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Ciao a tutti, a casa ho uno spazio di circa 6 metri per 3 con una gettata di cemento.
Stavo pensando, e se ci costruissi sopra un infrastruttura metallica coperta da un tetto per poi mettere qualche pannello solare, mi servono permessi particolari o posso fare lo stesso essendo nella mia proprietà?
Indicazioni sulle modalità di preparazione dei documenti da presentare per i lavori di costruzione del pergolato e della tettoia e dei relativi permessi occorrenti
www.guidaedilizia.it
"Se infatti l’opera viene costruita anche con una porzione minima di tetto coperta o con una struttura portante formata da colonne e travi di notevoli dimensioni, in modo che si possa presumere un suo uso continuativo e stabile nel tempo andando quindi contro sia al regime di precarietà che contraddistingue le opere di edilizia libera sia alla definizione stessa di pergolato, deve sottostare alle regole di richiesta che sono necessarie per la costruzione di una tettoia.
Il pergolato infatti per essere considerato tale deve essere costruito in modo precario (ossia essere amovibile senza bisogno di demolizione) e deve fungere da arredo mediante la costruzione della struttura con materiali leggeri.
Le ultime due differenze che intercorrono tra pergolato e tettoia è che la prima deve essere totalmente privo di fondamenta (anche se è consentito l’ancoraggio al suolo ma non il suo scavo) ed avere delle dimensioni moderate compatibili con la leggerezza del materiale usato per la sua costruzione."
HA! fantastico! vedi quindi che se faccio tutto e poi sopra ci metto i pannelli si può fare!
Ma posso fare tutto in autonomia o mi serve una ditta che venga a fare il lavoro?
Occhio che non c'è tetto, i pannelli devono essere il tetto, e c'è sempre il vincolo di struttura che deve poter essere rimossa.
Poi mi piace che prima scrive che si usa alluminio o legno lamellare e sotto che è 100% ignifugo. Col cavolo!
È importante tenere a mente che la condizione imprescindibile per poter installare un impianto fotovoltaico su un pergolato è che l’acqua piovana goccioli fra un pannello e l’altro. La permeabilità, infatti, garantisce che i pannelli non trasformano il pergolato in una tettoia e, pertanto, non altera il regime edilizio dei pergolati. Secondo la giurisprudenza, le tettoie aumentano l’abitabilità degli immobili e per questo motivo necessitano di permessi per la costruzione.
Sostituire le piante con pannelli fotovoltaici lasciando spazi per luce ed aria, non costituisce copertura stabile e continua
www.studiotecnicopagliai.it
La giurisprudenza amministrativa ci illustra la possibilità condizionata di poter individuare una pergola fotovoltaica, o pergolato dirsi voglia. << il pergolato, per sua natura, è una struttura aperta su almeno tre lati e nella parte superiore e, infatti, normalmente non necessita di titoli abilitativi edilizi. Il pergolato, che non comporta aumento di volumetria o superficie utile, è un manufatto realizzato in struttura leggera di legno che funge da sostegno per piante rampicanti o per teli, il quale realizza in tal modo una ombreggiatura di superfici di modeste dimensioni, destinate ad un uso del tutto momentaneo; tale ipotesi non ricorre nel caso di specie.>> (Cons. di Stato n. 984/2020). Se il pergolato viene coperto in tutto o in parte con teli, tettoie o qualsiasi altro elemento di natura non facilmente amovibile con qualsiasi materiale, esso va classificato come tettoia (Consiglio di Stato sentenze n. 984/2020, n. 306/2017).
quindi se io faccio la struttura di metallo pesante e la AVVITO ad una gettata di cemento, da quanto ho capito non si potrebbe fare senza le varie scartoffie? o invece essendo solo avvitato è da considerarsi facilmente amovibile e quindi è da considerarsi edilizia libera?
e se gli metto una copertura di pannelli tipo "sandwich"facilmente rimovibili?
Per prima cosa devi vedere in che zona omogenea ricadi sugli strumenti urbanistici del tuo comune e che distanze hai dal confine e dagli edifici vicini
Poi devi anche verificare se sei in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico
Tieni conto che il primo passaggio lo puoi fare anche semplicemente chiedendo all'ufficio tecnico comunale e che anche se la realizzi come pergola devi rispettare le distanze dai confini ai sensi del codice civile (3m dal confine salvo norme comunali più restrittive)
Importante anche il vincolo paesaggistico perché è prevista l'esclusione per i fotovoltaici solo se installati su coperture esistenti di edifici con la medesima inclinazione della falda a seconda del tipo di vincolo in cui ricade l'edificio:
A.6. installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici, laddove posti su coperture piane e in modo da non essere visibili dagli spazi pubblici esterni; installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici, purché integrati nella configurazione delle coperture, o posti in aderenza ai tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda degli edifici, ai sensi dell’art. 7-bis del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, non ricadenti fra quelli di cui all’art. 136, comma 1, lettere b) e c) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
In caso di bene tutelato per il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs 42/2004), se non si ricade in un caso di esclusione dell'allegato A, indipendentemente da come vuoi realizzarlo occorre richiedere l'autorizzazione paesaggistica (al comune che poi se passa l'analisi della commissione del paesaggio la inoltra alla soprintendenza)
Qui dipende dalla regione, se ha messo dei sistemi informatici atti a verificare questi vincoli (ma in ogni caso anche qui, se chiedi all'ufficio tecnico del comune lo devono sapere)
Verificato questo, la discriminante in questo caso di solito è proprio, come citano gli articoli che hai linkato, la permeabilità:
- Serve permesso se la struttura risulta coperta in maniera completa, non permettendo il passaggio della pioggia al di sotto, risultando così "tettoia"
- Risulta "pergolato" solo se la copertura è a teli o comunque strutture permeabili che consentano il passaggio di pioggia al di sotto
In pratica se non metti copertura (o solo un telo permeabile) e lasci un po' di spazio tra i pannelli risulterà pergolato, viceversa anche se metti una banale lamiera grecata (o i pannelli completamente accostati gli uni agli altri) diventa una tettoia
Ovviamente se la struttura portante invece che legno o acciaio avvitato a terra diventasse in muratura l'intervento cambia completamente e necessiterà sempre di permesso di costruire in quanto nuova occupazione permanente di suolo inedificato
Se non cambiano regole come queste, difficilmente si potrà mai pensare di installare nemmeno vagamente la potenza di fotovoltaico che vogliono installare per arrivare al 100% rinnovabile....
Di tetti vuoti è pieno, non solo nei centri storici vincolati.
Se invece di sprecare miliardi a rifare facciate gratis che serve a niente usavano quei soldi per installare fotovoltaico sui tetti era meglio.
Secondo lo studio SNPA in effetti ce n'è abbastanza per coprire gli obiettivi del piano nazionale al 2030 ovvero 51GW.
la superficie netta disponibile può variare da 755 a 986 km2 . Ipotizzando tetti piani e la necessità di disporre di 10,3 m2 per ogni kW installato67, si stima una potenza variabile dai 73 ai 96 GW che sarebbe possibile installare su fabbricati esistenti
Grazie ale3mac, allora si tratta di casa di campagna, non ci sono vincoli paesaggistici o altri e il tutto è abbondantemente oltre i 5 mt dalla casa .
Allora provo a sentire l'uffico tecnico del mio comune, ma cmq chi viene a controllare sta roba? cioè vedere se c'è lo spazio fra i pannelli? non è una cosa che si vede sentra entrare nella mia proprietà
Verificato questo, la discriminante in questo caso di solito è proprio, come citano gli articoli che hai linkato, la permeabilità:
- Serve permesso se la struttura risulta coperta in maniera completa, non permettendo il passaggio della pioggia al di sotto, risultando così "tettoia"
- Risulta "pergolato" solo se la copertura è a teli o comunque strutture permeabili che consentano il passaggio di pioggia al di sotto
Grazie ale3mac, allora si tratta di casa di campagna, non ci sono vincoli paesaggistici o altri e il tutto è abbondantemente oltre i 5 mt dalla casa .
Allora provo a sentire l'uffico tecnico del mio comune, ma cmq chi viene a controllare sta roba? cioè vedere se c'è lo spazio fra i pannelli? non è una cosa che si vede sentra entrare nella mia proprietà
Diciamo che il problema è che comunque la pratica al GSE per l'allaccio la devi fare e credo che loro vogliano la struttura in regola
Sinceramente non so che controlli ci siano su queste cose, ma considera che ad esempio il catasto lavora su ricognizioni aeree e non è raro che in campagna trovino tettoie abusive (se notano qualcosa da foto aerea possono mandare i tecnici interni a verificare)
Il passaggio dall'ufficio tecnico del comune secondo me è sempre la miglior cosa in casi come questo per avere un'idea più chiara della propria situazione (perché spesso sono proprio i comuni ad avere regole particolari nei propri regolamenti)
Diciamo che sei sul "confine" è difficile dimostrare entrambe le cose, dipende solo da quanto uno può e vuole spendere in avvocati in caso di un controllo (come dicevo prima, visto che per allacciarti alla rete serve un passaggio dal GSE, in caso di installazioni di fotovoltaico cercherei di stare sul sicuro ed eviterei situazioni così al "limite")
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Di tetti vuoti è pieno, non solo nei centri storici vincolati.
Se invece di sprecare miliardi a rifare facciate gratis che serve a niente usavano quei soldi per installare fotovoltaico sui tetti era meglio.
Ma non solo, la norma che ho citato prima (Allegato A del DPR 31/2017) prevede che anche sugli immobili vincolati paesaggisticamente sia possibile mettere il fotovoltaico senza autorizzazione
Gli unici che richiedono una paesaggistica semplificata sono quelli che rientrano in questa casistica (con apposito decreto della soprintendenza):
"b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza;
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici;"
Mentre ovviamente su quelli con vincolo "storico-artistico-architettonico" qualunque intervento deve passare dalla soprintendenza (ma questi sono oggettivamente immobili di pregio da tutelare)
L'unico limite che mette è quello di posizionarli sulla copertura esistente per evitare la "proliferazione" di nuove strutture in ambiti comunque vincolati