Il processore da solo va sempre al massimo, sempre e cmq (infatti è così nel BIOS e durante tutta la fase di boot).
Poi interviene windows che applica i risparmi energetici e fa calare tutto (800MHz la frequenza in idle di un quad-core).
In presenza di un carico leggero attiva un core, visto che è tarato per darti la migliore potenza immediata lui ne attiverà uno al massimo e darti il minore tempo di accesso possibile.
Se il carico è poco più pesante attiverà 2 core e così via. Attivando più core la quantità di calore emessa sarà maggiore ed ecco perché in base ai core attivi al 100% si ha una frequenza diversa. La quantità di calore si misura in Watt ed è il valore contrassegnato dal
TDP sulla scatola.
Prendiamo un 6600k che meglio sposa la filosofia.
Vai a
questo link e scorri in fondo, noterai questa tabellina:
turbo frequency (1 core)3,900 MHz (3.9 GHz, 3,900,000 kHz)
+
turbo frequency (2 cores)3,800 MHz (3.8 GHz, 3,800,000 kHz)
+
turbo frequency (3 cores)3,700 MHz (3.7 GHz, 3,700,000 kHz)
+
turbo frequency (4 cores)3,600 MHz (3.6 GHz, 3,600,000 kHz)
+
frequenza base 3.500MHz
in cima invece noterai i 91W di TDP.
Esempi pratici senza nessun valore nel BIOS:
- in windows (con tutti i risparmi energetici attivi) la frequenza in idle sarà 800MHz
- apri la calcolatrice (carico leggerissimo) -> attiva il primo core a 3.9GHz mentre gli altri 3 restano a 0.8GHz -> il calore emesso è meno di 91W altrimenti la frequenza turbo non sarebbe stata così alta (sopra i 90°C il processore taglia le frequenze operative)
- apri chrome (carico medio) -> attiva anche il secondo/terzo core -> per restare nei 91W di calore emesso allora abbassa da solo la frequenza a 3.8/3.7 in base a quanti core usa, il quarto core resta dormiente
- apri un videogioco (carico pesante) -> attiva tutti i core -> i consumi ed il calore emesso (temperatura della cpu in rapida ascesa) aumentano e lui li limita tutti a 3.6GHz
- se il raffreddamento NON è sufficiente la cpu ha delle soglie in cui interviene per limitare il calore emesso e prevenire danni al processore: sopra i 90°C dovrebbe andare alla frequenza base (3.5GHz), a 100°C comincia a tagliare frequenze su frequenze per raffreddarsi, a 110°C si spegne da solo
Ogni processore ha degli step diversi, la frequenza base importa poco o nulla; perché? vediamolo assieme ;)
Prendiamo il 7700k:
https://en.wikichip.org/wiki/intel/core_i7/i7-7700k
turbo frequency (1 core)4,500 MHz (4.5 GHz, 4,500,000 kHz)
+
turbo frequency (2 cores)4,400 MHz (4.4 GHz, 4,400,000 kHz)
+
turbo frequency (3 cores)4,400 MHz (4.4 GHz, 4,400,000 kHz)
+
turbo frequency (4 cores)4,400 MHz (4.4 GHz, 4,400,000 kHz)
+
frequenza base di 4,200 MHz
Ha una frequenza di picco solo con un core solo, poi tutto livellato a 4.4GHz e non lo vedrai mai a 4.2GHz (a meno che tu non lo tenga raffreddato da un misero dissipatore da 2 soldi).
Tutto questo è tarato sulla quantità di calore che emette il CHIP, chiamato TDP.
Chiedi del 4590S?
Differenza con quello non "S"?
Semplice: sempre TDP.
TDP 4590: 84W
TDP 4590S: 65W
Come fa ad emettere meno calore? Semplice, gli fanno raggiungere frequenze inferiori così da poter abbassare la corrente richiesta ed il conseguente calore.
Ci sono anche le versioni "T" dei processori Intel. Ma in un sistema desktop non vedrai mai "S" o "T" perché appunto hanno frequenze più basse (e vanno meno); sono principalmente fatti per sistemi multimediali, case piccoli e poco ventilati che non possono ospitare grandi dissipatori (ed ecco la richiesta di chip oggettivamente meno caldi)