Direi che hai riassunto un po tutto 
Da quel che emerge da chi lo sta giocando si capisce che è un action-rpg, dove la parte rpg è ridotta al lumicino.
Poi però che bisogna capire cosa significhi rpg in ambito videoludico, e direi che non ci è mai riuscito nessuno che io sappia.
Per alcuni vuol dire semplicemente avere un albero delle abilità, per altri avere anche la possibilità di seguire storie (e relativi dialoghi) con ramificazioni che è possibile scegliere e che portano a conseguenze più o meno differenti, ecc ecc
Per i primi quindi Veilguard sarà un action-rpg, per i secondi un action e basta.
Il che di per se non è un problema, un action fantasy fatto bene può piacere o meno, de gustibus.
Il problema è se te lo vendono come rpg, ma quello è solo marketing ormai, e poi chi come Redlance lo incensa, se già definisce Inquisition come il più bel rpg di sempre, è chiaro che si sbilancia un po troppo. Magari lo sarà per lui, non condivido minimamente ma non discuto i gusti.
POI c'è l'aspetto woke, dietro cui c'è molto da dire e che non è un temino da 4 soldi visto che sta condizionando gran parte dell'entertainment che viene da oltre oceano. E questo è il motivo per cui io il gioco lo rifiuto per precisa scelta, e lo farei per esempio anche se si trattasse di un gioco tipo Stalker 2 che mi interessa molto, al contrario di questo.
Ma è una mia posizione, che riguarda me e le mie scelte, per chi non ha problemi con questo aspetto buon per lui e si goda il gioco, e ritengo sia giusto anche che la cosa rimanga fuori dal giudizio dei recensori, visto che oltretutto pare essere un aspetto non così invadente come era sembrato prima dell'uscita.