DOMANDA ho scordato acceso il mio macbook air 2012

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delvi932905

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salve a tutti avrei una domanda e spero che la risposta non sia positiva.
ieri sono dovuto partire d'urgenza, ho fatto una viaggio di 5 ore in treno e una di macchina il problema è che mi sono scordato che il mio macbook air del 2012 era in standby e l'ho messo nello zaino, fino a questa mattina non l'ho utilizzato. ora la domanda è: c'è la possibilità che si sia danneggiato essendo stato in standby al chiuso in uno zaino per quasi 25 ore ? oppure la funzione di standby nei nuovi macbook fa in modo che si spenga tutto per non provocare danni permanenti causati al surriscaldamento o cose del genere?
durante il viaggio non credo cha abbia preso grandi urti, anche perchè la tasca dello zaino dedicata all'alloggiamento dei portatili mi sembra abbastanza imbottita.

grazie mille in anticipo.
attendo risposte con ANSIA.
 
Perché so che per esempio in alcuni notebokk nelle avvertenze c'è scritto di non lasciarlo acceso in posti chiusi come zaini e visto che di solito Apple nelle confezioni non mette quasi nulla di manualistica o cose del genere non ero sicuro.
lasciarlo accesso è un conto metterlo in stand by è un altro, vai tranquillo :sisi:
 
Mettilo in carica immediatamente e portalo al 100%.
Non serve altro (se la batteria non fosse pregiudicata per altre ragioni).
Pericoli di surriscaldamento non ne esistono in nessuna condizione perché OS X spegne i Mac al raggiungimento delle temperature impostate come critiche per i componenti come CPU o GPU ecc. Gli HD in Stop sono spenti ed hanno la testina già bloccata. Inoltre hanno un "sensore di movimento improvviso" che evita problemi anche a computer acceso e piatti in rotazione. Figuriamoci che l'Air ha solo un SSD ...

Se la carica dell'Air fosse giunta al minimo previsto OS X avrebbe semplicemente spento il Mac e solamente il nuovo avvio sarebbe stato prolungato per l'esecuzione di alcune routine di sicurezza. Le funzioni "Versioni" e "Salvataggio automatico" presenti da Lion (se non escluse) avrebbero comunque conservato lo stato di avanzamento dell'elaborazione dei file e le pagine web aperte.
 
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Mettilo in carica immediatamente e portalo al 100%.
Non serve altro (se la batteria non fosse pregiudicata per altre ragioni).
Pericoli di surriscaldamento non ne esistono in nessuna condizione perché OS X spegne i Mac al raggiungimento delle temperature impostate come critiche per i componenti come CPU o GPU ecc. Gli HD in Stop sono spenti ed hanno la testina già bloccata. Inoltre hanno un "sensore di movimento improvviso" che evita problemi anche a computer acceso e piatti in rotazione. Figuriamoci che l'Air ha solo un SSD ...

Se la carica dell'Air fosse giunta al minimo previsto OS X avrebbe semplicemente spento il Mac e solamente il nuovo avvio sarebbe stato prolungato per l'esecuzione di alcune routine di sicurezza. Le funzioni "Versioni" e "Salvataggio automatico" presenti da Lion (se non escluse) avrebbero comunque conservato lo stato di avanzamento dell'elaborazione dei file e le pagine web aperte.

Il computer oggi l'ho usato per un paio d'ore senza averlo messo in carica e mi sembrava funzionasse correttamente ora lo metterò in carica appena posso
 
Il computer oggi l'ho usato per un paio d'ore senza averlo messo in carica e mi sembrava funzionasse correttamente ora lo metterò in carica appena posso
Ho dimenticato di precisare il perché del consiglio a ricaricare subito.

Le celle Li-Po, che in vari numeri compongono le "batterie" dei Mac e di infinite altre apparecchiature, temono 3 situazioni:


  1. una carica eccessiva (oltre i 4,235 V/cella)
  2. un impiego in condizione di temperatura eccessiva (superiore a 35°C)
  3. una scarica eccessiva (al di sotto di 2,7 V/cella)

Un rimedio per le prime 2 criticità è sempre facile da trovare e da impostare in sistemi sofisticati. Il salto tecnologico che negli ultimi anni ha incrementato sensibilmente il numero di cicli sfruttabile consiste nel mappare i dati e nell'effettuare la ricarica specificatamente di ogni singola cella e non del pacco nel suo insieme. Quindi oggi tutti i "pacchi" batteria hanno limitatori di carica più che efficienti per ogni singola cella mentre i Mac hanno in OS X un altrettanto efficiente sistema di auto spegnimento al rilievo di temperature d'esercizio eccessive.

Invece proteggere le celle Li-Po dal terzo rischio è in buna parte una responsabilità dell'utente.

Quando una batteria viene rilevata scarica allo 0% significa che le sue celle presentano una tensione di 3 V. Ogni accumulatore subisce un processo di autoscarica naturale ed ineluttabile per il solo trascorrere del tempo. Quindi le celle "scariche" possono scendere abbastanza rapidamente di quello 0,3 V che le porta al livello di 2,7 V dal quale è più complicato, e col tempo impossibile, riattivare lo scambio elettrico nelle singole molecole.
Quindi se lo stato di scarica interessa per lungo tempo una porzione via via crescente della cella Li-Po questa porzione invecchia "prematuramente" e "di più" del resto della cella.
Il fenomeno è evidentissimo nelle batterie dei Mac utilizzati quasi esclusivamente connessi all'alimentatore.
Poiché la ricarica (il led ambra invece che verde) s'innesca solo quando la carica scende sotto il 95%, accade che quei pochi punti di percentuale restino scarichi per giorni e giorni e persino settimane. Le batterie dei Mac impiegati in quel modo anche se mostrano di aver eseguito pochi cicli di scarica/carica risultano sempre più deteriorate di quelle di pari età che magari hanno invece eseguito centinaia di cicli. Alle celle Li-Po quindi fa bene essere utilizzate ed invece fa male essere lasciate inattive o ... appunto scariche per tempi lunghi.

Per questo è sempre buona regola ricaricare il prima possibile e ricaricare sempre al 100%.

Altra buona regola è scendere al minimo con una sufficiente frequenza, almeno mensile ma meglio settimanale, e ricaricare immediatamente. Solo che quella discesa deve avvenire in tempi brevi, indicativamente una giornata o due, non di più.
 
Ho dimenticato di precisare il perché del consiglio a ricaricare subito.

Le celle Li-Po, che in vari numeri compongono le "batterie" dei Mac e di infinite altre apparecchiature, temono 3 situazioni:


  1. una carica eccessiva (oltre i 4,235 V/cella)
  2. un impiego in condizione di temperatura eccessiva (superiore a 35°C)
  3. una scarica eccessiva (al di sotto di 2,7 V/cella)

Un rimedio per le prime 2 criticità è sempre facile da trovare e da impostare in sistemi sofisticati. Il salto tecnologico che negli ultimi anni ha incrementato sensibilmente il numero di cicli sfruttabile consiste nel mappare i dati e nell'effettuare la ricarica specificatamente di ogni singola cella e non del pacco nel suo insieme. Quindi oggi tutti i "pacchi" batteria hanno limitatori di carica più che efficienti per ogni singola cella mentre i Mac hanno in OS X un altrettanto efficiente sistema di auto spegnimento al rilievo di temperature d'esercizio eccessive.

Invece proteggere le celle Li-Po dal terzo rischio è in buna parte una responsabilità dell'utente.

Quando una batteria viene rilevata scarica allo 0% significa che le sue celle presentano una tensione di 3 V. Ogni accumulatore subisce un processo di autoscarica naturale ed ineluttabile per il solo trascorrere del tempo. Quindi le celle "scariche" possono scendere abbastanza rapidamente di quello 0,3 V che le porta al livello di 2,7 V dal quale è più complicato, e col tempo impossibile, riattivare lo scambio elettrico nelle singole molecole.
Quindi se lo stato di scarica interessa per lungo tempo una porzione via via crescente della cella Li-Po questa porzione invecchia "prematuramente" e "di più" del resto della cella.
Il fenomeno è evidentissimo nelle batterie dei Mac utilizzati quasi esclusivamente connessi all'alimentatore.
Poiché la ricarica (il led ambra invece che verde) s'innesca solo quando la carica scende sotto il 95%, accade che quei pochi punti di percentuale restino scarichi per giorni e giorni e persino settimane. Le batterie dei Mac impiegati in quel modo anche se mostrano di aver eseguito pochi cicli di scarica/carica risultano sempre più deteriorate di quelle di pari età che magari hanno invece eseguito centinaia di cicli. Alle celle Li-Po quindi fa bene essere utilizzate ed invece fa male essere lasciate inattive o ... appunto scariche per tempi lunghi.

Per questo è sempre buona regola ricaricare il prima possibile e ricaricare sempre al 100%.

Altra buona regola è scendere al minimo con una sufficiente frequenza, almeno mensile ma meglio settimanale, e ricaricare immediatamente. Solo che quella discesa deve avvenire in tempi brevi, indicativamente una giornata o due, non di più.


quando l'ho tirato fuori dallo zaino ho notato che la batteria era circa del 45% quindi non era del tutto scarico, comunque grazie del consiglio l'ho messo in carica ieri sera e sembra che non abbia subito alcun deterioramento alla batteria.

ma visto che ormai la discussione è conclusa come faccio a chiuderla definitivamente?
 
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