Sono tutte argomentazioni valide per ciò che stiamo dicendo ma se analizziamo più attentamente vari fenomeni catastrofici di diversa natura, secondo il mio punto di vista (ho già ribadito il fatto che non sarà possibile dire con certezza cosa "condannerà" la Terra, se non altro perché l'ordine di grandezza dei tempi considerati è veramente grande) la distruzione sarebbe talmente grave da "bloccare" il progresso tecnico e scientifico per parecchie decine o centinaia di anni ma probabilmente la vita umana sopravviverebbe :sisi:
L'uomo, avendone la consapevolezza e la volontà, ha la capacità di controllare qualsiasi attività, dipende da noi ma, come dici tu, rimango "fiducioso" :sisi:
Per quanto riguarda le grandi "estinzioni di massa", in particolare quella avvenuta 66 milioni di anni fa, a cavallo tra il Mesozoico e il Cenozoico, occorre ricordare che non tutti i dinosauri si sono estinti, alcuni grandi rettili sono scomparsi, è vero, ma già nel Giurassico si erano "differenziati" i primi uccelli (basta pensa all'Archaeopteryx, un uccello con caratteristiche da rettile, vedere l'immagine), peraltro in coincidenza della diffusione delle angiosperme, e soprattutto dai terapsidi (di cui ho discusso nel mio thread dedicato agli "esseri viventi", a cui rimando per approfondimenti) si differenziarono i primi mammiferi, da cui in seguito si sono "evoluti" gli ominidi, i nostri antenati :sisi:
Dall'estinzione di massa di quei grandi rettili, 66 milioni di anni fa, la "biodiversità" di molte specie è stata totalmente recuperata: se non fosse avvenuto l'impatto del grande asteroide nei pressi della costa messicana dello Yucatan, ora noi non saremmo qui a parlarne :asd:
A presto ;)
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