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ALLA CAMERA DEI DEPUTATI SCOPPIA "IL CASO WC"
ROMA - Battibecco oggi ai bagni delle donne di Montecitorio. Durante una pausa nella votazioni, la portavoce azzurra, Elisabetta Gardini, incappa in Vladimiro Guadagno, Luxuria, il deputato transgender del Prc e lo attacca: "Questo é il bagno delle donne, tu non ci puoi stare". Luxuria spiega di aver pensato che fosse uno scherzo, ma poi si arrabbia: "Sono anni che usufruisco dei bagni delle donne e da sei mesi di quelli della Camera, non mi sarei mai aspettata una aggressione con quei toni e con quella violenza".
"Dopo sei mesi pensavo che la questione fosse risolta...era lontano mille miglia da me l'idea di poter entrare e trovarlo là...sono entrata e l'ho visto e l'ho vissuta come una violenza, è una violenza 'sessuale', mi sono proprio sentita male, perché devo essere costretta a stare male?". La portavoce di Forza Italia, Elisabetta Gardini, racconta così la querelle avuta al bagno delle donne di Montecitorio, con Vladimiro Guadagno, il parlamentare transgender del Prc. "L'ho visto lì - aggiunge la Gardini - e gli e l'ho detto: qui non puoi stare, questo è il bagno delle donne". La Gardini sottolinea di ritenere sbagliato che polemiche e problemi "che attengono all'organizzazione della Camera vengano fuori" visto che tra l'altro "gettano discredito sul Parlamento". L'azzurra ha scritto una lettera ai questori ("che hanno già sottoscritto molte colleghe" spiega), per invitarli a risolvere il problema. Come? chiedono i giornalisti: "dandogli un bagno per lui, ce ne sono tanti...".
"Siamo arrivati alla vergogna civile, me ne sono andato disgustato". Così il capogruppo dell' Italia dei Valori, Massimo Donadi, commenta un intervento fatto nel corso della capigruppo sul caso Luxuria. "Ad un certo punto - spiega Donadi - ha preso la parola il rappresentante di An (Roberto Menia, ndr) dicendo che per lui non esiste la deputata Luxuria, ma solo il deputato Guadagno ed ha poi aggiunto altre dichiarazioni lesive del decoro e del rispetto di una scelta fatta in base alla legge". Dopo aver ascoltato l'intervento, racconta Donadi, "mi sono scusato ma non ho ritenuto opportuno restare perché si tratta di un episodio lesivo della dignità umana".
"La mia posizione è nota ed è quella di rispettare le scelte individuali che conformano la personalità e orientano le scelte sessuali". Così il presidente della Camera Fausto Bertinotti è intervenuto sul 'caso Luxuria' nel corso della conferenza dei capigruppo, secondo quanto riferisce il capogruppo del Prc Gennaro Migliore. "Ho chiesto che venissero prese le distanze da comportamenti - ha detto - che almeno nel dubbio, non contemplano la tolleranza". Certo, ha ancora aggiunto: "la capigruppo non è una cattedra etica ma in un'istituzione non si può non fare premio delle libere scelte individuali". E al capogruppo dell'Udc Luca Volonté e al vicepresidente dei deputati di Forza Italia Antonio Leone che avrebbero "insistito" che la vicenda chiama in causa il tema "della reciprocità" dei diritti, Bertinotti ha replicato: "No, non c'e reciprocità e simmetria. Un diritto individuale fa sempre premio su tutto".
"Il comportamento della Gardini? Penoso sul lato umano prima che politico". Così Franco Grillini, deputato dell'Ulivo, commenta la querelle tra Elisabetta Gradini e Vladimino Guadagno, Luxuria, deputata transgender del Prc. "La sua è stata una reazione isterica ma assume anche connotazione politica - prosegue - perché ricopre un ruolo nel suo partito. Quello che è accaduto esprime l'anima di questa destra intollerante e che rifiuta la diversità. Una destra clericale e bigotta". Grillini paragona la destra italiana con quella europea "dove si sta percorrendo davvero e concretamente la via della modernizzazione" . "Loro - aggiunge - anziché allinearsi con il processo di modernizzazione, vanno indietro come i gamberi. Hanno il bigottismo della destra anni '50 senza le capacita' della classe dirigente di allora e la Gardini ci ha dato dimostrazione di trovarsi ancora nel Medioevo".
Sarà l'ufficio di presidenza a discutere del caso 'Luxuria' sollevato dalla portavoce di Forza Italia Gardini. E' quanto è stato deciso nel corso della capigruppo di questa pomeriggio, nel corso della quale questo è stato uno dei temi all'ordine del giorno. La richiesta è stata avanzata dal capogruppo dell'Udc Luca Volonté e dal vicepresidente dei deputati di Fi Antonio Leone. La maggioranza nel suo complesso ha invece espresso la propria solidarietà a difesa di un episodio che "rappresenta una sorta di violenza della sensibilità di una persona", riferiscono al termine i capigruppo di Prc e Verdi, Gennaro Migliore Angelo Bonelli. Per l'opposizione due sono le possibili soluzioni: la presenza dei questori ai bagni della Camera e in un secondo tempo la creazione di uno spazio ad hoc, raccontano Migliore e Bonelli. La seconda ipotesi equivale a voler dare luogo a una situazionétipo il braccio 5 di Rebibbia. Ma si dimenticano - sottolinea però Bonelli - che lì è stata una conquista a seguito delle violenze". Prc e Verdi fanno quadrato contro la Cdl: Le "parole dell'esponente di An Menia sono la testimonianza della cultura da cui proviene - afferma Migliore - il peggio dell'omofobia, del razzismo, della xenofobia". I Verdi si dicono "stupefatti e interdetti per l'offensiva nei confronti di una persona e di una sensibilità che sta, tra l'altro, lavorando per i diritti".
ROMA - Battibecco oggi ai bagni delle donne di Montecitorio. Durante una pausa nella votazioni, la portavoce azzurra, Elisabetta Gardini, incappa in Vladimiro Guadagno, Luxuria, il deputato transgender del Prc e lo attacca: "Questo é il bagno delle donne, tu non ci puoi stare". Luxuria spiega di aver pensato che fosse uno scherzo, ma poi si arrabbia: "Sono anni che usufruisco dei bagni delle donne e da sei mesi di quelli della Camera, non mi sarei mai aspettata una aggressione con quei toni e con quella violenza".
"Dopo sei mesi pensavo che la questione fosse risolta...era lontano mille miglia da me l'idea di poter entrare e trovarlo là...sono entrata e l'ho visto e l'ho vissuta come una violenza, è una violenza 'sessuale', mi sono proprio sentita male, perché devo essere costretta a stare male?". La portavoce di Forza Italia, Elisabetta Gardini, racconta così la querelle avuta al bagno delle donne di Montecitorio, con Vladimiro Guadagno, il parlamentare transgender del Prc. "L'ho visto lì - aggiunge la Gardini - e gli e l'ho detto: qui non puoi stare, questo è il bagno delle donne". La Gardini sottolinea di ritenere sbagliato che polemiche e problemi "che attengono all'organizzazione della Camera vengano fuori" visto che tra l'altro "gettano discredito sul Parlamento". L'azzurra ha scritto una lettera ai questori ("che hanno già sottoscritto molte colleghe" spiega), per invitarli a risolvere il problema. Come? chiedono i giornalisti: "dandogli un bagno per lui, ce ne sono tanti...".
"Siamo arrivati alla vergogna civile, me ne sono andato disgustato". Così il capogruppo dell' Italia dei Valori, Massimo Donadi, commenta un intervento fatto nel corso della capigruppo sul caso Luxuria. "Ad un certo punto - spiega Donadi - ha preso la parola il rappresentante di An (Roberto Menia, ndr) dicendo che per lui non esiste la deputata Luxuria, ma solo il deputato Guadagno ed ha poi aggiunto altre dichiarazioni lesive del decoro e del rispetto di una scelta fatta in base alla legge". Dopo aver ascoltato l'intervento, racconta Donadi, "mi sono scusato ma non ho ritenuto opportuno restare perché si tratta di un episodio lesivo della dignità umana".
"La mia posizione è nota ed è quella di rispettare le scelte individuali che conformano la personalità e orientano le scelte sessuali". Così il presidente della Camera Fausto Bertinotti è intervenuto sul 'caso Luxuria' nel corso della conferenza dei capigruppo, secondo quanto riferisce il capogruppo del Prc Gennaro Migliore. "Ho chiesto che venissero prese le distanze da comportamenti - ha detto - che almeno nel dubbio, non contemplano la tolleranza". Certo, ha ancora aggiunto: "la capigruppo non è una cattedra etica ma in un'istituzione non si può non fare premio delle libere scelte individuali". E al capogruppo dell'Udc Luca Volonté e al vicepresidente dei deputati di Forza Italia Antonio Leone che avrebbero "insistito" che la vicenda chiama in causa il tema "della reciprocità" dei diritti, Bertinotti ha replicato: "No, non c'e reciprocità e simmetria. Un diritto individuale fa sempre premio su tutto".
"Il comportamento della Gardini? Penoso sul lato umano prima che politico". Così Franco Grillini, deputato dell'Ulivo, commenta la querelle tra Elisabetta Gradini e Vladimino Guadagno, Luxuria, deputata transgender del Prc. "La sua è stata una reazione isterica ma assume anche connotazione politica - prosegue - perché ricopre un ruolo nel suo partito. Quello che è accaduto esprime l'anima di questa destra intollerante e che rifiuta la diversità. Una destra clericale e bigotta". Grillini paragona la destra italiana con quella europea "dove si sta percorrendo davvero e concretamente la via della modernizzazione" . "Loro - aggiunge - anziché allinearsi con il processo di modernizzazione, vanno indietro come i gamberi. Hanno il bigottismo della destra anni '50 senza le capacita' della classe dirigente di allora e la Gardini ci ha dato dimostrazione di trovarsi ancora nel Medioevo".
Sarà l'ufficio di presidenza a discutere del caso 'Luxuria' sollevato dalla portavoce di Forza Italia Gardini. E' quanto è stato deciso nel corso della capigruppo di questa pomeriggio, nel corso della quale questo è stato uno dei temi all'ordine del giorno. La richiesta è stata avanzata dal capogruppo dell'Udc Luca Volonté e dal vicepresidente dei deputati di Fi Antonio Leone. La maggioranza nel suo complesso ha invece espresso la propria solidarietà a difesa di un episodio che "rappresenta una sorta di violenza della sensibilità di una persona", riferiscono al termine i capigruppo di Prc e Verdi, Gennaro Migliore Angelo Bonelli. Per l'opposizione due sono le possibili soluzioni: la presenza dei questori ai bagni della Camera e in un secondo tempo la creazione di uno spazio ad hoc, raccontano Migliore e Bonelli. La seconda ipotesi equivale a voler dare luogo a una situazionétipo il braccio 5 di Rebibbia. Ma si dimenticano - sottolinea però Bonelli - che lì è stata una conquista a seguito delle violenze". Prc e Verdi fanno quadrato contro la Cdl: Le "parole dell'esponente di An Menia sono la testimonianza della cultura da cui proviene - afferma Migliore - il peggio dell'omofobia, del razzismo, della xenofobia". I Verdi si dicono "stupefatti e interdetti per l'offensiva nei confronti di una persona e di una sensibilità che sta, tra l'altro, lavorando per i diritti".