomma...Come avete capito ho bisogno di quante più informazioni possibili per capire bene cosa ho intenzione di fare. E' ovvio che la decisione finale spetta a me, ma cerco di raccogliere quanti più consigli possibili.
Grazie per la risposta
Mattia

p.s. Sono disposto a lasciare il contatto Skype
 

_Gra_

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Periferiche
L'elenco sarebbe lungo...
Ciao. Ho studiato ingegneria elettronica a Cagliari per 2 anni. Mi son trovato da schifo nonostante fossi uscito con 100 da un liceo scientifico. I professori della triennale erano quasi tutti dei cani over 60 (qualcuno over 70 ) con nessunissima voglia di andarsene in pensione che svolgevano 1000 lavori oltre a quello di insegnanti, venivano a lezione quando pareva a loro e ai loro orari, quando chiedevi spiegazioni cercavano di umiliarti davanti a tutti i colleghi. Come se non bastasse al primo anno tutte le ingegnerie facevano lezione nella stessa aula, dato che il primo anno è uguale per tutti (cosa senza senso). Bene, immaginati 250 alunni in un aula magna con un professore: lezione impossibile da seguire in modo ottimale. Venendo al corso di studi in se invece la cosa principale è: tanta matematica. TROPPA. Anche per un ingegnere. Ti faranno studiare cose di analisi e geometria che non ti serviranno a una ceppa, molti concetti di elettrotecnica e di misure elettroniche che si applicano ad impianti AD ALTA POTENZA, quindi da ingegneri elettrici, non elettronici, solo perché devono riempirti il programma con qualcosa. In più i miei corsi "interessanti" tipo "architettura dei calcolatori elettronici" erano stati ridotti da 7 a 5 crediti. Magicamente però il programma rimase lo stesso. Cambiava solo il tenore e la durata delle spiegazioni, a discapito di tutti noi ( studio a casa molto maggiore del "previsto").
Come se non bastasse avevamo orari davvero pessimi (perlomeno al secondo anno... ) ...
I pochi corsi interessanti son stati quello di calcolatori, quello della parte di programmazione di "informatica 1" e quello di fisica dei semiconduttori e di fisica dei dispositivi elettronici. Tutto il resto: BOCCIATO.
Ora ho cambiato facoltà e sono al secondo anno di informatica. E sai cosa ? Va molto meglio. Ho dato più esami di quelli che avevo dato in ing. in 2 anni. In più, si, c'è matematica. Ma quella che c'è è studiata per aiutarti durante la creazione di algoritmi sin da subito. Per dire, nel corso di "matematica discreta" al primo semestre del primo anno inizi già con la crittografia e studi concetti che ti servono nel corso dei tuoi studi e durante la programmazione. L'esame di "programmazione 1" sempre al primo semestre aveva come progetto finale la creazione del clone di un videogames conosciuto in linguaggio C, anche con l'utilizzo di librerie grafiche. Altra cosa. Il nostro corso di "fondamenti di informatica" già di per se da 10 a 0 a quello di calcolatori elettronici, solo che non studi Assembly MIPS, le cose riguardanti paginazioni e clock e quelle riguardanti il funzionamento delle memorie cache. Che farai in parte nel corso di "architettura degli elaboratori" e in parte in quello di "sistemi operativi 1" ma in modo molto più specifico. Da quello che ho visto fino ad ora informatica qui a Cagliari batte ingegneria elettronica su tutti i fronti tranne che in quello di fisica e chimica a quanto pare. Chimica non e fai infatti (tra l'altro di sapere come funziona una FEM o di calcolare concentrazioni e PH non te ne fai una ceppa). Mentre di fisica ti da una cosa generale che secondo me è più che sufficiente per quello che devi fare, anziché romperti le scatole con i comportamenti di un campo elettrico generato da corrente attraverso solenoidi o toroidi che non vedrai mai nella vita.

Dunque, ascolta me: PENSACI BENE! ... Da un punto di vista dello sbocco lavorativo un ingegnere elettronico con solo la triennale non trova nulla di che. Un elettronico con la specialistica è un altro discorso. Ma perché "studiare di più" per avere meno ?
Accertati della bontà del particolare ateneo in cui vorresti studiare. A quanto pare da ateneo ad ateneo differiscono in modo pesante. So di chi studia fuori a Torino o Milano che non ha avuto i problemi che ho avuto io. C'è comunque da dire che anche dove studiavo io ora finalmente qualcuno ha deciso di andare in pensione e smetterla di ostacolare la gente facendo passare 4 persone su 80 iscritti a un appello. Perché io non ci credo che solo 4 persone su 80 avessero studiato.

Ciao.
 
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