Ciao,
da quanto ho capito è pratica abbastanza consueta che, se un operatore trova l’armadio ottico di strada (PFP) pieno, stacchi una porta esistente per attaccare il nuovo cliente.
Il malcapitato semplicemente vede che la FTTH non funziona e apre un guasto. I tecnici arrivano e cercano passaggi da un’altra parte, con conseguente riassegnazione/cambio di porta lato OLT e migrazione su un’estensione.
Io, che ero sospettoso, sono andato a vedere l’intervento ed era chiarissimo: l’armadio era pieno e c’era il mio cavo staccato, poi portato su un’estensione vicina per ripristinare la linea. Essendo un cambio fisico di porta, hanno riprogettato in centrale (riassegnazione OLT). Per inciso, la velocità è diminuita di almeno 150 Mbit/s.
Ero particolarmente infastidito perché il distacco me l’hanno fatto il venerdì e sono rimasto senza connessione fino al lunedì pomeriggio. Ho aperto un contenzioso in AGCOM, più che altro perché se nessuno segnala, questa pratica continuerà senza conseguenze. All’udienza c’era un avv.to di TIM piuttosto indisponente.
Ho detto che risalire a chi sta usando la mia precedente porta sarebbe semplice, perché all’ora del distacco deve risultare nei log una riassegnazione, così come risulta quando mi hanno ridato la FTTH. Lei ha risposto che sono dati riservati e non possono certo dirmi chi usa le linee o chi effettua lavori. Ha anche sostenuto che la porta poteva essere stata cambiata perché rotta, quando nel PFP tutte le fibre erano collegate ed era staccata solo la mia. Inoltre ha aggiunto che non è previsto che il cliente vada a vedere l’armadio e che i tecnici non avrebbero dovuto lasciarmi guardare. Ha chiuso con un “Se vuole le possiamo dare 20 € per il disservizio”.
Ora, potrei anche andare avanti, ma hanno il coltello dalla parte del manico, perché i log li hanno loro e, anche se sarebbe possibile risalire al distacco, possono dire che non c’è traccia. È capitato ad altri? Ci si può mettere assieme in una doglianza specifica o a questo punto è tempo perso?
da quanto ho capito è pratica abbastanza consueta che, se un operatore trova l’armadio ottico di strada (PFP) pieno, stacchi una porta esistente per attaccare il nuovo cliente.
Il malcapitato semplicemente vede che la FTTH non funziona e apre un guasto. I tecnici arrivano e cercano passaggi da un’altra parte, con conseguente riassegnazione/cambio di porta lato OLT e migrazione su un’estensione.
Io, che ero sospettoso, sono andato a vedere l’intervento ed era chiarissimo: l’armadio era pieno e c’era il mio cavo staccato, poi portato su un’estensione vicina per ripristinare la linea. Essendo un cambio fisico di porta, hanno riprogettato in centrale (riassegnazione OLT). Per inciso, la velocità è diminuita di almeno 150 Mbit/s.
Ero particolarmente infastidito perché il distacco me l’hanno fatto il venerdì e sono rimasto senza connessione fino al lunedì pomeriggio. Ho aperto un contenzioso in AGCOM, più che altro perché se nessuno segnala, questa pratica continuerà senza conseguenze. All’udienza c’era un avv.to di TIM piuttosto indisponente.
Ho detto che risalire a chi sta usando la mia precedente porta sarebbe semplice, perché all’ora del distacco deve risultare nei log una riassegnazione, così come risulta quando mi hanno ridato la FTTH. Lei ha risposto che sono dati riservati e non possono certo dirmi chi usa le linee o chi effettua lavori. Ha anche sostenuto che la porta poteva essere stata cambiata perché rotta, quando nel PFP tutte le fibre erano collegate ed era staccata solo la mia. Inoltre ha aggiunto che non è previsto che il cliente vada a vedere l’armadio e che i tecnici non avrebbero dovuto lasciarmi guardare. Ha chiuso con un “Se vuole le possiamo dare 20 € per il disservizio”.
Ora, potrei anche andare avanti, ma hanno il coltello dalla parte del manico, perché i log li hanno loro e, anche se sarebbe possibile risalire al distacco, possono dire che non c’è traccia. È capitato ad altri? Ci si può mettere assieme in una doglianza specifica o a questo punto è tempo perso?
Ultima modifica da un moderatore: