I giochi odierni escono incompleti per varie ragioni:
- obiettivamente il lavoro da svolgere per un titolo moderno è mille volte mille più complesso, ci vuole molto più tempo;
- tempo che però non è sufficiente, perchè ci sono scadenze precise da rispettare (ai tempi un gioco... usciva quando era pronto e basta, non c' era una pianificazione in base a festività, altre uscite simili, accavallamenti tra versioni più remunerative)
- visto che parli di PC, i giochi più blasonati sono tutti porting delle versioni console, e ti credo: non è più così facile piratarle e scaricare i relativi giochi, quindi fruttano molto di più.
I giochi PC invece continuano ad essere piratati alla grande, molto più di prima. Quindi c' è meno interesse a svilupparli e meno attenzione a renderli... funzionanti.
- il multiplayer: una volta nemmeno ce lo si sognava, oggi se un gioco non ha un MP online è quasi di nicchia... questo comporta un lavoro extra di gestione infrastrutture, programmazione del netcode, etc. etc.
- Internet: nel bene e nel male, la possibilità di "aggiustare il tiro" rilasciando patch, alimenta sè stessa. Una volta se avessero prodotto 100.000 CD / cartridge di un gioco buggato, la frittata era fatta e il gioco bollato come ciofeca senza più essere acquistato, non potevano permetterselo.
Oggi i bimbi comprano i giochi ASPETTANDOSI che poi vengano resi giocabili... l' importante è averli per primi!
- l' utenza: cosa più importante di tutte, finchè gli utenti compreranno giochi palesemente incompleti e difettosi all' uscita, addirittura PREORDINANDOLI (!) o FINANZIANDOLI a fondo perduto (!!!!!), il trend non potrà cambiare.
Chi glielo fa fare alle software house? Hanno instaurato questo sistema, hanno visto che ripaga e ora possono permettersi di rilasciare prodotti NON FINITI comprati a prezzo pieno, facendo spallucce quando la gente comincia a lamentarsi dei bug.
A quel punto possono dedicarsi alle patch correttive, ma i soldi buoni li hanno già intascati.
Non è più possibile cambiare questo trend, si può solo prendere decisioni personali ed accettare il mercato di merd@ che è diventato quello dei videogiochi.
I giocatori che fanno massa oggi, spiace dirlo, sono soprattutto ragazzini dal livello morale e culturale davvero basso e un' idea di intrattenimento completamente diversa da un ventennio fa: il mercato si è adattato ad accontentare questi, tutto qui.
Lo si vede nel cinema, dove i blockbusters sono tutte trasposizioni da fumetti, lo si vede nei videogiochi dove tutto è la fotocopia dell' altro solo con più luci epilettiche e animazioni impossibili, lo si vede nei cartoni dove le trame sono tutti scontri idioti a suon di magie e/o giocattolini o a chi dice la parolaccia peggiore...