Tutte le distro sono sicure già di loro per via della struttura dei permessi sui file dei sistemi Unix-like e per il fatto che difficilmente gli utenti Linux installano software da fonti non sicure. Anche la minore diffusione tra gli utenti consumer meno skillati azzera (quasi) la probabilità che vengano creati malware per Linux. Se hai voglia di blindarti davvero (da eventuali incursioni più che dai malware, che tanto tendenzialmente su Linux non ci sono) configurati
SELinux per essere il più "stretto" possibile, e fai la stessa cosa con IPTables. Limita al massimo le porte in ascolto raggiungibili dall'esterno e, soprattutto, usa password complicate. Se hai timore di accessi fisici al tuo sistema (tipo che qualcuno ti accenda il portatile e possa accedere ai tuoi dati anche senza conoscere la tua password) puoi criptare la partizione (o la directory) /home o addirittura tutto il sistema. Bug di sicurezza se ne scoprono di continuo ovviamente, ma fanno meno paura su programmi open in quanto le patch che li correggono vengono rilasciate in tempo reale (c'è un sistema operativo molto famoso che rilascia aggiornamenti ogni mese) ed il gestore dei pacchetti di tutte le distribuzioni principali aggiorna ogni volta tutto il sistema, non solo il software base del sistema operativo. Tenere il software aggiornato ed affidarsi ad una distribuzione con un buon supporto dovrebbe essere sufficiente. Detto questo, ci sono distribuzioni fatte apposta per tirare fuori un ambiente a prova di bomba... ma di solito si usano per creare firewall, difficilmente le troverai sul pc di un utente casalingo. Mi riferisco soprattutto ad
IPCop A cosa ti serve tutta questa sicurezza? Se è solo uno scrupolo per il pc di casa vai tranquillo con una distro qualsiasi (diremo ai ragazzi di Anonymous di lasciarti stare), se invece devi configurare da zero la rete di un'azienda che maneggia dati sensibili o una web farm è un altro discorso