RECENSIONE G-Lab Keyz Carbon Evolution (tastiera meccanica economica switch blue)

Giacomo Furlan

Utente Attivo
351
87
CPU
AMD Ryzen 5900x
Dissipatore
BeQuiet! SilentLoop 2 360mm
Scheda Madre
Gigabyte X470 AORUS Gaming 7 WIFI AMD X470
HDD
Crucial P5 Plus 2 TB PCIe M.2 2280SS
RAM
Patriot Viper Steel RAM DDR4 3600 Mhz 64GB (2x32GB) C18
GPU
MSI GeForce RTX 2080 Gaming X Trio
Audio
SteelSeries Arctis 9
Monitor
Alienware AW3423DWF
PSU
EVGA SuperNOVA 650 G3, 80 Plus GOLD 650W
Case
Sharkoon TG5
OS
Windows 11, Fedora 36
Ciao a tutti!

È ormai da qualche giorno che sto utilizzando questa tastiera e volevo fare una recensione per aiutarvi a capire effettivamente cosa sia e se faccia al caso vostro, prima di andare a spendere una cifra enorme senza capire che, forse, esistono delle soluzioni altrettanto buone per quel che dovete fare.

Innanzi tutto una premessa: è la mia prima tastiera meccanica e quindi non potrò farvi un confronto con altri switch dello stesso tipo.

Cominciamo con le informazioni basilari:
  • Tastiera meccanica con switch Outemu Blue da 105 tasti
  • Connessione: cavo USB
  • N-key rollover: presente (test NKRO non sono riuscito a quantificare il numero massimo, ma premendo quanti più tasti possibile sono arrivato a 32 simultanei)
  • Layout italiano disponibile: sì
  • Retroilluminazione: sì, RGB (preset di effetti di luce, non configurabile), quattro aree di colori (da sinistra a destra: blu, celeste, viola, rosso)
  • Poggia polso: magnetico (abbastanza forte da non staccarsi casualmente anche durante le sessioni di gioco)
Dette queste informazioni preliminari, possiamo parlare di temi differenti:

Come scrivevo, non avendo provarto i cherry MX non posso fare un paragone, quindi mi limiterò a raccontare la mia esperienza. Passare da una membrana low-profile ad uno switch clicky tactile cambia radicalmente il modo in cui si percepisce la scrittura. Per "percepire" intendo che gli input ricevuti da orecchie e dita si uniscono per capire quando si è premuto un tasto (anche per sbaglio), andando a velocizzare il tempo di scrittura (e lo confermo dalla teoria alla pratica).

Avevo dei dubbi su questo tipo di tastiera, ossia la forza necessaria per premere il tasto, la sua rumorosità ed il suo layout 100% (venendo comunque da un layout 105 tasti compatto).

Effettivamente scrivere con una membrana low-profile compatta è completamente differente, ma pensavo prima dell'acquisto che fosse anche più comodo.
  • Articolazione delle dita: rispetto ad una low-profile bisogna sicuramente articolare maggiormente le dita, non che sia un problema, anzi evita di diventare ulteriormente dei bradipi da scrivania
  • Sforzo per la pressione dei tasti: vuoi che ho la mano particolarmente grande (e quindi pesante), ma anche lunghe sessioni di scrittura non influenzano il mio affaticamento muscolare. Inoltre rispetto ad una membrana la mia sensazione si divide in due parti: prima e dopo il click. Prima effettivamente si sente la resistenza maggiore, dopo quasi assente.
  • Tastiera 100%: la scelta è ricaduta su questo layout da 105 tasti prevalentemente per la presenza del tastierino numerico, al quale non posso rinunciarci (mi sento claustrofobico senza), ma a quanto pare non esistono "compatte meccaniche" con il tastierino, quindi amen.
Parliamo ora degli stabilizzatori: in fase di scelta ho letto su questo forum che gli stabilizzatori di questa marca in particolare sono quanto meno "meh"... sono felice quindi di confutare questa opinione: qualsiasi tasto che non sia unitario (tipo spazio, invio, backspace etc), infatti, può essere premuto da ogni parte, inclusi gli anogli, senza modificare la sensazione di pressione; ne deduco quindi che gli stabilizzatori stiano facendo il loro lavoro molto bene.

Key cap: sono in ABS e per quello che devono fare, per il momento, li trovo più che adeguati: al tatto sono lisci ed accolgono il dito con una leggera curvatura. Per gli scrittori incalliti però devo avvisare che le classiche tacchette sui tasti F e J sono solo vagamente accennati e difficilmente riconoscibili, rendendo la posizione delle mani un po' più ostica nei primi tempi, specie se si arriva da un layout più compatto.

Retroilluminazione: come sopra accennato i tasti sono retroilluminati, RGB, con dei preset di giochi di colori, ma non alterabili. In particolare la retroilluminazione copre la parte superiore dei tasti e questo è un punto dolente: la maggior parte infatti hanno la descrizione della funzione secondaria nella parte inferiore (o nel caso dei numeri sopra i caratteri la funzione primaria). Detto che una postazione, che sia da gaming o da ufficio, non dovrebbe mai essere al buio, ma per chi vuole male ai propri occhi potrebbe diventare una scocciatura.

Rumorosità dei tasti: avevo il terrore che la tastiera sarebbe diventata un centro di stampa ad aghi (per chi si ricorda quelle stampanti sa di cosa sto parlando). Ovviamente non lo è e posso suddividere il rumore per:
  • Fine corsa: a meno che uno non sbatta con forza il tasto, è praticamente assente (vedi eccezioni per il tasto invio ed Escape, che danno tanta soddisfazione premerli forte :P )
  • Clicky: se compri una tastiera con questi switch, li vuoi sentire. A mio avviso non sono particolarmente fastidiosi.
  • Molle: non avendo altri paragoni non posso fare un confronto. Quello che posso dire è questi switch tendono a far sentie l'"eco" della molla.
A parte la parte clicky, posso dire che applicare gli o-ring in materiale morbido (tipo silicone) fanno diminuire questi rumori, specie quello delle molle.

Considerazioni finali

  • Sono soddisfatto della tastiera? Sì.
  • Comprerei una tastiera più costosa? Probabilmente no.
    • Perché no? Perché ritengo che la qualità di scrittura e di gioco di questa siano già sufficienti per l'utilizzo che ne faccio (ibrido gaming / scrittura).
  • Consiglierei questa tastiera ad una persona che non sa cosa stia cercando? Sì, perché ritengo sia una tastiera che già supera gli standard di quelle a membrana dallo stesso costo, è economica ed è anche molto precisa.

Fine della recensione, pensiero - personale -

Non ci sono fronzoli come RGB configurabili a piacere, non ci sono macro, ma questo sta molto alle necessità delle persone (l'estetica, specie nel mondo del computer moderno, si paga a caro prezzo). Un tempo vivevo in WoW di soli tasti G (della Logitech), avevo anche un mouse con qualcosa come 15 tasti personalizzabili, ora non mi servono più, specie perché ho cambiato abitudini di gioco. Spesso noto che le persone, cercando una tastiera "figa" vanno sulle marche più blasonate (e non intendo solo Razor, Corsair, Logitech, ma anche quelle di nicchia-costose-ma-da-intenditori (?!?!?!?) con un budget che sfora i 100€, ma che può benissimo arrivare anche a più di 200€. Se mi chiedete se prendere una tastiera come questa, o una con dei MX Cherry Blue che costa 3 volte tanto o più, vi consiglio di cominciare con questa e poi, eventualmente, non dovesse piacervi, di restituirla e sostituirla con una più costosa. Non sto dicendo che le tastiere come le Ducky siano da scartare a priori, ma solo che, molto probabilmente, vi bastano delle tastiere molto più economiche, specie se quel che vi interessa è la prestazione, quel millisecondo in meno, il quale le altre tastiere difficilmente ve lo daranno.
 
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