Filtro di rete per impianto Hi-end

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TheFinalCut

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Buongiorno,
Qualcuno ha mai provato l'efficacia di un distributore con filtri per "pulire" la corrente e controllare la fase dei collegamenti dei componenti del sistema audio? Ve ne sono d'ogni prezzo. Riescono ad apportare ulteriore miglioramento oppure sono a detrimento della qualità generale? Meglio collegarvi il solo lettore/convertitore che assorbe poca corrente o attaccare anche l'amplificatore?
Il sistema è composto da Luxman 507Ux mark II, Diffusori B&W 803 D3 e sorgente digitale/DAC Musical Fidelity M6scd, cablaggi di segnale XLR Audioquest, di potenza Nordost e di alimentazione XLO e Audioquest.
Vi ringrazio,
Isa.
Ps: Mi trovate spesso nel reparto computer, non sapevo che su Tom's si potesse parlare pure di questioni audiofile ;-))
 
Buongiorno,
Qualcuno ha mai provato l'efficacia di un distributore con filtri per "pulire" la corrente e controllare la fase dei collegamenti dei componenti del sistema audio? Ve ne sono d'ogni prezzo. Riescono ad apportare ulteriore miglioramento oppure sono a detrimento della qualità generale? Meglio collegarvi il solo lettore/convertitore che assorbe poca corrente o attaccare anche l'amplificatore?
Il sistema è composto da Luxman 507Ux mark II, Diffusori B&W 803 D3 e sorgente digitale/DAC Musical Fidelity M6scd, cablaggi di segnale XLR Audioquest, di potenza Nordost e di alimentazione XLO e Audioquest.
Vi ringrazio,
Isa.
Ps: Mi trovate spesso nel reparto computer, non sapevo che su Tom's si potesse parlare pure di questioni audiofile ;-))
Ciao. Lo chiedi come informazione di tipo generale oppure perchè hai un problema specifico di disturbi per i quali chiedi un parere sull'utilizzo di questo tipo di dispositivi? Molti di essi sono come i cavi da millemila euro al metro: Psicoacustica!
Il collegamento in fase dei dispositivi ha un suo perchè ma dovresti sapere i collegamenti interni di ciascun apparecchio collegandoli ad una ciabatta multipla con collegamenti certi di fase e neutro sulla spina
 
Ultima modifica:
Ok, capito. Info generale, ben sapendo che i cavi da millemila sono correlati ad impianti da centinaia di millemila euro ma quelli da qualche centinaio di euro possono influenzare in maniera diversa (in base alle loro caratteristiche elettriche ed a quelle degli apparecchi a cui vanno interfacciati) e quindi modificare (in modo piuttosto percettibile) in base ai gusti il suono dell'impianto. Fortuna vuole che ho impianto elettrico dedicato ad impianto audio, separato dal contatore in poi. ;-) Mi piaceva al posto della classica ciabatta multipresa. questo mi fa "vedere" la corrente, mi dice la fase o comunque ci posso giocare un po' più qualche presa più salda.
Scusa non voglio polemizzare :-)
 
Nessuna differenza in fatto di qualità audio, grande differenza nel portafoglio.

In this little research project, we went the other way, producing very dirty AC feed. Yet three devices from very different origins show zero, and I mean zero, dependency on AC quality.
Piccolo estratto da un articolo di AudioScienceReview (sono membro anche di quel sito) che ha provato tre di questi “miracolosi” dispositivi. In gergo, questi specchietti per le allodole vengono chiamati “snake oil”, in ricordo dei fasulli “dottori” che vendevano (salate) pozioni a base di “olio di serpente” (a detta loro) capaci di guarire tutto.
Sono soldi tuoi. Io, da audiofilo che crede nella scienza, preferisco spendere soldi comprando musica.
 
Un trasformatore di isolamento a monte dell'alimentazione basta per isolare completamente dalla rete qualsiasi impianto sensibile come probabilmente hai fatto perciò lascia perdere altro. O almeno penso che con la frase impianto elettrico dedicato all'impianto audio hai inteso questo perchè se è solo un sezionamento di esso non ha alcun effetto. Per i cavi di collegamento tra apparecchi spendere più di 5-8 euro al metro non ha alcun senso qualsiasi cosa dicano i maghi del collegamento alla Monster cable...
 
Probabilmente concordo con Andretti circa queste ciabatte costose e che i soldi vadano sempre meglio se spesi in musica :-)
Però credo che questo sito nasca prevalentemente scientifico ed informatico. Non credo pure io che ci siano magie, così come non credo (e qua mi farò molti nemici) nelle religioni (avendo bene in mente una vagonata di libri storici e la storia in generale, oltre alla mia testa). Però:
Non insisto perchè si aprirebbero quelli che sui forum credo si chiamino "flame", ma speravo di trovare qualche appassionato che sì, sappia che un cavo piuttosto che un altro cambi percettibilmente il suono finale dell'impianto...ed ovviamente il tutto sia più comprensibile su impianti (non necessariamente costosi) ben amalgamati e già di per sé musicali, piuttosto che su un insieme da poche centinaia d'euro. Ricordandoci che i cavi non migliorano l'impianto ma ne modificano alcuni piccolissimi aspetti che, dati i denari spesi, potrebbero ulteriormente mitigare e/o accentuare determinate frequenze. Io lo provo continuamente e non sono una commerciante (non dico che lavoro faccio per non influenzare negativamente i Vs giudizi). Ho trovato la combinazione cavi potenza e segnale con tanta passione, impegno e curiosità. Però ripeto che accetto ed anzi apprezzo i commenti di tutti e vorrei proseguire a parlare di alta fedeltà e musica ;-)
 
Io ho risposto alla tua domanda (quoto)
Qualcuno ha mai provato l'efficacia di un distributore con filtri per "pulire" la corrente e controllare la fase dei collegamenti dei componenti del sistema audio?
La risposta è sì, hanno provato (a livello di misure, non di ascolto soggettivo che coinvolge sempre psico acustica) e i risultati sono sempre stati gli stessi: non cambia nulla.
Guarda il sito che ho linkato, ci sono anche prove sui cavi. Cambia qualcosa? Si, ma solo su certe lunghezze, e le variazioni sono inferiori a un decibel, manco i pipistrelli sentirebbero differenza alcuna (a parte “volerle” sentire). Senza contare poi quelli che dichiarano di sentire differenze usando diffusori da 100 euro. Pensa che c’è chi dichiara che sentono differenze se i cavi siano tenuti sollevati dal suolo.
Ora, non conosco le tue conoscenze di elettronica, ma questi sono i motivi per cui ormai il termine “audiofilo” abbia preso una connotazione negativa, il pericolo che una passione possa diventare una ossessione è serio.
 
Una trattazione dell'argomento fatta su basi teoriche e pratiche solide fu esposta dall'Ing Renato Giussani e Enzo Messina. Renato Giussani è stato uno dei padri dell'Hi Fi italiana con i progetti Audiolab e direttore di ricerca e sviluppo per la famosa ESB:
 
Ti ringrazio Andre,
Sisi le lunghezze cambiano il suono in peggio e sisi la differenza sui cavi è conclamata;-)) Purtroppo quando in ditta facciamo ascoltare i diffusori progettati utilizziamo determinato cavo audio (in questo caso Audioquest) e attenzione ;-b cavi di alimentazione ben schermati ed anch'essi con conduttore interno puro, cotto in tal modo e servito intrecciato :-)) Fa parte del menu.
scusa sorrido perchè già so come la pensi. Però se hai un buon impianto potresti avere in prestito uno di questi e ricrederti, indipendentemente da ciò che dicono i numeri e la scienza. A parte tutto, in alta fedeltà, c'è sempre stato chi non voleva credere che una bella coppia di cavi segnale modificasse il suono, dove il segnale appunto, viaggia a correnti bassissime e quindi suscettibili a tutto. Poi tra impedenza, resistenza e quant'altro se ne può parlare. Non basta schermare un cavo. Purtroppo per le ciabatte filtranti e ben assemblate (e pure costosette) ti dò ragione. non ho sentito differenze ne in peggio e ne in meglio. Chiedevo appunto a voi, se qualcuno l'avesse sperimentata...
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Una trattazione dell'argomento fatta su basi teoriche e pratiche solide fu esposta dall'Ing Renato Giussani e Enzo Messina. Renato Giussani è stato uno dei padri dell'Hi Fi italiana con i progetti Audiolab e direttore di ricerca e sviluppo per la famosa ESB:
Ho lavorato con lui, prima in ESB come segretaria (molto piccina) e poi dove sono adesso, dai suoi più grandi amici ed avversari Italiani competitors. Mi fa molto piacere che tu abbia letto cose sue. Che uomo e che ingegnere!!
 
Conosco anche io Renato Giussani, negli anni 70 ero abbonato sia a Suono che Stereoplay. Non posso dire che concordo con tutte le sue idee, che a volte mi stupivano non poco, visto il suo background di ingegneria.
Ti … se hai un buon impianto potresti avere in prestito uno di questi e ricrederti, indipendentemente da ciò che dicono i numeri e la scienza. …
E no, mi spiace. Da uomo di scienza, sono un fisico specializzato in informatica con background di biofisica, non posso buttare al macero i numeri. E avendo collaborato con ricercatori di percezione sensoriale so come il cervello umano sia facilmente influenzabile. Se vuoi condurre test solo soggettivi li devi fare usando almeno la tecnica ABX controllata, che minimizza il bias

PS non voglio sembrare polemico (e capisco come sia possibile), la musica è una delle mie passioni e mi piace scambiare due chiacchiere (anche per ripassare il mio italiano)
 
Proprio per dimostrarti che il mio cranio non ha forme che ricordino angoli ottusi :-b concordo in pieno sul fatto che non devi in nessun modo buttare alle ortiche ciò che ti invidio (bonariamente), i tuoi studi e le tue esperienze. Anzi ti appoggio. Così come sono contenta che tu sappia il fatto tuo in questi ambiti e chissà in quanti altri.
Ciò che asserivo era semplicemente questo: sento la differenza e/o le differenze all'ascolto di cavetterie diverse, da quelle super economiche a quelle per milionari. E continuo affermando che questa differenza non sta nei cavi stessi bensì in come questi si comportano all'interno di uno schema elettrico che viene a conformarsi quando li frapponiamo tra ampli e casse (ad esempio). In questo caso sono sicura (ancor più che sui cavi di segnale) che pure con le orecchie turate, sentiresti differenze. Resta al buonsenso non far pagare una fucilata questi oggetti (spesso resi affascinanti ed edulcorati da recensioni spettacolari) e resta a te, a noi, interpretarne l'equalizzazione (in pratica e credo pure in teoria) una volta utilizzati all'interno del nostro sistema. Perchè sul tuo impianto può essere che i miei cavi abbiano risultati diversi rispetto al mio e viceversa.
Grazie 1000 Andre
Isa
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Grazie ancora per parlare con me (ebbene sì, ho schiacciato ancora "quota", miseria)
 
ln proposito c'è un esperimento condotto sulla percezione ripreso nel brano che ti ho linkato da Giussani così descritto:
"In questo esperimento sono state confrontate le percezioni di eventuali differenze di volume riportate da gruppi di persone provenienti da diversi paesi che ascoltavano il suono del passaggio di treni aventi diverso colore (ovviamente il treno era sempre lo stesso, colorato in modo diverso al computer…).
Il risultato è stato che gli ascoltatori americani hanno dichiarato di sentire un suono più forte di circa il 15% rispetto a quello del treno verde quando a questi veniva proiettato il treno rosso. Gli ascoltatori del gruppo giapponese invece hanno sentito il suono del treno rosso più forte addirittura del 25%.
Dato che una differenza del 100% (cioè un raddoppio) equivale a circa 10 dB, il 20% dovrebbe corrispondere a circa 2 dB. Non poco, considerato che il suono del treno non cambiava affatto…

Appurato quindi scientificamente, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, che la preoccupazione per il suono dei cavi di segnale in condizioni di funzionamento normali non ha ragion d’essere, siamo dunque sicuri che qualsiasi cavo che andremo ad utilizzare fornirà sempre e comunque i risultati migliori possibili?

No."
 
Io so che ad ogni aumento/diminuz. di 3 Db c'è un raddoppio/dimezzam. di potenza. Ho a che fare quasi sempre con sti benedetti -3 db sulle risposte in freq. lato basse...
Allora avete capito di cosa mi occupo???? ;-bbb
Ciao Ragazzi, Isa
 
Questa cosa dei cavi che influenzano l'audio é una guerra che sento ormai da 35 anni...

Certo che ci sono dei limiti, se si comprano cavi dai cinesi, di sezione infima e saldature mezzo scollate, la differenza si sento.

Ma se il cavo ha la giusta sezione, é saldato bene e i connettori sono buoni, suonano come quelli da 5mila euro.
 
Questa cosa dei cavi che influenzano l'audio é una guerra che sento ormai da 35 anni...

Certo che ci sono dei limiti, se si comprano cavi dai cinesi, di sezione infima e saldature mezzo scollate, la differenza si sento.

Ma se il cavo ha la giusta sezione, é saldato bene e i connettori sono buoni, suonano come quelli da 5mila euro.
Non è così scontato e sebbene di appassionati "creduloni" ce ne siano, non proprio tutti sono fessi e/o senza orecchie. Comunque non sono i cavi a suonare ma il "circuito elettrico" che si crea tra questi, l'amplificatore ed i diffusori. I tuoi potrebbero dare ottimi risultati sul mio impianto ed i miei fare pena sul tuo. Detto ciò, in ditta si usano cavi da qualche centinaio d'euro per collegare i componenti fra loro ed i diffusori (talvolta ne abbiamo provati alcuni veramente fuori da ogni ragione). Cambiamo un solo anello della catena e riproviamo tutti i cavi a disposizione finche non si trova una quadra che metta tutti d'accordo. Tante persone scettiche, dopo, nei punti vendita, hanno cambiato idea. Domanda indiscreta e senza provocazioni (davvero): colleghereste i migliori sistemi d'altoparlanti che potreste permettervi all'amplificatore migliore che potreste acquistare con dei cavi da 30 o 50 euro la coppia (magari neppure terminati)?? Supponendo che tra ampli e diffusori esca una cifra pari a venti o trentamila euro (ma pure duemila), non pretendereste di avere cablaggi costruiti in modo tale che vi diano certezze audio (dopo aver fatto delle prove)? Davvero mettereste cavo da elettricista (pur se di buona sezione e terminato)? Davvero risparmiereste 200 o 300 euro comprando quelli di mediawrld (od altro centro per tv, lavatrici e cellulari)??
Fate sapere (perchè pure io anni fa mi dovetti ricredere).
Volevo aggiungere (tanto ormai mi starete augurando ogni bene) 8-b che il cavo non è solo sezione e schermatura, deve riuscire a compensare le perdite e/o l'equalizzazione dovute a resistenza, induttanza ed impedenza (alcune di queste adoperate proprio per caratterizzare il cavo), e lo fà col rame cotto in assenza d'ossigeno, con altri metalli nobili legati al rame e con altre peripezie che avranno pur studiato. Certo, poi c'è il fatto che sono prodotti di nicchia e quindi i prezzi lievitano parecchio (talvolta senza motivo, Verissimo) ed in effetti nessuno è obbligato a comprarli e/o capire se le orecchie sono disposte ad accettare che per quella piccola sfumatura si debba spendere molto: ho parecchie conoscenze che hanno difficoltà a riconoscere l'audio mp3 dal pcm, un dac da un altro oppure preferiscono un audio surround privo di tutto ciò per cui "noi ditta" lottiamo per far conoscere, divulgare ed ovviamente vendere rispetto ad un suono stereo da rimanere a bocca aperta con lacrimuccia di gioia negli occhi spalancati! Per questo ad ognuno il suo e "viva la musica", come direbbe un amico giornalista conosciuto dagli addetti ai lavori ed il Renato che ho avuto modo di conoscere e frequentare da ragazzina. Ciao Ragazzi e... non insultatemi perchè mi piace parlare un po' (lo so dovrei scrivere un po' di più) ;-bbbbb
 
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